Lettera al presidente
Caro presidente Zamparini, chissà perché ma ho la vaga sensazione che lei non sia un appassionato «navigatore» di Internet. Preso dai suoi affari, non avrà avuto il tempo di dare un’occhiata a quello che si scrive oggi sui «muri» dei tifosi. Già, poche ore dopo le lacrime di Eugenio Corini, l’ultima bandiera rosanero che lei, con piglio manageriale tipico di chi non bada tanto per il sottile, ha deciso di ammainare per manifesta vecchiaia. Tanto per evitare equivoci, alla “Gazzetta dello Sport” ha anche dichiarato che «un calciatore a 37 anni non ha futuro». E quindi, che il capitano se ne faccia una ragione e si goda gli ultimi scampoli di carriera da qualche altra parte, magari accanto ai suoi figli — accidenti che pretesa — dopo aver fatto il doppio gioco giurando fedeltà eterna al Palermo mentre cercava altrove un ingaggio più lauto. Questo, se non ho capito male, lei va dicendo da una quindicina di giorni dopo aver liquidato con un «niet» la voglia di restare in rosa del capocannoniere rosanero (che dire, malgrado la sua veneranda età, come si dice a Palermo il buon Eugenio quattro fili se li mangia ancora).
Caro presidente Zamparini, approfitti del weekend per saltellare qui e là in rete e registrare l’umore dei «suoi» tifosi. Ha presente quei sondaggi periodici sul gradimento dei politici? Non per rovinarle le vacanze, ma lei attualmente non gode poi di così tanta stima da parte di chi vive per i colori della squadra della città. Prenda un signore che si firma “Deluso come tanti” e che ha lasciato le sue riflessioni sul Pianeta Rosanero: «Se certi valori non esistono più, mi spieghi presidente perché mio figlio che ha solo 10 anni dovrebbe tifare Palermo. Come tutti i bambini, vorrebbe tifare per i più forti e lei, adesso, non lo è più. Lo era fino a quando metteva il fattore umano al primo posto. Adesso come faccio a convincere mio figlio? Come faccio a fargli capire che le bandiere hanno un contratto che scade quando non viene rinnovato? Io mi vergogno e spero che si vergognerà anche lei. Solo così potrò spiegare a mio figlio che nella vita si può sbagliare e che anche il nostro presidente ha dimostrato di essere umano».
Ora io non so che cosa pensi lei di queste parole. E però, per quello che vale, credo che lo stato d’animo di “Deluso come tanti” sia quello di una città intera che, in quel quarto d’ora di conferenza stampa di Corini, ha avvertito come un senso di nausea e di distacco da una passione che ha coltivato per anni. Anche nei momenti più brutti, quelli della radiazione, oppure quando la società non aveva una lira e affogava in serie C.
Lei, caro presidente Zamparini, ha dei meriti enormi. Ci ha riportati in serie A dopo 32 anni, ha regalato a Palermo l’Europa, ha proiettato i colori rosanero sul grande palcoscenico internazionale. Però ci sono scelte che in un solo istante rischiano di cancellare anni di gioie e di soddisfazioni. Aver cacciato un simbolo come Eugenio Corini è l’errore più grande che lei potesse fare. E non lo dice certo un cronista qualsiasi, ma un campione del mondo come Andrea Barzagli. E lo sa perché, caro presidente Zamparini? Perché le bandiere non hanno prezzo e se Berlusconi si sognasse di cacciare Maldini (a 39 anni ha vinto la Champions, lo sapeva?) o Sensi mettesse in discussione Totti, le tifoserie del Milan e della Roma volterebbero le spalle ai loro presidenti e in quelle città scoppierebbe la rivoluzione. Ma lei non si preoccupi, a Palermo questo non succederà. E non perché i siciliani siano meno appassionati degli altri, ma perché ai voltafaccia e ai bocconi amari ormai ci sono abituati. Ci sono problemi ben più seri dalle nostre parti e del resto uno come Corini non faticherà certo a trovare un’altra maglia e uno stipendio ugualmente da favola.
Però il groppo alla gola sarà difficile da mandare giù. È già successo con Daniele Di Donato, idolo della curva segnato dalla vita, che lei ha scartato perché «non all’altezza». E poi con Lamberto Zauli, poeta del pallone, e Luca Toni, mister 50 gol. Ora, non è che uno voglia fare psicologia d’accatto, ma caro presidente Zamparini non sarà che quando in squadra si afferma una personalità forte, capace magari di oscurare la sua bulimia di prima pagina, lei decide di eliminarla per evitare di dividere con qualcuno la luce dei riflettori? No, certo, non sarà così. Però, come si dice, se tre indizi fanno una prova, uno prima o poi la cattiva pensata finisce per farla.
Un altro dei senatori della squadra, il «picciotto» Giovanni Tedesco, spera ancora che la società possa tornare sui suoi passi. E domani un gruppo di tifosi si riunirà davanti allo stadio al grido «Non c’è Palermo senza il suo capitano». Servirà a qualcosa? Solo lei, caro presidente Zamparini, potrà deciderlo. Ma nel caso in cui non avesse proprio voglia di tornare sui suoi passi, accetti soltanto una umile preghiera: ritiri almeno la maglia numero 5. Com’è successo al Napoli per Maradona o al Milan per Baresi. Sa, è quel tributo che si dedica solo ai calciatori più grandi. Quelli come Corini, insomma.
(tratta da “Repubblica” del 10-6-2007)
Carissimo signor Lucio Luca.
Se lei bazzicasse oggi sui vari muri del Palermo, in particolare sul muro del Pianetarosanero, troverebbe messaggi di tutt’altro tipo rispetto al “deluso come tanti”. Troverà messaggi (tanti) di gente contro la manifestazione di domani, troverà messaggi (almeno la metà) di gente che approva questa scelta societaria (anche se dovunque v’è la critica alla società di non saper gestire il rapporto col Quarto Potere, cosa purtroppamente reale, ma è l’unica critica sul Caso Corini).
Il fatto è che l’incazzamento iniziale fa brutti scherzi.
C’è chi dice che non rinnoverà l’abbonamento (chi non rinnova perchè un singolo giocatore se ne va non tifa la squadra, tifa il giocatore).
C’è chi ha proposto una manifestazione, giustificandola con “non c’è Palermo senza Corini”. Perchè, nei 100 anni prima della venuta del capitano quel Palermo non era il vero Palermo? Nei 100 anni che verranno dopo, questo Palermo sarà vuoto per l’assenza di una singola personalità? Non credo.
Questi molto spesso (e ribadisco molto spesso e NON sempre) sono “tifosi di primo pelo”, per moda, quelli che tifano dall’avvento dell’era Zamparini, e quindi dalla venuta di Corini (un anno dopo), e per essi è incomprensibile tifare una squadra che non vanta nella sua rosa il simbolo del loro tifare.
Perciò organizzano manifestazioni, anche se poi ad aderire saranno in pochi.
Resto ancora dell’idea che oggi alle sei quattro gatti ci saranno, ma la manifestazione nel giorno della presentazione del nuovo mister (che ci diede una lezione di calcio all’andata) verrà amplificata e strumentalizzata ad uso e consumo dei giornalisti.
Avrebbe dovuto riportare, in questa sua lettera, anche i vari messaggi d’apporto al presidente, oltre che al singolo di opposizione.
Così, invece, sembra che l’intero popolo rosanero sia incazzato con Zamparini, cosa falsa.
Ah, precisazione.
Non mi caco sotto che il presidente se ne vada e non sostengo ogni suo movimento.
Ho già criticato in altre occasioni Zamparini (Sicignano e Di Donato, due nomi), e lo criticherò quando farà qualcosa che, a mio modo di vedere, non risulterà corretta, ma allo stesso modo lo sosterrò quando farà scelte giuste, sempre ai miei occhi perchè di soggettività si parla in questo mondo malato.
Un saluto.
Ma di quali lacrime si parla? Quelle di Corini le ha viste solo l’inviato della rosea.
Il sig. Corini se fosse stato così attaccato alla bandiera non avrebbe cercato di rimediare un ingaggio più lauto a Parma. Era nel suo diritto, io avrei fatto altrettanto, però ciò dimostra il lato professionale e non emozionale del suo rapporto col Palermo Calcio. Ed è giusto che così sia. E poi il Presidente cosa gli avrebbe dovuto offrire? un biennale e costruire la squadra attorno ad un 38enne?
Quanto alle sollevazioni popolari per Di Donato e Zauli: è facile parlare col proprio cuore ed il portafoglio degli altri. Cosa hanno combinato in altre squadre i suddetti? Ed allora chi aveva ragione: la società o i tifosi?
Quanto a Toni: vai a bloccare contro voglia un campione del genere, infatti la sua prox destinazione è la Germania.
E allora? Decidiamo se vogliamo crescere ed avere una società diretta con criteri manageriali, che rimanga nella fascia medio-alta della serie A oppure una società cuore-passione-tifosi ed allora fatela presiedere a Ferrara e divertitevi!
Oh capitano, mio capitano
Siamo in serie B. Guardo uno dei tanti giocatori, di molti ancora non conosco il nome, ma questo qui si nota subito, dai capelli e da quel 5 grande grande dietro la maglia. Non lo guardo per questo comunque. Lo guardo perchè fa un gesto mentre è senza palla…lui è a centrocampo, e fa questo gesto a un certo punto. Apre le braccia. E tutti gli altri sembrano “avere una posizione” in campo finalmente, non so come dire, tutto a quel punto sembra ordinato, la squadra si muove, sale, ha un regista. Gli arriva la palla.
“Chi è quello?” chiedo a Davide.
“quale?”
“Là il numero 5.”
“Corini. Quello è il capitano.”
La cosa che più mi resta nel cuore del capitano sono le sue braccia. Quelle che apre quando vuole palla, quelle che alza per salutare la curva o dalla bandierina per chiedere un incitamento, quelle al collo di Ajardi quando pareggiò quell’autogol del portiere, quelle braccia attorno alla vita di chi ha segnato chiunque egli sia, e quelle che hanno alzato suo figlio con la maglia del Palermo alla curva.
Forse ce ne saranno altri, ma non so se saranno “capitani”.
Leggendo il suo articolo, Luca, pubblicato ieri su Repubblica, mi sono semplicemente vergognato di essere stato “inserito” tra i tifosi del Palermo che per ora ce l’hanno con Zamparini.E’ verissimo che lei ha strumentalizzato al massimo ogni più piccola parola che sostenesse la sua versione dei fatti e ha ingiustificatamente attaccato il Presidente.Ripeto, vergognato. Ed uso proprio questo termine non a caso.Io però mi vergogno per il quasi “abuso” di potere: quel potere, immenso, che permette ad una persona di scrivere su un giornale importante e arrogarsi il diritto di parlare a nome di tutti.E’ inutile girarci intorno, caro Luca, perchè le parole dai lei scritte nero su bianco sono quelle e non può controbattere dicendo che non è così, che lei risponde per se stesso, che non parlava in termini assoluti..etc..No, lei ha espressamento scritto “Presidente, approfitti per registrare gli umori dei SUOI tifosi”.Mi pare che anch’io lo sono, in mezzo a tutti gli altri che la pensano diversamente da lei.E poi cerchiamo di finirla con le “paladinate”..ovvero il dimostrare di andare addirittura “cooooontro il PPPresideeente”.Bene, da oggi per lei siamo anche dei caga sotto perchè temiamo un abbandono di Zamparini.Penso che gli Eroi esistono solo nei fumetti, dunque non voglio credere che lei ci ritenga (a noi, tifosi pro-Zamparini-che-non-ha-rinnovato-Corini) dei deficienti che pendono dalle labbra dell’Eroe-Presidente, come ha fatto leggere tra le righe.Di contro non credo che il suo “eroismo” si spinga così tanto da battersi contro i vertici della società,senza se e senza ma.Lei è semplicemente un giornalista che ha scritto (o meglio avrebbe dovuto scrivere) dell’opinione di UNA PARTE dei tifosi.
Sono del parere, adesso, che non sia il caso di afferrare qualche parola “forte” da me usata per screditare ciò che penso, perchè 1)noto che non sono il solo,2)lei di parole “forti” ne ha usate, qui e nell’articolo di Repubblica.
Questo è soltanto un invito alla pluralità e alla non generalizzazione, perchè non potendo chiedere uno per uno quale fosse il parere a riguardo, forse sarebbe stato più corretto sottolineare la diversità delle opinioni, presenti eccome.
Il signor “Deluso come tanti” da lei citato non rappresenta >: rappresenta un deluso, appunto, come tanti e non TUTTI.
Piccola correzione della fine del post:
Il signor “Deluso come tanti” da lei citato non rappresenta UNA CITTA’INTERA: rappresenta un deluso, appunto, come tanti e non TUTTI.
Io sono un’altra delusa…delusa dai vostri commenti.
Il calcio è passione e avere un capitano rappresentativo della propria squadra è una cosa bella per un tifoso.
Adesso chi sarà il prossimo capitano? Sarebbe Barzagli, ma probabilmente andrà via anche lui..quali altri giocatori rappresentativi rimangono?
Mah?!
E’ anche questo che spinge i tifosi ad andare allo stadio; io per esempio vivo a Milano e ho seguito le trasferte a S. Siro..il prossimo anno ci penserò di più prima di acquistare il biglietto per una partita.
Lucio Luca…il portavoce dei tifosi rosanero…ma picchì un parri pi ‘ttia?
Credo che il palermitano – in molti casi – sia un “facciolo”. Lo dico in senso tecnico, non offensivo. Fa la faccia che più gli conviene in ossequio al potere. Molti palermitani (certo non tutti) fra i sogni, il sentimento e il potere scelgono quest’ultimo. Una secolare abitudine all’arte di arrangiarsi è nel dna del nostro popolo. Corini ieri era tutto. Oggi gli stessi che l’osannavano, quando era un vincente stanno col potere. E’ accaduto con Baldini, con Toni, con Zauli e con Guidolin. Lucio Luca non ha fatto altro che registrare il senso di marcia, da bravo cronista. E francamente sono davvero altre le cose di cui, eventualmente, vergognarsi.
Corini era un giocatore stra-utile per il prossimo campionato.
Utile, emotivamente parlando, come punto di riferimento umano, soprattutto nei momenti difficili (che ci saranno, come accade sempre nel calcio).
Utile, perchè attualmente non vedo altri giocatori in rosa in grado di risolvere una partita difficile su calcio piazzato.
Utile, perchè non dimentichiamo che c’è anche una Coppa Uefa da giocare e da onorare (e lì i “senatori” potrebbero essere impiegati con continuità).
“Utile”, perchè ancor prima di fare i conti nelle tasche di Corini mi chiedo cosa ne sarà dei vari Pisano, Cassani, Diana che non hanno di certo brillato.
Lui, dieci gol: utile!
Utile si.
Infatti il rinnovo è stato offerto.
Lui ha perso 4 giorni di tempo per guardarsi intorno e vedere se poteva avvicinarsi a casa a ugual prezzo.
Datosi che gli offrivano di meno, ha accettato la proposta del Palermo.
E questo ha fatto incazzare la società.
(L’anno prox Biava Capitano, che poteva andare a Bergamo, squadra della sua città, e ha rifiutato un ottimo contratto pur restare qua. QUESTO è l’attaccamento alla maglia. No uno che un giorno prima è in “lacrime” e il giorno dopo cerca sistemazione)
Cari amici, ribadisco: questa è una lettera aperta di Lucio Luca al presidente del Palermo. Ho sintetizzato l’umore di moltissimi tifosi con quelle parole di “Deluso come tanti” ma avrei potuto utilizzare le frasi di molti altri che sono rimasti molto colpiti dalle lacrime di Eugenio Corini. Se leggete la lettera senza livore, scoprirete che io non metto in discussione il fatto di confermare o meno un giocatore. Dico solo che se non si credeva in lui, lo si convocava a gennaio e glielo si diceva senza giri di parole. E non si faceva la carognata di farlo passare per traditore della patria soltanto perchè ha chiesto qualche giorno di tempo per accettare. Per motivi di famiglia, cari amici, perchè non credo che 100 mila euro in più o in meno facciano cambiare idea a una persona che ne guadagna comunque almeno 7 volte tanto in un anno. Detto ciò, nella lettera non c’era alcun riferimento al fatto che mi ergo a portavoce dei tifosi. Nemmeno lo sono tifoso, quindi… poi, ragazzi miei, se siete acciecati dalla nobile verve del presidente, fate pure. Io dico che non finiremo mai di ringraziarlo per aver riportato in alto la squadra, ma se commette cazzate (o quello che per me sono cazzate) io lo dico e lo scrivo. Mettendo in cima al pezzo la mia firma, quindi la mia faccia.
Marco, mi spiace lei si sia vergognato per il contenuto del mio articolo. Credo si debba vergognare piuttosto per le doppie file, i rifiuti, la disoccupazione, i 100 autisti dell’Amat assunti anche se non avevano la patente, i brogli alle elezioni, i padiglioni senza fogne dello Zen, il racket delle estorsioni, i 15 giorni che ci sono voluti per avere i risultati delle Circoscrizioni, il Palasport abbandonato, il diamante del Baseball utilizzato per il motocross, l’acqua corrente che non arriva ogni giorno e chissà quante altre cose. Se si vergogna soltanto per l’oltraggio (presunto) al presidente, stiamo proprio messi male.
Un abbraccio
La verità è che il calcio è ormai solo denaro, il fattore umano non ha più nessun valore. Sicuramente a Corini non si poteva fare un contratto per più di un anno alla volta ma il presidente, mai presente, poteva un pomeriggio di gennaio prenderlo sottobraccio e passeggiando sul bel prato del tenente Onorato poteva dirgli che lui era una pedina fondamentale nella società e che quando avesse capito di avere il fiato corto per lui c’era pronto un bel contratto da dirigente, e naturalmente il Capitano avrebbe apprezzato e potuto programmare almeno i prossimi 10 anni della sua vita facendo magari venire a studiare a Palermo i suoi figli. E poi ve lo immaginate uno come Corini dirigente di questa società? col suo carisma, la sua carica emotiva, la sua serietà, il suo attaccamento a Palermo.
Ho la brutta sensazione che la cosa sia stata gestita solo da Foschi il quale non ne avrebbe tratto nessun vantaggio a ritrovarsi un uomo come Corini tra i piedi…magari è solo un mio brutto pensiero. Non mi si venga a dire che in una città come la nostra sempre accostata a brutti momenti non sarebbe stato bello avere la faccia pulita di un uomo che veniva a chiudere la sua carriera calcistica qua per poi aprire una carriera da dirigente. I soldi nella vita, in generale e nel calcio in particolare, non devono, non possono essere tutto.
saluti x tutti
grazie per le parole per DIDO. votalatrippa…il “suddetto”, è vero è semplicemente un giocatore dell’Arezzo, in serie B, mentre noi, ora che siamo nell’Olimpo (!!!)guardiamo gli altri dall’alto in basso. Se tutti fossero come i “suddetti” UOMINI, il calcio sarebbe veramente uno sport.
“NON SARà CHE QUANDO IN SQUADRA SI AFFERMA UNA PERSONALITà FORTE…”, qualcuno, molto prima del caso Corini, ha ventilato l’ipotesi della gelosia, non vuole dividere il nostro amore con nessun altro…non lo so, ipotesi naif, ma “carina”, diciamo così…
2 cose, anzi tre.
Uno. Arrivò colantuono, parla di riapertura dell’allenamento ai tifosi, spiega in nuovo modulo e invece si discute della manifestazione (11 seconda la questura, ben 87 per gli organizzatori… un successone). E’ indubbiio che la società abbia assai da imparare, davvero, almeno come strategia comunicativa (ne hanno una?)
Due. @Samuele. Come? Cassani non ha brillato? RIpeto, SKY amore è il tuo canale, visto che allo stadio ci viene a seguire le strisciate. Cassani non ha brillato.. c’è ‘i muoriri…
Tre. Contento del NON rinnovo a corini a quella cifra (750mila euro netti a stagione). Molto contento. Ma forse non faccio testo, abito un pò fuori dalle mura del centro storico, io
Mi fa la morale, sig.Luca? Io non ce l’ho con nessuno, né con Corini (figurarsi..parliamo di Eugenio, Maurizio o Rino come se li conoscessimo di persona..mah!),né con lei.Ho mai detto di “vergognarmi” SOLO per quanto è stato scritto in merito alle vicende del Palermo calcio?Mi vergogno eccome dei brogli elettorali che si sono appena verificati,degli autisti AMAT senza patente etc.etc..Ma mi sembra alquanto elementare cercare di camminare con le parole su altri argomenti che non c’entrano nulla con ciò che si discuteva.Se ho usato certi termini (ripresi,a maggior ragione,da lei)significa che si sarebbero dovuti intendere in merito al post pubblicato..e lei?mi fa la lista delle cose più serie delle quali ci si dovrebbe vergognare! Noto anche che non ha compreso che io non la voglio ergere a “paladino” di un simil-oltraggio(presunto) a Zamparini, se poi vuol passare per tale, faccia pure.Peccato, perchè è anche simpatico nei “Ghiaccioli all’arancio” di Repubblica, lo dico con estrema sincerità.Ma se crede che ognuno che critica un suo articolo è un poveraccio che vive di solo calcio e si disinteressa dei problemi veri della città..beh, sì, siamo proprio messi male.
No Marco, forse non mi ha capito lei, ma lasciamo perdere… grazie per i complimenti per i Ghiaccioli… non ho mai pensato che lei o chiunque altro sia un poveraccio, non è nel mio stile… abbiamo solo idee diverse. Punto. Spero di leggere i suoi commenti anche se le cose non dovessero andare magnificamente nella prossima stagione. E se andranno magnificamente, sarò io il primo a complimentarmi con le scelte societarie. Ma il modo con il quale hanno trattato Eugenio (ebbene sì, io lo conosco… che posso farci…) non è stato da grande società.
Sempre grazie per i commenti e l’attenzione e mi scusi se si è sentito offeso, non era proprio la mia intenzione
solo per dire…guardate la conferenza di corini su http://www.stadionews.it…poi se avete ancora voglia di rimanere “servi dei potenti”…fate pure! e’ stato detto e ripetuto che corini,in quei 4gg di pausa stava solo valutando l’offerta del parma…che, nonostante inferiore,(e corini lo sapeva gia’…e la societa’ era stata “avvertita” di questo suo incontro)gli avrebbe permesso di stare piu’ vicino ai suoi figli…e la societa’ del palermo la smetta una volta x tutte di cercare di denigrare e sminuire la figura di un uomo come corini che nonostante tutte le provocazioni del presidente ha voluto “togliere il disturbo” ad una societa’ che negli ultimi 15 gg nn ha fatto altro che sminuire il suo(ormai ex) capitano…e lo ha fatto da signore…qual’e’!!!si ricordi zamparini che i veri uomini certe cose le dicono a 4 occhi e nn usano i mezzi mediatici per creare…polemiche…
GRAZIE CORINI E GRAZIE LUCA
manco per niente: guardi sky, vedi le strisiciate… conosci altri luoghi comuni da “tifoso vero” o ti fermi a quelli standard? Io su Sky (che non è un “canale”) ho visto terzini di ben altra fattura. Puoi anche confrontare le statistiche di Garrincha Cassani chessò, con un Pasqual: le trovi sul “canale” internet. Ciao 🙂
Credo che il palermitano – in molti casi – sia un “facciolo”. Lo dico in senso tecnico, non offensivo. Fa la faccia che più gli conviene in ossequio al potere.
Roberto,mi sono piciute queste parole e tu le tiri fuori dal tuo cassetto personalizzato.
“..Fa la faccia che più gli conviene in ossequio al potere…” per questo non cambia mai niete dalle parti nostre..;-)
“Nessuno ha mandato via Corini, il suo addio è legato ad una motivazione economica: ha preferito i soldi alla maglia. Comunque se non dovesse trovare un’altra società, noi saremmo pronti a ridiscutere con lui il contratto”.
“Non vedo come, e in che modo, potrebbe essere ricucito questo strappo. Credo di essere stato chiaro nel giorno della mia conferenza stampa, il resto sono solo parole. Io penso ai soldi? Non voglio aggiungere altro”.
ho voluto riportare le dichirazioni di Zamparini e di Corini in quanto sintomatiche di due modi di vedere il calcio. Ritengo che al presidente – come ho avuto modo di dire a proposito dell’addio di Guidolin – manchi il rispetto delle persone, o quanto meno la capacità di comunicare in modo non offensivo nei confronti dei suoi interlocutori.
Mi dispiace per Corini, appertengo alla generazione di chi tifava rivera o mazzola, riva o bettega, signori che di maglia ne hanno indossato solo una.
E’ vero Zamparini ha fatto tanto per il Palermo, e non rimpiango le gestioni Ferrara o Polizzi, ma non posso non scordare che in fondo in fondo la sua venuta in sicilia risponde a motivazioni prettamente economiche…
Purtroppo questo è uno degli aspetti odierni del calcio che nè mi piacerà mai, nè a cui potrò mai abituarmi…sono un nostalgico…come penso Lucio Luca…
Il dibattito che si è creato sulla questione Corini/Zamparini è sintomatico del modo in cui oggi si vive il calcio. C’è chi parteggia per il Capitano e chi, invece, asseconda la versione data dal Presidente. Il contraddittorio che ne esce fuori è utile per capire come sia estremamente difficile riuscire a far conciliare le varie opinioni. Nel caso in specie ci sono due fronti che si legano a due differenti modi di intendere la vicenda. Uno è più materialista ed è quindi portato a farne una questione di soldi e l’altro, invece, né fa una questione di dignità.
E’ vero che in molti forum calcistici diversi tifosi si sono dichiarati solidali verso la linea adottata da Zamparini ma se facciamo la conta degli interventi si evince chiaramente che sono di gran lunga superiori (e meno male!) quelli che si sono schierati con Corini.
Non voglio dilungarmi sulla manifestazione che si è svolta ieri allo stadio: manifestazione che, tra l’altro, ho condiviso perché aveva il significato di esternare l’amore della gente nei confronti del nostro capitano, senza voler con ciò polemizzare con la società ma, semplicemente, rendere noto il desiderio da parte di molti tifosi di cercare di ammorbidire le due parti in contendere per un esito che tutti avrebbero voluto diverso. C’è chi questo l’ha capito mentre altri no. Pazienza! Sorprende, invece, come l’auspicata apertura (generosa?) del Presidente, dopo questo atto d’amore dei tifosi e dopo le tantissime dichiarazioni pro Corini sia da parte dei palermitani che di numerosi tifosi di altre squadre, sia avvenuta nel solito modo, rozzo e irriguardoso, nei riguardi dell’altra parte in causa. Era chiaro, tuttavia, che di fronte ad una dichiarazione del genere: “Nessuno ha mandato via Corini, il suo addio è legato ad una motivazione economica: ha preferito i soldi alla maglia. Comunque se dopo aver valutato diverse offerte non dovesse trovare un’altra società, noi saremmo pronti a ridiscutere con lui il contratto”, la risposta di Corini non avrebbe potuto essere diversa: “Non vedo come, e in che modo, potrebbe essere ricucito questo strappo. Credo di essere stato chiaro nel giorno della mia conferenza stampa, il resto sono solo parole. Io penso ai soldi? Non voglio aggiungere altro”.
Evidentemente, il Presidente non ha avuto nemmeno la curiosità né il tempo né la voglia di ascoltare la conferenza stampa di Corini e, pertanto, non ha tenuto in nessuna considerazione le attestazioni di stima che lo stesso ha rivolto alla società rosanero, la sua commozione e le sue parole,che a me come a tante altre persone sono sembrate sincere, piene d’affetto verso la gente di Palermo e di dispiacere per non essere stato compreso. Nella sua conferenza stampa, infatti, Corini era stato molto chiaro e sincero. Aveva parlato della trattativa col Parma che gli avrebbe permesso di avvicinarsi a casa. Non erano, dunque, i soldini alla base della sua richiesta di prendere tempo. Anzi… il Palermo gli aveva proposto un ottimo contratto (lo ha dichiarato ed ha ringraziato per questo la società più volte). Il problema, oltre quello suo familiare, era quello di sentirsi considerato ed al centro di un progetto senza la pretesa di avere un posto di titolare assicurato bensì il sentirsi utile, necessario alla causa della società rosanero (anche questo durante la conferenza stampa lo ha dichiarato più volte).
Allora si tratta solo di incomprensioni, che poi sono via via degenerate fino al culmine attuale. Sarebbe bastato pochissimo per sanare la situazione, un piccolissimo passo indietro per spazzare d’un colpo tutti i fraintendimenti. Tra due uomini dal carattere forte e determinato, che in questi quattro anni hanno remato insieme e solidali per il bene comune del Palermo, sarebbe bastato, intanto, chiamarsi, incontrarsi, spiegarsi parlando occhi negli occhi e da soli senza preconcetti e sotterfugi, in modo sereno ed amichevole o, quanto meno, sarebbe bastato sentire una dichiarazione pubblica fatta da Zamparini per amore di pace tipo questa: “Mi spiace che ci siano stati dei fraintendimenti con Corini. La società è disponibile a riprendere il colloquio mettendo una pietra sopra sul recente passato”.
Questo non è avvenuto perché chi avrebbe potuto farlo è rimasto fermo nelle proprie posizioni e, naturalmente, è diventato impossibile far concludere la vicenda in modo positivo.
Sempre più mi convinco (convinzione mia personale comunque) che gli eventi che si sono succeduti siano stati, magari senza realmente volerlo all’inizio, rimescolati poi ad arte per troncare un rapporto che, a questo punto, stava diventando scomodo e estremamente conflittuale da ambo le parti per motivazioni che restano comunque ancora ignote. Troppe dichiarazioni improprie, però, sono state con poco stile esternate da parte della società in questi ultimi mesi. Non mi va neanche di ricordarle tutte ma la più pesante e offensiva (tra l’altro più volte ribadita pubblicamente) è stata senza dubbio quella di ricordare ad un signor giocatore e leader, come è stato ed è ancora Corini, malgrado i suoi 37 anni, all’atto dell’offerta-regalo del contratto (quasi dimenticandosi Zamparini gli auspici fatti nel recente passato di volerlo vedere concludere la carriera di giocatore a Palermo per poi diventare parte integrante della società) che doveva comunque accontentarsi di un ruolo in panchina nella prossima stagione come se un uomo intelligente come è il nostro capitano, che si è sempre conquistato il suo posto in squadra col sudore e con il proprio impegno, fosse una persona così ignorante e insensibile da non sapere riconoscere quando avrebbe raggiunto i propri limiti di incapacità fisica per sostenere il suo ruolo in campo.
La mancanza di chiarezza, i discorsi riportati da altri, le dichiarazioni spesso travisate o infiorettate dalla stampa hanno portato a questa rottura senza via d’uscita. Peccato! Quando si vuole veramente chiarire, se si pensa di essere nel giusto, non basta comunicare tramite terze persone o sulla carta stampata ma bisogna incontrarsi e parlare con sincerità mettendo da parte l’orgoglio e dimostrando così, come nel nostro caso, che si vuole realmente bene ai colori rosanero.
Un ultimo tentativo, a questo punto, potrebbe farlo, se lo volesse, il nuovo Mister che potrebbe diventare il trait d’union tra Corini e la dirigenza. Anche Colantuono ha finora parlato del caso attraverso i mezzi della stampa. A questo punto perché non incontrarsi e parlare personalmente con Corini? Sarebbe un bel gesto che tutti apprezzerebbero incondizionatamente.
Finisce così in tristezza uno dei più esaltanti capitoli della storia rosanero. Anche se tanti altri bocconi amari sono stati ingoiati dai tifosi nei centonove anni di esistenza della Palermo Calcio, tuttavia, questa vicenda travagliatissima, proprio per le reazioni e il dibattito che ha comportato non solo da parte dei tifosi palermitani ma anche per la solidarietà ricevuta da parte di tantissimi tifosi italiani, ha dimostrato ancora una volta come l’intransigenza a volte non paga rispetto ai sentimenti della gente.
Penso, perciò, a questo punto che l’attuale gestione societaria dovrà fare d’ora innanzi di tutto e di più se vuole riconquistare la stima e il consenso di molti dei suoi tifosi, ai quali nel bene e nel male rimarrà sempre eterno l’amore per il Palermo ma non si potrà mai a priori comandare ad essi di essere legati ad occhi chiusi a chi lo gestisce.
Infine, da questa vicenda, per me, ne esce vincente solo la dignità dell’uomo e giocatore Corini, che ha dimostrato ancora una volta che l’affetto e la considerazione dei tifosi che si è guadagnato in tutti questi anni per il suo attaccamento alla maglia e per il suo comportamento, sempre corretto, sereno, disponibile, comprensivo nei confronti dei compagni e degli avversari, responsabilmente presente nei momenti brutti e belli in campo e fuori, sono quelle cose che la gente non dimentica e rimangono il simbolo ideale a cui aggrapparsi per rendere il mondo del calcio più umano e vero.
Caro Lucio, la cosa che meno ho approvato di quell’articolo è la supposizione: Zamparini manda via Corini x che gli fa ombra…. cosi x Toni, Zauli etc. ma dai! Ma da dove la desumi un’idea simile. Se un presidente la pensasse cosi allora farebbe un altro mestiere. Certo Zampa ha un carattere permaloso, questo si, vuole dedizione totale alla sua causa. Nient’altro. Forza Palermo sempre e comunque.
e corino firmò p’u siena… amore assoluto per il palermo, sì sì, come no….
mercenari sono.
SOLO LA MAGLIA
GRANDE STIMA A ZAMPARINI CHE E’ STATO IL PRIMO AD INVESTIRE SERIAMENTE SUL PALERMO CALCIO, MA SU CORINI L’HA FATTA GROSSA.
CI SAREBBERO STATI TUTTI GLI ELEMMENTI PER METTERE DA PARTE ALMENO PER UNA VOLTA L’ASPETTO MANAGERIALE E GUARDARE DI PIU’AL RESTO.
LO VEDEVO COME UOMO IMMAGINE DEL PALERMO E SPERAVO TANTO IN UN FUTURO DIRIGENZIALE NELLA SOCIETA’.
CERTO CHE CON IL CALORE ESPRESSO RECIPROCAMENTE ALLO STADIO PER PALERMO TORINO ABBIAMO DIMOSTRATO DI ESSERE GRANDI DA AMBEDUE LE PARTI -TIFOSI E GIOCATORE UOMO.LUCA DEVO AMMETTERE CHE SONO DACCORDO CON LE TUE AFFERMAZIONI.
SALUTI…………….
Egregio presidente,mi chiamo Ludovico e abito a Caltagirone in prvincia di Catania.Volevo dirle che la stimo molto per quello che fa alla squadra Palermo e per questo noi tifosi la ammiriamo.
Se mi posso permettere volevo darle un consiglio sul fatto degli acquisti.
Una cosa che noi tifosi vorremmo un acquisto molto importante come a quello di Miccoli quest’ anno.
Vorremmo apprezzeremo moltissimo se lei acquisterebbe una mezza punta ad affiancare nella coppia più forte del campionato Miccoli e Amauri.
vorremmo che acquistasse o Alessandro Rosina o Pasquale Foggia o ancor di più Sebastian Giovinco il neo talento della juventus scoperto quest’ anno dall’ Empoli.
Farebbe noi tifosi felicissimi se acquistasse uno tra questi tre giocatori per formare il tridente d’ attacco Amauri,Miccoli,Rosina(o foggia,o Giovinco).
Con questo tipo di tridente, potremmo vincere il campionato.
Da premettere però una cosa che non verrà ceduto il nostro muro in difesa, il nostro meraviglioso capitano Andrea Barzagli, che senza di lui non c’ è difesa.
SALUTI……………………
P.S.
Spero che ascolterà questo messaggio da parte dei tifosi della squadra Palermo,
e ringrazio lei per la sua cortese attenzione.
Ludovico Catagirone 19 novembre 2007