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giovedì 19 dic
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    #SpazioallaMusicainSicilia, la petizione

    Ho fatto un po’ i conti un paio di mesi fa, di quelli che si fanno a fine anno per vedere quanto sei riuscito a risparmiare e programmarti un pò le spese del nuovo anno. E ho capito una cosa: se sei siciliano e ami la musica dal vivo è meglio se ti trovi un lavoro molto ben pagato oppure sarai, come me, destinato ad una vita di continui sacrifici e rinunce.

    Eh sì, perché noi siciliani qui possiamo contare soltanto su poche strutture all’aperto, quindi non utilizzabili per gran parte dell’anno, e da pochi posti, quindi utili solo per piccoli eventi, e siamo quasi sempre costretti ad andare in altre città, almeno da Roma in su, per poter partecipare ai concerti, quelli “grossi”. E così al costo del biglietto dell’evento devi aggiungere anche i costi del viaggio (con aerei costosissimi senza alcuna agevolazione per i residenti in Sicilia) e di alloggio, oltre che utilizzare le tue ferie lavorative e coinvolgere anche amici, familiari e collaboratori vari per la gestione domestica nei giorni in cui sarai via, specie se hai un cane, un gatto, dei figli…

    Insomma, a causa del fatto che in Sicilia mancano i grandi spazi per ospitare i grandi eventi musicali (come anche quelli sportivi), se ti piace partecipare a quegli eventi devi investire un capitale non solo in termini economici per poter partecipare a quegli eventi altrove e contribuire all’economia di altre città invece che a quella della tua città!

    Questa cosa non mi stava affatto bene e un giorno ne ho parlato con alcuni miei amici, proprio quelli conosciuti ai tanti concerti a cui sono stata, quelli che mai avrei conosciuto se una passione comune non ci avesse unito. E parlando parlando abbiamo capito che il motivo per cui vogliamo quelle strutture per la musica non è solo perché ci piace la musica live.

    Abbiamo scoperto che la musica dal vivo è una nicchia economica dalle maggiori prospettive di crescita negli anni a venire, in grado di incentivare sia il turismo domestico che quello internazionale, destagionalizzandolo. Una struttura polifunzionale, inoltre, può ospitare anche i più grandi eventi sportivi e dello spettacolo indoor, eventi fieristici, convention aziendali, shooting fotografici, registrazioni televisive, etc. Un palazzetto, quindi, non è mai solo un luogo di svago e divertimento per noi che amiamo la musica ma è anche un’opportunità imprenditoriale e commerciale. E poi possono diventare motore di sviluppo sociale e territoriale perché una simile struttura può riqualificare aree abbandonate o svantaggiate, come quelle dell’entroterra siciliano, e rilanciare quelle aree che hanno già grandissime potenzialità ma che ancora stentano a crescere, prima fra tutte la città di Palermo. E, infine, un palazzetto è un’eccellente occasione per creare posti di lavoro, anche qualificato, per tanti dei giovani siciliani che sempre più spesso, ormai, decidono di lasciare la Sicilia, come hanno dovuto fare alcuni di questi miei amici. Tutto questo permetterebbe di innescare un circuito economico “pulito”, e sappiamo quanto ce ne sia bisogno qui in Sicilia…

    Ma dato che noi siamo solo un piccolo gruppo di amici senza sponsor di alcun tipo, e quindi che nessuno sarebbe riuscito mai a sentire la nostra piccola voce, c’era solo un modo per “alzare il volume”: scrivere una petizione e chiedere a tutti gli amanti della musica e dello sport e a chi immagina un futuro diverso per lo sviluppo economico di questa regione di firmare per dare spazio alla musica in Sicilia!

    E così a gennaio abbiamo scritto la petizione, l’abbiamo pubblicata qui e l’abbiamo indirizzata al ministro dei Beni culturali, al senatore arch. Renzo Piano, ai sindaci delle città metropolitane siciliane e ai presidenti o commissari dei Liberi Consorzi Provinciali (ex Province), oltre che alle maggiori associazioni di imprenditori, anche del settore turistico, e ad Assomusica.

    E la nostra piccola voce in due mesi è diventato un bellissimo coro in cui cantano già voci meravigliose come quelle di Fiorella Mannoia, Ermal Meta, Marlene Kuntz, Omar Pedrini, Diodato e tanti altri, per restare in ambito nazionale, ma anche quella di Morgan Nicholls (il polistrumentista dei Muse!), perché la musica non ha confini! Ci hanno prestato i loro microfoni alcune emittenti radio, da Radiofreccia a Radio Time, per diffondere nell’etere quello straordinario coro e alcuni giornalisti di importanti testate nazionali e regionali lo stanno man mano raccontando. Ma sono venuti a sostenerci anche i promoter locali di grandi eventi, che fanno una gran fatica quotidiana per cercare di portare i più grandi artisti in Sicilia, e che adesso possono contare anche sulla nostra voglia di provare a cambiare le cose in Sicilia.

    In due mesi siamo oltre le 2500 firme, tutta gente che ha voglia di musica e sport!

    Non appena saremo un numero congruo, chiederemo un incontro con le Istituzioni regionali e locali, gli imprenditori siciliani e nazionali che hanno interesse ad investire in Sicilia e tutti gli attori locali operanti nel settore musicale (e non solo), compresi i fruitori degli eventi: ci vogliamo davvero provare ad avviare una proficua sinergia per realizzare una o più strutture polifunzionali e tutti i servizi che servono per la loro migliore gestione nel tempo e la loro sostenibilità ambientale.

    E se tu che leggi vuoi unirti a noi, non devi far altro che firmare la petizione e seguirci nelle nostre pagine Facebooke Instagram per restare aggiornato su le nostre iniziativa e le adesioni di rilievo.

    Diamo #spazioallamusicainsicilia: insieme facciamo “scruscio”!

    Palermo, Sicilia
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