“POST”, collettiva Italia/Grecia alla Bendler Gallery di Atene curata dal palermitano Piazza
Valentina Biasetti, Demetrio Di Grado, Alexandros Maganiotis, Konstantinos Patsios, sono i protagonisti di POST. Rethink The Future, la nuova mostra curata dal palermitano Francesco Piazza con il coordinamento di Vassilis Karampatsas, aperta alla Blender Gallery di Atene e che coincide con i 25 anni della fondazione della Comunità Ellenica Siciliana Trinacria, che ne cura l’organizzazione, presieduta dal prof. Haralabos Tsolakis.
Due artisti italiani e due greci nel consueto modello di consolidamento interculturale per tentare di rispondere con le armi spuntate del linguaggio dell’arte contemporanea a tempi complessi e disarmanti come i nostri.
La mostra aperta lo scorso 10 marzo con il prezioso supporto dell’Ambasciata d’Italia a Atene, di Tempo Forte e dell’Istituto Italiano di Cultura di Atene chiuderà il prossimo 30 aprile.
“Post”, post-industriale, post-coloniale, post-strutturalista, post-ideologico, post-umano, tutti concetti che, come tiene a spiegare il curatore, appartengono alla sfera del transitorio, delle fragilità del tempo, delle manipolazioni storicistiche, in qualche maniera del dubbio da circoscrivere all’interno di narrazioni da salotto borghese.
Ed è qui che Piazza costruisce il suo ennesimo progetto immateriale intenso e ragionato, mettendo insieme artisti diversissimi e portatori di linguaggi/significanti distanti e autonomi, uniti da un recinto invisibile ma solidissimo e invalicabile: «Tutto quello che viene dopo – scrive il curatore – ovvero la rappresentazione della realtà, è essa stessa mimesi. Post è quindi, tristemente, la perdita dell’innocenza! É la consapevolezza che il domani non sarà, probabilmente, come lo immaginiamo o come lo desideriamo. Le opere dei quattro artisti invitati esprimono una riflessione critica sulla contemporaneità: chi siamo e chi saremo. Il collage per la sua estrema duttilità compositiva unitamente alla ricerca iconografica e all’utilizzo della metafora come strumento comunicativo e di riflessione, ha consentito agli artisti di esprimere a vari livelli la loro visione del mondo; da quella più intima e familiare intrisa di sogno (Biasetti), ad una costruita attraverso architetture che fanno del paradosso il loro punto di forza (Di Grado), a quella che descrive i passaggi esistenziali, della definizione della propria identità (Maganiotis), ad una in cui viene descritta una società resa ancora più fragile da processi irreversibili di globalizzazione e dai grandi temi socio politici (Patsios). Questi quattro approcci confluiscono in un’Opera Comune che rappresenta un ideale punto di congiunzione ed è composta da 4 carte che insieme danno vita ad un’unica narrazione connessa ai lavori in mostra. Ad ogni artista è stata assegnata una lettera della parola POST. Biasetti P, Di Grado O, Maganiotis S, Patsios T. Ciascun artista ha utilizzato la lettera come spunto per una riflessione sul tema della memoria, della vita presente e di quella futura. Spetterà alla sensibilità di ognuno di noi inserire l’Opera Comune dentro lo spazio mentale che più ci è congeniale: all’inizio della mostra come strumento di conoscenza o durante il percorso come momento di riflessione oppure alla fine, per riassumere il vocabolario di ciascun artista codificandone il pensiero».
Una riflessione critica demandata alle opere dei quattro artisti relativamente alla contemporaneità liquidissima persino quasi post-Baumann, intrisa di spunti e inquietudini, suggerimenti e inviti a prender tempo ancora una volta davanti quelle superfici significative che ogni artista crea per la curiosa attenzione di ogni fruitore.
Il catalogo è a cura di Francesco Piazza ed è stato interamente finanziato dall’Istituto Italiano di Cultura di Atene.
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