Omaggio al maestro Vinciguerra alla Galleria Raffaello di Palermo
Recentemente scomparso, alla soglia dei 99 anni d’età, la galleria palermitana Raffaello di via Notarbartolo n. 9 dedica a Vincenzo Vinciguerra una mostra antologica in cui saranno esposte fino al prossimo 21 maggio, quaranta opere realizzate tra il 1948 e il 2001.
Tutte opere uniche e autografe del pittore nato a Caccamo il 18 novembre 1922, paesaggi e marine, nudi e scene di vita quotidiana, scelte con attenzione dal curatore Giuseppe Carli che ha fortemente creduto in questa mostra/tributo in cui la vera protagonista è la luce, quella che Vincenzo Vinciguerra ha saputo imporre alle sue tele dopo gli studi giovanili condotti tra l’istituto d’Arte palermitano e l’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Vinciguerra che aprì e tenne per circa mezzo secolo fruibile e frizzante la sua storica Galleria di via Amari “Il Cenacolo” è oggi qui “presente” attraverso questa trasversale rassegna di opere in cui alcuni picchi sono rappresentati sicuramente da dipinti quali: Mietitura vicina alla ricerca novecentista di Leo Castro, Maternità con echi camardiani, Venezia intenso olio su tavola, Figura In maschera e Lavandaia, La dura pietra e Periferia in cui il colore si fa narrazione della scena e ancora In Campagna e Paesaggio, opere poeticamente crepuscolari in cui il pittore travalica tecnica e stile per rimanere ben adeso alla narrazione dei manuali di Storia dell’arte siciliana.
Ha ragione Sabrina Di Gesaro quando ricorda all’interno del catalogo appositamente prodotto per la mostra (Edity Edizioni, pp. 56, euro 10), che Vinciguerra «Racconta la storia della nostra terra con grande suggestione» facendo il paio con quanto suggerisce Carli «possiamo considerare la pittura di Vinciguerra una riflessione umana nel senso più romantico, capace di scaturire quel senso di commozione nello spettatore indotto a riflettere».
Vale la pena ricordare e ricordarci, di tanto in tanto di quanto il carattere più suggestivo della dimensione artistica “isolana” dell’intero Novecento resti probabilmente la parcellizzazione delle ricerche individuali e quelle sperimentazioni a volta tematiche talaltra tecniche, finite comunque a confluire in forma di collettivo mosaico artistico, capace ancora di generare preziose letture. Ed è così che le opere di artisti come Elio Romano, Elisa Maria Boglino, Piera Lombardo e Vincenzo Vinciguerra, nel rappresentare interessanti radici comuni, intessono con la storia e la storia dell’arte suggestivi dialoghi indipendenti dal tempo.
La rassegna, inquadrata all’interno delle attività espositive della undicesima edizione della “Settimana delle culture” del capoluogo siciliano, sarà fruibile da lunedì a sabato dalle 10:00 alle 13:00 E dalle 16:30 alle 19:30 con la possibilità di visitare la mostra anche on line attraverso la piattaforma raffaellogalleria.com.
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