“PEGNO”, catalogo ragionato dell’opera pittorica di Andrea Di Marco
È stata presentata venerdì 24 marzo alle ore 18:00, con il patrocinio dell’Archivio Di Marco che nella persona di Giampaolo Di Marco ha fortemente creduto e sposato l’iniziativa espositiva ed editoriale, l’interessante catalogo della mostra PEGNO, presso Don Nino – Mind Food di via Vincenzo Di Marco, 24, ed è già un evento a cui la comunità artistica palermitana e non solo si stringe come corale tributo a uno dei maggiori protagonisti della scena pittorica recente, in occasione del decennale dalla prematura scomparsa maturato l’autunno appena passato.
Una poetica espressiva la sua, iconica, totale e breve, ancorata a certe ritualità locali trasformate dall’artista in citazioni colte di “visual culture”, animata da una ricerca brillante e assolutamente autografa, alimentata da un talento naturale per la narrazione bidimensionale della joie de vivre, condizione quest’ultima discesa per contatto diretto dalla personalità solare dell’artista verso il suo immediato intorno spaziale. Se un catalogo possa restituire oltre le atmosfere e le ambizioni personali, anche le tangenze luminose che conducono l’artista con tutte le sue tensioni emotive e creative verso l’opera finita, questo è il caso. Forse perché Di Marco prosegue il viaggio empatico della grande bellezza prodotta direttamente tra le nostre attenzioni, all’interno dei nostri occhi ammaliati, che la sua produzione e la sua storia umana e professionale, continua a sollecitare il nostro interesse più autentico in termini di condiviso spirito di comunità.
Alla presentazione e non è un caso bensì sostanza, erano presenti Alessandro Bazan e Fulvio Di Piazza “compagni di viaggio” di Di Marco e custodi privilegiati insieme a pochissimi altri di quella punteggiata di aneddoti e testimonianze ben custodite, che seppero costruire sul finire del secolo scorso le trame avvolgenti della pittura di scuola palermitana di cui Di Marco divenne eminente fulcro gioioso. Presenti ancora Sergio Troisi e Alessandro Pinto curatori dell’ottima mostra magistralmente intessuta nel reticolo piranesiano della sala legnosa del Monte dei Pegni del Palazzo Branciforte di Gae Aulenti, e Federico Lupo curatore del catalogo.
Il catalogo, edito da Elenk’Art con progetto grafico curato da Tomo Studio, è arricchito dai testi di Sergio Troisi e Alessandro Pinto e rievoca rileggendoli i passaggi della mostra all’interno della quale i trenta lavori di Di Marco, hanno suggestionato le migliaia di persone accorse nei tre mesi di esposizione della mostra, tentando attraverso una galleria di sovrapposizioni, confronti e frammenti iconografici di ripercorrere le specificità identitarie della poetica dell’artista siciliano.
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