Trent’anni dopo i “Musotto boys” imperversano e sognano la presidenza
Ve la ricordate la Provincia con presidente Francesco Musotto? Il presidente più longevo della storia dell’ente venne eletto per la prima volta nel 1994 e, con qualche incidente di percorso (arrestato nel novembre 1995 con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e bancarotta fraudolenta ma poi assolto fino in Cassazione), ancora nel 1998 e nel 2003 (con il 60,3% dei voti). Ha raccolto fino a 320 mila voti! Erano tempi di Provincia in festa (un mega cartellone di eventi negli 82 comuni), di nani politici e qualche ballerina, di investimenti di denaro pubblico in finanza creativa, di abbuffate di tartine e calici di vino. Molti ricordano però l’entusiasmo di quella stagione, dovuto al rinnovamento dello scenario politico della seconda Repubblica.
Trent’anni dopo lo scenario è pieno di “Musotto boys”, ex assessori e peones.
Al Comune c’è Aristide Tamajo, papà dell’assessore Edy, attuale assessore all’istruzione di Lagalla e artefice di un sistema di consenso da decine di migliaia di voti. In Giunta con Musotto è stato anche Giampiero Cannella, che però era già deputato.
Alla Provincia è rimasto Nicola Vernuccio (che fu presidente facente funzioni) prima come consulente a titolo gratuito e oggi direttore generale e capo del suo gabinetto.
Alla Regione guida la segreteria particolare di Schifani il fido Marcello Caruso, oggi anche coordinatore regionale di Forza Italia. Uomo di raffinante intelligenza, seppure non sia chiaro che cosa sappia fare esattamente (avendo ricoperto incarichi ben diversi, mettendo le mani dalla munnizza al vino), alle scorse comunali si era candidato con la lista di Italia Viva camuffata da Lavoriamo per Palermo fermandosi ad appena 508 voti. Non va confuso con il Caruso che fu direttore amministrativo alla Provincia, quello della scomparsa di trenta milioni di euro che nel 2006 l’ente investì tramite la finanziaria Ibs Forex di Como. Un altro ex assessore, Totò Sammartano, è stato rievocato dalla pensione per guidare il gabinetto della presidenza.
Uno dei temi politici della sonnecchiante Assemblea Regionale riguarda proprio l’elezione diretta nelle province (città metropolitane), tra un rinvio e un voto in commissione. Gli appetiti sono tanti, sia tra i “boys” di una certa esperienza qui citati sia altrove. Un altro nome che si scalda è quello dell’ex sindaco di Cefalù ed ex deputato Simona Vicari. Fallita la rielezione sotto alla Rocca è attualmente esperta del presidente alla Regione. Chi la spunterà tra i “boys and a girl”?
La Vicari?????Esperta???? Forse in Rolex…ma sul resto meglio tacere….È fin troppo ovvio che la provincia andrà a Fratelli d’Italia
Volevo ringraziare pubblicamente Tony Siino. Grazie al suo post sono riuscito a vincere un’insonnia che mi tormentava ormai da settimane. Non potresti scriverne uno al giorno di post così?