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sabato 23 nov
  • Una Sicilia diversa

    Sicilia bedda

    La storia di una Sicilia diversa da come oggi viene rappresentata è come se ci fosse vietata: la Sicilia delle scienze di Archimede, Majorana e Zichichi, la Sicilia dei Fasti, degli architetti, dei grandi pittori, dei Greci, degli Arabi, dei Normanni, la Sicilia di una civiltà mai raggiunta dagli altri, la Sicilia del sole, dei limoni e dei piaceri, la Sicilia del Serpotta, degli eroi, di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, del Basile e di Ducrot, della gioia di vivere, degli amori, tutta questa Sicilia è ormai seppellita dalla maledetta stagione di morte, violenza e sopraffazione della mafia.
    Io non mi voglio rassegnare, voglio continuare a combattere il male ma so che la Sicilia ha bisogno anche di esaltare tutto quanto ha di buono, anzi di fantastico, e non mi piego a chi vuol fare diventare una qualsiasi frase (per quanto poco felice), estrapolata da un lungo intervento, la protagonista inutile di un dibattito su un tema serio e costruttivo che, in buona fede e con l’obiettivo dello sviluppo, sto cercando di portare avanti.
    Si costruisce anche a rischio di qualche gaffe, mentre a distruggere in un attimo non si rischia mai niente.

    Ospiti
  • 112 commenti a “Una Sicilia diversa”

    1. scrool……………..scrool………scrool………..ah: bella la foto.

    2. caro miccichè,
      non è la tua gaffe che qui viene giudica. Ma gli atti politici della vostra maggioranza. Quelli sono gravi. La gaffe è solo il sintomo di qualcosa di marcio.
      E per favore non ci rifilare il solito discorsetto sui greci e gli arabi. Quello lo sappiamo a memoria.
      Ma sappiamo anche, altrettanto bene, che la “maledetta stagione di morte” ha avuto inizio da quando la mafia ha preso potere e lo ha fatto grazie a solidi appoggi politici.
      La tua parte politica, con nomi e forme diverse, governa più o meno ininterrottamente da 60 anni.
      Per caso, quando pensi ad Archimede e lo accosti fra l’altro a Zichichi (la cui statura culturale è ancora tutta da dimostrare), hai un minimo rimorso di coscienza per il malgoverno che ci continuate a offrire?

    3. Ricordo ai gentili scrollatori che sarebbe bene che lo facessero senza scriverlo, se lo ritengono opportuno. Diversamente prenderò provvedimenti. 😉

    4. Non ci credo!non ci posso credere!!Si può dire R-I-D-I-C-O-L-O ??!!

    5. sento lo stridere di unghie su uno specchio o è impressione mia??? O_o

      mmmmh eppure le ho lavate stamane le mie orecchie….mah!

    6. Ma la foto con le forme di Grana Padano in mezzo al campo l’ha postata Gianfranco oppure gliel’hai messa tu, Rosalio, per cercare di farci visualizzare meglio il concetto contenuto nelle parole di Gianfry?

    7. Questo post dovrebbe servire a farci capire che si è trattata solo di una gaffe????
      punta iceberg fu!
      Mi dissocio.

    8. Onorevole, mi scusi,due domande:
      1- come lo chiamerebbe l’aeroporto?
      2 – come gustificherebbe la defenestrazione onomastica del duo Falcone e Borsellino?
      Mi creda, sono curiosissimo.

    9. miccichè aspettiamo tutti una risposta seria. non chiacchiere leziose su serpotta e franco e ciccio..

    10. Gianfry hai dimenticato il carretto e la coppola!

    11. Ma magari il problema fosse solo le gaffe!! É tutto il resto che é stupefacente!!
      p.s. non capisco perché continui ad eliminare i miei commenti…che Vizzini ti sculaccia se qualcuno non lo osanna?

    12. Gabriele studia con attenzione la policy dei commenti del sito prima di fare questi commenti fuori luogo. Inoltre i chiarimenti per commenti rimossi andrebbero chiesti per e-mail.

    13. Mi creda, e in tutta franchezza, Spiderman non è abile quanto lei ad arrampicarsi sugli specchi, continua e persevera a giocare a bastoni quando la briscola è nota col seme a denari.
      La Sicilia, ha ragione lei, è tante cose e tanti uomini, anche più vicini al presente di quelli che lei enuncia, e se vuole fermarsi Solo a chi rappresenta GIOIA, RISCATTO, ecc, deve mettere in lista (anche se qualcuno non piace)Pippo Baudo, Riotta; Ficarra & Picone, FALCONE e BORSELLINO.
      Sì ha capito bene Falcone e Borsellino; Che forse la loro immagine più celebre non è quella dei 2, insieme, che cazzegiano e….RIDONO, ridono di gusto.
      Per molti di noi Falcone e Borsellino sono stati gioia, sorrisi e risate, Speranza e rivincita.
      Se vuole riprendersi dalla sua gaffe, dica al suo centro stampa di non scriverle più frasi ” nò, è che, volevo dire..”, ma semplicemente AGGIUNGERE con gaudio ai sopracitati da lei personaggi che sì ci rappresentano, anche, anzi, soprattutto FALCONE e BORSELLINO.
      Chiosa finale:
      Personalmente credo che con “quei 2” vivi, lei non esisterebbe;
      lei è nato con la loro morte.
      DistAnti saluti.

    14. A volte mi chiedo come si sentano, certi personaggi molto pubblici, sapendo che a loro non sarà mai intitolato nessun aeroporto…

    15. “la Sicilia del Serpotta, degli eroi, di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia”. Gli eroi scritti in minuscolo tra il Serpotta e Franco e Ciccio chi sarebbero? a chi si riferisce? Forse a Falcone e Borsellino?

    16. amunì, a scafazzasti! ammettilo e un nni parramu cchiù!

    17. Rosalio mi meraviglio! Chiunque “assicuta” Miccichè e tu hai da ridire su chi ha solo scrollato??? Quale metro di giudizio segui?

    18. Grande Goku! 😉

    19. Rosalio anche la sorella di Falcone ha fornito la replica alle scuse di Miccichè. Ora, per dirla in maniera che piacerà al presidente: “che facciamo: sovrassediamo?”

    20. F@bio non comprendo il tuo appunto (non sta a me esprimermi sul merito dei commenti, ma solo sulle regole e sulla fruizione del blog) e ti invito a utilizzare l’e-mail per tutto ciò che non attiene al post. Quanto alla replica ti ringrazio per la segnalazione.

    21. Ma fosse la gaffe il problema…
      La verita’ e’ che non ne possiamo piu’ dei “moderati” in Sicilia, quelli che con la mafia bisogna conviverci e quelli che bisgna promuovere un’immagine migliore.
      Abbiamo un problema! Abbiamo un problema grave e dobbiamo affrontarlo. Il cancro si cura con la chemioterapia che fa male ed e’ dolorosa, non andando a Disneyland (sebbene sia importante mantenere la fiducia ed il buon umore), e’ la semplice verita’.
      Infine, quando io penso al Falcone-Borsellino, non penso alla mafia, ma all’anti-mafia…cioe’ a quelle persone che hanno fatto parlare bene della Sicilia negli ultimi anni.
      In quest’ottica credo che ne’ Micciche’, ne’ Cuffaro avranno intitolata mai manco una fermata dell’autobus.
      Almeno me lo auguro.

    22. paolo, non ci giurare. Altri cinque, dieci anni di queste mistificazioni e le strade prenderanno i nomi di ciancimino e totò riina e noi saremo pure contenti. Dov’è via giovanni falcone a palermo?scusate l’ignoranza, forse c’è ma io non so dove sia.

    23. Rosalio, mi spiego meglio e chiudo: da quando scrivere scrool è incriminabile?

    24. Egregio Micciché,
      possiamo parlare per giorni, mesi e anni di una Sicilia diversa.
      Ci sarà sempre un Archimede, un Franco Franchi oppure, che so, un Parlamento quasi millenario da osannare, mitizzare, additare ad esempio.
      Ma questi discorsi sono e saranno sempre mere evacuazioni mentali finché non sarà chiaro a tutti che la mafia non è un problema della Sicilia, ma IL problema per eccellenza.
      Parlare di sviluppo, di lavoro, di rilancio dell’economia eccetera eccetera, senza prima avere affrontato SERIAMENTE e risolto il problema mafioso, non è solo fuorviante: è semplicemente IPOCRITA, perchè la mafia è, ontologicamente, la negazione simultanea di tutte queste cose.
      Ed è oltremodo disdicevole, proprio quando la società siciliana sta esprimendo purissimi esempi di virtù civiche (mi riferisco all’imprenditore Vecchio, ai ragazzi di Addiopizzo, alla Confindustria isolana), dover aprire il giornale e leggere le sue gaffes, uscite infelici, o frasi estrapolate che dir si voglia.
      E’ senz’altro vero che si costruisce anche a rischio di qualche gaffe, mentre a distruggere in un attimo non si rischia mai niente: ma è anche vero che chi ricopre determinati ruoli istituzionali, non può permettersi tali gaffes. In Sicilia e sul tema mafia in particolare.

    25. La via non c’è…dovevano fare una piazza accanto alla Magione un tempo dedicata a Falcone e Borsellino (che in quella zona sono nati e hanno giocato da piccoli)…Solo che il piccolo boss locale ci ha fatto costruire abusivamente un altarino dedicato a Padre Pio e tutto si è arenato perché lui, la sua comarca di sgherri e qualche cattolico zelante hanno deciso che la piazza doveva essere dedicata al santo di Petralcina.

      Risultato. La piazza non è dedicata a Giovanni e Paolo, ma neanche a Pio da Petralcina. In compenso la leggenda metropolitana vuole che quell’altarino sia utilizzato per nascondere la droga…

      Oh, io parlo solo “per sentito dire…”

    26. Poi ci sarebbe da chiedersi anche perché la scuola “Giovanni Falcone” subisca tanti maltrattamenti. E’ probabile che non sia stata abbattuta del tutto solo perché ancora non si chiama Falcone e Borsellino…

    27. Da “La Sicilia”, il commento di Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dalla mafia: “Hanno perso tutti il ben dell’intelletto: a destra, sinistra e centro. C’è da restarci di sasso. Poi si lamentano che vengono fuori personaggi come Grillo. Sono anni che vado nelle scuole a parlare di legalità e lotta alla mafia con i ragazzi e poi mi sento dire una cosa simile dal presidente dell’Ars, il politico simbolo della Sicilia. A Miccichè non viene il sospetto che chi viene a Palermo in aereo, vedendo la scritta ‘Aeroporto Falcone-Borsellino’, venga in mente l’antimafia e non la mafia?”.

    28. Sono totalmente d’accordo con Il Leone.
      Ma aggiungo, chi l’ha detto che la “gaffe” di miccichè sia in buonafede, per costruire, come dice lui?
      Io credo che ci sia un subdolo progetto “culturale” o meglio anticulturale.
      E il bello è che dopo la grave dichiarazione e la ridicola precisazione sul blog ora la sua coscienza (ammesso che esista) è a posto e lui neanche risponde alle proteste indignate dei cittadini.

    29. F@bio è considerato molto scortese e inappropriato (considerato che l’ho scritto centinaia di volte) chiedere chiarimenti nei commenti (come stai continuando a fare).
      Faccio un’eccezione sperando serva a chiudere il discorso. Cito dalla policy: «Rosalio si riserva di rimuovere senza preavviso e a suo insindacabile giudizio commenti che siano illeciti, diffamatori e/o calunniosi, volgari, lesivi della privacy altrui, razzisti, classisti o comunque reprensibili». Un commento, due commenti ironici che includono “scroll scroll” ci fanno sorridere tutti. Decine di commenti ironici che includono “scroll scroll” turbano la fruizione del blog, costringono i commentatori a selezionare i commenti “veri” da quelli di babbìo e, in tal senso, sono reprensibili (e removibili).

    30. Scusate…ma che vuol dire “Scroll” nel linguaggio di voi “giovani”? 🙂

    31. Gaffe: cioé lapsus freudiano?

    32. Rosalio, rileggi i commenti, ho scritto solo in un intervento la battuta(scrool) e dopo solo 8 minuti hai avuto da ridire. Poi ho chiesto solo spiegazioni, non ottenendo nulla se non “non comprendo il tuo appunto”. Anche a me secca andare per le lunghe infatti nell’ultimo tentativo di far chiarezza scrivevo: “Rosalio, mi spiego meglio e CHIUDO: da quando scrivere scrool è incriminabile?”
      Ho scritto solo due commenti alla notizia, di cui solo in veste ironioca, e mi accusi di intasare il blog?? Vorrei inoltre sottolinerare a tutti i fruitori che nessun mio commento è stato rimosso da Rosalio e non credo di essere stato così invadente.

    33. Mi sa che Rosalìo si è incasinato da solo!!!…. in un altro post c’erano un sacco di messaggi di “scroll” (che manco io so che significa!…ce lo spiegate?!!!???) non in questo…e non mi pare fossero firmati da F@bio….. O_o

    34. Scroll l’ha inventato proprio Rosalio per dire: non ti piace o interessa un articolo? Invece di fare polemica vai oltre scrollando(girando la ruota) il mouse. Babsdici bene, infatti non capisco l’accanimento contro me…

    35. Grazie F@bio! 8)

      ciao ciao

    36. F@bio (il prossimo commento che non attiene al post te lo rimuovo, ovviamente) il messaggio era rivolto ai «gentili scrollatori» quindi in questo post a te, ma ci sono altri commenti simili non tuoi altrove.
      Chiarito ciò, buona navigazione a tutti!

    37. Bravo Rosalìo…. adesso è nel post giusto… ;-p

      Un tà pigghiare con il povero F@bio!
      oki ciao
      altrimenti caz..ehm….rimproveri anche me!!! 8)

      ciaoooooooooooooooooooooooooooooo

    38. Miccichè va curcati…e non ci rappresentare più!

    39. Magari “scrool” è stato interpretato come un messaggio reprensibile perché provocatoriamente sottintendeva “messaggio di cui non importa nulla a nessuno, ovvero che per la qualità dei suoi contenuti è tranquillamente skippabile”.
      Va detto però che Rosalio, nel cercare di evitare che scoppiasse il flame, aveva messo uno smile attenuatore.
      Insomma, visto che il primissimo commento era a suo modo sarcastico voleva forse evitare che sin da subito si finisse col dare addosso al povero Micciché.
      Anche per una questione di pura ospitalità, ecchediamine! 😉

    40. OOps. Rosalio ha chiarito le motivazioni.
      Scusa. il mio quindi ora può considerarsi pura dietrologia. Autorizzo la rimozione dello stesso, se mai ce ne fosse bisogno. 😉

    41. Giuseppe se rispettate la policy dei commenti potete scrivere quello che vi pare, spero che sia chiaro questo. Auspico ovviamente che anche la netiquette e la buona educazione siano di casa qui, ma quello non posso imporlo.

    42. Concordo abbastanza con l’analisi, Giuseppe, e sono sicuro di non aver mai passato i limiti della netiquette e della buona educazione. In ogni caso qualsiasi era il motivo credo che tra i tanti commenti il mio è risultato essere quello meno pesante per il “povero” Miccichè. A proposito di chi non si è risparmiato sulle frecciatine, avete letto l’articolo su Repubblica? Non credo di poter postare qui l’indirizzo(oppurre si?) ma con google non vi risulterà difficile trovarlo.

    43. F@bio hai fatto dieci commenti off-topic e il link che era in topic no? 😀 Posta pure.

    44. per quanto mi riguarda mi sento di dire all’on. miccichè che data la gravità attuale del problema “mafia” forse non è il momento per esaltare le cose belle della sicilia.
      prima il dovere e poi il piacere.
      prima sacrifichiamoci tutti per combattere lo strapotere economico-politico dell’antistato, così poi potremmo serenamente e pienamente goderci la nostra meravigliosa terra. con tutti gli aspetti che l’on. miccichè ha correttamente elencato.

    45. Non ne becco una !?! 😛 http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/cronaca/micciche/micciche/micciche.html Leggete, diciamo che Concita De Gregorio non si è proprio risparmiata…

    46. Caro compagno Miccichè, finalmente! Noi insieme a te sottolineamo le orrende malefatte di un sistema politico-mafioso che per sessant’anni ha governato la sicilia e l’italia, sperperando economie, distruggendo irreparabilmente il territorio e rovinando per sempre il buon nome e la fama dei siciliani nel mondo! E’ bello scoprire di avere combattenti anche nel Palazzo!

    47. Ho letto tutti i commenti, con attenzione. La stragrande maggioranza sono sputi di rissosità e offese anonime. Sono insomma la triste essenza di un palermitanesimo che rinnego. Diciamolo chiaramente: Micciché ha detto una scemenza. Poi però lo ha ammesso e si è scusato. Non sono un suo amico né un suo elettore, ma gli riconosco una certa energia nel mettersi in gioco, in prima persona. In politica come in ogni aspetto del vivere civile questo conta. Giudichiamolo da spettatori paganti, con fischi o applausi, e stiamo attenti a non distrarci.

    48. ..perdona l’ignoranza,come dovrei fare? 🙂

    49. G.P. Gran Premio? Beh, anche tu anonimo…
      Guarda che qui non si distrae nessuno. Tutti molto attenti, come vedi.

    50. Veramente per levarci di torno, la cancrena che da 60 anni ci sta mangiando la nostra bella terra,dovrebbe essere il voto!
      Ma per chi votare?
      Da noi è solito dire “su tutti i stiessi!” e per questo ho deciso di non sprecare neanche 5 minuti a questo grande circo.
      P.S Grazie a questi politicanti,io e altri milioni di palermitani siamo stati costretti ad emigrare…Grazie ancora

    51. […] tentativo di rimangiarsela cercando di arrampicarsi sugli specchi, invece, Freud gli farebbe notare che la gaffe (come il lapsus) non è casuale: rappresenta la […]

    52. Ecco per chi votare:
      (Dal sito di rita borsllino) “E’ paradossale che secondo il presidente dell’Ars, la Sicilia debba curare la propria immagine cancellando il nome dell’aeroporto Falcone Borsellino perché evocherebbe la presenza della mafia. Tutto questo mentre si svolge un processo per mafia che vede tra gli imputati il presidente della Regione”. Lo dice Rita Borsellino che oggi è sull’episodio è intervenuta anche in aula.
      Sottolineando l’importanza di questo momento storico “in cui molti imprenditori stanno trovando il coraggio di denunciare gli estorsori”, Borsellino ha ribadito la necessità di intervenire “bene e presto”.
      “Il dibattito – ha aggiunto – si sta avvitando su esercito sì – esercito no. Il punto vero su cui l’Assemblea deve confrontarsi è invece come si può fare ad assicurare subito maggiore protezione a chi denuncia e non fare sfumare questo momento particolarmente positivo. Nessuno più di me vuole un rafforzamento delle forze dell’Ordine in termini di uomini e mezzi ma tutto questo richiede tempo e denaro e la Sicilia non può aspettare. Dunque se in questa fase è utile che alcune mansioni di presidio del territorio possano essere affidate temporaneamente ai militari, non bisogna esitare. Il presidio per la sicurezza dei siciliani non significa militarizzare il territorio ma assicurare la presenza positiva dello Stato”.

    53. Seppur inconsapevolmente, l’uscita di Miccichè, quanto ha fatto parlare di toponomastica, nomi di aereoporti, monumenti, ecc.
      Già, perchè almeno a Palermo, in questo “ ci sappiamo fare”. Mi spiego. Volendo fare “gli europei”, da qualche anno, abbiamo imparato a chiamare le nostre strade con nomi altisonanti e blasonati ( . . . ma sconosciuti al 99% dei cittadini).
      Così ci troviamo: i grandi statisti (Via Sadat o Via Rabin, ecc) in Zona Fiera; gli Arabi in zona Via Messina Marine (Via Ben Haukal, Via Ben ……), e persino il povero Giotto (quello del Cerchio!!) ha dovuto pagare pegno al più trandy John Lennon.
      Così noi palermitani, finti ricchi, ci dimeniamo tra nomi di vie che non sappiamo nemmeno scrivere e pronunciare: . . . però . . . siamo europei!!!

      Vabbè, forse è veramente meglio SOPRASSEDERE.

      PS.
      ……Ah proposito, quale importante piazza o via abbiamo saputo intitolare ai NOSTRI Franco e Ciccio????

    54. Perché non lo facciamo dire ai Siciliani – attraverso un referendum – se vogliono cambiare nome all’aeroporto. Il risultato non sarebbe scontato miei democratici amici.

    55. Credo che tutti voi siete stati bravi a prendere la palla in balzo per remare contro Gianfranco Miccichè. Anzi, non aspettavate che una sua defaillance. Ammettetelo! Non ricordate mica che il Presidente del Parlamento siciliano si è adoperato e si sta adoperando per combattere gli sprechi e che, senza timore alcuno e dando prova di non essere legato ai privilegi(almeno lui!)ha preteso la nomina di una commissione che verificasse quanti milioni si buttano con strani contratti assicurativi all’interno della Regione Sicilia, ha ridotto di 5 milioni le spese fisse annue, ha attualmente provveduto al blocco delle missioni all’estero, ha preteso l’applicazione della regola punitiva nei confronti dei manager delle AUSL che buttano soldi e che continua a lavorare onestamente per scoprire altri imbrogli da eliminare! Ma dimenticavo! Ultimamente è stato il Presidente dell’Ars, se non sbaglio, a proporre la coctituzione di una nuova commissione antimafia che combatta il fenomeno mafioso.. Povera Sicilia, e povero Mondo, se fatto di gente come voi che non si ferma ad analizzare la sostanza delle cose ma guarda solo l’apparenza! Magari potessi trovare altri esempi di politici che sono sensibili e s’interessano attivamente alla cosa pubblica così come sta facendo il presidente Miccichè… Sicuramente avrei più fiducia nelle Istituzioni.. Mi sembrate un tantino PATETICI. Scusatemi se sono stata così sincera, ma quando ci vuole, ci vuole!

    56. cara paoletta grazie per la sincerità, ma se permetti ricambio.
      Miccichè colto dall’uragano dell’antipolitica ha fatto un milionesimo di quello che avrebbe dovuto fare il presidente di un’istituzione così costosa quanto inutile (l’ARS approva una manciata di leggi l’anno). In più ha detto che fra i costi della politica non ci sono gli stipendi dei deputati regionali che chissà perchè guadagnano quanto i senatori. Tutto questo va avanti da 60 anni a causa del Malgoverno gestito dalla parte politica di miccichè (che ora fa la verginella come se non dovesse rispondere anche per chi lo ha preceduto) e votato da gente retrograda, connivente e a volte collusa col potere mafioso.
      Quella patetica sei tu, perchè non ti rendi conto, come non se ne rende miccichè, che questa cupola di strapotere e impunità si sta sgretolando, che la gente si pone domande sempre più spesso e presto o tardi – più presto di quello che pensate – miccichè, cuffaro, la loggia ecc. saranno soltanto un pallido ricordo di un periodo buio attraversato dalla Sicilia.

    57. Micciché poteva essere originale e più diretto nella risposta, anziché fare il copia ed incolla dal suo blog. Doveva difendersi meglio e scusarsi….e non si dà la colpa agli altri…

    58. P.S.: Come sanno molti io sono di Forza Italia…

    59. Sarei stato lieto se Miccichè avesse parlato più concretamente e con meno retorica.

    60. Penso che il Presidente non abbia bisogno di difendersi sotto falsi nomi! 🙂

    61. Paoletta, scusa, patetici a chi?
      Molto permissivi, ecco. Stiamo permettendo cose che in nessun altro paese si possono permettere. Aeroporto Cip e Ciop? No, troppo comico (e non decanta la bellezza dell’isola del sole delle arance del mare delle panelle). Facciamo Aeroporto Giufà e Colapesce. Oppure Musco e Martoglio. Indiciamo referendum: vince il peggiore.

    62. dal sito dell’ARS:
      http://www.ars.sicilia.it/deputati/scheda.jsp?idDeputato=733&idLegis=14

      disegno di legge (primo firmatario)
      Abrogazione della legge regionale 14 febbraio 1991, n. 4, relativa all’istituzione della Commissione parlamentare d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia
      ———————————
      RELAZIONE DEL DEPUTATO PROPONENTE

      Onorevoli colleghi,
      la Commissione parlamentare d’Inchiesta e Vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia, così come istituita con l.r. 14/01/1991, n.4, si è rivelata in questi anni uno strumento inadeguato a vigilare e indagare sul fenomeno mafioso e le sue connessioni con la Pubblica Amministrazione regionale.
      I poteri attribuiti dalla l.r. n.4 alla commissione si sono dimostrati insufficienti allo svolgimento dei compiti istituzionali e per molti versi hanno prodotto effetti controproducenti.
      L’esistenza stessa di una commissione siffatta maschera e copre l’assoluta inefficacia dell’azione del Parlamento siciliano a contrastare il fenomeno mafioso.
      Per molti anni è stato disatteso il dettato del comma 1 dell’art. 7 che imporrebbe alla commissione una relazione annuale sulle proprie attività all’Assemblea Regionale Siciliana.
      Le tante inchieste annunciate anche a mezzo stampa e formalmente avviate non si sono mai concluse con relazioni comuni della commissione né di maggioranza. Ciò ha determinato una ulteriore disillusione delle attese riposte in una istituzione diventata, anche agli occhi dell’opinione pubblica, inutile e inefficace.
      La stessa frequenza delle sedute della commissione,la gran parte delle quali non tenute per mancanza di numero legale, dimostra l’oggettivo svuotamento del ruolo e della credibilità stessa dell’istituzione.
      Si è determinato in tal modo una separazione profonda tra l’azione della commissione e l’Assemblea Regionale Siciliana.
      Oggi più che mai, in una fase in cui più intensa si fa la recrudescenza del fenomeno mafioso e delle sue connessioni con l’economia e la politica siciliana, è necessario ripensare gli strumenti che il Parlamento siciliano vuole darsi per l’efficacia dell’azione di contrasto alla mafia e per affermare principi di trasparenza nella gestione della Pubblica Amministrazione.
      Ciò è possibile soltanto a partire dalla presa d’atto del fallimento istituzionale della commissione prevista dalla l.r. n.4.
      Soltanto sgombrando il campo da uno strumento che si è rivelato inutile e controproducente è possibile avviare un dibattito rigoroso e radicale, che riproponga l’Assemblea Regionale Siciliana come soggetto in grado di contrastare il fenomeno mafioso in Sicilia.
      Con questo obiettivo, con il presente disegno di legge, proponiamo di abrogare la legge istituita 14/01/1991, n.4.

      Art.1

      1. E’ abrogato il testo della Legge Regionale n. 4 del 14.01.1991 recante norme per la “Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia”, così come pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Regione Siciliana 19.01.1991 n. 4.

      Art.2

      1. La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
      2. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Siciliana.

      On.Rita Borsellino

    63. Gery, G.P., quelli che lei chiama sputi sono invece i fischi del pubblico pagante che paga carissimo per i fallimenti di chi invece ha pure il coraggio di festeggiare 60 anni di fallimenti. Se l’energia di Micciche serve solo per continuare sulla via dei fallimenti…e lei rinnega chi esprime legittimo dissenso? Spero che lei non sia rappresentativo della categoria dei giornalisti ma che riesca a rappresentare solo se stesso.

    64. io mi chiamo dario, ma tu , cara paoletta, mi puoi chiamare darietto se preferisci. O Mario Rossi. Cambierebbe qualcosa? E’ chiaro che Miccichè, essendo – ahinoi- un’istituzione, deve metterci il nome e pure la faccia. mi sembra pure superfluo farlo notare.

    65. dimenticavo: il testo era per rispondere a Paoletta, in merito al passaggio “Ma dimenticavo! Ultimamente è stato il Presidente dell’Ars, se non sbaglio, a proporre la coctituzione di una nuova commissione antimafia che combatta il fenomeno mafioso..”

    66. @ daniela:
      è chiaro che se fai la commissione antimafia in un parlamento dove ci sono anche degli inquisiti per mafia sarà una commissione inutile e persino dannosa. Viene da se, no?

    67. @ senza parole:
      almeno c’è chi solleva il problema.
      del resto il disegno di legge finora non ha – com’era prevedibile – sortito alcun effetto concreto….

    68. finale dell’articolo di Concita De Gregorio, la Repubblica:
      Del resto in Sicilia, ha spiegato lui una volta, “bisogna interpretare parole e riti, andare al di là delle apparenze”. Uno ti dice: andiamo a prendere un caffè? “L’unica cosa certa è che non ha davvero voglia di un caffè. Forse ha voglia di fare due passi, o di farsi vedere in piazza con te, o vuole ammirare il seno della commessa”. Ecco, il seno della commessa, senz’altro quello. Per me uno che possiede in lui tanta filosofia è un genio. Va bene, stiamo scherzando! Pero’ si capisce perchè con loro niente è chiaro.
      A proposito, Cuffaro ha sfidato i giornalisti RAI: “in Sicilia non c’è immondizia. Se siete onesti e avete coraggio venite in Sicilia a filmare l’immondizia, se ne trovate mi dimetto all’istante”.

    69. Ho una casa con dei pannelli in legno proprio di Giacomo Serpottta,ma onestamente preferisco l’immagine di eroi come Falcone e Borsellino
      La mafia è da sempre radicata nella politica,atti giudiziari e pentiti lo testimoniano,cominciate a guardarvi dentro tutti voi politici,da sinistra a destra passando per il centro.
      O forse è un eroe l’amico filippo lamantia? saluti da “trattoria” onorevole.

    70. Il Cittadino Kakkamo aspetta una risposta dal dipendente Miccike’. Evidentemente il dipendente non ha gradito la domanda.

      Cmq ho notato ke il dipendente e’ testardo ed insiste. Ehi Presidente… FALCONE E BORSELLINO sono l’onore della Sicilia. Quando parla di loro deve inchinarsi al loro sacrificio. Archimede, Serpotta, Franco e Ciccio hanno dato lustro alla Sicilia. I martiri hanno dato la vita rendendo pubblico al mondo che in Sicilia c’e’ chi ha il coraggio di combatterla la mafia. Sono loro che danno una immagine di liberta, onore, giustizia e prestigo alla Sicilia. Sa cosa sono gli Eroi.. Lo riesce a capire o le sembra un concetto troppo complicato…

    71. Meno male che c’è l’indolente, rappresentante della sicilia cinica e reazionaria, quella che non crede a niente, quella che si volta sempre dall’altra parte perchè è così che ci hanno insegnato gli avi, quella dell’omertà e del non deve cambiare niente. Lo dico perchè ho dato un’occhiata al tuo blog. Sono quelli come te, che leggono Libero e si scagliano ardentemnte contro chi contesta i prepotenti e con altrettanta ferocia difendono il feudatario di turno, che garantiranno direttamente o indirettamente alla Mafia di regnare eterna nei secoli dei secoli. Complimenti

    72. secondo me la citazione della Borsellino stona, semplicemente perchè ognuno tira l’acqua al suo mulino, Miccichè e lei.A prescindere dal fattoche dopo attenta riflessione non posso essere anche io come molti di voi d’accordo con Gianfranco Miccichè: d’altro canto vorrei vivamente che le repliche venissero finalmente anche dai parlamentari che sinceramente abbiano voluto contrastare la sua idea, (spero anche del suo gruppo) a prescindere dalle parti, e basta con questo gioco delle parti alla fine è solo questo.

    73. E poi sinceramente,se proprio devo ascoltare la filippica di qualche politico ne scelgo uno quanto meno pulito,anche se c’e’ qualcuno che dice che il più pulito ha la rogna,ma i non voglio crederci,anzi spero che un giorno i politici diano davvero la svolta alla nostra amata terra.

      Ho cercato su internet Miccichè,e onestamente non escono belle notizie,c’e’ wikipedia che riporta alcune notizie sconvolgenti per un politico.
      dobbiamo tapparci occhi e orecchi ancora per quanto tmepo?

    74. Potreste evitare di darvi dei patetici ed essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori? Grazie.

    75. Com’è che Paoletta nel blog di Miccichè si chiama Alba??? Qualcuno ha fatto capia/incolla del suo commento!

    76. Ora capisco.
      Forse lui la mattina quando esce di casa la Sicilia la vede proprio come quella foto che ha pubblicato. Poveretto forse la polverina bianca fa anche questi strani effetti sulla mente umana..

    77. La commissione antimafia? La discutono da mesi e non si è fatto nulla. La legge sullo sviluppo? Ferma. Il dpef. Ancorato alle beghe della commissione bilancio. Il parlamento più antico del mondo convoca sedute che si aprono, durano una mezz’ora e si chiudono rinviando a domani la seduta. Ah paolè… Vanno bene i tagli ma che adesso facessero qualche cosa.

    78. Onorevole Miccichè è consapevole che bisogna ancorarsi ad un passato remoto per celebrare fasti e opulenze di una palermo felicissima? L’errore di una amministrazione del genere è che annaspa ovviando i disagi e il malessere attuale trincerandosi dietro i manuali di storia. Stucchevole….!!

    79. Per il signor De Curtis. Gli sputi ai quali mi riferisco sono proprio quelli che, ad esempio, lei ha lanciato su di me: io sono rappresentativo di me stesso, non della categoria dei giornalisti, che pure – le assicuro – sta messa maluccio. Ho espresso un parere sui messaggi che avevo letto fino a quando ho scritto il post. Molti erano solo offese libere tra di voi e minuscole scaramucce.
      Il diritto di fischio non include l’attacco alla persona. Non capisco quindi perché lei debba augurarsi che io non rappresenti una categoria. Esprimo il mio pensiero, in modo critico, ma pacato. Non ho rinnegato il diritto all’indignazione. Rinnego questo modo, anonimo, di prendersela con chiunque abbia da dire qualcosa che non sia necessariamente stupida.
      Se vogliamo parlare di 60 anni di fallimenti e di malgoverno, facciamolo pure. Degli ultimi ventidue sono un discreto testimone per mestiere, nonostante i suoi giudizi sommari.

      Per Nuvolepasseggere. Non sono anonimo. Basta avere un mouse e almeno un dito per cliccare sulla sigla…
      Saluti.

    80. @ W. Giannò.
      Complimenti per la coerenza intellettuale.

    81. @ paoletta.
      Entrare a gamba tesa nel blog offendendo gli altri ospiti è un buon biglietto da visita, Benvenuta.
      Paoletta quando il gioco si fà duro…Goku c’è!.
      Facciamo un giochino?
      Sveliamo le nostre identità, rendiamo pubblici chi siamo io e tè, vediamo dove lavoriamo, CHE lavoro facciamo, come lo abbiamo ottenuto, se abbiamo tessere di partito.
      E’ un giochino semplice semplice che serve a preservarti da critiche ingiuste, inoltre ti loderei ( e non sarei il solo) su tutti i Blog d’Italia, perchè chi crede fermamente MA LIBERAMENTE in quel che dice ( o scrive) è meritevole d’attenzione.
      Dal quel punto POI possiamo argomentare i nostri diversi punti di vista.
      ….PERO’ se si dovesse scoprire che Io ho una tessera di partito, che ho ottenuto il lavoro grazie a…, che lavoro per……, bè la punizione sarebbe la pubblica gogna.
      In piazza politeama a ricevere 100 sputazzate in faccia.
      ….naturalmente questo vale anche per tè.
      IN ATTESA DI UNA SUA GENTILE RISPOSTA…
      DISTANTI SALUTI.

    82. Caspita! qui è pieno di “professionisti dell’antimafia” !!!!
      Sciascia, aiutaci tu!

    83. dal libro di Umberto Lucentini su Paolo Borsellino riporto una dichiarazione dello stesso Borsellino a proposito dell’articolo di Sciascia sul Corriere dell Sera.
      “Sciascia di sua iniziativa mi ha avvicinato. Non ci conoscevamo di persona, è la prima volta che lo incontravo in vita mia. Iniziò a parlare dicendomi del suo articolo sul Corriere, mi disse che era stato travisato, strumentalizzato dalla malafede di molti, chelui non aveva intenzione di indicarmi come professionista dell’antimafia. Voleva invece denunciare che il Consiglio superiore (della Magistratura) non aveva avuto il coraggio di darsi certe regole, di decidere in connformità alle stesse.”
      ———————–

      non credo che qui sia pieno di professionisti dell’antimafia, ma di cittadini onesti e con dei valori profondamente radicati dentro di sè, che si indignano e hanno tutte le intenzioni di dire ciò che pensano.

    84. Nelle incrinature, si è sempre infilata, nel non trovare un muro compatto, ma sempre qualche fessurina per entrare ed allargarsi. Destra, sinistra, centro….non importa, importante è trovare quella fessura e purtroppo molte volte neanche il muro ha trovato. Questo è triste…..tanto

    85. G.P. allora ci dica quali sono i messaggi di sputi che lei aveva letto, senza pero’ generalizzare, dettagli please. Io invece ho letto fischi sonori per micciché e quando i post sono sarcastici è il minimo indispensabile, questa generazione di finti politici non merita di essere presa sul serio. Dovrebbero dimettersi in blocco e lasciarci vivere tranquillamente. Sono la nostra rovina. Si vantano del passato segnato dagli stranieri. Di oggi cito solo le ultime cifre sulla povertà, basta e avanza per decretare il loro fallimento.

    86. Daniela,

      Mi sembra chiaro che Sciascia non ce l’avesse con Borsellino ma con il CSM.

      Nulla di nuovo sotto il sole!

      Del resto il CSM ha dato non pochi problemi sia a Falcone che a Borsellino… diciamo pure che ha loro messo i bastoni tra le ruote… questa a futura memoria dei paladini della magistratura tout court!

    87. Se qualcuno non ricorda che l’immagine della Sicilia è legata alla mafia… basta guardare Pizzo Sella, o tutto lo schifo della “costa” (il mare c’è, ma non si vede..) da Sant’Erasmo a Ficarazzi, la cementificazione selvaggia lasciataci in regalo dalle precedenti amministrazioni, e gelosamente custodita dalle ultime, compresa quella attuale.

    88. Questa fu l’interpretazione “autentica” di Sciascia. Lo disse privatamente a Borsellino – è stato ricordato – che non aveva inteso colpire lui, ma il Csm che non osava darsi regole nuove. Tuttavia Borsellino – almeno ciò appare in una bellissima biografia di Umberto Lucentini già citata da Daniela e altrove e ciò mi pare di ricordare – rimase sempre convinto che Sciascia avesse voluto dire altro, non solo “bacchettare” il Csm. E che il nome di “Paolo Emanuele Borsellino” preferito al dottor Alcamo per il posto fosse stato suggerito da qualcuno per scopi suoi. Personalmente ritengo che quel pezzo di commento al libro di Duggan su mafia e fascismo contenesse dei concetti utili, specialmente per il corretto uso dell’antimafia politica. Ma Paolo Borsellino era davvero il bersaglio sbagliato. Ogni atto della sua carriera è stato intriso di rispetto delle regole e discrezione. Lo stesso Lucentini ricorda il suo fastidio quando il nome “Borsellino” apparve per incanto tra le schede votate per il presidente della Repubblica. Un demagogo avrebbe cavalcato la circostanza.

    89. Il Presidente Miccichè rivendica con passione il desiderio di veder rappresentata la propria terra innanzitutto per la sua bellezza, per l’intelligenza del suo popolo, per l’arte, ecc.
      Come non essere d’accordo? Ma amavano forse qualcosa di diverso Falcone e Borsellino della Sicilia?
      Non c’è monumento o città d’arte, per quanto belli, che faccia dimenticare l’immagine dell’immondizia e del degrado in cui versa uno dei patrimoni culturali più ricchi al mondo: basta sentire i turisti.
      I siciliani sono orgogliosi della propria intelligenza, ma un popolo veramente intelligente, alla fine si riscatta.
      Il vero problema della Sicilia, ovvero la diffusa mentalità parassitaria e mafiosa, può essere affrontato in tanti modi, più o meno efficaci, ma mai ignorando o rimuovendo il problema.
      Finchè la società contemporanea siciliana non produrrà politici, intellettuali o imprenditori di una certa statura, i nomi di Falcone e Borsellino resteranno gli unici di cui andar fieri e con cui accogliere chi giunga in volo a Palermo.

    90. da un post precedente di senza parole:
      Sono totalmente d’accordo con Il Leone.
      Ma aggiungo, chi l’ha detto che la “gaffe” di miccichè sia in buonafede, per costruire, come dice lui?
      Io credo che ci sia un subdolo progetto “culturale” o meglio anticulturale.
      …………..
      sono d’accordo anch’io sù questa interpretazione.
      Pequod

    91. Certamente la frase era e resta – a mio parere – sbagliatissima, “estrapolata” o n”. Certamente, però, qui c’è l’opportunità di un confronto alla luce del sole. Non è moneta corrente della nostra politica e, perciò, dovremmo acchiapparla senza trincerarci dietro livide proposizioni offensive e riconoscere al presidente Miccichè almeno il “coraggio” delle sue posizioni, giuste o sbagliate che siano (argomento su cui personalmente posso avanzare solo ipotesi, non avendo certezze assolute)

    92. “Certamente, però, qui c’è l’opportunità di un confronto alla luce del sole”
      beh. andiamoci piano, i politici sono sempre bravi a intercettare il consenso delle persone e miccichè ha capito (gli hanno fatto capire) che con internet ha un’opportunità in più degli altri dinosauri per farsi pubblicità.
      Ma da qui a sognare un confronto diretto con miccichè ce ne vuole: il nostro infatti ha esternato, precisato (pateticamente) e poi dopo averla fatta grossa se l’è data a gambe levate. State certi che tornerà a farsi vivo per proporre qualche cazzata tipo Second life solo quando si saranno calmate le acque.
      Intanto abbiamo avuto un altro colpo ben assestato delle Istituzioni contro la cultura dell’Antimafia.

    93. Il Dottor Miccichè non è uno che passa e dice la sua.
      E’ la massima espressione istituzionale della Regione Sicilia.
      Ha detto ciò che pensa e per quello che ha detto chi vuole può criticarlo o apprezzarlo.
      Lo abbiamo eletto democraticamente e rapresenta ai massimi livelli la nostra Regione, quasi pari all’On.Cuffaro.
      Ricordiamocene alla prossima tornata elettorale, o per premiarli, o per cambiare uomini politici.
      Panta rei….

    94. Caro Presidente,

      mi è giunta voce che la municpialità di New York a deciso all’unanimità di rinominare il proprio aeroporto da “John Fitzgerald Kennedy” ad “Aeroporto Internazionale James Brown”.
      Come sempre la Sicilia è in anticipo sui tempi…..

    95. l uomo più potente di palermo…..

    96. “non ci resta che piangere” e alla fine si prendono tutte cose a ridere.

      ottimo modo per sminuire la gravità dei fatti.

    97. “Lo abbiamo eletto democraticamente….” O_o parla per te!

    98. Babs, con simpatia e un sorriso, rileggiti quello che ho scritto.
      Io milito e sono dirigente di un partito della sinistra democratica della città in cui vivo, che purtroppo non è Palermo.
      Credo nella democrazia partecipata e soprattutto nella buona politica e nella legalità della stessa.
      Se una popolazione, per esempio quella di Palermo o della Sicilia, sceglie e si da come amministratori politici del centro destra, nel rispetto democratico, dico che devono governare, sono legittimati dalla volontà popolare.
      L’opposizione fa il suo ruolo e alla scadenza/e della/e consiliature si va a votare.
      Io sono e appartengo per mia scelta a una cultura politica di sinistra e mi adopererò democraticamente perchè coloro che ritengo idonei a rappresentarmi siano eletti, a tutti i livelli rappresentativi, dal condominio alla Presidenza della Repubblica.
      Per giusta chiarezza….

    99. Micciché ripete fino alla noia sempre lo stesso ritornello sui fasti del passato, che non sono altro che glorie forestiere DOC, e ci informa su festeggiamenti dei 60 anni di un’autonomia che finora ha prodotto solo danni, normale festeggiarli questi danni nella terra dei paradossi. Cita pure opere assolutamente secondarie, perchè a parte i grandissimi e grandi siciliani della letteratura (opere individuali ed isolate) non mi sembra che per il resto da quando la sicilia è “amministrata” (tentativi di amministrazione) dai siciliani abbia prodotto oere dell’ingegno artistico degne di passare alla storia mondiale. Aggravante, le opere che testimoniano dei fasti cosi cari a Micciché non sono valorizzati e visitati come meriterebbero per incapacità amministrative. Qualche giorno fa il comune di Palermo si è vantato dei 660000 turisti la metà dei quali stranieri, se si considera che in Italia vengono ogni anno 37milioni di turisti stranieri mi sembrano cifre irrisorie (da cittadina turistica) poichè si parla della sesta citta italiana, Palermo, metropoli ricca di glorie passate da scoprire e contemplare. Siccome i turisti a Palermo prima di arrivare nei monumenti devono contemplare cassonetti grigi bruttissimi e stracolmi di immondizia, siccome prima di arrivare nei monumenti i turisti trovano servizi scadenti, eufemismo, siccome si tratta di carenze che in tutto il mondo (particolarmente tra gli operatori turistici) si sanno ecco che i turisti che vengono in Sicilia sono una minoranza ininfluente. Quindi i fasti del passato esistono ad uso degli pseudo-politici locali. Riguardo al presente, poi, Miccichè potrebbe concentrarsi su alcune cifre angoscianti comunicate dal TGR Sicilia per due giorni di seguito. Primo giorno su povertà (5milioni nel sud italia, 1 milione circa in Sicilia) e famiglie indigenti (anche in questo caso cifre preoccupanti). Il giorno successivo il TGR ci ha informato che crescono le cifre dell’emigrazione giovanile disperata, soprattutto quella istruita.
      Micciché se li tenga per lui gli annunci marketing che nessuno crede, in Sicilia occorre una rivoluzione totale del sistema in vigore, occorre utilizzare realmente l’autonomia per allontanarsi dal simil-paese italia e entrare realmente in Europa, via rapporti diretti con Bruxelles, altrimenti non ci sarà nessuno scampo, siamo già troppo lontani dall’occidente moderno ed evoluto. Se Micciché va in giro per siti nella speranza di attirare proseliti sbaglia perché nei siti, qua, nisciuno è fesso.
      P.S. per Giuanni, capisco perfettamente il tuo pensiero, ma in un posto dove si è “costretti” a barattare per necessità il voto (e dove si sceglie tra candidati imposti dai partiti, quindi scelgono loro!) non si puo’ parlare di libera scelta al momento di elezioni, io questa non la considero neanche politica, è altro…quindi non voto da 10 anni, non lo considero un voto libero e non ritengo nessun partito meritevole di essere votato.

    100. correggo: Sicilia (maiuscolo, nonostante…), opere. Pardon.

    101. Il boss della Kalsa ha detto in aula: “La mafia mi fa schifo”. Questa devo averla sentita da qualche parte…

    102. La Sicilia è solo mafia, come la Spagna ai tempi di Franco era solo una dittatura fascista, come l’Iraq ai tempi di Saddam era solo un “paese canaglia”, come la Birmania di oggi è solo un regime militare. Malattie e cancri su corpi bellissimi, la Sicilia, la Spagna, l’antica Babilonia, la Birmania. Ma come tutte le malattie che colpiscono un organismo, generano per fortuna anticorpi destinati spesso a sconfiggere il male che li ha generati, ridando salute e splendore al proprio organismo. E’ inutile evocare la grandezza di una Sicilia che il più minchia dei siciliani capisce essere profondamente malata, la domanda Gianfranco è un’altra in questo conflitto per fortuna ancora aperto, tu con i tuoi amici da Cuffaro a Mandalà, da Schifani a Miceli, credi davvero di essere dalla parte della soluzione, o magari in buona fede compromesso dopo compromesso sei finito con l’essere parte del problema?

    103. per giuanni
      oki! 😉

    104. Caro Presidente,
      ma lei quale parte dei siciliani pensa di voler rappresentare? Forse ha scoperto la ricchezza della nostra storia adesso che frequenta il Palazzo dei Normanni? e ha capito il grande scollamento tra il passato dell’isola e la sua recente storia?!beh! Lei dovrebbe accettare che la storia degli ultimi 50 anni nella nostra terra e’ ricca di morti, morti che come lei hanno sognato una Sicilia ricca come lo era nel suo passato, la culla della Magna Grecia, la culla della Letteratura Italiana alla corte di Federico 2ndo, dei Florio etc.
      Questi morti non hanno mai accettato il fatto che la nostra isola fosse sacrificata alla mafia per dar forza alla partitocrazia romana. Visto che lei ha questa scossa ogni volta che legge il nome di Falcone e Borsellino, e vorrebbe cancellarli, le ricordo che tutti i popoli d’europa hanno la percezione che noi siciliani siamo tutti mafiosi!bene! le consiglio di mettere anche una grande targa all’uscita degli arrivi internazionali, dove si spieghi chi erano questi due uomini, a tutti coloro che vengono in sicilia, per far capire che noi non siamo tutti mafiosi. E’ l’unico modo per farsi perdonare una frase che nessuno dei suoi predecessori, che fino a 20 anni fa erano minacciati di morte dalla mafia varebbero mai sognato di dire. Gleli ricordo, Mattarella (morto per mano mafiosa), Michelangelo Russo, ed altri che adesso non ci sono piu’ ma che sicuramente si stanno rivoltanno nella tomba. Un altro consiglio: se lei amasse veramente questa terra, innanzitutto dovrebbe cambiare colore politico!
      distinti saluti.

      Nicola B.

    105. 10, 100, 1.000 Micciche’. Il Brand antimafia.
      ^
      Di Luigi Crespi
      ^
      Non sono certamente un esperto di questioni di mafia, ma sicuramente conosco le regole che determinano l’affermazione di prodotti e di marche ed in questo senso un Paese, un territorio, una regione vengono promossi sul mercato con le stesse regole e tecniche con le quali si promuove lo sviluppo di un impresa o di un intero comparto economico.
      Questo legittima i milioni di euro che ogni regione spende in Italia e all’estero per attrarre nel proprio territorio, investimenti, turismo e in generale ricchezza. E’ nella logica del brand, capace di veicolare dentro di sè anche più prodotti, che Francesco Rutelli ha speso 50milioni di euro per fare Italia.it , il sito che promuove il nostro paese nel mondo. Ed ecco perchè non mi sono scandalizzato quando Gianfranco Miccichè ha detto che intestare l’aeroporto di Palermo a Falcone e Borsellino è cattiva pubblicità.In questa affermazione è illegittimo pensare che ci sia un tentativo di rimozione, o di superamento della memoria, perchè gli eroi, ma soprattutto i martiri non vengono legittimati nella storia di un paese attraverso intestazione di vie, piazze, aeroporti o stadi.
      ^
      Semmai questa operazione, il più delle volte, tende ad assolvere la coscienza collettiva. Nessuno ha mai pensato che siccome l’aroporto di Milano non è intestato alle vittime di piazza Fontana ciò rappresenti un atto di connivenza con il terrorismo o un tentativo di rimozione dalla memoria collettiva, come del resto a nessuno è venuto mai in mente di chiamare l’aeroporto di Roma, Aldo Moro e potremmo declinare questa provocazione per Genova, Brescia, Bologna ecc…
      ^
      Io credo che la lotta alla mafia e all’illegalità possa essere fatta dando ai cittadini la possibilità di scegliere, ed oggi gli eroi antimafia e la vera antimafia non sta nel dedalo di associazioni che fioriscono giorno dopo giorno, allattate e finanziate con i soldi pubbici, semmai sono coloro che cercano di perseguire i reati e i loro autori (cosa che di certo non rientra nei compiti dell’associazionismo antimafioso ma in quelli delle forze dell’ordine e della magistratura) e in chi determina scelte che producono sviluppo e ricchezza perchè se la Sicilia, come la Calabria e la Campania, riuscissero a moltiplicare i posti di lavoro e dare ai giovani un’alternativa, si eliminerebbe quel tessuto nel quale l’illegalità cotruisce il proprio consenso.
      ^
      Nessun cittadino sceglierebbe la via della criminalità se avesse a disposizione una strada che gli consentisse una vita dignitosa. Ecco perchè tutti quegli atti politici e amministrativi che vanno in questa direzione sono contro la mafia. Ed ecco perchè la provocazione, se volete anche infelice di Miccichè, ha il merito di aprire un dibattito vero sul ruolo delle istituzioni e della politica. L’obiettivo che è stato raggiunto ad esempio, con la richiesta dell’intervento dell’esercito in Sicilia, ha di fatto determinato il declassamento della regione da parte delle società di rating e di investimento internazionale. Quindi questa richiesta fatta con il solo fine di farsi una facile e conformistica pubblicità, ha prodotto anche se involontariamente un contributo allo sviluppo della mafia.
      ^
      Il marketing, le politiche di brand sono una cosa seria e sono il fondamento dello sviluppo dell’economia, credo che le istituzioni siciliane debbano subito determinare investimenti nazionali ed internazionali e creare sviluppo e ricchiezza onorando così non solo la memoria dei propri martiri, ma anche dimostrando come quel popolo ha saputo reagire ai terribili anni 80. Anche per questo il dovere di tutte le istituzioni è quello di far conoscere quanto di buono e quante opportunità quella terra può dare non solo ai turisti, ma ad imprenditori ed investitori consapevoli che se questo non viene fatto si machieranno di complicità con la mafia. E se per fare questo dobbiamo passare attraverso una gaffe di Miccichè, una gaffe antimafia, dobbiamo rendere merito al coraggio di un politico che se si permette di dire una frase del genere, è perchè ha saputo costruire nella sua esperienza politica una tale distanza dalla mafia da esserne libero.

    106. Mafia: “emergenza finita in Sicilia”
      (ANSA) -ROMA, 12 OTT- “La Sicilia ha diritto di dichiarare finita’ l’emergenza mafiosa”. Lo ha detto il presidente dell’assemblea regionale Siciliana, Micciche’.Il numero 1 dell’Assemblea e’ tornato sulla sua discussa frase di quanto sia triste arrivare in Sicilia in un aeroporto dedicato a Falcone e Borsellino. “Non dobbiamo abbassare l’attenzione verso il fenomeno mafia – ha proseguito – ma non sono piu’ i tempi in cui c’era l’esercito. Noi siciliani dobbiamo cominciare a parlare delle cose positive

      ecco qui la VERA STRATEGIA…
      NORMALIZZAZIONE
      pequod

    107. Marco la prossima volta evita di copiare e incollare materiale altrui qui ma metti un link.

    108. C’E DA VOMITAREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

      Talpe alla Dda di Palermo, difesa Cuffaro valuta richiesta di “legitima suspicione”

      PALERMO – Troppe polemiche all’interno della Procura di Palermo sul ‘caso’ Cuffaro e la difesa del Presidente della Regione Sicilia, imputato nel processo per le ‘talpe’ della Dda per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra e rivelazione di segreto d’ufficio, si accinge a chiedere la rimessione del processo, con il rischio di azzerare l’intero dibattimento, ormai giunto quasi al traguardo. Il colpo di scena potrebbe arrivare già lunedì mattina, nel corso della nona udienza dedicata alla requisitoria dei pm del dibattimento che si svolge davanti alla terza sezione penale del Tribunale.

      Secondo i difensori di Cuffaro, Antonino Mormino, Nino Caleca e Claudio Gallina Montana, per i giudici non ci “sarebbero più le condizioni per potere proseguire con serenità il processo”. Ad innescare la miccia, è stata la rovente polemica a distanza scoppiata all’interno della Procura di Palermo, in particolare tra i pm che rappresentano l’accusa, Maurizio de Lucia e Michele Prestipino e il Procuratore aggiunto Alfredo Morvillo. Quest’ultimo, mercoledì scorso, aveva ufficialmente preso le distanze dalle valutazioni del pm de Lucia in requisitoria, secondo cui, per Cuffaro “non è raffigurabile il reato di concorso esterno in associazione mafiosa”, ma di favoreggiamento aggravato a Cosa nostra.

      Parole che, secondo Morvillo, “non rappresentano la linea dell’ufficio”, considerando che su Cuffaro pende un altro procedimento proprio per concorso esterno in associazione mafiosa. Il procuratore Francesco Messino aveva anche tentato di gettare acqua sul fuoco, parlando di “normale dialettica” all’interno degli uffici, ma sembra proprio che non sia così. E adesso la difesa di Cuffaro è pronta al contrattacco.

      Così, per lunedì mattina, prima ancora dell’inizio della requisitoria, sarebbe già pronta un’istanza di rimessione del processo, come prevede l’articolo 45 del Codice di Procedura penale che recita: “In ogni stato e grado del processo di merito, quando gravi situazioni locali, tali da turbare lo svolgimento del processo e non altrimenti eliminabili, pregiudicano la libera determinazione delle persone che partecipano al processo ovvero la sicurezza o l’incolumità pubblica, o determinano motivi di legittimo sospetto, la Corte di cassazione, su richiesta motivata del procuratore generale presso la corte di appello o del pubblico ministero presso il giudice che procede o dell’imputato , rimette il processo ad altro giudice”.

      Insomma, saranno adesso i giudici della Corte di Cassazione a decidere se accogliere la richiesta che la difesa di Cuffaro si appresta a presentare e trasferire il processo in altra sede, cioè a Caltanissetta, oppure fare continuare il dibattimento così come è. Fino a questo momento, non c’è niente di ufficiale, fatta eccezione per una nota fatta arrivare poco prima delle 14 dall’Ufficio stampa del Governatore Salvatore Cuffaro alle agenzie di stampa.

      “Leggo i giornali e prendo atto con grande preoccupazione della polemica insorta all’interno dell’ufficio della Procura della Repubblica di Palermo sulla requisitoria dei Pm che conducono l’accusa nel mio processo, fatto unico nella storia giudiziaria d’Italia – ha detto Cuffaro – Rimane in me radicata la fiducia nella magistratura ed il rispetto per l’istituzione; comincio però ad avvertire un crescente disagio. Lascio ai miei avvocati la valutazione sulle iniziative più opportune”, lasciando già intravedere la linea difensiva della difesa, cioè della richiesta di rimessione del processo. Tutto è rinviato a lunedì mattina davanti ai giudici della terza sezIone del Tribunale di Palermo.

    109. […] “…la Sicilia delle scienze di Archimede (…), la Sicilia di una civiltà mai raggiunta dagli altri, la Sicilia del sole, dei limoni e dei piaceri (…), di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia (…), della gioia di vivere, degli amori”. Gianfranco Miccichè, presidente del Parlamento siciliano, sul blog Rosalio. […]

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