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mercoledì 25 dic
  • Filosofi e allallati

    Mi chiedo se, invecchiando, sto diventando sempre più intollerante o se negli ambienti da me frequentati ci si sta involvendo invece di evolversi. Ora mi spiego. Anzi mi sfogo. Ci sono due categorie di persone nei confronti delle quali proprio non riesco ad essere paziente. Certamente non sarà prerogativa sicula, ma l’alta concentrazione di tali soggetti proprio a Palermo mi fa pensare…
    Ce l’ho innanzitutto con gli pseudo – filosofi: vero è che me la sono andata a cercare, però che pesantezza! L’occasione fu incontro – dibattito dopo la proiezione di un film di un artista – filosofo che scelgo di non citare perché nutro, comunque, per lui profondo rispetto. Film davvero poco digeribile, astruso, diretto male e recitato peggio. Linguaggio incomprensibilmente alto e scene culminanti nella levitazione di alcuni protagonisti. Nel senso proprio che si sollevavano, vulavano và, talmente riusciva bene la meditazione. Unico dato positivo: dura poco.
    Inizia il dibattito e resto basita perché, cari miei, i complimenti a destra e a manca sulla profondità della tematica trattata si sprecavano. Bello, bello vero. Mi viene l’atroce sospetto che tutto quello che una puoco non capisce è bello. Basta che ci siano parole difficili, location scuruse, citazioni a tinchité e immancabili parti in lingue straniere e il gioco è fatto! Mi fanno venire un nervoso ca ‘i chiurissi in una stanza di sabato sera a vedere filmoni anni ‘30 in ungherese con sottotitoli in russo! Ma quel che più mi è rimasto impresso è stato l’intervento da parte di una signora del pubblico che, dopo una premessa di cui non ricordo niente, perché era strutturata in un linguaggio ancora più alto di quello usato nel film, conclude chiedendo all’artista che cosa ne pensasse di questa nostra società avvolta da una CROSTA ONTICA. Buttana di qua e di là! Mormorio generale e pirito da me a stento trattenuto, passò quasi una simana e ancora mi chiedo chi fussi sta crosta ontica. Ripescando in ricordi di filosofia, ci posso pure arrivare ma che bisogno c’è, santa pazienza, di ostentare tutta sta boria?! Seriamente mi chiedo: questa è davvero cultura? Meno seriamente mi dico ci vuoli ‘u vientu ‘nchiesa ma no a scummigghiari ‘u culu o’ parrino!
    La seconda categoria nella quale mi imbatto sempre più spesso sono i finti ingenui (o i veri allallati non lo so!). Ci sono quelli che pur di attaccare bottone ti fanno delle domande che manco un bambino di due anni. Incontro una persona che conosco poco che si sente in dovere di fermarmi e dopo avermi salutato con un “ciao bella”, mi chiede con stupore e fare sospetto “ma ti sei tagliata la frangetta?”. Che dovevo rispondere? “No mi è cresciuta stanotte, mi sono svegliata così”. Cena a casa di amici, sparecchiamo tutti insieme “il formaggio dove lo metto? “Mah…vedi un po’ tu, se trovi spazio sul comodino, in camera da letto!”. Racconto ad un amico, presenti altre persone, che sto leggendo un libro che mi prende molto, “ah, interessante. E ti piace?” “No. Mi fa schifo, solo che sono masochista e mi faccio legare alla sedia, come Alfieri!”.
    E poi dice che uno risponde male…

    Palermo
  • 66 commenti a “Filosofi e allallati”

    1. La crosta ontica necessita di lunga preparazione, nella variante salata con cipolle per piangere, nella variante dolce con miele, zucchero e ricotta di scecco. Si cuoce al forno elettrico o microwave per nove ore. Per il film la vedo diversamente, ma non è l’oggetto del post, mi pare. Ciao!

    2. E che dire dei TUTTOLOGI? Categoria a metà strada tra le due da te citate, della quale il mondo a me circostante sembra essere pieno zeppo. Grrrrr!
      Grande Maria!

    3. secondo me se l’ipotiposi del sentimento personale, prostergando i prolegomeni della mia subcoscienza, fosse capace di reintegrare il proprio subiettivismo alla genesi delle concomitanze, allora io rappresenterei l’autofrasi della sintomatica contemporanea che non sarebbe altro che la trasmificazione esoplomaniaca…

      ( by Ettore Petrolini , che era uno che ne capiva…..)

    4. “Primum vivere, deinde filosofari tandem allattariari”
      (Orazio?)

    5. brava maria…
      come sempre del resto…
      avevo un’amica che conosceva soltanto il nome di un pilota di F1 e appena conosceva un ragazzo, tirava fuori questo nome con il solito commento… e il ragazzo di turno rimaneva BASITO ed interessato ad una FEMMINA che ne capisse di F1…
      se a Palermo non si OSTENTA si muore…

    6. Parlare di un film, senza nominarlo. Ma allora a che serve ? ” Vulavano và ” anche i barboni di “Miracolo a Milano”, a cavallo delle scope. Quel film scatenò un mucchio di polemiche tra la critica. All’anteprima non piacque nè alla destra nè alla sinistra e nemmeno a certi intellettuali a causa dell’incerta collocazione culturale. Poi qualche appassionato di cinema fece notare la delicatezza con cui venivano descritte quella miseria e le amarezze del quotidiano, in un film che non risparmiava accuse e riferimenti allo strapotere dei governanti. Fu quella pellicola un clamoroso insuccesso commerciale, di quelli che possono rovinare le case di produzione. Poi però trionfò a Cannes e molti iniziarono a rivedere i propri giudizi. Cineforum, dibattiti, tavole rotonde di raffinati cinefili : a volte, è vero, c’è qualcosa ( o tanto ) di ridicolo. Però non è detto che poi Fantozzi abbia sempre ragione.

    7. ma maria…
      e’ ALLATTATI come nel titolo o ALLALLATI come nel testo?
      meglio ALLALLATI…

    8. L’impegno ci vuole, ma certe volte so two balls.
      Perdonate la volgarità!
      Maria sei grande , aspetto i tuoi scritti.E baciamo le mani!

    9. cara maria,lei si chiede se sta invecchiando o se gli ambienti da lei frequentati si stiano involvendo piuttosto che evolversi,credo la risposta sia nella prima parte del discorso,nel senso che è probabile che lei senta il bisogno di cambiare ambiente e magari scoprire nuovi mondi anche se, non è detto che la lascino entrare…
      senza rancore,
      by canaglia

    10. Il film di Franco Battiato è stato una meraviglia, a dispetto della creatrice del post e dei seguaci.
      Il tema di “Niente è come sembra” interessantissimo ed attualissimo.
      LUI, sagace, ironico e molto paziente.
      U pubblicu nanticchiedda pa priessa.
      Forse sei adusa a Boldi e Baricco, e u cirivieddu un c’iarriva…. Malu pi tia
      Voiautri liggissi nanticchia chiossà, ca a malafiura mi cadiu a facci in tierra…

    11. Io penso che un filosofo, in quanto tale, debba esprimersi con naturalezza con un linguaggio proprio, cònsono al suo status e che non debba parlare come un pescatore dell’Aspra. Questi, a sua volta,ha un certo linguaggio tecnico con il quale si esprime quando esce con la barca e quando ritorna. Al Cantiere Navale, negli anni in cui tra operai, impiegati ed indotto, gravitavano circa 5/6.000 persone, circolava uno slang molto particolare e colorito di un dialetto palermitano davvero unico, spesso ai limiti della cosiddetta decenza, tanto che si diceva di persona che parlava “vastaso” che avesse un linguaggio da Cantiere.
      Credo che una grande dote di una persona sia riuscire a parlare e quindi socializzare con tutti, da quello che raccoglie cartone allo scrittore famoso, dal putiaro all’arcivescovo.
      Sono anche cosciente che se vado a un Cineforum organizzato da eminenze grigie filosofe e impegnate politicamente, a vedere la corazzata Potiomkin in lingua originale cirillica con sottotitoli in serbocroato, diciamo che un pò, anzi molto, me la vado a cercare…
      Allora, personalmente, uso il sistema di casa mia, con la mia tv, quando vedo defilippe, Vespe, genti ca chianci e s’abbrazza, insomma per farla breve o cambio canale e mi vedo un bello tg, evitando accuratamente emilifedi e fedefili, o semplicemente astuto la televisione e m’arrifriscu u cirivieddru( resetto i neuroni….).
      Gli allallati….i provoloni….quelli che attaccano bottone…Maria, io credo che a qualsiasi donna faccia solo piacere attrarre e piacere agli uomini, certo che siano educati, rispettosi e gentiluomini..i “vastasi” , come la tv, basta “spegnerli” e non considerarli.
      Ho la leggera sensazione di avere sbroccato o essere uscito fuori tema, ma avevo in testa di dire queste cose e grazie per averle lette fin quì.
      Giuanni

    12. C’ero anche io!
      La CORSTA ONTICA!!!!! Quanto mi e’ piaciuta la CROSTA ONTICA. Ci abbiamo riso tutta la serata ed avevo fatto pure partire un applauso alla fine della domanda, ma il teatro non mi ha seguito.
      Il bambino che dice: “il Re e’ nudo”, questo ci vorrebbe. Quel film era veramente osceno.

    13. Qua c’è un’altro senza crosta….

    14. Personalmente se non mi piace una cosa lo dico solo dopo averla provata. Per esempio: a me il sarago in crosta ontica mi piacerebbe a occhi chiusi perché crosta ontica mi sa di fritto, di croccante, di vastaso.

    15. “E’ inoltre riprorevole e vastaso “, etton mi pare un tantino esagerato, in fondo Maria ha espresso nel suo stile sempre garbato e simpatico, una sua opinione che poi si può condividere o no, ma comunque da rispettare.
      Parli poi di “offese”,”sparrari”,mancanza di “buonsenso” e “coscienza critica”, insomma ci vai giù pesante.
      Io non condivido questo modo di argomentare, pure rispettandolo nella necessaria dialettica.
      Vero è che sei la prima persona che mi scrive/mi dice “Grazie di esistere”, non me lo ha detto mai nessuno e questo mi predispone a sincera simpatia nei tuoi confronti, però sarei più tollerante e meno talebano.
      Poi , e chiudo, se hai scritto quello che hai scritto vuol dire che lo pensi ed amen.
      Due vasate a Maria e due vasate a Etton, per non fare disparità….
      Giuanni

    16. Mi associo alla difesa di Maria della quale amo leggere le opinioni anche quando non coincidono con le mie.

    17. giuanni
      tu quoque vasa-vasa?

    18. Non si tratta di attaccare o difendere. Secondo me non è corretto parlare ( male, ed un pò “dall’alto” ) di un film senza prima averne indicato titolo e autore. Anche perchè, com’è avvenuto, poi inevitabilmente escono fuori. Ridicolizzati.

    19. Un inchino come sempre,a queste strepitose frasi da botta e risposta,anche se una la conoscevo già.
      Bel post,come sempre.
      Baci.

    20. Ma poi non e’ che se uno e’ artista ci deve piacere per forza.
      Io pure sono per il sarago in crosta ontica…ma perche’ una bella crosta ontica di scammaro? Oppure una torta salata di crosta ontica?
      La crosta ontica con Nutella, invece, continuo a dire che e’ sopravvalutata.

    21. Franco Battiato è un grandissimo musicista. Posso dire, tuttavia, che ho visto “Perduto Amor” e mi sono scompisciato dalle risate e che mi è sembrato una porcheria di film? Non è detto che Mozart sapesse anche disegnare. E il fatto che Battiato sia un artista immortale non esclude che i suoi film siano una porcheria, o almeno che io abbia la libertà di pensarla così, senza dover per forza incorrere nel sarcasmo del primo della classe di turno che probabilmente non capisce nemmeno lui ma che si adegua, onticamente parlando.

    22. Maxim, ci sono vasate e vasate.Sono come le sigarette, due,tre sono fondamentali e irrunciabili, per chi fuma.Mattina dopo il caffè e …download in bagno, dopo pranzo e dopo cena.Tutte le altre sono inutili, gesti meccanici. Per le vasate è uguale anche se vivo in una terra dove non si vasano neanche padre o madre con figlio, ma per abitudine, non perchè sono sdisangàti.
      Credo che Maria non abbia bisogno di essere difesa, avi i scagghiùna .
      Sulla crosta ontica vorrei spendere due parole, quì in Sardegna servono il filetto di manzo in crosta ontica e devo dire che bisogna saperlo fare.
      Certo costa un pò ma è buono e non c’è scarto , certo l’ontica è un pò pesante a digerire ma basta prendere un “autista” e addiggirisci.
      Certuni la crosta ontica la mangiano a crudo,altri ci fanno la cresta, insomma è sempre un prodotto di nicchia, intendiamoci ( nicchia, non capite male….)
      Giuanni

    23. Ma perché, una bella fettazza di carne in crosta ontica no? Ora ce lo vado a proporre sul post del compleanno di Rosalìo

    24. Ciao Marì,
      ho subito capito che parlavi di Scamarcio, in effetti pure amè non dice niente, ma poi,questo ostentare la crosta ontica da quando c’ha i soldi; è poco educato và.
      Pure io ho mangiato il dentice in crosta ontica al veglione l’anno scosso, ma non lo dico mica in giro.

    25. Maria, tu ce l’hai tolta la crosta al polpettone? Io sì, era soffritta nella sugna! Ti assicuro che io il polpettone l’ho digerito, senza bicarbonato e in meno di un’ora, perciò era cucinato abbastanza bene. Qualche critica al cuoco potrei pure farla ma il risultato complessivo non era male. Che poi ci sia chi applaude anche se non distingue i sapori e non percepisce gli odori, è nell’ordine delle cose (diceva quello nel film precedente).

    26. Essendo un filosofo (in erba) non posso che difendere la categoria e specificare che quella che hai incontrato tu doveva essere qualche teoretica proveniente dal corso “filosofia e scienze etiche”, noi di “filosofia della conoscenza e della comunicazione” siamo gente normale…
      per quanto riguarda gli allallati, che mondo sarebbe senza di loro? dopo che ho taglio il mio mezzochilo di chioma mi vedono e mi chiedono cosa hai fatto? e io rispondo cose ancora più strampalate, tipo: ho messo la torta in frigo, oppure mi vedono uscire dalla biblioteca e mi chiedono che ci fa qua? e allora rispondo sai, ho un torneo di briscola…

    27. Di Battiato ho visto solo “Perduto amor”, l’esordio. Una regia che si può anche detestare, con quel suo minuzioso “amarcord” siciliano che si compiace dell’oggettistica. Eppure la follia del film rimane “simpatica”, almeno a me. Una messa in immagini di una parte dell’immaginario del musicista. I movimenti di macchina sono eleganti. Senza dire della strepitosa colonna sonora, che viene usata con un apprezzabile gusto dello spreco, del controcampo, del ritmo. Giocare col cinema, non prenderlo sul serio, non prendersi sul serio, può essere salutare.

    28. De poion ten aletheian, erchetai pros to fos (Giov. 3,21): muove verso la verità solo chi la fa. La verità vera è quella che si fa carne, che si garantisce da sè, che si fa impegno, atto, persona. La vera cultura è quella che si mostra nella trasparenza dell’essere, non quella che si dimostra nella torbida e misticheggiante razionalizzazione morbosa. La verità è un modo di porsi verso gli altri più che di sapersi, un modo di essere più che di rappresentarsi,la verità si è e si fa, non la si discute intellettualmente. Oh anime misticheggianti, morbose creature che razionalizzate l’amore, denigrate la scienza, fate della meditazione, sperimentazione del silenzio più profondo del cosmo, oggetto di riflessione e di discussione filosofica, torniamo all’amore, torniamo alla scienza!

    29. penso che Maria abbia ragione. Non perchè vadano proposte solo cose semplici anzi a volte la sfida all’intelletto,il dover riflettere e seguire con attenzione per cogliere messaggi che all’inizio sembrano nascosti, è un fatto positivo. però penso che ci sia molta supponenza e snobismo da parte di alcuni autori autoreferenziali.Un’opera si compone di due elementi, l’autore e il fruitore, e presuppone una mediazione che in qualche modo “traduca” la visione dell’autore;un’opera difficile resterà sempre non per tutti ma parlerà cmq a qualcuno. A volte vedo invece opere che non parlano proprio a nessuno perchè sono costruite con freddezza per stupire o per scandalizzare ecc. E poi, Maria, hai presente quando nei festival ci sono quelle opere giapponesi, cinesi o pakistane?in casi come questi non c’è partita, le premiano sempre!sarà per meriti artistici o perchè fa cool?

    30. @giada: ma tu l’opera in questione l’hai vista? io ero prevenuto, non volevo andare ma un amico che non vedevo da tempo ha insistito ed ora penso che sia l’opera filmica migliore di Battiato, spiegare perché non so se può interessare, ora comunque non ho tempo per farlo, ciao!

    31. Caro Rosalio perchè mi censuri?
      Non ho offeso nessuno………
      E’ ridicolo e mi pare riprorevole ammucciare ed ammucciarsi! Non è elegante, ripeto magari in punta di piedi, che una autrice di Rosalio non ami l’etica, etc….
      Giuanni l’ha letto, e mi ha giustamente controbattuto.
      NO ALLA CENSURA ROSALIO.
      Se è lecito sparrare di Battiato per alcuni,
      è lecito controbattere e difenderlo per altri.
      NO ALLA CENSURA ROSALIO
      NO ALLA CENSURA ROSALIO
      NO ALLA CENSURA ROSALIO
      GRAZIE

    32. BAttiato u regista nun l’avi a ffari…assolutamente no-sense i suoi film, almeno a mio avviso

    33. Etton non è censura, è una sanzione poiché c’è una policy dei commenti, l’hai violata, le cose possono dirsi in maniera educata. È inoltre considerato sgradito chiedere chiarimenti su commenti rimossi qui nei commenti. Usa l’e-mail.

    34. Il film”, ha sottolineato Franco Battiato, “è ispirato a una frase attribuita al Buddha. È un racconto ossessivo in cui si parla dell’esistenza di Dio, mettendo a confronto il punto di vista di credenti dubitanti e quella di un ateo. L’azione si svolge prevalentemente all’interno di una casa, durante la festa di compleanno”.
      Fra i protagonisti della pellicola, di cui il regista firma pure soggetto e sceneggiatura, vi sono Giulio Brogi e Pamela Villoresi, con la partecipazione speciale di Alejandro Jodorowsky e Sonia Bergamasco.
      Il film si apre “ex abrupto”, a canzone (Niente è come sembra) già iniziata
      che accompagna video ripresi da YouTube. Il protagonista si confessa in rete: “Mi chiamo Giulio Varga sono nato a Budapest diversi decenni fa. Pur essendo in pensione, continuo a esercitare la mia vecchia professione
      …insegno Antropologia culturale presso lo IULM di Milano. Non credo in Dio ma credo che mia moglie stia per lasciarmi. Ho una macchina, una figlia che non vedo mai e una grande passione per le feste etnico-popolari… e
      dovunque ci sia una rappresentazione curiosa e intrigante, ci sono io a documentare”.
      Giulio per riprendere una “festa del fuoco” di origini precristiane, in un piccolo villaggio del centro-sud, si perde in un bosco. È terrorizzato.
      Ricorda i suoni di guerra dell’invasione russa in Budapest. Si fa sera e trema all’idea di passare una notte da incubo. Si addormenta, sfinito, sotto un albero. Fa un sogno premonitore. Si sveglia, cammina, accelera, trova
      ospitalità in una casa.All’interno di questa casa, dove si celebra una particolare festa di compleanno, viene coinvolto in una discussione sull’esistenza.
      Poi una voce fuori campo. Si tramanda che il Buddha, nella notte memorabile dell’Illuminazione, attraversò diversi livelli di risveglio. Nel primo rivolse la sua attenzione al ricordo delle vite precedenti. Così descrive la sua esperienza: “Mi ricordai di molte diverse anteriori forme di esistenza,
      come di una vita, poi di due vite, di dieci…
      cinquanta…cento…centomila, poi delle epoche durante diverse formazioni…e trasformazioni di mondi: Là ero io, con tale nome, di tale gente, in tale stato, in tale ufficio, tale bene e male provando, in tale modo finendo la vita; di là trapassato, entrai di nuovo altrove in esistenza…di qua trapassato, entrai io qui di nuovo in esistenza”.
      Giulio convinto da una sua amica partecipa, malvolentieri, a una lezione di un maestro orientale. Ascolta in piedi un po’ in disparte. “Il cammino è lungo, arduo, pericoloso e difficile. Migliaia di nemici visibili ed invisibili si scaglieranno contro di te, terribilmente astuti contro la tua
      ignoranza, enormemente potenti contro la tua debolezza.
      Il Cielo ti si farà incontro con le sue prove impietose, con i suoi dinieghi freddi e splendenti. Demoni furiosi ti impediranno di proseguire sul sentiero e gli Dei indifferenti al di sopra di te. Ma se resisti, fedele al tuo scopo, non
      sarai mai scosso…”.
      Mentre il maestro parla, Giulio va verso un albero di ciliegie. Un’allieva lo segue e gli chiede ironica: “Sinceramente non ho capito perché lei è qui…”. Giulio aspetta a rispondere. Mostra le due ciliegie che ha appena colto:
      “Sinceramente io sono qui per queste!”. (aise)

      Fonte: guide.dada.net/franco_battiato/interventi/2007/11/312975.shtml

    35. ” Battiaio u regista nun l’avi a ffari “. Gliel’ha detto qualcuno durante questo dibattito ? Penso di no. Tutti per via di “un profondo rispetto”. ” A mio avviso ” Battiato può fare quello che gli pare. Per fortuna.

    36. Giuanni
      ovviamente era solo una battuta,troppo facile da inserire a seguito del tuo commento,
      alla quale non ho resistito,anche per allentare la tensione che ogni argomento finisce col suscitare.
      D’accordo con te che da noi non si baciano nemmeno i genitori con i figli
      ma io credo sia dovuto ad una sorta di pudore,
      di riservatezza estrema verso i sentimenti profondi d’amore che si nutrono verso i membri della propria famiglia.

    37. Maxim, una volta si diceva mezza parola, per dire ci siamo capiti , siamo in sintonia.
      Ma mi hai messo un dubbio, tu vivi a Palermo o dove ?
      Mi sa che hai una crosta ontica simile alla mia, dove l’hai comprata ?
      Giuanni

    38. Mizzica, mi sono ammalata due giorni, oggi controllo i commenti e successe un ’48! Allora mi preme chiarire:
      -1: non ho citato l’autore perchè credo che sia il più grande cantautore italiano dei nostri giorni e ritengo che abbia scritto la più bella canzone d’amore di tutti tempi e, per una specie di pudore non l’ho fatto
      -2: Il film non mi è piaciuto e amen.Probabilmente non sono abbastanza “avanti”. Probabilmente sono io l’involuta, ma resto convinta che non c’è bisogno di sparare CROSTE ONTICHE a destra e a manca per dimostrare cultura. Che, a mio modesto avviso, è ben altra cosa. E crosta ontica e affini non sono venuti fuori da Battiato ma da certo pubblico un po’ troppo autoreferenziale. Di quello mi lamentavo nel post.
      – 3: E’ vero Battiato, per fortuna, può fare quello che vuole, ma, per fortuna, può anche non piacere. Conosco persone di profonda cultura, professori di filosofia ed etica che non hanno bisogno di ricorrere ad espressioni ad effetto per essere apprezzati.
      Detto questo…senza rancore, saluti a tutti.;-)

    39. P.s.per etton: per sua conoscenza non sono “adusa” nè a Boldi nè a Baricco. Leggo abbastanza e nonostante i suoi commenti non riesco a sentirmi cretina perchè non ho apprezzato il film e tanto meno i commenti sulle croste ontiche di una parte del pubblico.
      per Paolo: mi sa che ero seduta davanti a te!
      per canaglia:magari non mi lasceranno entrare in certi ambienti, è vero…me ne farò una ragione!
      Grazie a tutti gli altri per avere compreso l’ironia sottintesa.
      Ultima precisazione: NON MI PERMETTEREI MAI DI GIUDICARE DALL’ALTO L’OPERATO DI CHIUNQUE, FIGURIAMOCI QUELLO DI BATTIATO che è pure mio conterraneo! Risaluti 😉

    40. Infatti Donna Maria, avevo notato come non fosse al suo posto in radio.
      Spero che adesso si sia ripresa…oggi la trovo in onda?

    41. Già al mio posto wave!;-)

    42. 1 : Il pudore dovrebbe però allo stesso tempo impedire di stroncare senza possibilità d’appello l’opera di un artista ( di questo si tratta in ogni caso, anche se poi riuscita male o non riuscita per niente ), specie con giudizi finali francamente banali e per questo particolarmente offensivi ( unico pregio : la durata).
      2 : i dibattiti dovrebbero servire per un confronto. Se ho capito bene a qualcuno dei presenti il film è sembrato bello. Può darsi che sia in buona fede. C’è da dire che spesso però a questi dibattiti vengono invitati un pò tutti tranne che i veri appassionati di cinema ( specie quelli giovani ).
      3 : Certo che Battiato può non piacere a qualcuno ( peraltro come regista dovrebbe essersi ormai abitato alle critiche….), anche come musicista. In quest’ultimo caso non so se “per fortuna o purtroppo”.

    43. …la sto ascoltando…
      😀

    44. Marcello…credo di non essermi spiegata.Ci riprovo.
      1.Battiato come musicista mi piace. Molto.
      2.Il terzo film non mi è piaciuto
      3.ancora meno i commenti supponenti più simili a una lezioncina di filosofia che altro.
      4.Se ho urtato la sensibilità di qualcuno chiedo venia. Per il resto mi pare che sia io che tu abbiamo il diritto di dire ciò che pensiamo. Non siamo d’accordo, pazienza…Giunti a queste riflessioni cos’altro rimane da dire?

    45. 1 L’avevo capito ( a proposito la più bella canzone d’amore, per me, è di De Andrè – cantata da Battiato -)
      2 Capito anche questo, non vedo perchè addirittura deriderlo. Come detto, ho visto solo il primo e l’ho trovato “simpatico” (OT ( quasi ): ” Il terzo uomo ” ***** )
      3 ” Buttana di qua, buttana di là ” questo di commento mi è piaciuto ( sul serio )
      4 a : Anch’io
      b : Si, anche se io sono
      ” in attesa di essere approvato”
      c : e pazienza….
      d : Titoli di coda. Colonna sonora di
      Battiato ( “Ho fatto scalo a
      Grado ” sulle immagini di Michele
      Apicella che fissa il vuoto –
      ” Bianca “, Nanni Moretti – )

    46. Qualcosa resta da dire. Parla come mangi è apprezzabile nel vivere quotidiano ma porta a tortuosi giri di parole se non proprio ad errori di comprensione se si trattano temi sfuggenti, astratti. Ad ogni mestiere il suo linguaggio, la signora forse era un iniziato in filosofia. Il linguaggio tecnico in questi casi aiuta ma è per iniziati, io non lo sono e così, non appena ho sentito della crosta e pur avendo apprezzato il contenuto rappresentato dalla signora, ho visto un forno aperto dentro cui c’era una fragrante crosta ontica alla cipolla. Ciao!

    47. No Rosalio, non sono d’accordo.
      Ai fini della dialettica e della unicità del discorso
      non mi sembra corretto rimuovere i post di chiunque,
      (a prescindere da me), ai quali tra l’atro rispondono altri utenti.
      Alcuni sono espliciti, ironici,diretti, e magari un pò
      “talebani” ma sinceramente franchi come me, nell’esprimere le proprie opinioni e non si nascondono dietro la falsa celia dello sparramento alla siciliana.
      Communque se fossi Franco Battiato sarei molto offesa dalle “esternazioni” rivoltegli sia dalla autrice del post,
      che dai suoi numerosi fans.
      Inoltre penso di non aver violato nessuna policy dei commenti e di aver espresso il proprio pensiero senza offendere nessuno.
      Anzi, è vero il contrario.
      Preferisco non rispondere privatamente ad una discussione
      di dominio pubblico che riguarda un artista così noto.
      Non trovo corretto che mi pubblichiate quando vi pare a voi.
      E non mi piace come s’arifardiò Maria Cubito.
      Conciosacchè ho finito.
      Ci vediamo all’improvviso!

    48. Etton non essere d’accordo è lecito. Ma siccome sta a me stabilire e far rispettare la policy, se non ti dispiace, (se non altro per motivazioni legali) hai due possibilità: adeguarti o evitare di commentare. Ti invito nuovamente a utilizzare l’e-mail per chiarimenti e opinioni sui commenti rimossi e spero che tu non mi costringa a essere più convincente.

    49. Cara Etton la invito a rileggere le mie risposte prima di sire cà m’ha rifardiavu. Ma di che, poi?Ho capito non è d’accordo con me, il mio post non le piace, pensa che sono ignorante. Gliel’ho già scritto, me ne farò una ragione!Non riesce a farmi sentire cretina, mi rincresce.Tante cose.

    50. Marcello “del perduto amor” è piaciuto anche a me. Facciamo così: gurda il film nuovo e ne riparliamo…;-)

    51. Maria,
      il primo film di Battiato aveva una bella storia e belle immagini, ma era appesantito a mio parere, da alcune digressioni relative al percorso spirituale del protagonista. D’altra parte lo stesso regista tiene sempre a ricordare con le sue canzoni, i suoi libri ( La casa editrice L’OTTAVA), i suoi film la sua ricerca mistica e il suo studio dell’insegnamento di Gurdjeff.
      Comunque come dice Corrado Fortuna in un altro film (my name is Tanino) ” it’s a strange and beautiful world”.
      la bellezza sta nel fatto che ognuno di noi ha gusti diversi… pensa che noia al contrario 😉
      Con stima…

    52. L’arte è libera espressione del sentire….
      ma il giudizio sull’opera realizzata talvolta è condizionato dalla fama dell’artista. Ritengo che se l’autore fosse stato un illustre sconosciuto molti non ne avrebbero evidenziato la genialità, anzi……. Io ero presente e ancor più del film mi è piaciuto l’intervento dell’autore,e divertito l’intervento ontico di certe croste!!!!!

    53. che cosa è la crosta ontica alla fine:
      è l’essere del non essere in quanto entificazione del non essente in sè..

    54. ……..eri accanto a Maria?
      …. e limitandovi alle immagini non siete state in grado di guardare oltre e penetrare nella profondità del pensiero che apre le porte alla percezione dell’infinito…..

    55. è riferito a nuvola

    56. … e dato che la discussione si protrae oltre ogni previsione, mi permetto di aggiungere che a vantaggio dell’ARTE più che le chiacchiere dottorali poterono quei fotogrammi in stile pseudo-casuale sparsi quà e là in diagonale temporal-spaziale.

    57. Si, certo, volentieri. A Roma è passato alla Festa del Cinema, ma non nelle sale. C’è già il dvd, con allegato il libro ” In fondo sono contento di aver fatto la mia conoscenza “. Costa 20 Euro, tramite internet si può risparmiare abbastanza. Ieri a “Blob” hanno mandato il video di Battiato che canta ” Niente è come sembra” sovrapposto alle immagini dei disordini avvenuti a Roma domenica sera. ” Del perduto amor ” è un film di Placido, l’esordio di Battiato è ” Perduto amor “. Ps Questa precisazione giusto nel caso non mi fossi reso sufficientemente antipatico. PPs dvd già ordinato 🙂

    58. ho stato anche io la in quella sera e non sono capito niente forse perche non o le squole alte?

    59. Secondo me non c’è niente da capire. I dialoghi filosofici deviano l’attenzione, secondo me volutamente. La mente gioca brutti scherzi quando tratta ciò che è elusivo, non c’entrano le squole alte o basse. C’è da percepire ciò che è nascosto nelle pieghe dell’opera ed è possibile farlo se la mente si astiene dal suo consueto inarrestabile dialogo autoreferenziale.

    60. Vero è Marcello! Ho sbagliato il titolo, ma ho visto anche il primo film. Attendo tuo parere. A presto.

    61. Anch’io ho visto il film, non intendo qui dare un giudizio ma ritengo che ognuno abbia il diritto di esprimere il proprio parere, senza per questo dover passare per cretino. Mi domando soltanto come possa una persona, che, oltretutto, scrive “un altro” con l’apostrofo, arrogarsi il diritto (che peraltro non appartiene a nessuno, almeno in questa sede) di giudicare ignorante qualcuno.

    62. Meno male che non l’ho puntualizzato io…;-)

    63. Vi prego di essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori.

    64. Non c’è niente da fare…
      Maria Cubito
      sollecita i nostri istinti più ancestrali…

    65. Chiedo scusa a Rosalio, o a chiunque possa essersi sentito offeso dalle mie parole, non era questa la mia intenzione, intendevo semplicemente ribadire che prima di mettersi in cattedra bisognerebbe avere il coraggio di valutare se stessi e vedere, soltanto dopo, se é il caso di giudicare gli altri. Forse nessuno più oserebbe…

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