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venerdì 22 nov
  • L’Udc minaccia l’uscita dalla Giunta

    L’Udc, per voce del segretario provinciale Mario Parlavecchio, ha fatto sapere che sta valutando la possibilità di uscire dalla Giunta di Palermo qualora Forza Italia dovesse andare avanti nel sostegno alla candidatura di Gianfranco Micciché.

    Ieri Salvatore Cuffaro si era detto deciso a impedire la candidatura «a ogni costo».

    Palermo, Sicilia
  • 78 commenti a “L’Udc minaccia l’uscita dalla Giunta”

    1. Volano gli stracciiiii! 😛

    2. Se non fosse tutto molto triste ci sarebbe da ridere…. 😐

    3. …nel caso in cui qualcuno avesse pensato che totò cuffaro sia uscito dalla scena politica, siciliana e non…siamo solo agli inizi…

    4. ultim’ora: Lombardo entro mercoledì rassegnerà le dimissioni da presidente della provincia di catania per candidarsi al parlamento e alle regionali..

    5. I continui ricatti di questa o quella forza politica, fanno da premessa per il montare dell’antipolitica (parola molto di moda in questo periodo….mi chiedo perchè non si pensa hai problemi reali della gente?Alle esigenze delle persone, che si avvicinano sempre di più alla soglia di povertà? Alle tante cose ancora da fare in questa Città? I cittadini hanno solo bisogno di un Governo meno litigioso e più pragmatico…anche nel Comune di Palermo!

    6. ai problemi e non hai….scusate l’errore di battittura! 🙂

    7. non conosco antonio rini ma sottoscriverei ciò che ha detto. Basta litigi,non ne possiamo più.. la politica ha perso di credibilità per questi motivi.

    8. Lo capivamo tutti prima delle dimissioni del Dr.Cuffaro che era iniziata una precisa manovra di FI-Pdl.
      Lo sappiamo tutti che le dimissioni non le hanno causate le manifestazioni e i manifesti di Rifondazione,ma una ben precisa volontà del capo di FI-Pdl e dei suoi luogotenenti siciliani,per poter ricattare l’On.Casini a livello nazionale.
      Naturalmente ora ci sono le reazioni,con tutta la potenza di fuoco dell’Udc siciliana e palermitana.
      A questo punto non vorrei che a pagare il conto fosse il povero Diego Cammarata!Basta che avvenga tutto prima delle elezioni,così quantomeno lo si può candidare alla Camera o al Senato o alla Regione oppure come Presidente della Provincia.E’escluso che possa tornare a fare l’avvocato o il professore a scuola,ormai,per quanto deliziosamente simpatico,fa parte della ‘Casta’dei politici italiani,che fanno i politici per tutta la vita.Salvate il soldato Ryan!

    9. MEGLIO 1000 CUFFARO PRESIDENTE CHE UN MICCICHE’ PRESIDENTE DELLA NS TERRA DI SICILIA.

    10. Menomale che Giuseppe trova una differenza, anzi ne trova 1000! A me sembra che per la Sicilia ci vorrebbe ben altro. Qualche faccia per bene ci sarebbe ma è troppo per bene per i siciliani non ci sono abituati!

    11. Comunque,come sempre,l’Udc esce dalla porta e rientra dalla finestra.Pallido riflesso di quel che fu la DC,il partitello con solide basi solo siciliane tira a campare e a galleggiare.Vedere farfugliare Casini in Tv,che dice e si contraddice,si arrampica sugli specchi e fa,nervosamente,le piroette,è uno spettacolo deprimente.

    12. Se l’UDC vuole uscire, noi non lo tratteniamo!!!
      Piuttosto, cominciamo a fare sul serio per portare un poco di legalità in Sicilia.
      Votiamo in massa la Borsellino, passiamo parola, facciamo campagna attiva.
      Basta con questi politici da quattro soldi. Dipende tutto da noi, basta volerlo e crederci.

    13. Se dopo gli stracci finisce come tra Fini e Berlusconi a tarallucci e vino? Che serietà e coerenza…..

    14. Beh osservatore…spesso i politici sono incoerenti e generano molta confusione, però se a volte tornassero sui loro passi per aderire a scelte della base non mi scandalizzerei troppo. Mi sembra innegabile oggi che il governo di sinistra sia stato catastrofico e che ci sia voglia di centrodestra.

    15. Sempre che tornare sui propri passi “alla casa del padrone” sia la scelta giusta! Potrei pure capire (si fa per dire…) la vostra “voglia di centrodestra” però almeno ammettete la pessima figura di Fini! L’incoerenza fatta persona… avesse almeno stima di sè stesso e rimanesse sulle proprie posizioni, piuttosto che ora, in odor di elezioni, “tornare alla casa del padre”!
      Detto ciò, sottoscrivo quanto detto prima riguardo la Regione… di certo non è stata la società civile a “smuovere la coscienza” di Cuffaro, quanto una voglia di “riiposizionamento”… Cuffaro al Senato e uno dei suoi Presidente della Regione! Tutto cambia per non cambiare nulla…

    16. Mi viene un dubbio: La Regione Siciliana è stata governata in questi anni da Cuffaro. Cuffaro però ha svolto il suo compito insieme a 12 Assessori Regionali. Scusate, ma se FI ed AN hanno avuto 8 su 12 Assessorati Regionali mi potete spiegare come tutta la colpa è di Cuffaro e che differenza sarà con Miccichè presidente e minimo altri 8 assessorati su 12?

    17. Irene io non so che cosa abbia mosso Fini.

    18. forse sarebbe il caso di fare uno sforzo in piu’,
      cosi’ sarebbe “carino” potere leggere “perche'”
      sostenete la candidatura di uno
      o bocciate la candidatura di un’altro.

    19. se avessimo dei validi giornalisti,liberi di potersi
      esprimere,e’ da loro che verrebbe l’analisi politica
      alla vigilia di nuove elezioni.
      E potrebbe essere un contributo alla crescita della democrazia in questo paese.
      Sempre il condizionale uso,prudentemente.

    20. Era chiaro da tempo pure ai muli che micciché DEVE prendere il posto di cuffaro… tutte quelle noiose pubblicità sul fatto che era ora di aprire il parlamento(pubblicità da unico attore protagonista,manco parlasse di casa sua)…le dichiarazioni del dopo sentenza, fu forse il primo che fece capire chiaro che Totò doveva dimettersi… non sono stupito, ma mi unisco allo sdegno dei molti 🙂 .

    21. Il governo di centrosinistra sarà stato anche catastrofico, ma ha preso un Paese con il debito pubblico al 4,1% e lo consegna con il 2%, in linea con i parametri europei. E comunque, state sereni, Cuffaro si placherà, Miccichè si candiderà alle Nazionali con la promessa di fare il ministro o giù di lì, si metteranno d’accordo su Lombardo presidente della Regione e pure il nostro Cammy proseguirà speditamente il suo cammino. Sicilia, sicilia bedda…

    22. Lucio gli effetti di una politica economica però non si vedono in un termine così breve…a meno che non si tratti di imposte…quindi sul debito pubblico potrei anche affermare (eppure non sono un economista) che forse si tratta di effetti derivanti dalla prima finanziaria “de sangre” e di risultati del precedente governo… 😉

    23. Tony, hai perfettamente ragione. Perché lo stesso risultato, relativamente semplice da ottenere e comunque qualificante in ambito europeo e utile per ridistribuire un minimo di risorse in ambito nazionale, non è stato conseguito il precedente governo di cdx?

    24. “non è stato conseguito dal precedente governo di cdx?”

    25. Abacus non credo sia interessante fare dietrologia. Io credo che Prodi abbia governato peggio di Berlusconi. Alla tua domanda Tremonti risponderebbe che c’era un buco da qualche decina di miliardi di euro a inizio della legislatura e che, colmato il buco e risalita la china, siamo giunti (malgrado Prodi) ai buoni risultati odierni, conseguiti dal governo successivo a chi li ha resi possibili per buona parte. Sempre che non ci siano altri buchi.

    26. Tony la tua obiezione è debole come la mia, marginalmente ti faccio notare che l’ipotesi dietrologica l’hai lanciata tu per primo, io mi limito a rilevare che se bastano due anni per ridurre del 2% il debito pubblico è lecito supporre che lo stesso risultato poteva essere conseguito dal governo precedente e si può supporre che ciò non è accaduto a causa di una strategia politica perseguita con determinazione.

    27. Rapporto deficit/PIl -2%, il debito pubblico è praticamente lo stesso.
      Sono due parametri molto diversi.

    28. tony, io credo che peggio di berlusconi non abbia governato nessuno.
      a meno che tu non abbia beneficiato di qualche sua legge ad hoc…cosa che non credo 😉

    29. Abacus io ho proprio detto che NON bastano due anni.
      Stalker spero che tu non abbia beneficiato dell’indulto se la mettiamo su questo piano…anche se non credo. 😉

    30. Riformulo la domanda: se il rapporto deficit/PIL -2% è un risultato desiderabile e se è stato ottenuto in due anni con una manovra finanziaria severa e grazie ai successi del governo precedente, perché tale risultato non è stato conseguito nel quinquennio precedente? Questo è il bello della democrazia, non ci si muove con moto rettilineo uniforme ma a zig zag con moto vario 😀

    31. Gli ultimi somdsggi dell sjtk triestina,danno il Partito diSilvio al 43 peer cento,lega a 4,50,<cosa Bianca al 7,Udc al6,Veltroni al 45,Cosa rossa all’8…
      dati all’ 11.2.o8
      Come leader di consefma Veltroio che batte l’anziano Cav per 45 a 27.

    32. Riformulo la risposta: quel risultato non mi sembra merito di Prodi perché credo ci vogliano più di due anni a conseguirlo, quindi c’è pure la mano del governo precedente.

    33. x Abacus
      per modificare il rapporto deficit/PIL basta aumentare le tasse. Ciò non vuol dire che il debito pubblico scenda, ed infatti non scende (sarebbe sceso se avessero speso il tesoretto per ripianare i debiti). In Italia il rapporto deficit/PIL è ancora in disavanzo. Per far scendere il debito pubblico è necessario un avanzo primario (come in Spagna ad esempio).
      Berlusconi fece aumentare il rapporto deficit/PIL oltre il 3% (infrangendo il patto di stabiità), dietro autorizzazione della UE, con l’accordo che sarebbe rientrato entro il 2007.
      Berlusconi si giustificò (come anche la Francia) dicendo che gli servivano più soldi per realizzare le infrastrutture (se le fece o meno non so giudicare).
      In generale Berlusconi a torto o a ragione ha sempre sostenuto che per ridurre il rapporto deficit/PIL si deve agire sul denominatore (PIL aumentandolo), e sul numeratore non già aumentando le tasse ma diminuendo la spesa pubblica. Purtroppo non gli è riuscita ne la prima ne la seconda. In teoria però, a mio giudizio, sarebbe la strada corretta. La strada di Prodi è quella di una lenta ma irreversibile decadenza, di questo sono sicuro.

    34. Del resto, tra dimissioni e rinvii a giudizio, mi sembra che in questi ultimi anni di esponenti politici dell’UDC in Sicilia se ne siano dovuti andare via parecchi…

    35. @Tony. Due linee di vista diversi che convergono sullo stesso punto, ciascuno eredita nel bene e nel male qualcosa da chi l’ha preceduto.
      @Depero. Chi può dire che la strada di Prodi sarebbe stata sempre quella che seguita nei primi due anni? Non lo sapremo mai perché s’è interrotta prima, l’essere prigioniero della sua coalizione non l’avrebbe certo aiutato. Anche Berlusconi era vincolato dalla sua coalizione e (politicamente parlando) dai suoi interessi imprenditoriali. Sarà diverso dopo le nuove elezioni? Lo spero ma non ci credo.

    36. @ Abacus
      Direi che la strada di Prodi era segnata. E non sarebbe potuta cambiare anche per i problemi di coalizione che giustamente ricordi. La strada alternativa si chiama Partito Democratico, senza Prodi, la sinistra radicale e attraverso un passaggio elettorale. Io apprezzo il coraggio di Veltroni. Per cambiare decisamente rotta ci vuole molto coraggio.
      Su Berlusconi la penso esattamente come te ovvero:
      Anche io lo spero, ma non ci credo. E siccome sono diventato come S. Tommaso mi sa che le urne per stavolta faranno a meno di me.

    37. Vabbè, tanto dopo le elezioni Pd e Pdl si mettono assieme e risolvono tutti i problemi… o tempora, o mores….

    38. Depero
      in parole molto povere,Berlusconi punta ad un accrescimento della capacita’ di produrre ricchezza.
      Se c’e’ piu’ ricchezza,la stessa puo’ essere distribuita
      a tutti.Quindi,si preferisce concentrare le risorse
      sugli investimenti,ovviamente selezionati.
      L’altro modello punta a distribuire (in teoria)
      ai ceti meno abbienti ed improduttivi,e quindi il sistema corre il rischio di avvitarsi su una spirale negativa.
      Pero’ ricordo che fu lo stesso Berlusconi che riusci’ a portare le pensioni minime a circa 500 euro al mese.
      Per quanto riguarda l’indebitamento il problema non e’ l’indebitamento in se’.Io credo che la cosa che da’ fastidio ad alcuni e’ che i beneficiari di un maggior indebitamento sono le classi medio alte,perche’ sono queste classi che si possono permettere di sottoscrivere i titoli di stato.
      Puo’ darsi che “l’impresa Paese Italia”deve passare attraverso un periodo di maggior indebitamento per
      realizzare determinati obiettivi.E credo che questo
      era il percorso voluto dagli economisti che collaboravano col governo Berlusconi.

    39. Il chè ci porterebbe, come dice Curzio Maltese, fuori dall’europa e verso l’Argentina.
      Il senso del gregge sta facendo convergere verso l’ovile del neoperonismo arcorese tutti gli attori del terribile quinquennio.

    40. I debiti si dovrebbero fare solo se col proprio lavoro si possono ripagare. Maggior indebitamento in questa fase Italia kaputt. Meglio stringere la cinghia pe rqualche anno, cosa che nessuno vuol fare. Se ho capito bene (ho capito bene?) il 10% delle familie detiene il 90% della ricchezza e se è così ciò è un problema serio, incide sulla democrazia. La crisi mondiale della “finanza crativa” dovrebbe far ragionare gli elettori, ma non ragioneremo, abbiamo ben altro per la testa 🙂 c**o t*tt* f*g* e tanto calcio.

    41. @ Supervisor
      Concordo con quasi tutto. Sui beneficiari del debito, però ho qualche dubbio. Si stima che più del 50 % di esso sia oggi in mano ad investitori stranieri. Per la restante parte chiunque abbia un minimo di risparmio può acquistare titoli di stato, ma non lo vedo come speculazione sull’Italia. Potrebbe infatti acquistarne allo stesso tasso anche di altri paesi europei. L’unica differenza è che la tassazione sulla rendite finanziarie italiane è molto più conveniente rispetto al resto di europa. Ciò convoglia ingenti quantità di capitale straniero verso di noi. Siamo nel nostro piccolo, un paradisetto fiscale.
      Ho qualche dubbio anche quando dici che il debito non è un problema in se.
      La vedo più come Abacus.

    42. @ Abacus
      Condivido la tua promessa.
      Condivido meno quando dici stringere la cinghia, se intendi aumentare le tasse. Ciò a mio parere comporta nel breve periodo un miglioramento del deficit,ma nel medio una riduzione del Pil, e quindi nel complesso un peggioramento della situazione.
      Se intendi spendere meno e meglio i denari destinati alla pubblica amministrazione (il grande buco nero)allora mi sta bene.
      Redistribuzione del reddito.
      Io, probabilmente errando, ho sempre pensato che il problema non sta nella diseguaglianza economica, che anzi vedo come molla di progresso sociale ed economico.
      Quanto piuttosto nella mancanza di dinamica sociale. Purtroppo in Italia, soprattutto negli ultimi anni, chi è povero rimane povero, e chi è ricco rimane ricco. Al di là di meriti, capacità, competenze, determinazione, volontà. Dare opportunità a tutti stabilendo regole e criteri certi di selezione mi sembra più efficace di una ridistribuzione del reddito attraverso le aliquote irpef (che peraltro è ridicola, mezzo punto più, mezzo punto meno tra gli scaglioni, non cambia nulla in termini di diseguaglianza).

    43. Intendo maggiore sobrietà, privata e pubblica. Viviamo da 20 e passa anni di un’enorme partita di giro. Per me non è neanche così grave essere poveri (non miseri) e restarci, il guaio è non sentirsi al proprio posto, l’essere sovrastimolati dai media, dalla pubblicità. Voglio ricordare che in Italia la frequenza dell’advertising in TV è doppia rispetto al resto dell’UE, molto probabilmente sarà comminata una multa allo Stato, decine di milioni di Euro che temo saranno poi girati ai contribuenti, e comunque anche se fossero girate alle reti TV la ricaduta sarebbe comunque sui consumatori. Che c’entra tutto ciò con l’UDC? C’entra, c’entra. Chi si propone come paladino della morale, della famiglia etc etc (valori a cui modestamente io credo ancora) e che è stato la governo per un quinquennio (per non citare tempi più remoti) avrebbe dovuto e potuto spendere un po’ di energie per contrastare questo stato di cose, invece non l’ha fatto.

    44. Le grandi aziende di Stato, le gRandi aziende in generale, hanno ripreso a correre da qualche anno. Gli e’ stato consentito di bloccare i salari quale uno dei puntelli su cui fare forza e andare avanti bene…ce l’hanno fatta, ricomincieranno a distribuire salari adeguati al mondo civile…io sarei piuttosto fiducioso…

    45. Maurizio Salerno
      avrei gradito qualche argomentazione piu’ precisa.
      Forse sei uno di quelli che non ha mai fatto debiti
      per investimenti,e quindi non hai mai realizzato
      qualcosa di importante per te ed i tuoi discendenti.
      Nei sistemi economici di oggi,se non sei un erede
      di grosse fortune,senza un “indebitamento controllato”
      non vai da nessuna parte.
      Comunque le risposte al tema sono disseminate nei vari commenti.
      Berlusconi sforo’ il 3%,ma l’Italia rimase in Europa.
      Quindi si vede che l’indebitamento che ci era consentito
      era riconosciuto “sopportabile” dal paese Italia.
      Certo,se ci indebitiamo per andare a donnine e champagne
      la cosa cambia aspetto.Ma se queste risorse le destiniamo per sostenere le imprese nel loro sviluppo tecnologico,mi pare che si tratti di cosa ben diversa.
      Depero mi pare abbia ben compreso il senso della mia tesi.

    46. Maurizio Salerno
      “Il senso del gregge sta facendo convergere verso l’ovile del neoperonismo arcorese tutti gli attori del terribile quinquennio”.???????????????????????????????
      Lo sai che sei divertente?
      Ti piace creare queste frasi ad effetto,ma
      secondo me non ti rendi conto che
      a Dx ci sono teorici di un’economia liberista e seguono i loro modelli,ed a Sx ci sono altre teorie.
      E l’Italia si spacca in 2,ma non sono 2 greggi.

    47. @ Abacus
      non è grave essere poveri se è una scelta (che di solito è di pochi, ma va senzaltro rispettata).
      Se diventa una costrizione è un problema sociale.
      E quindi va risolto.

      @ Supervisor
      Io la penso come te. Ma purtroppo e me ne dolgo molto, a destra non vedo molti liberisti veri. Magari teorici si pure troppi, ma nella realtà a me sembrano degli statalisti incalliti.

    48. @ Picaro
      Dici che le cose vanno meglio e bisogna essere fiduciosi. Mah! io lo spero molto.
      Però quando vedo l’Alitalia allo sfacelo, messa in vendita a prezzi da rottamazione non sono più così sicuro.
      La Fiat va bene? Va bene nel senso che non è fallita ed è ancora aperta. Sino a 10 anni fa valeva il doppio in borsa, era un titolo stabile e staccava lauti dividendi agli azionisti. Oggi è vittima delle speculazioni giornaliere dei trader e non stacca alcun dividendo.
      Per me la crisi non è superata, o almeno non ancora ad essere ottimisti.
      I salari aumenteranno? forse. Intanto è sicuro che l’inflazione è cresciuta molto. E l’inflazione è il più potente fattore di erosione degli stessi salari.
      La materie prime sia energetiche che alimentari sono ai massimi prezzi da sempre e non accennano a calmarsi.
      Caro Picaro io non sarei così fiducioso.

    49. Depero, le risorse sono limitate e la ricchezza non s’inventa anche se l’accordo di Bretton Wood e poi la sospensione della convertibilità del dollaro in oro ci hanno fatto credere il contrario, pertanto di ricchi ce ne saranno sempre pochi rispetto ai poveri. La ricchezza è una segregazione di risorse, il ricco non può fare a meno dei poveri e viceversa e tale dramma non può essere sanato da nessun sistema, è una costrizione che neanche sotto il regime sovietico è stata evitata. Il nostro “problema” in Sicilia e in Italia non è la poca ricchezza ma lo scarso benessere 🙂

    50. @ Supervisor
      Non vedo grandi differenze tra destra e sinistra in ordine alle ricadute deleterie sulla nostra economia (a parole hanno modelli diversi nei fatti, come è noto, ognuno difende i potentati economici di riferimento): nell’ultimo decennio l’Italia è cresciuta la metà dell’Inghilterra, gli inglesi del 2,84% in media all’anno, noi dell’1,40%. Rispetto agli altri principali Paesi europei siamo cresciuti mediamente un punto in meno, e in questo periodo, giustappunto, hanno governato sia la destra che la sinistra. Il rapporto tra forza lavoro effettiva e popolazione in età lavorativa a fine 2006 era del 62,7% quando la media dei 27 paesi europei(compresi quindi gli ultimi della classe, quelli che nemmeno prendevamo in considerazione) è del 70,2%. Il tasso di occupazione, cioè il rapporto tra occupati e popolazione in età lavorativa in Italia è al 58,4%, nell’Europa a 27 al 64,4%. Quanto alle grandi aziende, Picaro, a parte la Fiat di cui hai già detto, le uniche che sono rimaste sono quelle che fatturano tariffe: erano monopoli di stato e adesso sono monopoli privati. Il quadro è desolante…

    51. Scusate il refuso, ovviamente mi rivolgevo anche a Depero per l’analisi(condivisibile) sulla Fiat.

    52. @ Abacus
      dipende da cosa intendi per ricco, dipende da cosa intendi per benessere. Anche io penso che sia quasi inevitabile la presenza del ricco e del povero.
      Anzi come già dissi rappresenta una molla di progresso sociale ed economico.
      Io penso che sia evitabile che siano sempre gli stessi individui, gruppi sociali etc. ad essere ricchi e poveri.
      Le risorse sono limitate? No, non ci credo. Sono le politiche attuali che le limitano.

    53. Certo che ci vuole coraggio per difendere le posizioni ricattatorie dell’UDC, in Consiglio Comunale come altrove.
      Questa si che è ALTA politica!

    54. l@Depero. Le risorse materiali sono limitate, in occidente non ce ne accorgiamo perché viviamo in un sistema inflazionistico. A pensarci bene, anche quelle intellettive sono limitate 😀

    55. certo che quelle intellettive sono limitate.
      Quanti di voi sono d’accordo nel riconoscere cha la
      P.A. e’ una voragine che ci penalizza tutti?
      Diro’ una cosa scomoda ed impopolare.
      Fino a questa mattina in uno di questi salotti TV
      e’ tornato un discorso gia’ abbastanza noto sul quale
      non interveniamo mai.
      Come mai la Regione Veneto o Lombardia assicurano
      i loro Servizi con 2.500 dipendenti,contro gli oltre
      15.000 regionali presenti in Sicilia?
      Chi e’ in grado di stimare questo spreco?
      Potrebbero essere 500.000.000 di euro/anno da destinare
      allo sviluppo di attivita’ imprenditoriali(Turismo,Agricoltura,etc.),ed invece
      finiscono nel mantenimento di una situazione insostenibile,che,per rientrare nella norma,ha bisogno di tanti anni,perche’ di punto in bianco non possiamo licenziare nessuno e quindi li dobbiamo almeno accompagnare alla pensione.
      Proprio perche’ si pone una questione di etica e di solidarieta’ umana.

    56. che silenzio!
      Vai su Panorama del 14/2/2008,a pag.69.
      In Sicilia lo spreco fa 118.
      CORTE DEI CONTI:mezzi pagati il doppio,contratti inutili
      Acquistando le ambulanze,si sarebbero spesi 8 milioni
      di euro,invece dei 16 sotto canone…etc.etc.etc.

    57. Sull’anomalia del bilancio della nostra regione (pari a quello di una multinazionale o a quello di un piccolo stato) possiamo solo stendere un velo pietoso !
      Credo (ma potrei sbagliarmi) che la metà circa della spesa sia destinata alla Sanità:
      è sotto gli occhi di tutti come da questo versante arrivino solo guai, sia per gli sfortunati cittadini incappati nel diabolico ingranaggio sia per gli Amministratori finiti nelle maglie delle inchieste giudiziarie. Una buona parte poi, come è stato qui rilevato, va destinata agli stipendi del piccolo esercito di burocrati. E che dire degli gli investimenti strutturali? Invito a mettere a confronto quello che si trova sul web riguardo al POR SICILIA rispetto al POR PUGLIA (Il POR acronimo di Programma Operativo Regionale, è il documento di programmazione per l’utilizzo dei Fondi Strutturali Europei integrati da quelli del Ministero dell’Economia e delle Finanze e da quelli della Regione).

    58. parli di UDC ed UDEUR,vero?

    59. @Depero. Le risorse sono limitate perché la materia è limitata e pure quelle intellettive sono limitate. Non ce ne accorgiamo perché il sistema occidentale è dio tipo inflazionistico.
      @Supervisor. Ho letto che la giustificazione alla differenza di personale tra Lombardia e Sicilia è data dallo statuto speciale, le competenze amministrative della RS sono quasi pari a quelle di uno Stato. Sarebbe interessante aprire un dibattito politico sull’argomento 😉

    60. @ Abacus

      ti devo una risposta. Non so se mi segui ancora su questo post. Dammi un segno

    61. Depero, non ti sentire obbligato 🙂

    62. I principali fattori limitanti sono l’energia e gli alimenti. Io credo.
      1) Energia: potrei dirti che la materia probabilmente è infinita in senso assoluto, visto che probabilmente l’universo è infinito.
      Ma per restare con i piedi per Terra, ti ricordo che l’energia del Sole, del vento, delle acque è praticamente perenne almeno in rapporto all’esistenza dell’uomo sulla Terra. Anche il nucleare praticamente lo è.
      Per noi occidentali, è nello specifico italiani, invece è un problema. Un problema generato da scelte politico-strategiche errate che ci hanno reso schiavi dei vari despoti che oggi controllano il petrolio.
      In Francia 1 Kw costa la metà che da noi, senza neanche aver bisogno di azzardate imprese mediorientali.
      Insomma l’energia è un limite solo per gli stolti.

    63. 2) alimenti
      Certo oggi sembra che essi non debbano bastare. Sembra che i prezzi siano in continuo aumento, generando inflazione crescente ed in futuro magari carestie anche nel ricco occidente.
      Ma da cosa è generato tutto ciò?
      Da metà degli anni ’80 in poi, il mondo occidentale si illuse di aver raggiunto il pieno soddisfacimento delle proprie richieste di cibo di origine agricola. In effetti negli anni precedenti si era manifestato un crescente miglioramento delle rese delle principali colture agricole, in relazione all’uso di concimi e fitofarmaci.
      Così dagli anni ’90 in luogo dei sostegni finanziari per gli agricoltori legati alla produttività delle colture (+ produzione, + reddito,)che avevano anche generato eccedenze, gradualmente si decise di legare il sostegno al reddito agli agricoltori verso il mero possesso del terreno sganciandolo completamente dalla produzione. Ciò ha determinato uno stimolo verso la non produzione, gli agricoltori comunque hanno percepito un reddito senza coltivare il terreno.Ciò è stato naturalmete anche infarcito da ideologismo ambientalista ed amenità varie. Con la ultima riforma della Pac addirittura agli agricoltori è stato offerto di non coltivare il proprio terreno per 20 anni (vincolato) in cambio di un lauto sostegno al reddito annuale. La misura si chiama ritiro ventennale dei seminativi dalla produzione, è operativa da un paio di anni.
      Oggi ci troviamo in situazione paradossale, nella quale abbiamo un ingente bisogno di commodities mentre una fetta dei terreni agricoli è mantenuta incolta. Così che i consumatori sono costretti non solo ad acquistare i prodotti alimentari di origine agricola a prezzi elevatissimi ( ed aumenteranno ancora) ma anche a pagare, attraverso la UE, gli agricoltori per lasciare incolti i propri terreni.
      Naturalmente la mia disamina è limitata, se vuoi possiamo approfonfire, un ruolo importante lo hanno anche le produzione bio-energentiche peraltro. In conclusione penso che la produzione agricola se sganciata dai vincoli della PAC possa garantire tranquillamente il soddisfacimento delle richieste alimentari europee.

    64. abacus
      ad ideare razionali possiamo anche essere bravi.
      Il problema nasce a selezionare le scelte adeguate.
      Intanto un quesito:com’e’ che tanti medici hanno
      vocazione per la politica,e riescono a coprire posizioni
      chiave,sottraendola ai tanti che per formazione culturale sicuramente gestirebbero al meglio la P.A.?
      E’ un altro argomento da aggiungere al dibattito da te proposto.

    65. Depero
      sull’energia,ormai tutti si sono accorti delle scelte
      sciagurate degli ultimi 25 anni,
      ed alle imminenti elezioni dovrebbero ricordarsene.
      Ci siamo ridotti a spegnere le lampadine,ma e’ solo un fatto simbolico,che anch’io faccio tenendo presente
      la faccia tosta di qualcuno.

    66. @ Supervisor
      Caro Super, siamo spesso d’accordo mi pare sulle idee.
      Quello che mi stupisce è la tua fiducia nella classe politica di centrodestra. Per me non saranno in grado di cambiare una virgola. Ovviamente sarò felicissimo di sbagliarmi.
      Sul nucleare per esempio ci sono fortissimi oppositori nel partito di Fini. Ti cito Alemanno per esempio. Tanto che con l’ex ministro Pecoraro Scanio si sono spesso trovati a marciare insieme.
      Ti predico anche il prossimo errore strategico italiano: gli OGM. Mentre in Italia saranno banditi. Li importeremo dai paesi extraeuropei per i prossimi 20 anni, visto che allo stato attuale non siamo autosufficienti, pagando ovviamente profumate royalti ai centri di ricerca stranieri che li mettono sul mercato.
      Per poi accorgerci, troppo tardi, che non costituiscono un rischio ma un beneficio.

    67. Depero, trascuri la caratteristica inflattiva che è del nostro sistema socio-economico. Sicuramente è un “problema” politico ma la politica la dettano i “grandi”: accordi di Bretton Wood e sospensione della convertibilità del dollaro in oro. L’energia pura è virtualmente illimitata, le tecnologie per trasformarla in lavoro sono limitate. Tesla è ormai solo una grandezza fisica, chi governava ha fatto sparire i suoi studi, ogni tanto salta fuori un’ipotesi, di recente il radiotrasporto di energia elettrica, e comunque non è patrimonio di conoscenza condivisa. La scienza non è libera, è finanziata e perciò eterodiretta degli scopi, si confonde la ricerca tecnologia con quella scientifica e stiamo a discutere di centrali nucleari invece che di petrolio come se noi disponessimo di uranio che invece è raro e si trova perlopiù in aree politicamente instabili, in questa fase probabilmente sarebbe più opportuno riattivare o costruire nuove centrali a carbone che perlomeno abbiamo in casa (in Europa) perché le nuove tecnologie di purificazione dei fumi le hanno rese compatibili con l’ambiente (più o meno come gli inceneritori) si assemblano in meno tempo rispetto a una centrale nucleare, non danno problemi di gestione delle scorie radioattive, il maggiore tra tutti i problemi derivati dal nucleare. A margine ti faccio notare che la Francia ha un rapporto privilegiato (per usare un eufemismo) di diverse sue ex colonie, Stati africani che dispongono di miniere d’uranio, mentre l’Italia no al massimo può avere qualche modesta influenza sulla Somalia, cioè polvere e sassi. Per l’agricolura mi rifaccio alla teoria inflattiva, quella di un mondo senza limiti che cresce, cresce … cresce. E per la sanità siciliana? Dda ci sunnu i picciuli!!

    68. @ Abacus
      non posso continuare se mi dici che l’uranio si trova in aree politiche instabili (Australia, Canada, Kazakhistan i maggiori produttori), che ex colonie francesi sono fornitrici dello stesso (non risulta), che l’uranio è raro.

      Da Wikipedia
      Si stima (World Nuclear Association) che dai giacimenti dispersi in tutto il mondo si possano estrarre in totale circa 4,2 milioni di tonnellate di ossido di uranio. Allo stato attuale (Cameco, stime 2005), la produzione mondiale annua di uranio metallico si aggira intorno alle 41.600 tonnellate.

      Non so quali siano le tue fonti, ma sicuramente parlano arabo.

    69. Depero, informati. Per la Francia il Niger e il Gabon. La Russia e il Kazakhistan sono stabili? Forse ma non creod siano da includere tra gli “amici”. Certo non è previsto un colpo di stato per domani, ma da qui a giurare sulla loro generosità ne corre. Forse con la fusione nucleare saremo più liberi ma ora non è così e penso che andare buttare tanto denaro per restare comunque dipendenti dall’estero e dai paese non affidabili credo non sia una buona idea, tanto vale risparmiare con le centrali a carbone e investire il risparmiato nella ricerca sulla fusione in cooperazione con altri stati, un gruppo di Stati tra cui quello francese ci stanno lavorando su da tempo. Dei tanti link che ti potevo passare te ne giro solo uno, buon divertimento.

      http://aspoitalia.blogspot.com/2007/02/i-cavalli-dei-cosacchi-e-luranio-russo.html

    70. Vi invito a rimanere in tema. Grazie.

    71. Scusa Rosalio ma fammi rispondere.

      Ok. Il Niger ne produce il 2% del totale, il gabon meno dell’1%, non mi pare che siano produttori tali da condizionare il mercato o da influenzare le scelte strategiche di base della Francia.

      Complessivamente mi pare di poter asserire che i produttori di uranio siano più affidabili di quelli del petrolio. Australia e Canada mi sembrano partner commerciali di primo livello e rappresentano una bella quota di mercato. Preferisco dipendere dall’Australia piuttosto che da un paese arabo.

      Ok, magari il nucleare non è la panacea di tutti i mali.
      Ogni medaglia ha due facce.
      Ma sicuramente sarebbe stato meglio se avessimo continuato lo sviluppo del nucleare in Italia.
      La versatilità nello sfruttamento di risorse di origine diversa è certamente un vantaggio per un paese.

      Il prezzo dell’uranio è aumentato certo. Almeno rispetto a qualche anno fa, quando non lo voleva nessuno. Tieni conto però che il valore della materia prima incide meno col nucleare, rispetto a carbone e petrolio, a parità di energia prodotta. Tieni anche conto che i costi di trasporto dell’uranio sono irrisori rispetto ai combustibili fossili.

      Insomma non so se è il futuro, stante lo stato di arretrezza tecnologica in cui versiamo, ma sicuramente è stata una occasione persa.

      Saluti

    72. Ribadisco l’invito a rimanere in tema. Ri-grazie.

    73. Depero
      mi hai schierato a Dx.
      Pero’ spesso faccio ragionamenti di Sx.
      In realta’ la mia e’ una posizione apolitica,nel senso
      che nei miei commenti non mi lascio condizionare se
      quello che scrivo va a beneficio della Dx o della Sx.
      Cerco di essere obiettivo.
      Tutti i giorni cresce la mia indecisione,proprio
      facendo il bilancio di quello che leggo e quello che scrivo.Ci sono ancora 2 mesi per decidere.
      Quando sento dire che l’Italia e’ un paese oppresso
      dal sistema fiscale,dal sistema burocratico e dal
      sistema giudiziario,sono portato a condividere.
      Se la cosa l’ha detto uno di Dx,sono portato a Dx.
      Quando vedo il nuovo PD imbarcare i professionisti
      del giustizialismo,(che,furbamente,sono saltati sulla barca per tempo,per non rischiare di restare a mare)sono portato ancora a Dx.
      Quando sento dire,dalla Sx moderata,di avere in
      programma di dare pari opportunita’ nell’accesso allo studio a tutti i giovani,anche dei ceti piu’ diseredati,mi sento un elettore della Sx moderata.
      etc.
      Alla fine mettero’ sui 2 piatti della bilancia
      le alternative e poi decidero’.
      Poi parli di fiducia nella attuale classe politica.
      Allora ti chiedo:
      che cosa fa la classe politica per meritarla?
      Qualche politico interagisce solo in fase preelettorale,e,dopo il voto,torna nel suo limbo,
      proprio tra le nuvole.
      Tema del Post : L’Udc minaccia l’uscita dalla Giunta.
      C’e’ da preoccuparsi?
      Tu mi sai dire di che cosa si sono occupati in giunta
      questi dell’Udc?
      Io non ne so nulla.

    74. abacus
      sull’Energia,confido che l’Enel sappia quello che
      c’e’ da fare.

    75. Neanche io so nulla delle gesta UDC in giunta.
      Ma non sono troppo preoccupato.

      Le tue valutazioni le capisco ma non tengono conto del pregresso politico. In campagna elettorale si fa a gara a spararla più grossa. No, io dovendo decidere non mi affiderei agli ultimi due mesi prima delle elezioni.

      Secondo me, voterai PdL, anche Berlusconi dice spesso cose di sinistra. E delle tre oppressioni puoi star certo che ti libererà dell’ultima, quella giudiziaria.
      Se ti basta, allora fai bene a votarlo.
      Con le altre due temo ci dovrai convivere per un pò.
      Dal mio punto di vista l’opzione Berlusconiana è a somma zero, quindi inutile. Semplificando io penso che l’oppressione burocratica sia inversamente correlata a quella giudiziaria purtroppo. Se decrementa la seconda, aumenta la prima.

    76. Depero
      non ci posso credere.
      Finalmente emerge nel blog un razionalista,uno col
      quale si puo’ dialogare.
      In quanto a quelli che le sparano grosse,ho sempre
      ripetuto che in politica puoi dire e scrivere quello che vuoi,poi sono i fatti che ti giudicano.
      Sull’oppressione giudiziaria,aspetto il Cav. alla
      prova dei fatti.
      Nell’antica Grecia mi pare che la Giustizia fosse
      affidata agli anziani,ai saggi,che avevano “giudizio”.
      Oggi troppi ragazzini si ritrovano a gestire processi
      piu’ grandi (diciamo per semplificare)di loro,che
      cercano la ribalta e la sensazionalita’ e finiscono
      col fare “fesserie”.
      E,gente assolutamente estranea,ne paga le conseguenze.

    77. Non ti illudere, sembro un razionalista ma sono solo un pragmatico.
      Sulla saggezza degli anziani ho molti dubbi.

      Secondo me l’UDC esce dalla junta. Giusto per dire qualcosa in tema.

    78. forse ho usato un termine non appropriato.
      Avrei dovuto scrivere “prudenza”,e non saggezza.
      Sull’UDC,e’ un delitto che non ci si voglia rendere conto che ogni tempo esprime un Leader.E per adesso
      i leader che si profilano sono 2:Berlusconi e Veltroni
      Veltroni che imbarca altri che aveva escluso
      e Berlusconi che sbarca altri che aveva incluso
      sono fatti che
      dimostrano la grande volatilita’ ch c’e’ in politica.

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