Restituito il manoscritto del Giuramento dell’Immacolata
Il volume del Giuramento dell’Immacolata Concezione, scomparso a dicembre dall’Archivio storico comunale, è stato restituito in un plico anonimo con una lettera di spiegazioni: sarebbe stato preso per errore, scambiato per un’agenda in omaggio.
Il volume, rilegato in pelle color cuoio e con fregi in oro sui piatti e sul dorso, raccoglie la testimonianza di un antico rito urbano, il Rito delle cento onze. Il rito, che ancora oggi continua a rinnovarsi, risale al 1624, quando Palermo era devastata dall’epidemia di peste e si decise allora di consacrare la città alla Vergine Maria. Da allora, ogni anno, la sera del 7 dicembre, il capo del governo cittadino (prima il pretore e dopo l’Unità d’Italia il sindaco) si reca nella chiesa di San Francesco d’Assisi per giurare di difendere il privilegio dell’immacolato concepimento e offrire un tributo simbolico di cento onze (o scudi).
Si favoleggia che, sparsi tra le pagine del faldone, si siano ritrovati i seguenti appunti:
“Accompagnare XXXXXX a danza”
“2 Kg patate, bucatini, latte e arance”
“Riunione di condominio per rifacimento facciata”
“Approvare progetto comunicazione”
“Pizza taxi 091. XXX.XX.XX”
Che tristezza..
felice del ritrovamento, ma perplessa sul fatto che insieme a questo siano state rintracciati molti altri testi provenienti dagli Archivi pubblici.
Una sola domanda, ma é così facile uscire da un archivio storico con un documento? Questa é la mia domanda.