Terra Madre
“Mangiare è un atto agricolo” ripete Carlo Petrini, presidente di Slow Food International, perché a seconda di ciò che scegliamo di mangiare indirizziamo la politica agricola di un intero Paese. Ho visto al cinema Aurora il documentario di Ermanno Olmi Terra Madre: molto suggestivo. Questo week end ero a Marettimo, un’isola dove si pesca sempre meno e non si coltiva ormai più nulla. Una turista piemontese si lamentava in un ristorante del fatto che si pensa di andare in un luogo così sperduto per trovare prodotti genuini e si scopre invece che ciò che si mangia proviene magari dalla propria regione di provenienza, se non addirittura dall’estero! Sono le follie di un sistema economico-culturale che ci ha abituato a vedere come arcaico occuparsi della terra mentre, sommersi dai rifiuti e disorientati dagli sconvolgimenti climatici, tornare alla terra, alla propria terra, sembra essere la mossa più indovinata e sostenibile. Carlo Petrini è convinto che le comunità del cibo saranno protagoniste di una terza rivoluzione industriale, quella della produzione pulita, e che avranno tanto da insegnarci. Terra Madre è una rete mondiale costituita da quanti vogliono preservare e promuovere metodi di produzione alimentare sostenibili, in armonia con la natura, il paesaggio, la tradizione e con una concreta idea di qualità della vita basata su tre concetti: buono, pulito e giusto. Una visione “politica” con un peso specifico ben maggiore di quello degli spot dei partiti – di destra o di sinistra – che conosciamo.
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