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mercoledì 27 nov
  • Caffè e tunisini

    Al lavoro mi capita sempre più spesso di prendere caffè con gente pressoché sconosciuta. Sono lì da pochi mesi, dunque non conosco ancora molta gente.
    L’altra mattina, al rientro dal caffè, mi sono fermata in stanza con una signora ormai prossima alla pensione.
    Mi racconta di essersi trasferita a Terrasini, insieme ai suoi figli ed al marito. Mi dice dell’aria buona e dei ritmi, pare, meno frenetici di Palermo. Ed ecco la notizia strabiliante. Negli ultimi tempi ci sono stati dei furti. Furti nelle abitazioni. Hanno preso, a sentir lei, cose di poco conto.
    La vera rivelazione me l’ha riservata alla fine. Sono furti effettuati da tunisini, mi rivela. Silenzio. La vedo osservarmi di soppiatto, nell’attesa che io confermi qualcosa…un pregiudizio forse. Chiedo da cosa abbia desunto la nazionalità dei ladri. Beh, mi dice, è ovvio visto che le sostanze rubate non erano di gran valore. Ho chiuso lì il discorso. Mi è rimasta, però, una grossa curiosità. Sarà vero, poi, che i siciliani rubino solo a partire da una certa cifra?? E poi, perché proprio tunisini?
    Magari al prossimo caffè, avrò l’ardire di chiedere maggiori dettagli.

    Ospiti
  • 22 commenti a “Caffè e tunisini”

    1. Tutto ciò mi lascia alquanto perplessa, comunque cercherò di dare una spiegazione (non giustificazione) all’accaduto.
      Credo che questa etichetta appioppata ai ladri dipenda semplicemente dal fatto che il termine “tunisino” venga usato indiscriminatmente per indicare tutti coloro che non sono italiani, che sono stranieri, in particolare extracomunitari di colore. E si parte anche dal presupposto che siano loro a rubare.
      Ripeto, non è una gistificazione, ma solo una spiegazione data alla luce della mentalità locale che mi sembra di poter conoscere abbastanza bene…per fortuna/purtroppo!

    2. squallore…siamo un popolo ripugnante

    3. I tunisini o marocchini non hanno alcun interesse a rischiare l’espulsione per quattro carabattole di poco conto. Autori del furto quindi sono i locali oppure, se dobbiamo incolpare una etnia, i rom, per i quali il furto è culturalmente accettabile.

    4. Anche i tunisini rubano… che Allah gli possa tagliare la mano destra!

    5. Maria Luisa confondi i tunisini con i turchi.
      A Palermo gli extracomunitari sono “i turchi” non “i tunisini”!

    6. ma che vuol dire che per i rom “il furto è culturalmente accettabile”??
      mi sembra un po’ razzista come affermazione, oltre che generica!

    7. E’ una affermazione corretta, per loro è normale rubare ed abitare nelle baracche sotto i ponti.

    8. Mah!

      Da che l’uomo è tale, esiste il furto.
      E quindi prima che si diffondesse il fenomeno degli extracomunitari forse i siciliani non rubavano?

      Non aggiungo altro.

    9. vedo che la discussione sta decollando, allora vorrei dare un contributo: per gli italiani la corruzione e l’evasione fiscale sono culturalmente accettabili; i turchi invece fumano molto, e i negri (meglio scriverlo direttamente così) hanno il ritmo nel sangue.
      avanti il prossimo

    10. @Luftwaffe:se gli fornisci vitto e alloggio adeguato,sono sicuro che viene meno l’esigenza di rubare e vivere in baracca

    11. Per quanto mr wrong volesse essere ironico, dobbiamo ammettere che, in realtà, tutte le sue affermazioni descrivono piuttosto bene le varie etnie.
      Credo che quanto succeda quotidianamente in giro da noi ci confermi come ormai la corruzione e l’evasione fiscale siano ampiamente accettate dalla maggior parte della popolazione italiana.
      Che i Turchi fumino molto non è un modo di dire, ma una realtà. Proprio oggi c’è un’intervista sul Corriere della sera in cui un intellettuale turco attacca i politici della sua nazione per aver emanato una legge che vieta di fumare nei bar e caffè. L’intellettuale intervistato afferma anche che il fumo rientra tra i piaceri in cui quasi tutti i Turchi indulgono e spera che la legge risulterà nei fatti inattuata.
      Sugli uomini di colore e il ritmo nel loro sangue credo non ci sia da aggiungere molto, è un dato di fatto comprovato da film e video musicali per nulla discriminatori. Sfido qualunque uomo dalla carnagione chiara a ballare la break dance con la stessa scioltezza degli uomini di colore.
      Ovviamente ci sono le dovute eccezioni, relative a tutte e tre le etnie di cui si è qui discusso.

    12. Premetto che sono milanese, ma credo che indipendentemente dalla città, tutti siamo interessati all’argomento: dappertutto ci sono immigrati extracomunitari e altrettanti italiani che rubano. Sono d’accordo con Giorgio nel sostenere che se i ladri avessero di che sostentarsi, smetterebbero di rubare. E’ facile pontificare e dare giudizi a pancia piena, stando in una bella casa con l’indispensabile e il superfluo a portata di mano.
      Ma proviamo ad avere meno del nulla, con dei figli a carico che piangono per la fame. Chi resisterebbe ad una tortura simile ?
      Invece c’è l’altra categoria di ladri, che ruba a piene mani e non paga mai il conto. A quelli bisognerebbe tagliare le mani !
      Quanto poi ad affermare con certezza che i malavitosi in questione sono certamente tunisini, penso ottimisticamente che la Signora cerchi di difendere il suo/nostro paese, così come una madre difende sempre il proprio figlio, anche quando è certa della sua colpevolezza.

    13. @giorgio siragusa
      Con tutto quello che guadagnano mandando i bambini ai semafori e a rubare, potrebbero vivere anche in una suite d’albergo.Ma le baracche e la sporcizia fanno parte di loro, non ci rinunciano neanche se costretti.

    14. Ah ah che poi spiegatemi, anche se solo per un attimo volessi credere che questi stanno nelle baracche solo perchè non hanno un sostentamento…ma che senso ha venire a Palermo dove lavoro non ce n’è neanche per i Palermitani? se avessero veramente voglia di vivere come gli altri andrebbero in paesi in cui il lavoro c’è…

    15. Mi è capitato di essere stato derubato di oggetti per cui non vale la pena rischiare, e devo a malincuore ammettere che gli artefici erano dei palermitani. Ci si illude che vi sia differenza tra extracomunitari e “alienati dalla comunità”, cioè siciliani, ma la dura verità è che sono uguali e che spesso il siciliano è peggio perchè più arrogante e cattivo fin nello sguardo. Se ci guardassimo dal di fuori mentre siamo incazzati ci renderemmo conto che diventiamo eccessivamente cattivi assumendo uno sguardo che stupirebbe quasi tutto il resto del mondo. Pensateci, c’è della verità in ciò che ho detto anche se non mi va di dilungarmi ad analizzarlo nei particolari facendone un caso di studio con un mega commento di un chilometro. Non è il momento.

    16. Ciò che mi sono sempre chiesto è: quanto c’entra la mafia e la mafiosità dei siciliani in tutto questo?

    17. @ Lutwaffe 1: sul mandare i bambini ai semafori: io non faccio mai l’elemosina a questi bambini proprio perchè sono sfruttati e parto dal presupposto che più portano a casa più il giorno dopo verranno rimandati ai semafori. Su questo però, per me trattasi semplicemente di crimini, che come tali dovrebbero essere puniti. Torniamo, come spesso accade, là; cioè che in Italia le leggi sono barzellette.

      @ Lutwaffe 2: sul vivere nella sporcizia ecc. Non sono particolarmente informato in generale sui Rom, ma a suo tempo avevo trovato abbastanza istruttivo il film “Un’anima divisa in due” (http://it.wikipedia.org/wiki/Un%27anima_divisa_in_due) dove ad esempio si spiegava piuttosto bene la scelta (perchè di questo si tratta) di vivere in roulotte e non in appartamenti normali.

      Io personalmente rispetto queste scelte e ribadisco che il problema è quello dell’applicazione delle leggi in Italia.

    18. @Mr Wrong
      Vedo che anche per te le roulotte siano una scelta che loro fanno, Giorgio Siragusa crede che siano costretti a starci per disagi economici 🙂

    19. @Mr Wrong
      vedo che la discussione sta decollando, allora vorrei dare un contributo: per gli italiani la corruzione e l’evasione fiscale sono culturalmente accettabili; i turchi invece fumano molto, e i negri (meglio scriverlo direttamente così) hanno il ritmo nel sangue.
      avanti il prossimo

      Innegabilmente a questo punto dobbiamo includere che i siciliani sono mafiosi…

    20. @Luftwaffe:quello che credo è affar mio,studi antropologici confermano l’esistenza di popoli nomadi che si distinguono dagli stanziali;che poi alcuni stanziali, per cecità intellettale,attribuiscano ai nomadi tutte le disgrazie del Pianeta,è una triste realtà con cui bisogna confrontarsio

    21. @Giorgio Siragusa
      Non conosco nessuno che attribuisce ai nomadi tutte le disgrazie del Pianeta,sarebbe troppo.

    22. Pero’ il post di MR Wrong in cui si diceva che per gli italiani sono culturalmente accetabili la frode; l’evasione fiscale e la corruzione, mi trova particolarmente d’accordo, a cui aggiungerei che per noi è normale avere dei politici con la cocaina nei cassetti dei ministeri e festeggiare in palazzi statali con ragazze di dubbia moralità.
      Pero’ non accettiamo che per i ROM sia normale vivere nelle roulotte o mandare i figli a mendicare in mezzo alla strada, o peggio ancora a rubare, perchè?
      Ipocrisia….

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