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domenica 24 nov
  • Il film di Natale? Broken Flowers, Jim Jarmusch!!!

    Tutti prima o poi ci troviamo a scappare via dai pranzi natalizi mezzi assonnati dal cibo ingurgitato e totalmente indecisi su dove andare. E allora una delle possibilità che si aprono per passare i lunghi pomeriggi e serate di schiffaramento vacanziero (oltre al già citato Serpotta che, ormai al pari della cassata, non può mancare per le feste comandate) è il mitico film di Natale.

    In passato ahimé più di una volta mi sono ritrovata a guardare i vari Natali in India, Brunei, ecc dei Vanzina ma oggi, dopo essere stata imbottita di anni e anni di alta preparazione culturale il mio codice linguistico si è affinato e i Vanzina non mi danno più quella soddisfazione che appaga lo stomaco già provato. Dunque, per chi come me, cerca qualcosa in più per poter digerire ho un film da consigliare: Broken Flowers di Jim Jarmusch, in programmazione all’Aurora.

    Jarmusch racconta il declino di un don giovanni (il mitico Bill Murray) che dopo essere stato lasciato dalla sua donna riceve una lettera anonima che gli comunica che ha un figlio di 19 anni. L’impenitente scapolone, non sapendo che pesci prendere si lascia trasportare dai consigli dell’amico-vicino di casa appassionato di gialli e investigazioni e parte, alla ricerca delle donne che avrebbero potuto essere le madri del presunto figlio mai conosciuto.

    Ora, per chi conosce Jarmusch, il trovarsi nel mezzo di una struttura narrativa a episodi non rappresenta una sorpresa (filmografia) ma questa volta l’andamento è uniformato da diversi espedienti sia linguistici (inquadrature, scoloriture e camera-car sulle strade in understatement dei paesi e delle contrade medioamericane) sia di contenuto (il mazzo di fiori rosa comprato prima di ogni incontro, le espressioni facciali di Murray che da sole valgono la vista del film, i mestieri delle vecchie amanti uno più pazzo dell’altro, la meravigliosa colonna sonora di musica para-jazz etiope).
    Devo dire inoltre che tutti e cinque gli incontri si costruiscono su di un climax discendente che altro non fa che esasperare i toni delle crisi di mezza età che il viaggio del protagonista (oltre alla sua tuta da ginnastica) incarna.

    Insomma senza svelare troppo consiglio ai palermitani soffocati da cassate e stucchi la visione di Broken Flowers: la riflessione sul viaggio (molto abusata da chi scrive), la riflessione sulla crisi della media borghesia alla ricerca del tempo e degli ideali perduti (la foto in bianco e nero di una delle ex del protagonista vestita da hippy). La visione di Jim Jarmusch come intimo specchiarsi sulla strada e sulle microespressioni di Murray per scoprire che: «il passato è passato, il futuro ancora non c’è e l’unica cosa che conta è questo presente». Il fatto che la frase venga detta su di una cassetta della frutta, su di un marciapiede, in mezzo ad una strada, mi riporta tanto, ma tanto, ad una realtà conosciuta.

    Palermo
  • 10 commenti a “Il film di Natale? Broken Flowers, Jim Jarmusch!!!”

    1. “il viaggio come metafora” , ossia l’abuso per eccellenza quando le idee scarseggiano e si vuol rischiare poco:capita a tanti, anche a Jarmusch , i tempi sono quelli che sono, e le conclusioni alla Catalano sono solo il comodo rifugio mentale per certi periodi un pò così.auguri di buon anno, e per chi parte, che siano viaggi per..viaggiare. bye.

    2. Perchè invece….del solito film di Natale non leggersi un buon libro?
      Io vi consiglio “La Mennulara” di Simonetta Agnello Hornby ambientato nella Sicilia del novecento con uno stile “cronachistico” che ricorda Sciascia, uno studio sui personaggi e uno scenario quasi pirandelliano….interessante e divertente per trascorrere un pomeriggio immersi nella “sicilianità” rurale degli anni 60!!Buon Anno a tutti siculi e non…..

    3. A chi è piaciuto Broken Flowers, sempre del mitico Jim, raccomando Ghost Dog, che secondo me rimane il suo più bel film ;).

    4. una precisazione: la musica “para-jazz etiope” è di Mulatu Astatke e “Yekerme Sew” è uno pei pezzi più belli. ma bello veramente.

    5. hai ragione, io ho tutti i CD di Mulatu Astatke sul comodino

    6. Sinceramente non capisco l’entusiasmo per l’ultimo film di Jarmush… se parliamo di Dead Man, Mistery Train, Ghost Dog, Down by Law sono d’accordo… ma Broken Flowers è un film lento, che si trascina sul nulla, Bill Murray ricicla le sue espressioni da “Lost in Traslation”, senza riuscire a dare un minimo di profondità al personaggio…un’occasione perduta….

    7. Domanda importante: Dove si comprano o trovano i CD di Mulatu Astatke?? Qualcuno può rispondermi per email? dafne@mysunrise.ch

    8. se tu ami Mulatu Astatke significa che no conosci piu grande gruppo di musica senegalese i Mufuireuinduku Ndaatamakanka se vuoi ti mando cd masterizzato da mio amico

    9. abdoulaye, mi mandi quel cd? ma fanno etnojazz?
      antonio

    10. io no so se fanno entojazz che non lo conosco pero sò che io amo loro musica domani vedo mio amico Yussu che à il masterizatore e lo chiedo se puo farti una copia
      adabramatakanka a tutti!

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