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sabato 23 nov
  • “Baarìa” candidato alla cinquina per il miglior film straniero agli Oscar

    Baarìa, il nuovo film di Giuseppe Tornatore, è candidato per l’Italia alla cinquina per l’Oscar al miglior film straniero.

    La decisione è stata presa dalla commissione dell’Anica.

    “Baarìa”

    Palermo
  • 18 commenti a ““Baarìa” candidato alla cinquina per il miglior film straniero agli Oscar”

    1. in realtà è candidato, per l’italia, alla cinquina per l’oscar al miglior film straniero; la cinquina sarà resa nota a febbraio, adesso comincerà la promozione negli stati uniti

    2. Rudolf abbiamo esplicitato meglio. Grazie.

    3. C’era anche ” Vincere ” di Bellocchio tra i candidati. Un film eccezionale nel vero senso della parola. Soprattutto per il lavoro di intaglio dei materiali d’eopoca. Un film sulla passione del potere, sul fascismo, sulla sua immagine e sul rapporto ( di sempre ) tra il fascino esaltante e cupo del potere, il servilismo e il dominio.

    4. “Vincere” di Bellocchio è di gran lunga superiore al melenso e sempliciotto Baaria, ma non è da premio Oscar purtroppo

    5. @richi. Semmai è il premio Oscar che non è da ….”Vincere”.

    6. Bedda matri chi sugnu cuntienta!

    7. “vincere” potrebbe far pensare…orrore!
      @gabriele, bravo ad averne parlato, è pura barbarie.
      pare che un toro sia stato ammazzato per esigenze “artistiche” (?)
      rilancio e rialzo per chi fosse distratto
      http://cinefestival.blogosfere.it/2009/09/lega-anti-vivisezione-contro-baaria-polemiche-per-un-bovino-ucciso.html

    8. L’ho visto ieri. Devo dire che, a parte l’uccisione della mucca, il film è davvero un capolavoro. Non delude assolutamente le aspettative, e la candidatura se la merita in pieno. Un concentrato della nostra Sicilia, con tutti i suoi pregi e suoi infiniti difetti, una riproduzione storica eccellente. Alla fine del film si è commossi, e arriva il rimpianto per un Sicilia che fu, una Sicilia che amiamo ancora, ma che è scomparsa da tempo…

    9. Una sequenza d’immagini parecchio stereotipate non è un film, figuriamoci un capolavoro. In Baarìa tutto rimane in superfice eccetto la mia delusione.

    10. Andate a vedere l’ultimo di Woody Allen: ogni film di questo regista incarna un’idea genialmente diversa e senza finanziamenti pubblici. Sarà questo il motivo per cui in Italia si assiste all’obsolescenza della stessa intuizione originale (Nuovo cinema …) finanziata a man bassa dalla Regione e dallo Stato?

    11. @ luca.

      stereotipate forse, però io vi ho visto immagini che ricordano parecchi echi familiari vicini e lontani.

      quando ero bambino si compravano le galline vive, le si spennavano dopo avere tirato il collo, e poteva capitare che qualche parente o amico portasse in dono un capretto allevato in casa. mi sembrano un po’ ipocrite le critiche animaliste.

      e poi mi sono ricreduto sulla critica che gira da tempo che accusa il film di non parlare di mafia.

      la mafia è più rassomigliante a quella di “baaria” piuttosto che a quella rocambolesca di “palermo-milano solo andata”

    12. @nicola, proprio woody allen sei sicuro?
      ma chi quello che ha realizzato un film come vichy cristina barcelona solo perchè glielo finanziava la filmcommission catalana realizzando tralaltro
      un film di una banalità inquietante,

      http://www.mymovies.it/dizionario/critica.asp?id=334327

      magari fai qualche altro esempio….

    13. @Chiara, è la conferma di quello che dico: i finanziamenti pubblici uccidono perfino il genio di un regista come Woody Allen …

    14. baarìa è così curato nei dettagli e così mastodontico, così pieno di “personaggi” che quasi quasi la storia scivola sullo sfonfo…
      Più che un film, un gigantesco quadro…

    15. @Chiara. Si proprio W.Allen ( rispondo io ). E “Vicky Cristina Barcellona” non è “banale” per niente ( secondo me ). Anzi in quel film W.Allen regala uno dei più intensi ritratti femminili del suo cinema, magari senza la profondità di “Un’altra donna” ma comunque con la complessità di “Hannah e le sorelle”. E’ un film che avvolge e cattura, che porta, come l’ultimo, a ridefinire la sua opera. Sempre a metà strada tra passato e presente. Ha sempre bisogno di finanziamenti W.Allen, ormai gira ossessivamente quasi un film all’anno. Forse per sfuggire, anzi scappare, dal tempo che passa.

    16. il film non l’ho visto, mi erano bastati i precedenti, spero che la cifra stilistca non sia ancora una volta questa
      http://www.youtube.com/watch?v=W5a0bTv0nE0

    17. Ma non doveva vincere tutto anche a VENEZIA?

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