Palermo-West Ham visto da Londra
Dopo avevano optato per trascurare la cosiddetta “guerra delle magliette”, i tabloid inglesi sono stati tipicamente sensazionalistici nei loro servizi sulla violenza prima e dopo la partita di Coppa Uefa tra il Palermo e il West Ham.
Secondo The Sun, i fan londinesi “hanno temuto per la propria vita”, con un astante che sosteneva che i palermitani li avrebbero colpiti con qualcosa simile a dei missili, molti dei quali lanciati dai tetti delle case. The Daily Mirror (Il sarcasmo sulla mafia porta al terrore) è stato un po’ più critico sul comportamento aggressivo dei tifosi inglesi ubriachi, mentre The Evening Standard, un quotidano londinese, (I tifosi del West Ham scatenati) è stato l’unico giornale che ha notato che il “disordine” della sera prima del match era scaturito dopo che alcuni Hammers avevano iniziato ad azzuffarsi tra di loro.
The Daily Mail (che rappresenta molto più la voce della classe media dei sobborghi, ha condannato profondamente le azioni “vergognose” di circa 500 “minacciosi” tifosi del West Ham, intenti a creare problemi prima della partita. Come il Mail, sia The Guardian che The Times (giornali “seri”, il primo simile a La Repubblica e il secondo alCorriere della Sera) ne hanno parlato nei pezzi sulla partita, piuttosto che separatamente.
The Guardian ha detto che era “difficile essere scontenti dopo l’uscita veloce del West Ham dalla competizione”. Per The Times, la notte prima la gara “ha evocato l’hooliganismo nauseante degli anni ’80” e la violenza è stata “una fine odiosa per un’ avventura europa fortunatamente breve”.
Sulla rete nei forum dei fan c’è un senso di rabbia per il cattivo trattamento ricevuto dai Carabinieri. Ma c’è anche molta tristezza. Davvero non pensavano che sarebbe andata così. Il West Ham è una società orgogliosa, di un quartiere orgoglioso di Londra, il vecchio East End. Le cose sono cambiate dai momentacci degli anni 70 e ’80, quando sembrava che ogni psicopatico provinciale e scemo del villaggio arrivasse ad Upton Park, stadio della squadra, per la dose di hooliganismo. Sono stati tempi bui. La squadra adesso è al centro di una comunità multiculturale e ha fatto seri tentativi di affrancarsi dalla sua vecchia immagine.
La faccia attuale è giovanile, con alla guida un allenatore simpatico, Alan Pardew (che ha descritto i palermitani come “brillanti”). Sì, per fortuna le cose sono cambiate ma – come altrove nel calcio inglese – resta un residuo dei giorni neri, con i vecchi delinquenti che escono dal semi-ritiro per le grandi partite in trasferta all’estero (essendogli stato proibito di viaggiare in casa). Non sarà sfuggito all’attenzione di qualcuno come alcuni di questi vecchi idioti camminassero su e giù per corso Vittorio Emanuele, di cui la maggior parte quarantenni, se non cinquantenni…
Ovviamente la maggior parte del tifosi del West Ham è composta da persone equilibrate che possono buttare giù pinte di lager per tutta la notte senza sentire il desiderio di prendere a pugni qualcuno. Ciò che è veramente triste è che sembra che nessuno abbia comprato nemmeno una delle infelici magliette “Hammers vs Mafia” – un’idea di un commerciante ignaro del mercato (la più probabile lettura data dal Sun per uno “scherzo”. Ho incontrato un amico tifoso degli Hammers-supporting al pub uno o due giorni dopo della prima partita a Londra. Abbiamo chiacchierato delle t-shirt, che lui aveva visto in vendita, ma non aveva visto nessuno comprarne e per certo non aveva visto nesuno che ne indossava una allo stadio.
Effettivamente, finché non gliel’ho accennato, non sapeva niente del rancore che avevano provocato in Sicilia. Era tentato di comprarne una per sé? “Cosa? Stai scherzando?. Ha preso un sorso di birra. “Naaah, erano merda”. Esattamente.
ha Londra hai fatto il big man….
ed a Palermo hai pianto.
ti ricordo salito sull’apino del panellaro….
help me, help me…
Inglese da Palermo te ne sei andato pieno di paura.
UP
raccontiamole tutte le cose…