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sabato 23 nov
  • Perché uomini e donne non appattano

    Mi trovavo a uno di quegli appuntamenti ciclici, una delle solite cene tra cugini, ci vediamo ogni tot di tempo e andiamo a cenare assieme da qualcuno o da qualche parte.
    Ricordo perfettamente quel momento: quella sera eravamo a Mondello che per me rappresenta la summa delle mie speculazioni, il mio monte Sinai in cui la mia coscienza partorisce grandi verità. Mondello è il mio personale interfono tra la verità e la mia capacità di recepirla.
    Era una sera normale, ancora un po’ fredda ma adatta alla passeggiata; una di quelle in cui ognuno passeggiava accanto al proprio consorte, compagno, sms privato.
    A turno ci si lamentava dell’immaturità di un sesso o della mancanza di tenerezza dell’altro sesso, come sempre le richieste non appattavano.
    Io tacevo.
    Il motivo era che preparavo la mia epifania: avevo capito.
    Sentivo le voci dei presenti come in lontananza, la mente volò ad afferrare il concetto e tutto fu chiaro: il motivo per cui le donne si lamentano del fatto che gli uomini sono immaturi è proprio perché tecnicamente lo sono e il motivo per cui l’uomo si lamenta dell’esigenza della donna è perché lui non sarà mai adeguato.
    Gli uomini codificano perfettamente e integralmente la propria virilità a sei anni.
    La donna la propria femminilità a uno.
    A sei anni il bambino mostra esattamente quello che cercherà per tutta la vita: la compagnetta di giochi o la mamma.
    Lui non vorrà altro: non cercherà la madre dei propri figli, non cercherà la moglie o la manager della sua vita, solo una delle due cose: la compagnetta di giochi o la mamma e non è una colpa ma un incantevole dato di fatto.
    La chiarezza si ha guardando i bambini.
    Il bambino che si innamora della compagnetta di giochi è quello che la guarderà sempre con gli occhioni, la riempirà di attenzioni e piccoli doni, la preferirà al gioco con gli altri amichetti, di fronte ad altre alternative sceglierà sempre la compagnetta di giochi che rappresenta il suo mondo, tenderà a proteggerla, a renderla esclusiva e a sentirsi virile accanto a lei, il suo power ranger. …Ora, capace che quella bambina se ne fregherà pure un po’ e lo lasci fare perché c’abbutta ad avere questioni o in quel momento ha chi gioca con la sua bambola, ma quel bambino in quel momento è un uomo a tutti gli effetti.
    E così lui farà per tutta la vita quando da adulto cercherà una compagna con cui giocare e poter adempiere al suo ruolo di super eroe.
    Poi c’è il bambino innamorato della mamma: il bambino coperto di splendide attenzioni, cure, di mille coccole e moine fisiche o verbali, mminzigghiato, abituato allo smisurato amore materno, il principino di casa che difenderà la sua mamma a costo della sua vita, si abituerà a dare perché riceve e così sarà per sempre quando da adulto cercherà la donna che gli rimbocchi le coperte e si preoccupi di scegliergli i vestiti.
    La donna diventa tale appena prende la prima bambola in mano.
    Non si sa per quale arcano motivo ma a quel punto, automaticamente, possa l’innoccente avere uno, due, tre o quattro annuzzi, com’è come non è, subito diventa 30’enne madre di famiglia e ha la coscienza di essere figlia e da allora comincerà la sua personale ricerca del padre proprio o quello di quella bambola.
    Insomma: è per questo che le rispettive ricerche non appattano.
    Il maschietto cercherà la compagnetta di giochi o la mamma
    La femminuccia cercherà il padre proprio o delle proprie bambole.
    …Cose cose cose…

    Ospiti
  • 26 commenti a “Perché uomini e donne non appattano”

    1. Del trionfo dell’ovvietà….

    2. in questa analisi della rappresentazione dei sentimenti maschili e femminili mancano i fattori: fertilità,crescita,figli, dolore, vita e morte. gli esseri umani non si misuriamo solo con le bambole e con i papà, altrimenti sarebbero limitati.

    3. per essere sincero io non ho mai capito perché mi piacciono le femmine, perché fino a poco tempo fa si trattava addirittura di “un’ossessione” ( piacevole ), non so perché non le ho mai capite nonostante momenti di illusione di averle capite a fondo.
      ED E’ MEGLIO COSI’.
      N.B. per i correttori dei quali Rosalio è pieno: gli accenti in questo modo sono dovuti alla mia tastiera non italiana.

    4. Da un punto di vista puramente evolutivo (non dimentichiamoci che per quanto tentiamo di negarlo siamo e restiamo animali) la differenza di approccio fra uomini e donne sta nel fatto che il maschio della specie cerca il maggior numero di compagne possibili mentre la femmina cerca il miglior esemplare maschile possibile.
      Traducendolo in termini umani, l’uomo è e sarà attratto dalle donne a prescindere, anche se sposato felicemente etc, mentre la donna cercherà sempre colui che secondo lei è maggiormente in grado di assicurarle sicurezza e stabilità per se e la propria prole. Ci sono da tenere in considerazione anche i meccanismi di innesco dell”arousement”, dell’eccitazione, che per l’uomo sono essenzialmente visivi mentre per la donna no (prova ne sia che la pornografia è un mercato al 99% dedicato agli uomini)
      Il che porta ad alcune strategie, in primo luogo quella dell’amante. Il massimo in termini evolutivi per per il maschio è infatti fare in modo che i propri figli vengano cresciuti da un altro uomo (che li crede propri). Sembra immorale ma è una strategia evolutiva ben consolidata nel mondo animale…

    5. il futuro è gay!

    6. Appunto, Isaia, nel mondo animale! Rivendico con orgoglio la distanza ontologica dell’uomo da ogni altro animale, finchè capace di assicurarsi il primato della ragione sulle “ragioni” della forza e sull’istinto secondo una libertà che è autodeterminazione verso ciò che sentiamo come giusto, buono e vero. E’ più sensato, per un uomo, assecondare la ragione più che gli istinti. O no?

    7. VERISSIMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    8. Donato, l’errore sta nel disconoscere e rifiutare la componente istintuale, che è iscritta nel nostro DNA il quale (parafrasando Dawkins) ha come unico programma quello di cercare di riprodursi al meglio possibile.
      Detto questo, tu puoi anche resistere agli istinti, ma non puoi negare che essi spingano in una ben determinata direzione. E che questi istinti alla fine siano comunque alla base dei nostri comportamenti sessuali.
      Dopodiché nei millenni si sono pensate intere sovrastrutture per arginare e contenere gli istinti in nome del predominio della ragione: Religioni, leggi, tabù, e chi più ne ha più ne metta.

    9. “Per quanto cerchi di ignorare l’eredità del passato, l’uomo rimane essenzialmente un primate, una scimmia in crisi, che segue nella vita sessuale e sociale i modelli di comportamento fissati dai suoi antenati scimmioni cacciatori.”
      argomento trattato, a volte in maniera ironica e divertente, da Desmond Morris in “La scimmia nuda”.
      ve ne consiglio la lettura.

    10. L’istinto detta l’agenda dell’animale, ma non dell’uomo altrimenti si negherebbe la sua libertà. Mi sorprende come si trovi più “rassicurante” enfatizzare le somiglianze (istinto) invece che le differenze (ragione e volontà) nel confronto con gli animali: perchè?

    11. Io credo che, purtroppo,l’uomo si sia disabituato per mille motivi all’uso della ragione e della volontà e che si lasci dominare dall’istinto scambiandolo come suprema espressione di libertà

    12. infatti luxuria si è andata a tagliare la ciolla a casablanca

    13. Effe gradirei un linguaggio più consono. Grazie.

    14. ragazzi, se volete andiamo tutti a fare una passeggiata a mondello…

    15. comunque, secondo me uomini e donne si possono capire perfettamente…le bambine spesso diventano donne e i bambini uomini…succede, più spesso di quanto l’autrice pensi.
      prova a cambiare spiaggia Chiara, ormai a mondello l’occhio spazia poco, e magari il pensiero ne risente e diventa schematico come una fila di cabine balneari che non ti fanno vedere orizzonti più ampi! 😉

    16. 🙂
      caro stalker capisco la bonarietà della nota però a me non dispiaceva la prospettiva infantile: pensavo che non fosse necessario crescere per avere una relazione matura ma bastasse solo scegliere di lasciarsi trasportare dalla gioia del bambino.
      Appena tornerò mi arrampicherò sulle cabine e ti penserò
      🙂

    17. RAGAZZI CONCORDO CON ANDREA IL FUTURO è GAY E LO DICE UN BEL RAGAZZO(A CUI NON MANCANO LE RAGAZZE) CHE STA CON UNO SPLENDIDO RAGAZZO DI COLORE DA 2 ANNI..E LE DONNE MANCO LE GUARDO

    18. Ecco, se la medicina riuscisse a fare in modo da realizzare la riproduzione degli omosessuali (uteri in affitto e donatori a parte, parlo di riuscire a mescolare i cromosomi maschio-maschio e femmina-femmina) questa sì che sarebbe la più grande vittoria della ragione sull’istinto (inteso come natura).

    19. @chiara, mi va benissimo rimanere bambini, basta non fare sempre gli stessi giochi che ci hanno insegnato e ribaltare gli schemi. ah, non mi pensare troppo, perchè sono una bambina pure io, mica un bimbetto! 😉
      @alessandro, tanti auguri! 🙂 spero però che il futuro non sia solo gay, spero sia più libero, qualsiasi siano le nostre inclinazioni sessuali e scelte affettive…sarebbe già un bel passo avanti se venissero riconosciuti pari diritti a tutti!!!

    20. scusa stalker a forza di sentire che il futuro è gay mi stato immedesimando
      😉

    21. Scusa, Chiara, ma il tuo post era super-scherzoso, vero? Altrimenti sarebbe un’opinione iperfemminista e alquanto di parte…
      Proviamo allora a vederla da un’altra angolatura. Cosa ci impedisce di pensare che una ragazza cerchi in un ragazzo un padre, anche se maschera molto bene questo desiderio? In effetti quanti uomini, anche ragazzi giovani, si fanno in quattro per assecondare la propria ragazza, viziandola come una bimbetta!
      E, dato che ci siamo, si dice sempre, idea ribadita nel post, che le donne sono mature e gli uomini no. Non capisco cosa si intenda; la mia constatazione è che maturità e genere sono poco correlati. Semmai, obiettivamente, in fatto di maturità darei il vantaggio ai maschi. Preciso che sono una donna e quindi non parlo per partito preso.

    22. Donnne e uomini non appattano ? Non saprei, avevo tre donne e fu la mia rovina. Piatto, il doppio. Mi mise sotto la sua scala : 7 8 9 10 J. Mi salvò la direttrice di una Banca Popolare. Uno di quei prestiti, a piccole rate mensili che però durano all’infinito . Ma se c’è una certa elasticità è tutto sopportabile. Stiamo ancora insieme.

    23. @isa: il tono del post è assolutamente scherzoso.
      è la prima volta che mi sento dare della femminista e mi sento emozionata.
      In realtà, se proprio volessimo cercare una direzione in questo post, strano a dirsi ma sarebbe proprio una corrente filomaschile.
      però non prendetemi troppo sul serio
      🙂
      @manuelo… devo capire…(e ci vorrà tempo)

    24. @chiara, non avevo dubbi che avresti avuto problemi a capire manuelo, ma vedrai, prima o poi ce la farai.
      non dimenticarti di arrampicarti sulle cabine per vedere oltre…

    25. @chiara: ehm, il mio nickname sarebbe eli, comunque grazie per “isa”, fa più donna e aggiunge indizi al mio nome completo.
      No, per carità, non emozionarti: per la logica, se il post è scherzoso non sei femminista, e comunque un femminismo del genere sarebbe sciocchino. Ma la prospettiva infantile…idem. Saluti

    26. Un cordiale saluto,

      gentile Chiara, a proposito di “appattature”! Il tuo post va letto nella chiave scherzosa con cui l’hai formulato per cui posso dirti che l’individuo maschile siculo risente delle troppe premure ricevute dal popolo femminile: l’esercito delle mamme, sorelle, cugine, suocere nonché fidanzate è il solo responsabile di tale scempio: se tale esercito usasse il suo tempo per se’, uscisse di casa per andare in ufficio a bersi il caffé e “zabbedialogare” ad ore intere, si accorgerebbe di aver preso parte ad una stressante e pesantissima conferenza; non è tutto: rimettendo piede nella cucina di casa le soldatesse scoprirebbero che i loro signori consorti son stati perfino capaci di cucinarsi due uova “arruminate”.
      Saluti.

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