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venerdì 22 nov
  • La Mondello Italo Belga interviene su Mondello

    Riceviamo e pubblichiamo un comunicato della Mondello Italo Belga che parla di Mondello, del Charleston e del World festival on the Beach a firma di Gianni Castellucci.

    Mondello Italo Belga

    «La Mondello Italo Belga S.A. è presente sulla stampa quotidiana, su siti internet e altre forme di comunicazione con una certa frequenza, ultimamente incrementatasi.
    Poiché da qualche anno – esattamente dal 2005 – sono A.D. della Società, ritengo sia giunto il momento di dare voce alla società che amministro. Desidero, in altre parole, informare i disinformati in buona fede (anche se certamente negligenti) e coloro che sono maliziosamente e falsamente informati ma assumono di sapere.

    È noto a tutti che Mondello esiste, così come oggi la conosciamo, in quanto dal 1909 esiste e opera la Mondello Italo-Belga. E viceversa. Basta guardarsi attorno lungo la costa del Comune di Palermo per verificare e rendersi conto dello stato dei luoghi dove la “Mondello” non è presente.
    Se non fosse esistita la Società Italo – Belga, con la sua azione tesa a “costruire” Mondello, prima, e a salvaguardarla, poi, cosa sarebbe quello che oggi è un fiore all’occhiello della città? Ciascuno provi a rispondere.

    Da qualche anno Mondello sta cambiando. Abbiamo eliminato un notevole numero di cabine – meglio conosciute dai palermitani con il nome di “capanne” – con grave disappunto, peraltro, degli storici “titolari”, e fatto spazio a sempre più estese aree attrezzate che vedono incrementarsi l’afflusso di palermitani e non. Accogliamo anche numerosi turisti che ci vengono indirizzati dagli albergatori, dalle agenzie viaggi e dalle navi da crociera in scalo a Palermo. E sono gratificato dall’apprezzamento che ci viene espresso dai nostri ospiti per la qualità e professionalità dei servizi. Abbiamo altresì attrezzato posti di ristoro assai frequentati ad ogni ora, spazi per i più piccoli e i loro giochi, altri spazi per attività ginniche. Ad alcune cooperative di giovani abbiamo affidato il compito di offrire una coinvolgente animazione durante la stagione.

    Sono in cantiere e prossimi alla realizzazione progetti di viabilità e parcheggi in collaborazione con il Comune di Palermo, oltre a un programma di mobilità con veicoli elettrici nel rispetto dell’ambiente. La Mondello già collabora con l’Amat a un piano di promozione dell’utilizzo di auto a ridotto impatto ambientale.

    Tutto questo comporta da parte della Mondello e delle Autorità preposte – la R.S. Assessorato Territorio, la Capitaneria di Porto, così come la Sovrintendenza Beni Culturali e il Comune di Palermo – una grande attenzione e una indispensabile collaborazione per offrire al pubblico il meglio possibile, nel pieno rispetto dell’ambiente e della sostenibilità dei progetti.

    La Società che amministro è evidentemente un’importante realtà imprenditoriale per Palermo: l’offerta di lavoro, in piena stagione, coinvolge sino a circa 250 persone/ famiglie, senza considerare l’indotto.

    Per anni una porzione dell’Antico Stabilimento balneare è stata adibita ad attività di ristorazione, con affidamento di una parte dei servizi a una ditta che, con l’accordo della Mondello, ha promozionato il ristorante con il marchio CHARLESTON.

    Prima che a Mondello, per molti anni questo marchio ha segnalato un’attività di ristorazione nel centro della città di Palermo. Attività poi chiusa, per cause che non conosco, senza che, a mia memoria, la faccenda richiamasse più di tanto l’attenzione di alcuno. Attualmente, gli spazi dell’allora ristorante CHARLESTON sono occupati da una banca.

    Oggi la ditta, che per anni ha fornito servizi alla Società che amministro, programma di trasferire l’attività in altro luogo accompagnata dai miei sinceri auguri di prosperità. La Mondello, dal canto suo, si propone di utilizzare lo spazio con l’offerta di servizi e proposte innovative e meglio aderenti alle mutevoli esigenze del mercato, nell’assoluta convinzione che vada mantenuto, e se possibile migliorato, lo standard qualitativo sino a oggi offerto nell’interesse della clientela e dei luoghi. Il tutto sempre con la stessa finalità di migliorare l’accessibilità ai servizi e alla loro fruizione con conseguenti ricadute occupazionali.

    La “separazione”, tuttavia, e con mio rammarico, non è stata indolore. La ditta di ristorazione, infatti, non ha condiviso la decisione della Mondello e ha dunque iniziato una vera e propria campagna di contrasto, con esiti a dir poco sorprendenti. La “vicenda Charleston”, infatti, è addirittura approdata in Parlamento, con un’interrogazione al ministro competente. L’avvio di una procedura di decadenza della concessione, della quale molti si sono pubblicamente rallegrati è oggi archiviata – senza che gli organi di stampa, che pure avevano dato grande risalto alla cosa, si siano curati di informare il pubblico dell’esito della vicenda (sic!).

    Gli stessi organi di stampa informano che l’edizione 2010 del World Festival on the Beach sarebbe a rischio a causa di una mancata autorizzazione da parte della Mondello.

    Le cose non stanno in questi termini. Per cominciare, il fatto stesso che la manifestazione sia giunta all’edizione n. 25 sta a significare che nei precedenti 24 anni la Mondello ha sempre fornito tale autorizzazione senza alcuna difficoltà a concedere gli spazi necessari. Perché mai dovrebbe opporsi alla 25ma edizione? In realtà è stato fatto presente, e per tempo, all’Albaria, organizzatrice dell’evento, che avendo già allestito, fin dal 1 maggio, le spiagge attrezzate, avrebbe dovuto spostare un po’ più in là, rispetto alla rotonda di Valdesi, il fulcro delle proprie attività sulla spiaggia. Albaria non intende farlo: di chi è dunque la responsabilità per il mancato svolgimento della manifestazione? Posso solo sperare che i dirigenti dell’Albaria pervengano ad altre percorribili soluzioni, che la Mondello è assolutamente disposta a esaminare.

    Altri due particolari vanno sottolineati. Alcune edizioni del Festival sono state effettuate nell’area dello Stabilimento in muratura e, a detta della stessa Albaria, hanno riscosso grande successo. Inoltre, nel 2008 Albaria ha ipotizzato che la manifestazione avrebbe potuto svolgersi negli anni seguenti sull’arenile a destra della propria concessione, in direzione del Lauria.

    Per maggiore e definitiva chiarezza: l’arenile in concessione alla Mondello misura 36mila mq. Le spiagge attrezzate occupano complessivamente una superficie di 11mila mq. Ne consegue che Albaria ha virtualmente a disposizione 25mila mq di spiaggia, oltre agli spazi occupati da altri concessionari – la cui attività inizia il 15 giugno e che pertanto al momento sarebbero liberi.

    Trovo deprecabile che ogni ipotetico abuso venga strumentalmente imputato alla Mondello, “colpevole” invece di avere creato una stazione balneare che gestisce nel migliore dei modi.

    Sempre “nello interesse della popolazione palermitana” (dall’atto di concessione delle terre del Demanio al Comune di Palermo per la successiva vendita a Les Tramways de Palerme, 1909)».

    Palermo
  • 48 commenti a “La Mondello Italo Belga interviene su Mondello”

    1. Parcheggi? Si vogliono prendere anche la gestione delle strisce blu? Quanto sono ingordi questi della italo belga… Inoltre si deve sapere che la italo belga ha in concessione la spiaggia secondo il prezzo del 1909 e fa guadagni stratosferici considerando che i prezzi delle cabine e della spiaggia attrezzata sono aggiornati al 2010. E la italo belga ha ereditato in modo illeggitimo i meriti della società “les tramways de palerme” quindi il sig castellucci non ci venga a dire che la bonifica di mondello è merito della sua italo belga.
      Quello che scandalizza è che nessuno osa mettersi contro questa società italo belga… nè tv, nè blog, nè giornali, nè politici, nè associazioni ambientaliste… neanche la petyx che in passato si occupò della vergognosa cancellata. Per non parlare della capitaneria di porto che vigila tutto e tutti tranne la società italo belga.
      E’ stata fatta una petizione con oltre 5000 firme, è stato creato un gruppo su facebook con oltre 5000 iscritti, è stata avviata una procedura di decadenza della concessione ma la italo belga è sempre li saldamente al suo posto e tra alcuni giorni metterà le ruspe in spiaggia (a pericolo dei bagnanti che si godono gli ultimi giorni di spiaggia libera) per montare la baraccapoli.

    2. “È noto a tutti che Mondello esiste, così come oggi la conosciamo, in quanto dal 1909 esiste e opera la Mondello Italo-Belga. E viceversa.”

      e’ un’affermazione un po’ boriosa, non crede? intanto fino a non molti anni fa la qualita’ del vostro stabilimento era semplicemente ridicola; oltretutto non venivano rispettati i limiti per gli ingressi a mare pubblici; insomma, un plauso per i recenti investimenti (mi piacerebbe sapere pero’ a quanto ammonta la concessione pagata..) ma se questo e’ il vostro modo di relazionarvi con il pubblico di una citta’ in cui, de facto siete i monopolisti (e qualche malizioso potrebbe anche chiedersi perche’…), tanti auguri…

      sulla vicenda Albaria,ho letto la vostra posizione e non esprimo giudizi… certo, le Autorita’ dovrebbero fare il loro lavoro, ossia essere arbitri della questione.. in questo senso non mi aspetto un intervento del capo della Guardia Costiera di Palermo ma piuttosto una decisione (in tempi rapidi) in merito..

    3. Firmato?

    4. Fosse anche vero che Mondello è stata creata dalla Italo Belga, va detto che la stessa ha goduto per ben 40 anni dei benefici scaturiti da tale operazione.
      Certo, si trattasse di una spiaggia privata, di PROPRIETA’ dei Castellucci, il discorso sarebbe ben differente. Ma una concessione presuppone che la proprietà sia di qualcun altro che poi CONCEDE lo sfruttamento economico della stessa.
      Detto questo, è chiaro che il fatto che si sia alla scadenza della concessione (o è già scaduta?) ha fatto sì che la IB abbia in questi ultimi due o tre anni cominciato a muoversi per poter dimostrare di sapere gestire l’arenile in stile rimini/riccione piuttosto che in stile villaggio-di-capanne-che-diventano-case-al-mare.
      In questo modo, in una eventuale gara aperta, potrebbe dire “visto? è da anni che gestiamo la spiaggia come volete voi, ci meritiamo altri 40 anni di concessione”.
      E’ comprensibile e naturale che una società a scopo di lucro agisca in questo modo, non ci vedo nulla di male.
      D’altro canto, che la stagione balneare possa iniziare SOLO per la IB oltre un mese prima delle altre… ecco, questo sì che comincia a suonare strano.
      In quanto all’albaria e al festival, probabilmente la verità sta nel mezzo fra le due versioni. L’albaria aveva magari ottenuto di usare quel lato di spiaggia ma d’altro canto l’area attrezzata dell’IB, con tanto di baretto chic, è ormai troppo prezioso per la IB da non potervi rinunciare manco per sbaglio.

    5. Mha! Io non so se la società italo-belga abbia ancora diritto a gestire parte della spiaggia di Mondello. So solo che se non ci fosse stata, Mondello sarebbe nelle medesime condizioni della spiaggia dell’Arenella e/o del tratto di mare Romagnolo- Bandita.

    6. @zelig
      è questo il problema, si manda in malora il bene collettivo per rendere accettabile che un bene collettivo sia gestito da un privato per produrre utili (la lezione è quella: scuole, acqua ecc.).
      Il diritto di sfruttamento del canale di Panama è stato di cento anni. Che mi pare non poco. Forse cento anni possono essere un buon paramtro, e forse sarebbe il momento di liberare mondello, se si decide di riaffidare la spiaggia lo si faccia con gare pubbliche di breve periodo, che consentano il controllo dei concessionari ed eventualmente la sostituzione, insomma si capisca che i proprietari siamo noi, e la italo belga un concessionario, noi di nostro magari dovremmo imparare a tutelare il bene collettivo evitando di demandare il tutto a soggetti che certamente non hanno come primo interesse quello collettivo. Se poi le condizioni di arenella e bandita sono quello che sono dovremmo forse chiederne conto a chi avrebbe dovuto prendersene cura e non l’ha fatto.

    7. ci sono ancora le colonie?

    8. Sono veramente presuntuosi, se ne devono andare e basta!
      Per un secolo hanno avuto il miglior tratto di costa e ora cosa vogliono dire che hanno creato/bonificato solo loro il litorale ?
      Ma per piacere!
      A mondello ci vuole concorrenza.. non un’unica società avida che negli anni ha fornito un servizio pessimo: A cominciare dalla cancellata onnipresente alta 2 metri che solo recentemente dal 2004 in poi l’hanno un pochino abbassata.
      Vogliamo parlare dello spazio della battigia (non pagante) insufficiente?
      Vogliamo parlare dei pochi ingressi liberi?
      Mi riferisco soprattutto ai decenni passati anni ’80 e 90 quando io ci andavo da ragazzo.
      Ho brutti ricordi, uno schifo!

    9. Ma che vadano a fare le loro pubbliche relazioni da qualche altra parte. Non ci prendano in giro questi imprenditori spudorati.
      Mondello è da molti anni associata al capannaio, magari questo per alcuni è positivo, ma a che prezzo per un palermitano? Parliamo di prezzi della spiaggia attrezzata? Non sono prezzi per i palermitani, sono per i palermitani ricchi, e questo è terribilmente ingiusto.

    10. Prima di “relazionarsi” con il pubblico l’Italo-Belga ci deve la seguente informazione, che sicuramente esiste negli archivi della società: A quanto ammonta il profitto annuale della società, dal 1909? Se si pretende di agire nell’interesse della popolazione palermitana si dia questa informazione, altrimenti, si taccia.

    11. Concordo con Nicola Pizzolato. E’ vero che il regime di concessione prevede ancora i prezzi del 1909? Mi sembra un follia, ma alle follie a Palermo ci siamo abituati. Non potendo confidare sull’Amministrazione Comunale visto che impegnata a….. (chi lo sa, parli!), e visto che l’AD ha deciso di fare questo intervento molto carino, se ritiene di essere nel giusto gli converrebbe parlare, altrimenti, diventa lecito parlare male…

      su, su, dott. Castellucci, nessuno le chiede la tariffa precisa all’euro, solo sapere l’ammontare totale versato nelle casse del nostro (bisognoso) Comune, giusto per capirci…

    12. Si, ok, è vero che Albaria ha a disposizione altri 25.000 mq di spiaggia dove posizionarsi, PERO’, lo stesso discorso lo si può fare alle nuove strutture balneari posizionate “oggi”, nei punti dove per 24 anni si è sempre fatto il “World Festival on the Beach”.

      Quindi perchè concentrarsi tutti dietro il baretto?
      L’avete detto voi stesso, spostate i lidi e ristorantini verso il Charleston……

    13. Guardate un po’ questo articolo. Pubblicato su “Sicilia liberata” si intitola “La società Mondello e una speculazione che deve finire”. Leggetelo fino in fondo. C’è una sorpresa. Quale? Che l’articolo è stato redatto il 21 Ottobre 1943…
      http://www.albaria.com/1pagina/1pagina2010/file_pdf/articolo_cronacapa_21ott43.pdf

    14. Grazie per link @alemat…Assurdo! Quasi settant’anni dopo, siamo qui a discutere delle stesse identiche cose.Mi spiace dirlo, ma non cmabierà mai niente:-(

    15. Penso semplicemente che la società italo belga ogni estate rovini clamorosamente la spiaggia di mondello, montando dei baracconi che occupano e rubano alla pubblica fruizione la spiaggia. Non mi dite che garnatite la fruizione perchè i vostri prezzi non sono pubblici. QUando avete ottenuto la concessione erano altri tempi, oggi grazie ai politici collusi continuate a gestire in modo pessimo un posto meraviglioso. Spero che presto vi ritirino la licenza, che qualche buon politico finalmente abbia il coraggio di riconsegnare la spiaggia ai palermitani, a tutti i palermitani come è giusto che sia. Quante brutte figure ho fatto con amiche straniere ogni estate portandole in un ammasso anarchico di baracche. VIst che voi vi sentite così tanto benefattori sarà mia cura e spero di ogni buon cittadino presentare un esposto per il mancato rispetto della distanza delle cabine dal mare. VI giuro farò un esposto al giorno all’autorità portuale fino a quando non vi passerà il prio.
      Saluti

    16. Il sig castellucci per mandare il comunicato su questo blog ci legge, quindi facciamogli vedere tutta la nostra disapprovazione e facciamogli capire che lui e la italo belga se ne devono andare. Perchè non se ne vanno sulla costa romagnola?
      Nessuno può fondare un comitato contro questa società italo belga?

    17. Prego coloro che propongono “la spiaggia ai palermitani” di chiarire le modalità. Altrimenti mi si comincia ad accapponare la pelle..

    18. …incredibile…solo l’altro ieri la società IB ha dato un tocco appena appena decoroso alla NOSTRA Mondello e già si arroga il diritto di dire che è merito loro??? Ma merito di che? Di incassare milioni di euro sulla spalle dei palermitani? Sig. amministratore della Mondello IB… ma mi faccia il piacere!

    19. CARI PALERMITANI, a questo punto bisogna fare sentire il peso della pubblica opinione. Palermo è in uno stato penoso, ma noi continuiamo a far finta di nulla, la mondezza regna sovrana e noi continuiamo a far finta di nulla il traffico è allo sbando e noi facciamo finta di nulla le autorità preposte ai controlli di legge non fanno il loro dovere e noi facciamo finta di nulla…..A questo punto I PALERMITANI VADANO (me compreso) A Mondello e tirino via tutte le strutture che abbusivamente in questo momento occupano la spiaggia…..CHI ha IL CORAGGIO di farlo?

    20. Zorro, organizza un evento su facebook e vediamo chi partecipa. Oppure quando metteranno le ruspe sulla spiaggia propongo di metterci davanti così forse diamo un risalto nazionale alla questione.

    21. Io sono ovviamente con tutti quelli che vogliono sposare la mia proposta però su FB non saprei come fare…. chi può aiutarci? Ma soltanto cittadini determinati…..

    22. e chi verrebbe all’evento, solo per farsi dare quattro colpi di manganello? nessuno..

      la verità è che la IB è l’emblema della ******…

    23. Bisognerebbe rivolgerci al parlamento europeo per avere qualche possibilità.

    24. Ma questa società è italiana, belga o che altro stato rappresenta?. Dove paga le tasse? Come può una socieà straniera appropriarsi del suolo pubblico italiano. Sicuramente a convenienza come fa per lo sfruttamento della spiaggia da baraccopoli ad ombrellopoli. Prima le cabine rimanevano sulla sabbia per tre mesi adesso le pedane vi restano per tutto l’anno. Ma era necessario costruire sulla sabbia? Gatta ci cova????
      Chi ha permesso questo scempio?

    25. E’ una società palermitana di belga non ha niente.

      Zorro, si potrebbe fare anche una semplice e pacifica occupazione della spiaggia attrezzata. Anche se l’hanno in concessione dobbiamo ricordarci sempre che è suolo statale.

    26. E poi castellucci ti sembra un cognome belga?

    27. La IB in questi anni s’è ricoperta di oro e diamanti…che la finiscano con la menata “l’abbiamo fatta noi”…100anni fa avete fatto una GRAN COSA…ma l’investimento ve lo siete ripagato e vi siete arricchiti in maniera ASTRONOMICA!!
      Tuttavia va osservato che il creare una GIUSTA E SANA concorrenza è cosa buona e giusta come però è IMPENSABILE ed IRRESPONSABILE lasciare la spiaggia in mano a quelle BESTIE dei palermitani…andate a dare uno sguardo a come s’è ridotta la spiaggia dopo i primi caldi…

    28. Giusto… cacciamo la IB da Mondello e lasciamo che siano i “palermitani Mao Mao” (come diceva Civiletti) ad appropriarsi di Mondello “libera”, a decorare l’arenile con bottiglie vuote, plastica, pannolini e cartacce. E poi ci lamenteremo che non c’è più la IB a pulire le spiagge e inveiremo contro il Comune che non se ne occupa, e magari invocheremo le dimissioni del “Cammarata di turno”…
      L’esperienza insegna che “il bene pubblico” lasciato nelle mani dei palermitani, viene sistematicamente devastato (e gli esempi non mancano: Il tempietto del Politeama, La Zisa, non hanno risparmiato nemmeno la statua della Santuzza, addobbando la piazza di rifiuti!). Perchè dobbiamo lasciar devastare anche la spiaggia?

    29. Siamo sempre alle solite! Non appena c’è qualcosa di positivo tutti a lamentarsi. “La spiaggia è dei palermitani, i prezzi sono alti, è un posto per ricchi”! E’ notorio che i palermitani non amano Palermo e lo si vede da come non la rispetta nelle cose più elementari. La spiaggia di Mondello se lasciata in mano ai palermitani diventerebbe un immondezzaio così come la città. Spesso mi ritrovo a togliere io stesso dalla battigia bottiglie e sacchetti. Le critiche per i prezzi alti sono infondate, evidentemente non siete mai stati in nessuna spiaggia attrezzata italiana, provate ad esempio ad andare sulla costiera amalfitana o in Sardegna e poi ditemi.

    30. Totalmente d’accordo con Antonio ed eli!

    31. Amici,la liberta non ha prezzo….e poi il comune deve fare fronte alla malcreanza dei palermitani….DEVE PULIRE E VIGILARE io pago le tasse e pure tante….

    32. D’accordissimo con Zorro. Cara Eli, anche tu hai ragione ma se “i Palermitani non amano Palermo” e trasformerebbero la spiaggia in un immondezzaio, le istituzioni che NOI paghiamo dovrebbero “infondere nu po’ di amore civico” a colpi di multe, sorveglianza e presenza costante. Perchè dovrebbe per forza farlo un privato?
      A fare questi ragionamenti sembra che i soldi delle nostre tasse siano ormai da considerarsi persi già in partenza e quindi si cercano altre soluzioni… bisognerebbe battersi proprio su questo!

    33. grande Zorro, finalmente qualcuno che mi capisce. Noi per cosa paghiamo le tasse?? Solo per gonfiare le tasche dei politici magnaccioni?? Eh no!!! I palermitani devono essere educati anche dalle istituzioni, sennò non cambierà mai nulla!!!

    34. Ma, non ho ancora capito quanti di voi sono disposti ad occupare la spiaggia di Mondello…..
      QUANTI SIAMO?

    35. SIAMO ALLE SOLITE…….

    36. Il codice civile (art. 822) ed il codice della navigazione (artt. 28 e segg.) affermano che le spiagge, i lidi, le rade ed i porti fanno parte del demanio pubblico. Diretta conseguenza di ciò è che gli stessi non possono essere oggetto di atti traslativi della proprietà in favore di privati, ma possono essere dati soltanto in concessione a determinate condizioni (durata, canone ecc.) espressamente previste dalla legge.
      La normativa in vigore prevede che la battigia, ovvero la porzione di spiaggia che si estende per CINQUE METRI a partire dal limite ove si infrange l’onda, deve rimanere estranea all’eventuale concessione e deve essere liberamente accessibile e fruibile da tutti.
      La legge n. 296/2006 (Legge Finanziaria) ha inoltre posto in capo ai titolari delle concessioni l’obbligo di consentire il libero e gratuito accesso e transito attraverso la parte di spiaggia oggetto della concessione per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione. La stessa legge ha disposto che spetta ai Comuni ed alle Regioni garantire un corretto EQUILIBRIO tra le aree concesse ai privati e gli arenili direttamente e gratuitamente fruibili da tutti.
      Mi dite chi fa rispettare la legge a Mondello ?
      Eli @: Nelle spiaggie sarde dove vado abitualmente perchè vivo nelle vicinanze …non per snobismo, dove ci sono le concessioni un lettino ed un ombrellone costano 3,00 euro a pezzo, 5,00 in agosto. Per avere uno spogliatoio custodito, un ombrellone e un lettino, doccie e spiaggia pulita, sei o dieci euro non mi sembrano prezzi esosi….

    37. A tale proposito sulle affermazioni rilasciate su questo blog, inerenti al fatto che la IB si sia dichiarata esecutrice materiale della creazione di Mondello, vorrei chiarire alcuni punti.
      Il primo personaggio che si innamoro’di Mondello fu’ tale Ing. Scaglia che non riusci’ nel desiderio di realizzare una ridente localita’turistica.
      Suicidatosi a Roma.
      Successivamente da una dismissione di terre da parte della Reale Casa, vennero acquistate dalla Societe’ Anonyme les Tramways de Palerm, che avrebbe dovuto fare diventare Mondello una localita’turistica di livello internazionale,
      con l’obbligo di costruire un Kursaal, un stabilimento balneare, un albergo, una chiesa, un giardino pubblico, oltre alle opere di urbanizzazione quali fognature, luce elettrica etc.
      Tranne la costruzione dello stabilimento dove ha sede il Charleston, la suddetta societa’ non ha piu’ ottemperato alle rimanenti opere essendo andata in malora.
      Successivamente viene acquisita dalla SGES,a cui rimane in capo fino agli anni 47/48.
      L’attuale societa’ IB, a tutt’oggi NON HA MAI PRODOTTO NELLE VARIE CAUSE CHE HA IN CORSO, UN DOCUMENTO DI ACQUISIZIONE CHE LA POSSA LEGITTIMARE.
      tranne che ha la concessione della spiaggia, ottenuta negli anni 1990 in maniera non del tutto lecita.
      N.B Il sig. CASTELLUCCI GIOVANNI e’ indagato per abuso edilizio, per avere costruito su suolo demaniale delle costruzioni in legno adibite ad attivita’ commerciali per soddisfare le richieste del suo sponsor politico.
      Stessa operazione gia’ avvenuta con la buvette dello stabilimento, e successivamente con il Charleston.

    38. caro giorgio (II ?)
      do’ un link piu’ dettagliato
      .
      http://www.albaria.com/mondello/anticostab.htm

    39. La società Italo Belga paga per la concessione un cifra scandalosa di cira 10.000 euo annuali, a fronte dello sfruttamento commerciale quasi esclusivo della più bella spiaggia di Palermo -8che io chiamerei piuttosto invasione), con introiti enormi, farebbero bene a calare la testa e recuperare un pò di dignità.
      Piuttosto che venga allineato il prezzo della concessione al valore di mercato (quindi ritengo svariati milioni di euro annuali), e che si imponga alla società, se vuole continuare ad operare, a liberare la spiaggia dalle ‘capanne’ e a limitarsi a gestire servizi su una porzione ridotta dell’arenile, per lasciare LIBERE le restanti aree per la libera fruizione, come succede normalmente in tutto il mondo civilizzato.
      Ma immaginare che a Palermo succedano cose simili è pura utopia.

    40. 10.000 euro/anno?E’ un dato certo?
      L’assenza di una rettifica lo renderebbe certo sul filo di “chi tace acconsente”
      10.000 euro sono il gettito di 10 cabine!

    41. mi permetto di rettificare, non di 10 cabine, ma di quattro!! (€ 3.900 a cabina) ogni cabina può avere sino a quattro “titolari”

    42. Sono tre gli organi competenti a decidere sull’assegnazione della spiaggia: Il Dirigente dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, il Comandante della Capitaneria di Porto di Palermo e il Sindaco. Bisognerebbe in concerto convocarli ad una trasmissione televisiva a rispondere di fronte ai palermitani (mettendo la faccia), di alcune osservazioni sul monopolio ormai secolare di un soggetto economico privato, e propongo di:
      1)indire un regolamento ad hoc per le concessioni su Mondello ed un bando pubblico per la concessione,che preveda la rinnovabilità allo stesso soggetto una sola volta (sempre che vinca la nuova gara),la durata massima di 7 anni (come detto rinnovabili allo stesso soggetto una sola volta), un canone fisso ed uno variabile sugli utili stagionali,
      la pubblicità sia dei soggetti richiedenti prima dell’assegnazione che delle offerte fatte e la pubblicazione della motivazione della eventuale assegnazione, 2) revocare la concessione alla italo-belga (non me ne voglia, niente di personale, ma 60 anni..l’assenza di concorrenza, pregiudica naturalmente ogni aspettativa di qualità e sostenibilità del servizio, di un bene sotto gli occhi di tutti ogni giorno e di un importante volano turistico), oppure come alternativa, revoca della concessione e come succede a San Vito lo capo, appaltare un ottimo servizio giornaliero di pulizia della sabbia con mezzi meccanici e vigilanza informatizzata per gestire i vandali e la sicurezza, rimuovendo definitivamente tutte le barriere architettoniche (cabine e inferriate) e regolamentando un servizio di lettini e ombrelloni ad es. ogni 100 mt, come prevede il recente PUDM (piano utilizzo demanio marittimo)per le distanze necessarie tra ogni nuova concessione.

    43. cara italo belga,, il charleston vi ha fatto una campagna di contrasto? ascoltami bene, prima di tutto se vi hanno fatto una campagna di contrasto è solamente xchè i titolari del marchio charleston volevano salvare i posti di lavoro, sapete cari amministratori dell’italo belga quante famiglie avete buttato in mezzo la strada? lo sapete? penso di no, x voi sono solo numeri, il charleston era un istituzione a mondello, e voi ne avevate benefici, vogliamo parlare delle vostre percentuali che prendevate ogni anno sugli incassi? e voi che fate nn date piu’ la concessione xchè v.. e qui mi fermo xchè senno’ vi sputtanerei troppo, premetto che io nn sono un ex dipendente del charleston, ma una persona che a vissuto dentro questa azienda x 20 anni, e cè solo da apprezzare a gente come gli ingrao ed i glorioso.

    44. Cerchiamo di essere realisti! Cosa fa l’italo-belga per mondello??

    45. non si sono voluti neppure accollare le spese per togliere le palme rimaste tagliate (perchè dicono che costa troppo, però a ora di fare pagare una cabina 4OOmila euro per 3 mesi non si creano problemi) che rendono il lungomare uno schifo!

    46. Carissimi vedo che ogni anno c’è qualcuno che ha qualcosa da dire sulla società Italo-Belga e quest’anno tocca a me. In qualità di Robin Hood mi sembra giusto raccontarvi questa storia e lascio a voi di tirarne le conclusioni. Io quello che potevo fare ho fatto, le frecce, compresa questa, le ho scagliate.Questa storia me l’ha raccontata il mio amico Frate Tuck. A lui l’ha raccontata a sua volta Will il Rosso, che, ormai da sette anni, ha il “privilegio” di avere una tessera, dietro regolare pagamento della quota corrispondente, che gli consente di entrare nelle cabine in muratura del Charleston. Quando è arrivato i suoi figli erano piccoli e ad una famiglia era sufficiente una tessera per entrare, secondo una prassi tollerata dalla società in questione. Con la loro, molte altre famiglie, chi da 15, chi da dieci, chi da tre anni, sono arrivate a ricambiare la generazione dei possessori di tessera, così com’è successo in tutte le altre cabine sulla spiaggia. Accanto alle “nobili” e antiche generazioni, magari titolari delle cabine stesse, si sono affiancate le nuove, meno nobili, con famiglie in crescita. Ma i figli crescono e diventano adolescenti e le vecchie “nobili” generazioni mal sopportano le risate, la gioventù, la vivacità (insomma la vita!), così ogni anno arrivano in direzione, presso la società, lamentele riguardanti schiamazzi, musica, eccessivo afflusso di giovani, ospiti e plebaglia varia. Fino a raggiungere il culmine quest’anno, quando Granduchi e Granduchesse della Palermo “bene” che pagano le loro cabine per intero, sentendosi defraudati del silenzio cui aspirano, anche ora che pur sono vivi, e della possibilità di mettere sul cemento 10 sdraio e relativi lettini per i loro delfini, hanno pensato bene di scrivere lettere ufficiali alla società, lamentando in sintesi che il popolino dei giovani merluzzi maleducati e irrispettosi e delle loro famiglie (“che se andassero in spiaggia libera se non possono permettersi di pagare. Il mare è un lusso!”) ha invaso il loro spazio privato. Così la società ha pensato bene di applicare il Regolamento (quello con la R maiuscola) già dall’indomani, chiedendo a tutti coloro che incauti pensano di rilassarsi al mare per qualche ora dimenticando tasse, balzelli e Monti, un biglietto ai pargoli oltre i 10 anni, come se fossero ospiti. Frate Tuck, che è un frate molto saggio, dice che spesso i genitori dicono ai loro figli che “la casa non è un albergo” ma da qui a considerarli ospiti dello stabilimento gli sembra eccessivo. E io concordo. Inoltre, come sempre capita in questi casi, il divieto si è esteso alle mamme e ai papà ottantenni che accompagnano i nipoti al mare e perfino (per un disguido certo, ma pur sempre un sopruso) ai disabili, che per dimostrare la loro disabilità agli zelanti esecutori degli ordini di Sua Maestà Riccardo Cuor di Leone, devono portare un certificato che attesta il loro tipo di patologia con buona pace della privacy, altrimenti devono pagare. Così chi ha due figli o anche tre che hanno superato i dieci anni deve ogni giorno pagare un biglietto aggiuntivo di 5 euro a figlio. Il responsabile preposto, lo Sceriffo di Nottingham, quando qualcuno in questi giorni ha protestato, ha esordito con un editto proclamando che poiché, a suo insindacabile giudizio, il disagio riguarderebbe solo il 20% delle famiglie presenti allo stabilimento in questione, francamente se ne infischia delle proteste. Che gli adolescenti se ne vadano nella battigia se non vogliono pagare, che le madri si diano pace per questo e la smettano di infastidire Sua Maestà con continue richieste di pagamenti forfettari o di tessere aggiuntive. Come ha già detto qualcuno e lui ha ripetuto “Il mare è un lusso, per averlo si deve pagare!”. Quando Will il rosso e altri malcapitati hanno raccontato questo ad un capannello di genitori con velleità di protesta, qualcuno ha pensato ai servizi che in cambio la Società di Sua Maestà eroga dai sudditi e una voce si è alzata timida, una dama di compagnia di Lady Marian, una signora con disabilità, ha chiesto: “ma lo stabilimento è un luogo pubblico?”. Qualcuno ha risposto: “E’ un ibrido, un po’ pubblico e un po’ privato, ma perché lo chiedi?”. E lei ha aggiunto: “Non c’è una legge che stabilisce che per i disabili devono essere previsti bagni specifici, docce adatte e accesso a mare?”. “Sì è vero.” ha risposto un coro di voci. “Però non lo diciamo se no ci roviniamo l’estate tutti quanti.” ha aggiunto qualcun altro, “Lo Sceriffo di Nottingham non è poi così cattivo, vedrete che se non andiamo più a protestare magari diventa più tollerante e questa storia sarà presto dimenticata…”. Ecco cari amici, vi ho detto tutto. Rubare ai ricchi per dare ai poveri, vale solo in Inghilterra qui siamo in Italia e i particolare in Sicilia, dove vige la legge del Gattopardo “cambiare tutto per non cambiare nulla”.

    47. I messi del Re Riccardo Cuor di Leone dicono che non è Sua Maestà il Responsabile, ma Re Giovanni…Ancora una volta si confondono le acque! E in questi giorni a Mondello sono talmente confuse da essere verdi!

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