Voglia di mare, Rudy Giuliani, Pulitzer e J.Lo e yoga a Times Square
Sono da un mese negli Stati Uniti e la voglia di mare comincia a farsi sentire. So che mi manderete a quel paese ma mi avevano già detto questa cosa: quando l’orizzonte è costituito per un lungo periodo da palazzi, vetro e cemento un palermitano comincia a diventare malinconico e a cercare le colline dietro e il mare davanti. Per fortuna c’è il Central Park che permette di riprendere fiato.
I newyorchesi hanno avuto due fortune con i sindaci: non hanno avuto un Ciancimino che ha avallato la cementificazione selvaggia, con l’aggravante della distruzione delle ville Liberty, e senza pianificazione di parcheggi e verde e hanno avuto Rudy Giuliani che con la sua Zero tolerance dal 1994 al 2001 ha bonificato New York e l’ha resa sicura. Sono tornato a casa di notte in metropolitana e devo riconoscere che le città italiane sono meno sicure.
Nella città del melting pot può davvero capitare di tutto: ho beccato un apparente peruviano sulla 43esima che suonava con il tipico flauto…Con il nastro rosa di Lucio Battisti! 😮
Ricordate il portiere calvo e truce che mi aveva bloccato all’ingresso del palazzo? Ieri mi ha chiamato amichevole per…prendermi per il culo per la figuraccia dell’Italia con la Nuova Zelanda!…
Piccole curiosità: nella via dove abito, la 73esima Est, ha abitato Joseph Pulitzer, il giornalista ed editore che dà il nome al più importante premio giornalistico; la linea 6 della metropolitana, che prendo spesso, era utilizzata da Jennifer Lopez quando era ancora Jenny from the block (il Bronx) per andare a studiare danza e il suo disco di debutto si chiama, appunto, On the 6.
Qui a New York mi sono iscritto a yoga da yogaworks (ve la consiglio, ne vale davvero la pena) e oggi ci sarà un evento pazzesco legato al Solstizio d’estate: Solstice in Times Square. Praticamente si potrà fare yoga con il materassino srotolato nel bel mezzo del posto più commerciale e frenetico del mondo (le foto dello scorso anno)! Questa sarà da raccontare.
Alla prossima!
Le foto sono qui.
(crosspostato su Deeario)
Ciao, mi chiamo Tiziano leggo il tuo blog. Di lavoro faccio il giornalista e racconto storie di yoga su yoga journal. Interessante quella cosa sul solstizio. Se hai qualche foto su flickr ti chiedo il permesso di prenderla. O anche se hai qualche altra bella storia pazzesca da newyork, sempre legata allo yoga, sarei molto curioso di conoscerla!!!
A presto,
Tiziano
Loro hanno avuto quelli che riparavano le finestre rotte, noi abbiamo quelli che rompono quelle sane.
http://en.wikipedia.org/wiki/Fixing_Broken_Windows
ehhhhhh pepè
però George L. Kelling e Catharine Cole dicono di
fix the problems when they are small;
nuavutri cca ormai i problems l’avemu very very big,
cioè menzu palazzu cadiu già, avutru chi finestra rutta!
quindi mi sa che la stessa strategy un la putemu apply 😉
esatto sandra, era quel che volevo sconsolatamente significare, ‘un la putemu apply 😀
i newyorchesi hanno avuto anche la fortuna di non avere un sindaco come Cammy !!
Diego i newyorchesi sono più disciplinati e civili nei confronti della propria città…dare le colpe al sindaco non risolverà i nostri problemi.
Tony, il sindaco Giuliani, uomo di destra (ci tengo a precisarlo e sai che io non sono di destra, manco di centro e sinistra, vabbè) e il suo staff non erano un’accozzaglia d’ignoranti narcisisti lestofanti, avevano evidentemente a cuore le sorti della città, presero gli studi citati da Sandra svilupparono un metodo e lo applicarono. Giuliani non contava sulla buona volontà, contava sulla serietà degli studi, quel mix di antropologia e scienze comportamentali applicate alle popolazioni delle aree urbane che ha portato al risultato che hai visto.
Premetto che i problemi di Palermo in ugual o ridotta misura si presentano anche in altre parti d’Italia. Ma lasciare negli angoli delle strade televisori vecchi non credo possa dipendere dal Sindaco o la sua giunta, ma più semplicemente dal senso civico dei cittadini.
Che l’applicazione della teoria del vetro rotto sia stata quello che ha reso sicura new york è peraltro messo in discussione (dalla stessa pagina wikipedia citata da Pepè: “In the best-seller Freakonomics, economist Steven D. Levitt and co-author Stephen J. Dubner cast doubt on the notion that the Broken Windows theory was wholly responsible for New York’s drop in crime. He instead noticed that years before the 1990s, abortion was legalized. Women who were least able to raise kids (the poor, addicts and unstable) were able to get abortions, so the number of children being born in broken families was decreasing. Most crimes committed in New York are committed by 16-24 year old males; when this demographic decreased in number the crime rate followed.”)
Levitt e’ un figo… anche se ovviamente l’idea che l’introduzione dell’aborto sia stato il vero motivo della diminuzione del crimine non puo’ piacermi…significherebbe de facto l’impotenza dello stato davanti l’inapplicabilita’ della rule of law…
ciao
sono Peppe
è la seconda volta che mi capita di leggere il tuo blog ma ancora non ho capito che ci fai a New York…
lavoro,divertimento…..bu…
@ Luciano Lavecchia: Non ho letto l’articolo orginale. Credo che Levitt volesse dimostrare che nel caso specifico di New York per quel periodo valesse il discorso dell’aborto.
Per Palermo, oggi, io sarei per il metodo che ho visto all’Avana, Cuba: un poliziotto (o soldati, a Cuba) fisso a ogni angolo di strada, almeno in certe zone. E’ innanzitutto essenziale il recupero del controllo del territorio, poi discutiamo del resto. (non vado oltre perchè il post è di Tony su New York)
si,mettiamo i soldati ad ogni angolo di strada..
solo in certe zone però………………………………………………………….mi sembra proprio sensato, io instaurerei anche il coprifuoco e l’alza bandiera la mattina!!!
ahahahahahah
toni, ma che ci andastia fare in ammerica?
scusa la domanda forse mi sono perso qualche puntata.
addivertiti cmq
Fondamentalmente sono in vacanza…mamma mia che curiosità morbosa! 😀
Gilbi
fossero solo TV e Frigoriferi!
Scaricano anche Bidet e Water dismessi,
allevano maiali e mettono i liquami nauseabondi
nei cassonetti,a tutte le ore,
scaricano interi lapini di sfabbricidi sul litorale di S.Erasmo,
si liberano delle vecchie cisterne di amianto
dove capita,
e via dicendo.
Poi di tutto danno la colpa a Cammarata.
(e che sia chiaro,con questo non voglio porre alcun giudizio sul sindaco,
ne’ positivo ne’ negativo
che e’ un tema da affrontare in ben altra sede)