Riqualificazione e rilancio del centro storico, si parte dal Foro Italico
Il Piano generale dei riqualificazione degli spazi aperti del centro storico portato avanti dall’assessore Maurizio Carta che può contare su 2,3 milioni di euro recentemente deliberati dal Consiglio comunale, da utilizzare anche per le reti tecnologiche e l’illuminazione, parte dal Foro Italico. I primi lavori sono iniziati ieri e sono affidati all’impresa B.O.N.O. Costruzioni di Montelepre per un totale di 142 mila euro.
Il primo stralcio riguarda il lato adiacente alle Mura delle Cattive, terminerà entro la fine di settembre e comprenderà:
- demolizione dei marciapiedi ammalorati in battuto cementizio siti lungo il Foro Umberto I (lato mura delle Cattive);
- ripristino delle parti di marciapiedi in battuto cementizio, delle buche esistenti e/o dei vari rappezzi e fornitura e collocazione di orlature in pietra calcarea similari alle esistenti;
- verniciatura e ripresa delle panchine in ferro esistenti lungo il Foro Umberto I;
- fornitura e collocazioni di nuovi dissuasori similari agli esistenti, nelle parti mancanti, posti nei bordi dei marciapiedi;
- fornitura e collocazioni di telai e pozzetti in ghisa.
Altri lavori seguiranno il programma degli interventi urgenti in corso di predisposizione dagli uffici, di cui si può anticipare l’intervento in via Alloro, alla Vucciria, in via Porta di Castro e all’Albergheria.
Carta ha dichiarato: «Intervenire sulla manutenzione e il restauro degli spazi pubblici vuol dire non solo risolvere problemi di decoro e di sicurezza del centro storico a vantaggio del benessere dei cittadini, ma permette di attivare un indispensabile stimolo alle iniziative edilizie e commerciali dei privati che potranno fungere da moltiplicatore degli investimenti. […] È questa la caratteristica della nuova fase di recupero del centro storico, non solo interventi urgenti o singoli recuperi, ma un sistema integrato di restauro degli edifici monumentali e residenziali connessi attraverso un progetto di spazi pubblici e di servizi che insieme alle reti fognarie e all’illuminazione consenta di aumentare la vivibilità nel centro storico. Questa e la sfida che vogliamo lanciare anche partendo da un piccolo intervento di riqualificazione di un marciapiede o da un giardino».
vediamo chi sarà ad inaugurare il festival dei commenti stupidi 😀
W PALERMO! Non sei una buttana!
Rosalio, prendi nota, tutto pronto alla fine di Settembre…
Matteo Bavera il canale adatto a comunicare con me è l’e-mail.
e si chi sà come mai…tutta sta fretta…
ci vuole il papa per avviare certi lavori??
condivido il pensiero di oncestò; papa a parte, ma per “fornitura e collocazioni di nuovi dissuasori similari agli esistenti, nelle parti mancanti, posti nei bordi dei marciapiedi” si intende riempire il foro italico con quei birilli colorati???? no vero??????
La solita riparazione di marciapiedi invece di cose più consistenti.
Piccoli espedienti per sciupare denaro.
non credo che faccia parte del festival dei commenti stupidi… ma … non trovate il “battuto cementizio palermitano” a dir poco OSCENO???
La riqualificazione parte dal Foro Italico e poi…dove continua e dove va a finire?
Si, peccato che il Comune pero’ paghi una ditta privata…. ma tutti quei settori del Comune di Palermo che fanno manutenzioni nn andavano bene? Almeno la mano d’opera era già pagata…
Battuto cementizioooo??? E lo ripristinano invece di demolirlo. Alla faccia ma si poteva sforzare un pò di più il prof. Carta e gli architetti del Centro Storico …. Chiedere poi che la Soprintendenza si svegliasse un pocò sarebbe stato come chiedere un miracolo, ma questi sono buoni a rompere le scatole alla povera gente. Concordo con Adelaide ma per rifare un pò di battuto e verniciare 4 panchine non bastava il servizio manutenzione del Comune?
In effetti, il battuto cementizio è tipico di Palermo…nessuna città ne fa un uso tanto assiduo quanto noi…giusto chiamarlo “palermitano”…Brutto, grigio, deprimente….cmnq polemiche a parte, a me sembra giusto occuparsi anche delle piccole cose…abbiamo già sentito troppe stronzate sulle cosidette grandi opere…che poi è solo uno slogan vuoto e senza senso
Esiste Palermo DENTRO le mura e Palermo fuori le mura. Tra 50 anni quella fuori, collasserà, grazie al cemento armato, (vedi Bronx). Quella dentro resisterà, con la sua muratura in tufo, il suo fascino, i suoi ricordi.
@franz Sarà anche brutto il battuto cementizio tipico palermitano, ma penso sia esteticamente più gradevole della colata di asfalto che usano a Bergamo e provincia!
e così si inizia con ,ù mancia ,mancia.
@Anna, sono daccordo con te…non mi piace neanche la colata di asfalto…Ma ci sono soluzioni anche più gradevoli e altrettanto economiche….il cemento si può colorare in fase di impasto, e esistono dei sistemi economicissimi per creare delle finte matonnelle…ti assicuro con un impatto estetico molto gradevole. E poi scusa….Bergamo adesso è il nostro metro di paragone?
@franz Assolutamente no, ho fatto l’esempio di una città del nord, dove purtroppo vivo, e che in teoria dovrebbe avere un grado di civiltà e cura della cos apubblica maggiore.
Appoggio in pieno le tue idee riguardo l’effetto mattonelle o il cemento colorato che in effetti renderebbero il marciapiedi esteticamente più gradevole!
Vi comunico che questi lavori ed altri sono stati programmati da tempo. L’appalto in questione (un contratto aperto) prevede interventi di manutenzione negli spazi aperti non costruiti del centro storico; tra questi era già previsto il ripristino delle parti ammalorate dei marciapiedi dell’ex Foro Italico, purtroppo ripristinado il tutto con il battuto cementizio.
Un intervento di rifacimento totale dei marciapiedi dei Foro Umberto I necessita di un serio progetto, con costi certamente più onerosi, utilizzando materiali di pregio e non il cemento. Se avete visto qualche foto del passato, tutti i marciapiedi del foro erano pavimentati con mattonelle in pietra di circa 20 x 20 cm, molto similari a quelle della via Libertà. Oggi dobbiamo accontentarci del battuto cementizio, sempre meglio dell’asfato del nord.
In questa prima fase i lavori sono necessari per garantire la pubblica incolumità dei passanti, quindi per togliere i pericoli, vedi buche dislivelli e altro. Tutte queste piccole lavorazioni restituiscono decoro alla nostra città, sono pur sempre piccoli interventi e quindi un pò di ottimismo non guasta.
P.s.: per favore non criticate sempre.
Come dice Franz “sembra giusto occuparsi anche delle piccole cose” .
Grazie Il D.L.
nawarch, rimane il fatto che il vice sindaco e assessore al traffico di palermo, franceso scoma, ha dichiarato che: “Ci siamo resi conto che non avremmo fatto in tempo a toglierli del tutto e a ripristinare il manto stradale”
quindi questi lavori non mi sembrano così tanto programmati come affermi.
sul costo del busines, tra metterli, toglierli, e ora solo abbassarli per non sollecitare troppo le terga del santo padre, sorvolo per carità cristiana.
@Stalker.
Il contratto di appalto che citavo si riferisce soltanto ad interventi nel Centro Storico, i dossi di via Libertà non sono di competenza del Settore Centro Storico. Quindi lo smantellamento di questi non riguarda i programmi del contratto aperto citato.
Ti ricordo inoltre che i funzionari tecnici del settore C. S. si occupano di appalti per opere all’interno delle mura per interderci nei 4 mandamenti. I lavori exta moenia sono seguiti da altri Settoi comunali
ciao