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venerdì 20 dic
  • 62 commenti a “Libri a Palermo: diletto o castigo?”

    1. Io sono convinto che questa repulsione verso i libri (che non è solo panormita bensì italica, visto che in Europa siano all’ultimo posto in quanto a lettura) dipenda da quei libri che ci hanno fatto leggere a scuola.
      Perchè continuare a propinare i promessi sposi o la coscienza di Zeno? Un ragazzo di 13 anni è ovviamente più attratto dalla televisione o da Internet e quindi è necessario che il primo approccio con la lettura sia di quelli “indimenticabili”,in modo che sia invogliato a leggerne un altro e poi un altro ancora.

    2. Sono sconvolto, terrorizzato. Molti di questi ggiovani, si con due “g”, hanno già, o avranno a breve, diritto al voto. Si, diritto. La cosa mi spaventa non poco.

    3. Se anche a qualcuno venisse in testa di entrare in libreria e comprare un buon romanzo o un altro libro qualsiasi, la voglia gli passa subito…ieri ho girato 3 librerie, oddio se c’era un libro che costasse meno di 15 euro! di questo non ne parla nessuno ma secondo me influisce tantissimo.

    4. Ecco spiegata in pochi minuti la sicilia del 61 a 0.

    5. Leggo qualsiasi cosa da ormai 35 anni. Ho letto i classici italiani, stranieri, leggo saggi, romanzi, manuali etc, sia per lavoro che per puro diletto personale, ho una biblioteca di oltre 1500 titoli che spazia dall’attualità alla fantascienza, passando per l’horror, la scienza, la storia etc.
      Compro almeno 30-35 titoli all’anno (ovviamente prediligo le edizioni economiche…) e per gente come quella del video provo pena e disgusto perchè non sanno cosa si perdono.

    6. Un libro costa quanto una cena per due persone. Se la maggior parte della gente non legge la colpa è degli editori.

    7. Se penso che quelli che non comprano libri perchè costano dai 10 euro in su, e poi comprano un CD a 20 euro, poveri noi! Non sanno parlare, tanto meno scrivere, citano frasi delle canzoni (per carità, ci vogliono anche quelle), e appena gli chedi chi è Dante, ti chiedono cosa canta.
      Sono felice di leggere almeno una ventina di libri all’anno, sono sicura che sono soldi spesi bene.
      E per fortuna l’ha capito da almeno 5 anni, anche mio figlio che ne ha 14 e ogni occasione è buona per comprare un libro.

    8. Ragazzi, ma non dobbiamo per forza comprare l’ultimo libro in edizione gigante con copertina di cuoio ecc che costa giustamente 20 e passa euro. Da Feltrinelli ci sono montagne di libri in edizione economica e tascabile, libri senza tempo. Infatti, a differenza di molti film, un buon libro può essere letto senza problemi anche a distanza di decenni. Come dice sensocivico, non comprano i libri, ma poi magari spendono 25 euro per l’ultimo cd compilation di Amici di Maria de Filippi o per il marmittone dello scooter per fare più scrusciu…

      Lasciateli fare, poi tra 10 anni, quando cercheranno un lavoro e si renderanno conto della loro ignoranza e del fatto che non sono buoni a nulla, ne riparleremo…

    9. Quoto Benni: questa è gente che andrà a votare!

    10. @sensocivico
      spero non ti riferisca a me 🙂 confermo che un libro costa un occhi della testa, e non ne vado certo a spendere 20 neanche per un cd.

    11. bello il sillogismo
      io vado in bagno con un buon libro
      io vado in bagno per cagare
      i buoni libri aiutano a cagare…
      fa molto accademia della crusca

    12. x non vedere la TV.leggo qualche libro x il momento sto leggendo Gomorra,immergersi nella lettura è bellissimo.Da quello che ho ascoltato penso che siamo messi male,.Ho notato dei bravi giovani,ma altri erano i MEGGHIU rù fangu ri palermu

    13. a me pare che l’esempio libro-cd sia molto superficiale…

      se devo leggere orrori tipo brown, fallaci o tamaro meglio che compro un cd o me li spu++ano in discoteca…

      ve lo dice uno che di libri ne legge 50 all’anno

    14. @daniele
      Non mi riferisco a nessuno in particolare. Comunque, come dice Quozca, ci sono libri in edizione economica anche a 3.90€.
      Penso che sia una questione di forma mentis, una cosa devi averla proprio nel sangue e, se sei davvero appassionato, non guardi neanche il prezzo.

    15. NO COMMENT!

      P.S.: soltanto per chiarezza, non sono l’Antonio che ha pubblicato il commento allae 10:45.

    16. la sicilia del 61 a 0 non è dovuta solo ad un problema di cultura, quanto piuttosto alla connivenza tra mafia e politica

    17. Che tristezza, che sconforto…

    18. …non sarà il caso di chi ha commentato fino ad ora, ma non capisco come si fa a non spendere 15 euro per un libro per poi fare fuori allegramente 400 euro e passa in hogan, louis vuitton, prada, gucci etc etc….perchè ignorante puoi essere, ma fuori moda…GIAMMAI!!!!

    19. andrea:
      certo, ma magari con certi personaggi il lavoro dei “brutti ceffi” della politica è più semplice

    20. Purtroppo…è tutto vero. Il vangelo, il senso civico, l’educazione, e anche qualche buon libro, mi impediscono di studiare la costruzione di una bomba atomica e radere al suolo questa generazione bruciata. Provo solo pietà, per loro, e le loro famiglie.

    21. @Danila

      Eh gia! Forse sarebbe opportuno chiedere la causa di tutto ciò a Maria De filippi & co.

    22. Questi 22 commenti ci dicono che i frequentatori di Rosalio sono tutti stimati clienti a La Feltrinelli .. o tanti ipocriti? :S

    23. X Andrea.. ovvio che in Sicilia la mafia sposta parecchi voti, ma non così tanti. Il 61 a 0 nasce da un problema culturale, questa gente non ha una coscienza critica è abituata a non pensare, lo fa la tv per loro. Non so se provare rabbia o pena.

    24. ..a onor del vero non tutti i ragazzi di questa fascia di età sono come quelli del video.
      Vi invito a fare un giro sul stio di Cogito et Volo http://www.cogitoetvolo.it/ e vedrete. (spero Rosalio non se ne abbia a male).

    25. arrizzanu i cainni! 🙂

    26. @LM
      Pienamente d’accordo. Il vero punto è questo: in una società come quella italiana nella quale vige ormai la regola non scritta dell’ignoranza imperante a qualsiasi latitudine nazionale, ecco che un certo potere mediatico ha vita facile nel manipolare le menti di tale povera gente determinando, dunque, un’aberrante e drammatica diffusa omologazione. Mi chiedo, e rivolgo ai più anziani la seguente domanda, se tali fenomeni siano stati sempre presenti nella società italiana.

    27. La riflessione immediata: a parte una minoranza di palermitani, fare crescere figli in questo contesto sociale non è un omicidio ma poco ci manca. E come detto da alcuni utenti saranno i futuri elettori per il piacere di pseudo-politici che fanno carriera grazie al precariato e alla politica clientelare. Da vomito alcuni con occhiali scurissimi e teste vuote, anche se per loro il look è necessario per compensare vuoti spaventosi.
      I tochi e tischi toschi nel loro genere riescono anche ad essere peggio. Mi sono soffermato ad osservare l’ingresso di due locali alla moda per fighetti adulti, l’élite palermitana, liberi professionisti etc. Vestiti e trucchi da sfilata per tutti i sessi… All’ingresso la dicitura “previa selezione”. Stiamo scherzando? Quelle acconciature e pure la selezione per andare a gridare a squarciagola in un pub all’aperto fino alle due di notte con quella stronzata che chiamano karaoke e disturbare la quiete degli abitanti in un raggio di 300 metri? Questo è divertimento? O sottosviluppo? Ecco, tra sottocultura e tutte le sue nefaste ramificazioni, compresi i fighetti citati sopra, la condizione socio-culturale della maggioranza (N.B. maggioranza, non si offendano gli intellettuali, i colti e gli educati, dei blog ed affini, e pure quelli che i blog non li frequentano) dei palermitani è… se dovessi usare un solo vocabolo direi SCIMUNIZZIUANI!
      Meglio starsene alla larga e venirci solo in vacanza.

    28. ma perchè che vi aspettavate .

    29. Ne viene fuori un quadro desolante, ma queste interviste sembrano fatte appositamente a persone da cui non ci si poteva aspettare una risposta diversa. Per tanti che non leggono ci sono altrettante persone che lo fanno.

    30. @Daniele: se dici che un libro costa quanto una cena per 2 persone vuol dire che non sei mai entrato in una libreria e nemmeno visto per curiosità le bancarelle.

    31. il simpatico video nasce per fare sorridere.

      magari gli autori avranno spinto più sull’aspetto becero-divertente, però non penso che a livello statistico le proporzioni dei “tipi” scelti si discostino molto dalla più attenta delle indagini scientifiche…

    32. Ho paura. Tanta. E… sì! Adoro le librerie, compro e leggo molto e sono orgogliosa!

    33. Ecco le “Magnifiche sorti e progressive”. Largo ai giovani.

      Chissà se rivedendosi e riascoltandosi qualcuno avrà pensato che forse era meglio star zitti.

      Presto voteranno.

      Qualcuno occuperà anche un posto di lavoro ben retribuito.

      Preferisco pensare che il video sia “biased” cioè orientato a far venir fuori solo certe caratteristiche.

    34. Oh… attenti a non farvi venire quelle cose nel cervello.. eh.. sì, quelle cose… come si chiamano… i pensieri 🙁 🙁 :(.
      Saluti 🙁

    35. mi conviene non dire mai in giro che studio filosofia (alla specialistica dell’università per giunta!) mentre faccio un giro in centro, vero?

    36. @LM: “la mafia non sposta così tanti voti in sicilia?” sei sicuro di quello che dici? a tal proposito, forse non farebbe male leggere un po’ più di storia d’Italia e della Sicilia…

    37. @Rotari.
      Ma figurati se hanno qualche neurone della “vrigogna” che gli fa capire le corbellerie che hanno detto.
      Purtroppo ce li ritroveremo anche in qualche ufficio, a scaldare qualche sedia, prima come precari, e poi con una semplice abilitazione, se dimostreranno di saper fare una fotocopia, come effettivi. E i laureati, a spasso…

    38. braccia rubate all’agricoltura!

    39. Penso che non sia possibile con un numero così limitato di intervistati stimare una statistica seria che tenga conto di diversi aspetti (fascia d’età, livello di scolarizzazione,etc.), certo si può tenere conto di molte discutibili opinioni, però ho visto che molte interviste sono state fatte a dei ragazzi molto giovani e tra l’altro in mezzo ai “branchi” del politeama (quindi 1. erano in compagnia e probabilmente pochi avrebbero ammesso tra i loro simili “l’orribile” crimine di leggere 2. mi pare di aver visto molti giovani “scatò” che non hanno mai visto un libro nemmeno a scuola semmai ci abbiano mai messo piede).
      Ad ogni modo convengo sul fatto che sicuramente una buona fetta di popolazione viva nel buio (come definire se non come mancanza di luce questo auto-privarsi della conoscenza che i libri recano?) e che questo sia un problema sociale che poi ha dei risvolti in tutti gli aspetti che il vivere giornaliero ci mostra è innegabile (si pensi alla scelte politiche o all’uso comune del gettare rifiuti per terra e potrei non finire più…).
      Quali le cause? L’asserto secondo cui i libri sono cari per questo non si legge è chiaramente falso (dimostrato da @Danila e @Quozda), quando si tratta di problematiche sociali io sono più propenso a distribuire le colpe più che a concentrarle e per questo punto l’indice contro:
      a) Il sistema scolastico che come dice @kk non riesce a far innamorare i ragazzi con la scelta di testi, sicuramente completi dal punto di vista formativo, ma lontanissimi dall’attuale situazione sociale: questi testi andavano bene fino ai tempi di mio padre quando già dalle elementari e partendo dalle famiglie i ragazzi venivano istruiti con una disciplina ferrea e non esisteva nessun’altra forma di comunicazione sociale, se non quello attraverso i libri, o svago introspettivo alternativi. Io farei cominciare le letture di medie e superiori con Jack London e Pennac, col primo li affabulerei e col secondo cercherei di farli ridere ma al contempo li farei riflettere su come un capro espiatorio, una “vittima predestinata”, come in fondo si sente un ragazzo adolescente nei confronti del mondo, riesca a vincere le avversità…questa naturalmente è una semplificazione ed è chiaro che occorrerebbe sempre affiancare delle letture più impegnate, però è sicuro che qualcosa vada rivisto.
      b) L’uso esasperato delle nuove tecnologie: è chiaro che il mancato idillio con la lettura si è stratificato negli anni e quindi se una generazione non amava leggere la successiva complici il punto a) e l’aumento delle soluzioni tecnologiche negli anni (prima la tv poi il computer ed infine il cellulare) hanno aumentato l’emorragia sul versante lettura, perché i ragazzi hanno sempre meno tempo per le cose giudicate “serie”, “scolastiche” e se prima c’era almeno il tempo per essere curiosi prendere un libro in mano e varcare l’altissimo muro che ci separa dallo sfogliarne, leggendo, la prima pagina adesso si preferisce pubblicare cazzate su facebook. Si spera solo che l’iPad l’ultima trovata tecnologica nata per consentire di leggere migliaia di testi compressi in pochi cm quadri possa invertire questa tendenza.
      c) La totale assenza di confronto tra le persone e di luoghi di scambio culturale, mi riferisco in età adolescenziale e al di là della scuola: non so se è quest’ultima che contribuisce a generare la prima concausa oppure se gli si deve attribuire solo una parte di colpe.
      Porto la mia personale esperienza: io ho cominciato a leggere al primo anno di ingegneria, fino ad allora non mi era importato un granché di stare nella mia beata ignoranza e vi dirò nessuno me l’aveva nemmeno fatto pesare più di tanto fino a quando ho cominciato a studiare i pomeriggi nella biblioteca di Lettere dove, col mio collega, abbiamo fatto amicizia con un gruppo di corsisti di quella facoltà, sarà stato l’ambiente, lo stimolante spunto di queste persone innamorate della conoscenza, la voglia di non stare indietro…o forse una combinazione di tutto ciò insomma è successo che ciò che penso essere dentro ognuno di noi ovvero il desiderio di crescere è esploso e adesso non riesco a fermarmi più: se sento la recensione di un libro oppure se ne sento parlare devo leggerlo, se entro in una libreria mia moglie va a fare shopping per 2-3 ore e poi mi ritrova lì dentro, ho una libreria a casa di un migliaio di volumi e molti li tengo accatastati e sparsi ovunque…insomma mi sono innamorato delle storie, delle parole, della voglia di conoscere e sapere.
      Per questo penso che se ci fossero dei luoghi per far incontrare i ragazzi ed in cui farli scontrare con la conoscenza nascerebbero molti più lettori. Porto l’ultimo esempio e mi fermo per non tediarvi ulteriormente: in nord Europa la scuola spesso si protrae negli orari pomeridiani in cui i ragazzi svolgono attività fisiche, di laboratorio tecnico ma anche altri tipi di attività tra cui visione di capolavori cinematografici, scultura, pittura etc. e durante questo tipo di attività si affina una sensibilità che noi in Italia forse riusciamo ad ottenere solo in qualche liceo: è questo coltivare la curiosità verso tutto ciò che va al di là dei compiti a casa che creerà il futuro lettore. Perché prima di ogni cosa un lettore è un’anima vorace ma delicata che scorge la luce al di là del buio.

      Scusate se sono stato troppo prolisso.

    40. Tranne rari casi si comincia a leggere da piccoli se in famiglia c’è questa abitudine. Si deduce che alle spalle di questi possibili futuri braccianti ci siano famiglie dello stesso livello culturale. Raccapriciante!

    41. Chi parla di prezzo alto sta solo cercando un pretesto per non leggere!
      In libreria ci sono offerte eccezionali. Ad esempio ho comprato recentemente l’opera omnia di Jene Austen a 4,99€!
      I classici si trovano a prezzi irrisori. Certo se vuoi l’ultimo romanzo appena uscito ti costa di più, tuttavia a differenza dei film o dei vestiti, un buon libro non esce mai di moda!
      @Vitruvuano:
      Pennac e London sarebbero un ottima scelta…io pensavo anche ad autrici come le Bronte o Austen in quanto i loro libri sono simili alle soap opera di adesso ma con una profondità eccezionale. Un modo per dimostrare ai ragazzi che non si inventa nulla di nuovo…

    42. Io imporrei loro la lettura di “1984” e poi vediamo se non si svegliano!

    43. “JENE AUSTEN”??? complimenti per l’acquisto! peccato l’autrice si chiami Jane Austen…

      ….

    44. Io invece mi sono stupito recentemente che ragazzini di 19/20 anni, palermitani, conoscano Kurosawa o John Fante. Penso che se volessi realizzare un video dove fare emergere l’esatto contrario, ci riuscirei. Basta non andare “dove ci sono i tasci” e recarsi fuori da una libreria. Questo video è veramente poco utile.

    45. Ho i brividi. E io voglio diventare calciatore. 8-|
      Che profonda tristezza.
      Ciao,
      Emanuele

    46. è ovvio che il video vuole rimarcare su una sola delle facce della medaglia! però temo che la nostra medaglia sia un tronco di cono, con una faccia più grande e un’altra più piccola, e questa che ci hanno fatto vedere ho paura sia quella più grande.

    47. @daniele
      si costano troppo è vero. ma tutta quella gentaglia l’iphone a 600 euro se lo compra. le nike a 200 se le compra. etc etc etc.

      http://www.youtube.com/watch?v=XFJToIvmaNM

      e questi sono i palermitani. Possono vivere nella merda, nell’immondizia, nel traffico, nell’illogicità quotidiana. Possono vivere senza spazi pubblici, senza creatività, senza un piano di viabilità, senza servizi che non siano da terzo mondo. Possono vivere nella corruzione, nella cattiva politica. Possono vivere sotto scacco della mafia e delle istituzioni che votano. Ma mai togliergli il calcio e la possibilità di scannarsi per risparmiare 100 euro per un televisore. E non c’è lavoro, e non ci sono prospettive, e l’inter ruba i gol.

    48. Che i giovani leggano poco è cosa nota. Ma questo servizio è chiaramente costruito ad arte, per fare pensare che tutti i ragazzi di oggi sono degli analfabeti. Alcuni intervistati ridacchiano mentre rispondono, come se fossero d’accordo su cosa dire con l’intervistatore, o comunque perché hanno capito che si deve fare finta di non leggere nulla per essere inclusi in quel servizio. Del resto quale persona seria avrebbe mai potuto rispondere a un intervistatore con indosso una maschera?

    49. @Nicola Di Marco
      Ho copiaincollato il tuo post e me lo sono salvato in un file. Hai riassunto quello che penso della maggior parte dei palermitani in poche righe. Complimenti.

    50. http://www.youtube.com/watch?v=ool3vdgLYdI
      facciamo un pò di pubblicità a questo strumento utile e assolutamente innovativo….

    51. quoto josh71 e
      personalmente trovo che questa discrepanza tra il popolo lettore e quello non lettore sia sempre esistita.io mi preoccuperei maggiormente dell’educazione scolastica che ricevono questi ragazzi,visto come si esprimono e quali idee propinano.

    52. io sogno di diventare un caCCiatore….

      FECCIA IGNORANTE! CHE SCHIFO!

    53. Siamo proprio messi male.

    54. E’ questi poi sono quelli che votano, l’ignoranza regna sovrana!!!

      Mahhhh niente si può fare per eliminare il suffragio universale??? No perchè ho dei seri dubbi sull’effettiva validità della democrazia…

      Rivoglio la Monarchia Assoluta!!!

    55. anzitutto bravo a Gianluca scaglione, autore del soggetto.
      a tutti chiederei di ricordarci fra 10 e più anni dei volti di questo esercito di beoti orgogliosi di non leggere, quando bloccheranno via libertà per chiedere col pugno alzato “lavoro, lavoro”.

    56. @giampiero
      il problema è che questi “beoti” fra dieci anni rischiano di occupare poltrone e non di manifestare col pugno chiuso

    57. Carmelo, parole sante. Vedi il futuro che si sta aprendo al “trota”…

    58. l’ignoranza regna sovrana a palermo

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