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venerdì 22 nov
  • Duecento autisti dell’Amat impegnati ai seggi per il referendum

    Circa duecento autisti dell’Amat, l’azienda di trasporto pubblico cittadina, saranno impegnati ai seggi come rappresentanti di lista tra sabato e lunedì prossimo.

    L’azienda ha inviato una lettera al prefetto, al questore e al sindaco segnalando possibili disagi per chi usufruisce del servizio. Per i giorni successivi è stato disposto uno scaglionamento dei riposi compensativi.

    Palermo
  • 8 commenti a “Duecento autisti dell’Amat impegnati ai seggi per il referendum”

    1. curiosa ricorrenza

    2. Come mai tutti questi rappresentanti di lista, confluiti nell’azienda. Non c’entra niente lo scambio di voto grazie all’aver ottenuto il posto di lavoro! semplice supposizione. Dal resto anche gli altri anni dove c’erano elezioni/referendum si erano verificati altri casi simili.

    3. E’ una cosa ignobile:Per queste occasioni,pur conservando il necessario riconoscimento di un diritto democratico ci dovrebbe essere un limite massimo aziendale di partecipazione.
      Allora aveva ragione MArchionne con gli operai di Pomigliano,dove ha introdotto il divieto o almeno una percentuale massima per gli operai e dipendenti che volessero farlo.
      Che schifo ! un’altra differenza tra pubblico e privato.A zappare li manderei.

    4. vergogna vergogna vergogna

    5. […] risposta è semplice. Come ci raccontano Rosalio e il Giornale Di Sicilia (pagina 22) ben 200 autisti dell’Amat non potranno presentarsi al […]

    6. Sarebbe cosa buona e giusta sapere di quali liste saranno rappresentanti questi signori.
      Così, tanto per sapere.

    7. A questo punto magari votiamo Si per la gestione pubblica dell’acqua, AM facciamo un referendum per una Gestione privata del Trasporto Pubblico. Che Vergogna, senza russure ‘nta faccia.

    8. Ogni volta che si vota Rosalio posta la questione degli autisti che fanno i rappresentanti di lista 🙂
      @ toto – non c’azzecca il voto di scambio per ottenere il posto di lavoro, quella è altra cosa. Chi fa il rappresentante di lista, lo fa perché impegnato politicamente, o come ora chi è decisamente “votato” a favore dell’abrogazione di una norma. E’ chiaro che la maggior parte si agevola ad ottenere giorni liberi dal lavoro, ma ad oggi, tutto ciò non è illegale.
      @ il folklorista – Marchionne??? vogliamo legittimare la perdita di diritti acquisiti in decenni di lotte? e poi di quale differenza tra pubblico e privato parli? tutti hanno uguali diritti nello svolgere la rappresentanza.
      @ peppe – vergogna per avere esercitato un diritto? sono altri che dovrebbero vergognarsi.
      @ Antonio – chi se ne frega cosa vanno a rappresentare? vuoi vedere che i problemi dell’Amat sono gli autisti che vanno ad esercitare un proprio diritto?
      Per chi non l’avesse fatto ancora, avete mezz’ora per partecipare al referendum.

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