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  • La maternità a Palermo, le prugne assassine e la gatta ‘mbriaca

    Dato per scontato che la maternità è un fatto eccezionale a qualunque latitudine, che la gravidanza è uno stato di grazia che accomuna tutte le donne del mondo (anche se qualcosina da obiettare ce l’avrei), a Palermo e in Sicilia tale periodo si riveste di un’atmosfera speciale. Intanto perché alla donna che “aspetta” si concedono trattamenti di favore e complimenti e poi perché, come nel caso dei malanni, c’è sempre qualcuno disposto a darti un consiglio, pure se non ne sa niente. Perché il palermitano è così: deve parlare, non ce la fa a tenersi chiuso nemmeno quando un argomento non è di sua pertinenza. Quindi ecco le categorie nelle quali mi sono imbattuta, dopo la nascita dei miei gemellini.

    QUELLI CHE NON VEDEVANO L’ORA: sono amici, ma anche parenti priati. Ma non dell’evento in sé. No. Loro ci sentono prio che ci stai passando pure tu. Racconti loro che non dormi la notte? «Eh caro mio! Minimo minimo sono i primi tre mesi, ma mio figlio non ha dormito per 15 mesi…quindi!». E ancora: «Certo per tornare in forma dopo il cesareo, per lo meno tre anni ci vogliono!». «Ah hanno pianto tutta la notte per le colichette? Ancora niente hai visto!». Del resto durante la gravidanza (che essendo gemellare mi ha regalato oltre 20 kg., dico oltre perché poi ho smesso di pesarmi!) le pacchione più pacchione che conosco (con rispetto parlando, ci mancherebbe altro), ogni volta che mi vedevano esclamavano compiaciute «mi quantu si’ fatta!». Sì, ma almeno io sono incinta!.

    LE NONNE: per carità, indispensabili, ma faticosissime da gestire. Prima, durante e dopo la gravidanza. Prima ti chiedono: «Allora, novità niente?». Aspe’, sono tornata ieri dal viaggio di nozze! Durante, devi lottare perché ti vuncerebbero di cibo. Mia suocera non lo può accettare. Ora che sono a dieta e le ho detto: «Oggi a pranzo 70 grammi di pasta, devo mangiare poco», mi ha risposto «vabbe’ proprio poco no». E il ritornello durante la gravidanza era: «Ora devi mangiare per tre». Alla nascita dei frugoletti ti mitragliano di consigli e rimproveri: «Dovete stare attenti col latte!», «Ma il bagnetto lo sapete come si fa?», «Certo che non dormono la notte…li dovete tenere svegli di giorno». Ma come a timpulate? Piange? «Prendilo in braccio» Ce l’hai in braccio? «Non lo abituare alle braccia». «Se piange qualche cosa ha». Fame di solito. Li allatterebbero di continuo. Altro che biberon. I miei genitori gli attaccherebbero un tubo. Certe volte mi chiedo come siamo sopravvissuti io e mio fratello. Poi hanno la fissazione del freddo. Sono quelle che ci hanno perseguitato con la maglia di lana tutti gli anni della nostra infanzia e ora sostengono che i bambini sentono freddo, non è che sono come noi. E meno male che i miei sono nati a giugno, se nascevano a Gennaio me li facevano come due omini Michelin: camicina, body intimo, coprifasce e calzini. A giugno! Innocenti! Manco per la mala fiura dal pediatra che ci ha vattiato col primo cazziatone!

    I COLPEVOLISTI: hanno la capacità di farti sentire la madre più snaturata del mondo. «Non li allatti? Certo se non vuoi…però il latte della madre è fondamentale… Ma se non te la senti». Certo, ho pensato di attaccarne uno da un lato e uno dall’altro e già che ci sono mi faccio mettere il catetere e la pala, dal momento che con due non avrei il tempo nemmeno di espletare i miei bisogni fisiologici, con rispetto parlando. Oppure ti danno consigli filosofici; «Se i bambini piangono, tu ci devi parlare». Ci devo parlare? E che devo dire? Vorrei vedervi a parlargli quando urlano a scattacuore! Per ora mi sembra di avere a che fare con due tamagotchi: li devi nutrire, cambiare…ma non li puoi spegnere!

    GLI ESPERTONI: hanno già uno o due figli e si sentono in dovere di consigliarti su TUTTO. Dalla tua dieta, alla depressione post partum, a dove comprare i pannolini, a come preparare il latte, a quale marca usare. E se obietti ti guardano torvo e dicono; «Fai come vuoi, io però facevo così». E se ti lamenti che ricevi troppi consigli osano pure dirti: «Lo so, lo so. Mi ricordo i primi tempi con mia figlia era un incubo. Non sopportavo nessuno!». E se te lo ricordi perché ci atturri con ‘sti consigli che manco ti abbiamo chiesto?
    Difficile districarsi pure nella giungla delle leggende metropolitane sull’alimentazione durante l’allattamento. Pure in questo caso tutti sanno tutto. Dopo una settimana dalla nascita, una sera mia madre alle 23:00 mi chiama e fa: «Non dare il latte ai bambini! Hai mangiato prugne. Le prugne sono veleno, li ammazzano i bambini!». Le famose prugne assassine…

    QUELLI DELLA VISITA: sono quasi certa che qui risieda la causa prima della famosa depressione post partum. Le visite. Si comincia già il pomeriggio in cui si torna a casa dall’ospedale. Che notoriamente, una è fresca come una rosa. Si presentano tutti: parenti stretti e amici stretti. La madre ha un aspetto a metà tra Mortisia e Marisa Laurito (a meno che non sei Jennifer Lopez un poco ci vuole per riprenderti), scopre che l’unica cosa che le entra sono i pantaloni della tuta (felpati) e così, sudata e coi punti di sutura che fanno male, un poco di mal di testa che non guasta mai accoglie gli ospiti che:

    1. Portano altri 14 picciriddi di ogni età che toccano i tuoi e, se ti distrai, tentano di soffocarli;
    2. Accùpano i picciriddi facendo cerchio attorno alle carrozzine. Che sapuriti! Guarda questo è tutto suo zio. Che dici! Ha i piedi del nonno! (Ma chi glieli ha visti mai i piedi al nonno?) Mihh secondo me alto viene questo, guarda che gambe!
    3. Ti danno ovviamente altri consigli e ti rimproverano. «Dovete fare i turni con i gemelli se no uscite pazzi», «Teneteli al buio», «Metteteli alla luce se no gli viene l’ittero», «Sei pazza a vestirli così? Sentono freddo!», «Spogliali, sentono caldo», «Hanno mal di pancia, dagli acqua e alloro». Aspe’ sono nati tre giorni fa. Acqua e alloro? Secondo me meglio la gazzosa, magari digeriscono e fanno il ruttino.
    4. Ovviamente si presentano, preferibilmente tra le 19:30 e le 20:00. E stanno un poco. Tanto tu che devi fare? Mangiare? Un miraggio… Dormire? Se vabbe’!

    QUELLI CHE TI TELEFONANO PER NON DISTURBARTI: categoria originale, quanto meno. Ti telefonano perché ci tengono a farti sapere che loro non disturbano venendoti a trovare. Solo che ti chiamano alle 7:31 del mattino, oppure tre volte al giorno e ti chiedono: «Come va?». «Minc… se due ora fa andava bene, ora che ti devo raccontare? I dettagli sulla cacca o sul rigurgito?» e chiudono dicendo «Vabbe’ ti chiamo dopo». Oppure esordiscono con: «Stavi dormendo? Perché avevo paura di svegliarti». Ecco la prossima volta magari non chiamare a casa all’alba, se avevi questa paura!

    QUELLI DELLE DOMANDE E DEI COMMENTI TANTO PER FARLI: la più ricorrente è: «Ma come li distinguete?». Ma li hai visti? Intanto sono eterozigoti e poi se uno è tignuso e l’altro ha una montagna di capelli neri, c’è bisogno di metterci un cartellino col nome? Oppure: «Ma TI mangiano ogni tre ore?». Che ti devo rispondere? «No MI mangiano due volte al giorno, come uno di 18 anni e spesso SI cucinano pure da soli».
    Poi c’è la storia della gatta quattordicenne che vive con noi. Ma ora come fate? Se li morde? Li morde? C’è la stessa probabilità che si compri una pistola e gli spari! A parte che la poverina si è assuppata già gli esami di sangue quando ero incinta, a parte che non ha mai graffiato nessuno nemmeno se è stata pestata per sbaglio, a parte un tentativo di fuga dalla terrazza al settimo piano, spero che morda veramente chi spara ‘ste fissarie! Anzi no che gli spari, dopo essersi tracannata due litri di vino così fa pure la parte della famosa gatta ‘mbriaca.
    Poi c’è pure chi mi ha consigliato di tagliarmi i capelli perché tanto non avrò il tempo nemmeno di lavarli! A dire il vero io ho pensato pure di farmi crescere i peli delle gambe e delle ascelle, così per sembrare più mamma e meno frivola. Così il quadro sarebbe: Luciana Turina+Mortisia+Franchino= MammaMaria (o beddamatrimaria!)
    Tra i commenti inutili due spiccano sopra tutti. Il primo quello di una signora che, vedendoli in foto, e, immagino, volendo fare loro un complimento mi disse: «Mihhhhhhhh, però, “per essere gemelli” graziosi sono…»: Gentilissima!
    Il più bello però spetta ad un vecchietto che ho conosciuto al momento delle dimissioni dallo ospedale. Mentre aspetto mio marito, il signore in questione, si complimenta per i gemelli e quando mi chiede come sto io, rispondo: «Bene, solo che mi è rimasta una panza!”. Lui mi guarda e, serissimo, fa: «Signora, c’è paura cinn’è navutru?».

    Palermo, Sicilia
  • 55 commenti a “La maternità a Palermo, le prugne assassine e la gatta ‘mbriaca”

    1. Maria fantastica come sempre!!!!
      Rido ancora con le lacrime, anche perchè mi hai fatto tornare in mente un sacco di ricordi e sono d’accordo con te nel dire che la depressione te la fanno venire gli altri!!!! tutti che sanno, tutti che vogliono dare consigli (inutili) e nessuno che si fa gli affari suoi!!!
      ho trovato meraviglioso il vecchietto che hai conosciuto alle dimissioni…almeno ti ha messo un pò di allegria!!! un bacione a te e ai tuoi pargoli!!!!

    2. Oddiooo allora vero “ancora non ho visto niente!!!”
      Grande Maria mi hai fatto troppo ridere (se mi iniziano le contrazioni, peró abbuschi! ) 😉

    3. A me è capitato recentemente di sentire rivolgere ad una madre il seguente “complimento”: “Mamma che è bello! Ha il naso strano come il tuo!”

    4. Sono priato per te! E ancora non hai visto niente!! 😀

    5. Come ti capisco!!!!!!!!!!!!!!!!!
      La mia piccola (appena 3 mesi) a volte smette di piangere se la metto per qualche minuto davanti alla tv 🙂
      L’altro giorno mio suocero mi fa: “ma non gli fa male la tv?” e io “perchè?” e lui “ma non so…il fatto di concentrare lo sguardo su uno schermo…”
      (lo schermo è di 42″)
      MA STARSI ZITTI OGNI TANTO…NO, VERO?

    6. stupendo:-)
      a tutti sti rompiscatole pre e post parto,consiglierei di mettere mano a scopa,straccio e ferro da stiro,quale migliore aiuto per una neo mamma?:-)))

    7. bellisimo!!! h ah aha h
      il POST parto. 😀

    8. Come al solito, meravigliosa!!!
      Aspettati ancora di tutto… ma alla fine ascolta solo te stessa!!! Auguri doppi

    9. Bellissimo…. e com’è vero… io ho partorito tre settimane fa il mio secondo genito e, trovandomi lontana da Palermo sono stata “ASSISTITA” da zia e nonni….. per carità una grande mano ma, sconvolgimenti educativi per il primo e niente privacy familiare…. sopravviverò…..!!!!

    10. Standing ovation!!!!! Unica come sempre!!! Me ne prìo!! 😀

    11. ……divertentissima Maria….:-))))ho sempre detestato i consigli su come comportarmi in gravidanza e poi con le mie figlie….Parlare con i bambini neonati?….ci ho provato…..Un giorno,la più grande piangeva a “scattacuore”,le ho parlato….L’ho “strantuliata”e le ho detto”Ma perchè ca…..piangi?????”…..Stanchissima ero….:-)

    12. Mitica!!!goditi tutto che poi ci fai farae altre 4 risate…..il paragaono tamagochi meraviglioso….baci baci

    13. ahahah…..come riesci tu a raccontare la realtà palermitana……non ci riesce nessuno!!! Favolosa Maria….

    14. cara maria condivido in pieno sono nonna ormai e mi ritrovo a propinare consigli ke,capisco, nn sono sempre ben graditi ed a ragione, comunque è sicuro ke ognuno di noi deve farsi l’esperienza sulla propria pelle!!!! auguriiiiiiii!!!!

    15. Maria….sei fantastica come sempre….manco la gravidanza ci può!!!

    16. pure io ho avuto gemelli!!!! e pure io odiavo tutti questi consigli. Ma poi … non è che li ho avuti a 13 anni! e ne anche tu vero?

    17. BOH ! …

    18. ti ritrovo piu in forma che mai ,gradevole e divertente come sempre . dimenticavo..ancora niente hai vistu 😉 😉

    19. Chi sù sapuriti!!!
      Mi si fatta quantu nà vairca…!!!

    20. “Figghi nichi, guai nichi. Figghi grandi, guai grandi”. Non c’è scampo, in Sicilia la famiglia è da evitare. Neanche il futuro e il dopo morte ti salvano.

    21. Ma poi vedi bello passatempo che si sono trovati gli autori di Rosalio 😀

    22. Grande Maria e complimenti per l’allargamento della famiglia !
      PS Ho ancora le lacrime per il commento finale del vecchiareddo!

    23. Intanto AUGURI e poi perfetta…..come al solito.

    24. Che bello ritrovarti qui, Maria !!!
      Auguri a Te ed ai picciriddi 😀

    25. Bravissima, bellissimo post e auguri!!

    26. Pero’ non ci ha descritto la consistenza, il colore, l’odore, la frequenza, se la fanno simultaneamente. Spero che ponga rimedio in un prossimo post. 😀

    27. Gigi caro rispettare anche i gusti altrui pur se non coincidono con i propri è segno di tolleranza e di bon ton, giusto?

    28. Tony caro, anche commentare con coerenza è segno di rispetto, verso sé stessi, verso il blog… proprio perché i post sono scritti e pubblicati per essere commentati, preferibilmente con coerenza, e non per essere a tutti i costi – anche contro volontà – consensuali.
      Peraltro, non ho scritto in nessun posto che i gusti ed i pareri degli altri non devono essere espressi, chiedo semplicemente di esprimere i miei liberamente.

    29. Caro Gigi ma tu stai sfottendo e, fermo restando il rispetto per una persona più grande di me quale sei, ti faccio notare che trovo poco educato quello che hai scritto verso una signora e in “casa” altrui. Poi fai tu. Sono stanco di vedere una comunità che non sanziona socialmente chi si comporta male.

    30. Mariuzza, ma le amiche “pacchione” sono abituate a vederti “fotomodellistica” come una delle protagoniste di “The sex and the City” onde per cui anche vederti solo tre etti in più fa ‘mrpssioni, te lo dice una delle tue fans pacchione, ascutammìa!
      (beddri i picciliddri!)

    31. PS: “Pacchione” in catanese vuol dire bonazza quindi traducendo dal catanese al palermitano e viceverZa il catanese “pacchione” corrisponde al palermitano “tronco”…

    32. Tony, in una frase sola commetti una serie di errori piuttosto “seri” (non scrivo gravi volutamente) per un professionista della comunicazione.
      – non c’è nessun intento di sfottere, anche perché il post si sfotte da sé. Io noto solo l’indelicatezza di certo gossip e spiattellamento della propria intimità.
      – il rispetto per una persona più grande? Non siamo nel medioevo né negli anni ’50 in Sicilia.
      – una signora? Ho oltrepassato queste distinzioni già adolescente. Sono per la parità in tutti i sensi, tra maschi e femmine, umani e animali.
      – parlavo della consistenza e del resto, riferito ai gemelli. Forse ti sei confuso?
      – ti auguro di vivere nel mio stesso rigore morale, sociale, professionale. Di sicuro dal “pulpito da dove scrivi, ovvero la città più degradata d’Europa, non puoi sanzionare un bel niente per quanto mi riguarda. Tranne certi pseudo-politici di comune conoscenza.
      INFINE, questo post è di un provincialismo rabbrividente, ma come detto sopra, ha lo stesso diritto di esistere dei miei commenti. Io l’ho commentato con la mia solita coerenza.
      P.S. abbiamo già detto che il blog non è aperto solo agli aderenti con tessera ma è pubblico, quindi il concetto di “casa” altrui mi sembra inappropriato, fermo restando il tuo ruolo di webmaster. In fondo è tenuto in vita anche, soprattutto, dai commenti.

    33. Scusa se sono un conservatore e considero ancora il galateo utile ma uno che fa come te l’avrei buttato fuori di casa a parità di situazione e penso che sia una buona regola pensarsi di fronte, come spesso dici tu, per valutare che cosa si possa scrivere e che cosa no in un blog. Se comunque non volevi sfottere rimane soltanto un commento bizzarro dei tuoi degno come tutti di essere presente. Bonne nuit mon ami.

    34. Non sei affatto un conservatore, se solo un tipo falso, che davanti ti comporti in un modo (e sai a quali frangenti mi riferisco) ma poi sei capace di colpi bassi meschini (e anche qui sai a cosa mi riferisco). Ora, siccome di palermitano ho uno smisurato orgoglio, io ti telefono appena arrivo a Palermo il 24 e ci dobbiamo chiarire assolutamente live, perché non è un tipo come te che mi parla di buttare fuori. Puoi anche denunciarmi, non me ne frega un c…zo.

    35. Gigi mi sfidi a duello? Ma finiscila. 😀

    36. Vi invito a rimanere in tema, a essere rispettosi nei vostri commenti a utilizzare un linguaggio consono e vi ricordo che questa non è una chat Grazie.

    37. e meno male che definisci capre il prossimo (palermitano). Ma ti comporti allo stesso modo. Io ho scritto un commento che in altri ambienti avrebbe fatto ridere al limite, un commento banale, semplice. Tu offuscato da tare ataviche, da provincialismo, l’hai usato come i bigotti della peggiore specie usano ogni pretesto per recitare ruoli assolutamente falsi.
      Spero per te che stasera hai bevuto, perché non hai per niente un comportamento normale.
      Ora ti “poso” per un po’ di tempo – in questo blog – ma ti telefono appena arrivo a Palermo, che ci chiariamo una volta per tutte, non sopporto i doppiogiochisti che davanti fanno gli “amici” e dietro sono capaci dei peggiori colpi bassi.

    38. Gigi temo di non essermi spiegato. Rimuoverò ulteriori commenti fuori tema e chattanti. Saluti.


    39. ………………………………
      Ancora parli, ancora parli, e guardi
      le cose intorno. Piove. S’avvicina
      l’ombra grigiasca. Suona l’ora. E’ tardi.

      E l’anno scorso eri così bambina ”

      Auguri.

    40. Tutti sappiamo quanto abbiamo letto, non lo abbiamo letto in un blog palermitano prima, vero, ma lo sentiamo da tutti amici familiari e parenti e ormai è come la tradizione del carretto siciliano, dei pupi siciliani, della cassata.
      Gigi, vero, provincialismo. Il provincialismo, ma noi il provincialismo probabilmente lo viviamo come uno status culturale, d’andarne fieri, proprio perchè abbiamo detto e scritto quello che abbiamo detto e scritto. E lo abbiamo detto, siamo di palermo e lo abbiamo detto, questo è ciò che conta per chi vive a palermo!!!
      L’autrice del post è simpatica, come scrive, ma non pensi che sia tutto vecchio ? Vecchio e stravecchio? Datato ? Già vissuto migliaia di volte ? Sul quale non c’è più nulla da dire ? Vissuto da tutti indistintamente ?
      L’intimità, ma i concetti individuali di intimità hanno confini sempre diversi e cambianti, è scrivere dell’aver dato alla luce figli raccontando delle relazioni con amici e parenti.
      That’s Palermo! (e non è findus)
      p.s. rispetto per tutti, nuove madri, webmaster, per tutti indistintamente!

    41. È difficile il post parto, per tutta una serie di situazioni che hai elencato meravigliosamente bene.
      Hai reso reale, con lo scritto, quello che non si riesce, a volte, a rendere reale nemmeno dal vivo.
      Certuni dal vivo te li immagini chissà cosa, mentre poi alla fine, leggendoli, ti accorgi che quella cosa è inutile.

    42. jack: L’intimità, ma i concetti individuali di intimità hanno confini sempre diversi e cambianti…
      ECCO!
      Sfumati i limiti tra pubblico, collettivo, privato, intimo… il pudore è anch’esso soggettivo.
      Ti ringrazio per la tua “apertura” (anche se pensiamo/pensassimo diversamente, ma non per questo opposti) e per la tua moderazione.

    43. come ti capisco cara mary.io non solo ho avuto 2 gemelle ,che ora hanno 6 mesi,ma ne avevo gia una di 3 anni.la domanda di rito è:<>ma come la deve prendere!forse si aspettavano che spuntava sul giornale<>bhooooo.baci sei grande…

    44. Mitica Mary!hai fatto schiantare pure me che sono abituato a vederne di ogni in ospedale.

      il Dott . G.

    45. la comicità è provinciale, e piu lo è e piu fa ridere.
      Maria si sbizzarrisce in post comici o estremamente struggenti.
      il commento di Gigi arguto frequentatore di questa nostra piazza mi è sembrato eccessivo, se fosse frequentata solo da post a sua misura questo blog non rappresenterebbe Palermo con le sue contraddizioni e ci porterebbe a disertare come è successo per molto tempo.
      E poi sciorinare la propria intimità?
      Ma quando mai il comico iventa, fà credere che, porta all’eccesso e all’assurdo piccole verità che accadono intorno alle proprie mura, poi aggiunge quello sente dire dagli altri e lo alimenta a dovere.
      Forse i francesi ultimamente sono diventati troppo musoni e ci hanno un pò ingrigito il nostro Gigi, menomale che ora viene in vacanza e si rimette un po sù, magari facendo anche un occhio nero a Siino. 😀

    46. bene,al lavoro per Palermo è fimmina 2.
      io pronta sono!
      sei mitica

    47. Cara Maria, il quadro espresso è meraviglioso con la pantomima che riescono a creare i nostri concittadini estremisti di vita. Grazie.

    48. Certo la Cubito ha humour nelle vene ed è simpatica come tante donne palermitane sanno essere, tanti auguri per la gravidanza e il parto gemellari, ma non esageriamo nel dire che ora si ride fino alle lacrime; diciamo pure che, leggendola, passi 5 minuti in modo spensierato leggendo di ciò che accade realmente nella Palermo dei giorni nostri attorno a una donna che partorisce, ma ora non scompisciamoci come se fosse immensa e impari comicità, altrimenti devo pensare che spesso la leggerezza vuota di tanti ride per un nonnulla … Saluti!

    49. ciao Maria!
      Congratulazioni e… concordo su tutto!!!

    50. ahhahahahahaha
      finalmente sono riuscita a leggerlo!!!
      troppe risate….o meglio “RISAAAAAATEEE!” ^_^

    51. Ma la cosa più importante? Come state? E i pupi, come si chiamano? Immagino i suggerimenti per la scelta dei nomi! Quando è nato il mio primogenito, mi hanno proposto dei nomi che, abbinati al cognome, facevano arrizzare i carni! Per il secondo, invece, l’ha scelto il fratello, con buona pace di tutti.
      Auguri Maria, e tienici sempre aggiornati: sarà che sono di provincia, ma il tuo modo di descrivere certe cose, mi fa troppo bene all’umore.
      Baci

    52. Ciau Maria, ie’ inutili ca tu ricu (tantu tu u sai gia’) … ma tu ricu u stissu:
      il tuo houmor (o spiritu ri patata)ca si acquisisce geneticamente nascennu vicinu all’etna, macari cappoi tinnivai in australia, e’ troppu fotti!!!!!!!!!!!!
      Dovresti pubblicare tutti i giorni perche’ sei(non sempre ah! ma il piu’ delle volte)) una pillola di allegria e di ironia … vulcaniana!!!!!!!!!
      Con te non si ride a squarciagola per un minuto e poi finiu … si sorride per diverso tempo … ripensandoci.
      Cumplimenti e boni vacanzi attia e a tutta a to famigghia!

    53. Mi scompisciai …ma questo è ovvio … Io voglio invece gioire per la nascita di una mamma speciale … che darà ai suoi Romolo e Remo ( o Remolo e Romo … no ‘spè forse erano Ramolo e Remo … MaH ! ;0)
      ..darà ,dicevo ai suoi Castore e Polluce ( no Alluce… Polluce !!) … il regalo più bello che un mamma può fare per sempre ai propri figli : regalargli ,in mezzo a tutte le gioie ma anche difficoltà ) il proprio sorriso e la forza serena di diventare uomini e donne ! :0)

    54. Leggo solo ora dei gemellini! Tanti auguri ai neo genitori e ai piccoli. A proposito, io che non ho figli e nemmeno nipoti, volevo darti un consiglio prezioso….ne avrai bisogno di sicuro… 😛

    55. Salve, ogni tanto mi ricordo di lei prof, complimenti per i Gemelli, Appena rientra in servizio le faccio una visita all’antonio ugo ^^

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