Per quanto mi riguarda, ittassi vuci, non è solo l’azione del gridare ma un vero e proprio stato d’animo.
Tutto comincia con un pantalone sparito…
Una settimana fa il pantalone era dentro l’armadio… Io l’ho visto… Vado a prenderlo, mi dico, ma niente… Cerco, ricerco, ricontrollo… Boh… Niente da fare, non si trova… Da qui l’affermazione ITTASSIVUCI che racchiude in sé la rabbia del momento non esternata, del resto, con chi litigo, con l’armadio????
E meno male, penso, che la casa è piccola: 47 metri quadrati, al momento, per quattro persone… Mah…
Torno però allo stato d’animo, sì perché secondo me, per noi palermitani, una parola, un’espressione non ha mai solo il senso letterale ma si estende, si espande, riunisce, coinvolge, ecco perché ittassivuci, diventa un’unica parola espressione di ben altro.
Faccio una premessa: io grido da quando sono nata, penso, e tendo ad infastidirmi specialmente quando ritengo che non ci sia linearità nelle azioni, questa cosa del gridare mi ha fatto conquistare in famiglia l’appellativo di “muzzicata dalle api” (altro termine che indica il fatto che qualcuno appena punto abbia uno scatto istintivo per il dolore, ma da noi per estensione indica un soggetto sempre agitato). Continua »
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