Profilo e post di Bibi Bianca
Sito: http://www.bibibianca.org/
e-mail: bibibianca@bibibianca.org
Biografia: Ariete ascendente bilancia, nasce a Palermo da un impiegato di Terni e un’insegnante di Milano.
Laureato in Giurisprudenza abbandona dopo sei anni la cancelleria del Tribunale lasciando perplessi i familiari.
Scrittore e regista inizia la carriera professionale nel 1973 debuttando nel cabaret, in una cantina da 42 posti. Spara ad altezza uomo sull’accoppiata borghesi-potenti e il pubblico, in maggioranza formato da borghesi e aspiranti potenti, risponde con entusiasmo.
Quando dopo quindici anni gli spettatori, cominciando a nutrire il sospetto di essere il bersaglio della satira, si orientano verso i mega spettacoli gratuiti organizzati dagli assessori, invade le reti televisive locali con una serie di fiction.
Negli anni ’90 quando la concorrenza di maghi, lottologhi e venditori di occasioni irrinunciabili occupa gli spazi destinati alla produzione, grazie ad un musicista irlandese scopre la felice connessione tra birra, musica e teatro. Nascono così nel contesto medievale gli spettacoli Opera Buffa e La Giullarata e più tardi, di ambientazione risorgimentale, con le musiche dei Tarantolati di Tricarico, E fecero l’Italia.
Nel 2000 in Sicilia scoppia il business del teatro legato al contributo e alle iniziative direttamente promosse dagli Enti Pubblici: il numero delle associazioni culturali nello spazio di pochi mesi centuplica e mentre uno stuolo di insegnanti, impiegati alle ferrovie, rappresentanti di ferramenta, vigili urbani, pompieri e lavoratori socialmente utili si trasforma in un esercito di attori e registi part-time, riprende la telecamera, ma stavolta per girare dei corti cinematografici. Fra i tanti La mano verde, Giovanni, Il Mastro di campo, L’uomo cane.
Nel frattempo, interrotto da qualche blitz nelle librerie, il numero degli inediti pericolosi cresce. Soprattutto narrativa e qualche saggio di esegesi religiosa.
È tifoso da sempre della Lazio e cultore del banditismo storico. Non ha perso la saudade del ’68, si considera felicemente eretico; accanito viaggiatore "fai da te", convive con una toscana del 1982, Laika, lunga 5 metri, larga 2, motore Fiat.
Nel 2006 con la Macro Edizioni di Cesena è uscito il suo libro Il Godurioso Regno degli Infallibili Peccatori, Papi, Eretici e Santi.
Nel 2007 ha pubblicato Briganti e Mamma, stanotte non torno con la Publisicula.
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Il Lupo stringe gli occhi, due fessure grigie affondate sotto cespugli brizzolati. Ha l’aspetto goffo, la faccia gonfia e lucida, la pancia fuori dai pantaloni. Immonda.
– Ma come cavolo fai? sei sempre lo stesso!
Scuoto la testa.
– Ho fatto un patto col diavolo. Non senti puzza di zolfo?
Il Lupo arriccia il naso e sorride con una sfumatura amara.
– Ancora zolfo? con te mi è bastata già una volta.
Mi ricordo solo adesso dell’incidente di quel febbraio 1970. Lui stava versando la benzina, piegato in due, fradicio di sudore, allora non ebbe il tempo di dire prendi i fiammiferi ché avevo già lanciato un cerino acceso sulla scala inzuppata di normale.
Lo portai la sera stessa al Pronto Soccorso dei Marmi. Un vicolo di pochi metri promosso a piazza dalla volontà popolare. Aveva leggere ustioni sul viso ed era incazzato nero. Continua »
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