Piazza Croci, trenta senza lode
Le palme sono ancora qua, davanti ai miei occhi; trent’anni e hanno la stessa altezza di allora; no, non possono essere loro il mio metro del tempo, deve esserci un’altra unità di misura, deve essere in qualche modo misurabile questo tempo che oggi ripassa per piazza Croci.
Piazza strana questa, mai stata lenta, solo veloce, difficilmente attraversabile a piedi, ma un tempo non era così.
Il mio liceo, il Meli, era ancora là, all’angolo opposto, più o meno come le mille vite che dentro vi pulsavano, in cerca della direzione giusta in quel quadrivio di alberi, semafori e fermate di autobus da raggiungere con calma, che di fermarsi ancora non c’era nessuna voglia, ma nemmeno di andare: era un tempo fermo, tutto sommato rituale come le sigarette non godute. Piazza Croci era ancora solo uno spazio da attraversare, là di fianco. Continua »
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