Biografia: Giusto Catania, 35 anni palermitano. Deputato al Parlamento Europeo, eletto nelle liste di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
È laureato, col massimo dei voti, in Lettere presso l’Università di Palermo, scrivendo una tesi sul rapporto tra l’industria e la letteratura italiana nel secondo dopoguerra. Il lavoro di ricerca della tesi è stato perfezionato dopo sei mesi di studi presso l’Università pubblica di Amsterdam.
È insegnante di materie letterarie negli istituti superiori e dottorando in Pedagogia e Didattica in prospettiva interculturale presso l’Università di Palermo. La ricerca della tesi di dottorato verte sulla necessità di attuare una proposta politica e pedagogica che possa contrastare il dogma che impone “lo scontro di civiltà.”
Al parlamento europeo è capogruppo della Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica (GUE/NGL) nella Commissione “Libertà civili, giustizia e affari interni” (LIBE), incarico che lo ha reso immediatamente protagonista del dibattito politico del Parlamento Europeo, infatti Giusto Catania è stato uno dei quattro deputati europei che hanno firmato il documento che poi ha sancito la bocciatura di Rocco Buttiglione alla Commissione Europea.
Si occupa moltissimo di immigrazione e diritto d’asilo, è stato promotore delle due visite effettuate dal Parlamento Europeo nel Centro di Permanenza Temporanea di Lampedusa. Da quelle due ispezioni sono scaturite le denunce alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e varie inchieste giudiziarie, governative e giornalistiche sulla condizione dei migranti al Cpt dell’isola. Ha visitato moltissimi centri di Permanenza Temporanea in Europa: da Melilla alle Canarie, da Atene a Parigi, fino a Malta (di cui è stato relatore ufficiale del Parlamento Europeo).
È stato relatore ufficiale del Parlamento Europeo su varie materie: “Strategia antidroga 2005-2012”, la relazione approvata dalla plenaria di Strasburgo, nel Dicembre 2004, rappresenta la posizione politica più avanzata in materia di droga, secondo molte riviste politiche che si occupano di droghe. È stato invitato, nella qualità di relatore, in numerosi convegni di altissimo valore scientifico in tema di droga e di contrasto al narcotraffico: La Paz (novembre 2005); Buenos Aires (settembre 2006); Bruxelles (maggio 2005 e novembre 2006); Atene (maggio 2006).
È stato, inoltre, relatore sulla “Cittadinanza Europea” e sulla ratifica da parte dell’Unione Europea della “Convenzione dell’Onu contro la corruzione.” Nell’ultimo anno è stato anche capogruppo del GUE/NGL nella commissione d’inchiesta che si sta occupando dei voli e dei rapimenti dei Servizi Segreti statunitensi in Europa e che esaurirà i suoi lavori a metà febbraio.
È anche supplente della “Commissione Sviluppo Regionale” e per un anno è stato anche supplente in “Commissione Agricoltura”, seguendo l’iter della nuova programmazione 2007-2013 dei fondi strutturali e il dibattito sull’avvio della riforma dell’OCM (Organizzazione Comune dei Mercati) del Vino.
La passione per la politica lo ha coinvolto, fin da giovanissimo: è stato eletto rappresentante degli studenti al consiglio d’istituto del liceo classico Umberto I di Palermo e, successivamente, al consiglio di Corso di Laurea della facoltà di lettere. Prima di essere eletto al Parlamento Europeo ha svolto diversi incarichi politici ed istituzionali. Nel 1994: coordinatore dei Giovani Comunisti in Sicilia; 1996-2001 segretario provinciale di Rifondazione Comunista a Palermo; 2001-2005 segretario regionale in Sicilia. Nel novembre del 1997 è stato eletto consigliere comunale e nel 2000 è stato nominato assessore alla cultura della Città di Palermo.
Il Sindaco di Palermo ha annunciato che quest’anno i soldi per i festeggiamenti di Capodanno saranno destinati ai poveri. Apparentemente è una cosa nobile ma è evidentemente una operazione demagogica, anche perché alcune associazioni e enti, individuati dalla delibera di fine anno, rispondono più a criteri clientelari che a logiche solidaristiche.
È un errore mettere in contrapposizione la solidarietà con i poveri e la festa dell’ultimo dell’anno; infatti un’amministrazione seria avrebbe potuto coniugare la solidarietà con la festa solo se, in questo ultimo anno, non avesse sprecato le risorse del bilancio comunale in tante operazioni clientelari ed elettoralistiche.
L’impegno dell’amministrazione comunale a sostegno dei poveri deve essere dimostrato da serie politiche sociali, evitando di tagliare i fondi per l’assistenza sociale, costruendo case per i senza tetto, aiutando quotidianamente i soggetti deboli con una seria politica occupazionale.
Una istituzione democratica non si può occupare dei poveri solo con l’elemosina di fine anno e contemporaneamente continuare a tagliare i soldi per la spesa sociale nel bilancio comunale.
Si può coniugare perfettamente la politica sociale con le scelte culturali: la verità è che il Comune di Palermo è ormai alla bancarotta. Continua »
Palermo è una città che ha bisogno di un cambiamento profondo, di una vera discontinuità nella sua vita politica ed amministrativa. C’è necessità di un salto generazionale della sua classe dirigente perché solo l’impegno di una nuova generazione politica può garantire un serio e irreversibile processo di trasformazione della città.
Per queste ragioni numerosi cittadini palermitani hanno proposto la mia candidatura alle primarie: evidentemente la mia giovane età e contemporaneamente la mia esperienza politica e amministrativa sono una garanzia per avviare una nuova stagione per Palermo.
In questi anni la città è stata mortificata dai barbari: Palermo è diventata più sporca, più inquinata, più povera, più clientelare. Continua »
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