Le priorità dei primi 100 giorni da sindaco
Porto inciso nel cuore lo slogan di questa campagna elettorale – la prima che io abbia mai fatto –, che ritengo fondamentale per le sorti della mia città: «Palermo sia fiera di Palermo»!
Appare indispensabile far leva su uno scatto di orgoglio dei miei concittadini, resi schiavi di uno Stato Italiano e di un sistema partitocratico che li ha convinti di essere costitutivamente inetti, pigri, amanti dell’illegalità e del sopruso, per governarli meglio. Non erano così prima del 1860 e, per natura, non lo sono neppure adesso. Innanzitutto ringrazio tutti i miei elettori, tutti coloro che hanno creduto nel progetto di Siciliani Liberi e domenica 11 giugno hanno sbarrato con una X la nostra casella. Con quella X hanno deciso di votare come loro sindaco Ciro Lomonte, nonostante una campagna mediatica che spesso ha deciso di sminuire e sottovalutare il nostro MOVIMENTO. Sì, Movimento, perché noi non siamo un partito fazioso. Siamo la casa comune di chi ama la Sicilia profondamente. Siciliani Liberi non serve nessuno, non ha padroni da accontentare, non ha schemi politici pre-imposti, è libero da qualsiasi condizionamento.
La priorità assoluta è guadagnarsi la fiducia degli impiegati comunali. Sono tantissimi e le loro motivazioni sono più o meno forti. Vorrei incontrarli subito tutti quanti, ovviamente divisi per gruppi, insieme agli assessori che avranno le deleghe corrispondenti ai diversi settori. Vorrei trasmettere loro un approccio nuovo alla gestione amministrativa di Palermo, basato sulla riscoperta della coscienza identitaria degli abitanti della capitale di questa Sicilia tanto straordinaria quanto mortificata. Continua »
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