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Biografia: Siamo un gruppo di giovani palermitani, animati da entusiasmo e amore disinteressato per la nostra città, e da una lucida, visionaria follia. Sentiamo la responsabilità e il dovere di agire per unire le energie di tutti verso un cambiamento che è oggi è finalmente possibile.

Citta 2.0
  • Sciacalli a Palermo

    Palermo, marzo 2006. Un diciottenne arriva verso le 22:30 nei pressi della Tonnara Florio, storica sede del buen retiro della celeberrima famiglia di imprenditori siciliani, oggi adibita, tra le altre cose, ad esclusiva discoteca.
    Uscendo dalla sua Fiat Punto grigia, accompagnato dalla sua ragazza e da un’amica, Salvo sente i passi della mafia avvicinarsi: sa bene che in ogni angolo di Palermo la piovra ha un volto. La faccia in questione è quella di un canuto anziano della borgata marinara della costa nord, la cui barba brizzolata incolta e l’aggressivo dialetto conferiscono alla richiesta di denaro un tono perentorio: “due euro prego”.
    Il giovane è insofferente ai posteggiatori abusivi: non capisce perché mai si debba far passare per il corrispettivo obbligatorio di un servizio inesistente ciò che invece è elemosina bella e buona, non gli va a genio la prepotenza di chi pretende di essere il proprietario di ciò che per definizione è pubblico: la strada, i marciapiedi, insomma, il demanio.
    Per questo motivo, l’ingenuità lo spinge ad allontanare l’anziano signore che richiede con insistenza il suo obolo, decidendo di respingere per una sera l’indolenza e la rassegnazione congenite ad ogni siciliano: “via di qua, troppo caffè le fa male, non ho un euro, stasera niente trippa per gatti”. I lamenti nervosi del posteggiatore si perdono così alle spalle dei tre giovani che entrando alla festa dimenticano quella figura tanto sgradevole quanto vendicativa. Continua »

    Ospiti
  • La rivoluzione di Palermo

    Palermo, 15 giugno 2016. Salvatore si alza dal letto alle 7, per lui quella di oggi è una giornata segnata in rosso sul calendario: se tutto andrà bene, dopo mezzogiorno, a separarlo dalla sua laurea in architettura ci sarà soltanto la discussione della tesi.

    Salvo, come lo chiamano amici e parenti, scende da casa verso le 8 e fa un’abbondante colazione in un noto bar di Mondello paese, luogo incantevole in cui ha la fortuna di abitare; mentre divora il cornetto al gelo di mellone che ha appena acquistato e ammira lo spettacolo offerto dai pescatori, intenti a rattoppare le reti, il suo inconscio va indietro di qualche tempo, quando al risveglio questa splendida piazza, nello stesso periodo dell’anno, si trovava sommersa da bottiglie di Moretti svuotate, su cui il tiepido sole della mattina si rispecchiava, e dai cartoni abbandonati la notte precedente dai venditori ambulanti. Oggi, nel momento più importante per lui, si rende conto che a brillare è solo il mare, di un blu che il rinnovato palmeto della passeggiata rende ancora più intenso. Continua »

    Ospiti
  • Da Lussemburgo a Palermo: il bike-sharing

    Quando quest’estate, mentre mi trovavo in un’università londinese a reperire materiale giuridico per il mio progetto di ricerca sugli aiuti di Stato, il coordinatore del dottorato mi ha suggerito di recarmi, da ottobre a dicembre, sempre per motivi di studio, nel Granducato di Lussemburgo, gli unici dubbi erano legati allo stato del mio portafogli, abbastanza provato dalla vita nella metropoli britannica che, come molti sanno, non è nota solo per ricerca e università, offrendo anche parecchie chance di divertimento e svago più o meno costose.

    Tuttavia per nulla al mondo sarei stato disposto a perdere l’occasione di vivere, per un periodo nemmeno tanto breve, in quella mini nazione sulla quale, osservando la mappa dell’Europa all’epoca delle scuole elementari, molti di noi si sono posti dei simpatici interrogativi. E così, decidendo di dilapidare i residui denari di cui disponevo, ecco che quasi senza accorgermene mi trovo catapultato già da una settimana a Luxembourg City, la capitale di quello che, nonostante le modeste dimensioni, è uno dei sei membri fondatori dell’Unione Europea, oltre che sede della Corte di Giustizia Europea e di molte altre istituzioni comunitarie. Continua »

    Ospiti
  • I nuovi pali dell’illuminazione della Favorita sono pericolosi

    Pali alla Favorita

    In questi ultimi mesi avevo visto nascere, con un certo piacere, la nuova illuminazione della Favorita. Fantastico, avevo pensato, visto che percorrendola ogni giorno avevo notato quanto fosse diventata buia. Anche la scelta di metterli a destra mi era piaciuta (la velocità di percorrenza sulla corsia destra è sempre minore e a sinistra si sorpassa, manovra potenzialmente pericolosa). Ottimo, finalmente una cosa positiva in questo parco sempre più abbandonato. Ma poteva andare tutto liscio? Ovviamente no… Continua »

    Palermo
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