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Sito: http://www.twitter.com/cristianarizzo/

e-mail: cristianarizzo82@hotmail.com

Biografia: Cristiana Rizzo è nata a Palermo il 3 febbraio 1982. Giornalista professionista, laureata in Giornalismo per uffici stampa, collabora con Class editori per i mensili allegati di Milano Finanza e Italia Oggi: Gentleman, Ladies e Case&Country. Si occupa, inoltre, di uffici stampa di eventi e le sue passioni sono la moda, lo sport, i viaggi. È coordinatrice di redazione del magazine del Tennis club Palermo 2 e cura l’ufficio stampa del club.

Cristiana Rizzo
  • Ci mancherai Pariettona

    Lo ha detto Diva e Donna, oltre che la mia parrucchiera: “Si lassàru. Ah che peccato, tutte le cose belle prima o poi finiscono, Gio’…ma che erano belli insieeeeme…”. La storia d’amore tra Giuseppe Lanza e Alba Parietti, durata sei anni, è finita. Ci sentivamo orgogliosi che una vips di quella portata affermasse di sentirsi “a casa” a Palermo. Lei, che per qualche anno ha trasformato Palermo in una piccola Roma della Dolce Vita, (quasi), spuntando sulle riviste patinate della città, un mese sì e un mese pure. Lei, che è stata la pioniera delle donne nei programmi di calcio, con Galagoal – i suoi femori chilometrici, mostrati dall’alto dei mitici sgabelli su cui si sedeva, sono rimasti nella memoria collettiva -, lei, che ha recitato in film del calibro di “Saint Tropez Saint Tropez” nei panni di una killer dall’incerta cadenza siciliana (forse un presagio del futuro legame amoroso?), lei, che si è buttata nel pop negli anni ’80 con singoli come ”Jump and do it”, ha scaricato il principe. Basta, pietra sopra. E con lui ha lasciato anche noi. Mi ricordo… “Lo sai? La Parietti si è fatta un negozio di abbigliamento in via Gaetano Daita.” “Veeeero? Ma com’è?” “Vuoto”. Dopo sei mesi lo aveva già dato in gestione. Dopo altri sei mesi lo aveva venduto… Ora non potremo più passare dal grattacielo vicino piazzale Ungheria e dire: “Guarda, lì, nell’attico, ci abita la Pariettona”. E anche questo sogno è svanito. Alba aveva molto da dare a Palermo. Almeno 3 chili di labbra e 2 metri di coscia. Continua »

    Palermo
  • Se non sai a che santino votarti…

    “Siete pronti per vagonate di divertimento, simpatia, fantasia, fumetti, battute, glamour, sport? Non perdetevi le Amministrative di Palermo!”. Potrebbe diventare un’attrattiva turistica, un po’ come il Carnevale di Rio… Tranne alcune eccezioni di manifesti sobri e ben fatti, c’è davvero da divertirsi. Permettetemi di rivolgere ai candidati un pensiero ed una preghiera. Candidati, le vostre facce, i vostri slogan, i vostri manifesti creativi, talvolta scanzonati, tal’altra seriosi, ci hanno fatto compagnia, in questa campagna elettorale che a breve, ahimé, volgerà al termine. Avete donato a Palermo allegria a palate. Ci mancherete. Vi preghiamo, orsù dunque, di far spuntare come funghi altri manifesti, fino alla vigilia delle elezioni. Dateci oggi il nostro santino quotidiano, affinchè possiamo continuare a scrivere, a lavorare, ma soprattutto a divertirci. Sappiate che, anche se non verrete eletti, avete fatto del bene al mondo, solamente con la vostra candidatura. Grazie. Amen. Continua »

    Palermo
  • Ca…ndidati

    Alcuni manifesti elettorali sono un capolavoro di comicità. Quelli dei candidati più importanti sono ben fatti: sobri, discreti ed efficaci. Altri sono palesemente improvvisati: nell’immagine, nelle headline e nell’accoppiamento di questi due elementi, che produce un significato nuovo. È evidente che alcuni candidati non si sono fatti aiutare da pubblicitari, o comunque da esperti di comunicazione. O se si sono fatti aiutare, mi auspico che non li abbiano pagati…Purtroppo vengono fatti errori banali, che un comunicatore con un minimo di competenza non farebbe mai. Ma tant’è. Prendiamone coscienza e, almeno, sorridiamoci su. Apprezziamo il coraggio di metterci la faccia e senza dubbio, la fantasia: si va dalle foto con l’anmale domestico, alla “paternità”, dallo slogan sedicente simpatico, ad espressioni da crooner, ai giochi di luce da rivista di moda. Continua »

    Palermo
  • Palermo a “Italia che vai”

    Ieri pomeriggio è andato in onda “Italia che vai”, il programma di viaggi che ogni sabato, nella rete ammiraglia della Rai, ci ricorda il senso della definizione dantesca “bel paese”, mostrando le località più suggestive della penisola. In questa puntata i due conduttori, Guido Barlozzetti ed Elisa Isoardi, sono venuti qui a Palermo per percorrerne, in modalità fast forward, un secolo di storia, dai fasti della Belle Epoque a oggi. Si sono recati in alcuni luoghi-simbolo ed hanno intervistato personaggi chiave della cultura e della società palermitana. “Bellezza intensa fatta di vita vissuta, una città che ha visto molte tragedie e ne ha fatto la sua forza, traducendole spesso in arte e letteratura”, si legge sul sito della trasmissione televisiva.
    Come nel caso di Meridiani, ormai possiamo farcene un vanto, sono stati intervistati personaggi che sono anche autori di “Rosy”: in questo caso si tratta di Roberto Alajmo e Davide Enia. Viene il piacevole sospetto che nella fase di raccolta delle informazioni sulla città, i giornalisti “alieni” consultino proprio il nostro blog (anche se i personaggi sopra citati sono conosciuti a prescindere da Rosalio), il che è verosimile, considerando il suo grado di popolarità sul web. Tornando a Palermo: quest’estate è uscito su Panorama un articolo su Palermo scritto da Giuseppe Sottile, per non parlare dei numerosi articoli su altri giornali nazionali (la rassegna stampa sarebbe troppo lunga da riportare qui), pubblicati tra il 2006 e il 2007. Inutile negarlo. Tutta questa attenzione fa piacere. Continua »

    Palermo
  • L’estetista

    Roma. Lettino dell’estetista.
    “Sciao, cosa devi da fa’?”.
    “Salve…gambe e…inguine…”.
    “Ahò, com’a facciamo, a farfalla, a cuore o a fiorellino? Le facciamo co’ lle formine de’ bbiscotti, pensa ‘n po’! Forte, eh? Oppure alla mohicana (che poi sarebbe a pista di atterraggio) o “anni ’80”?…dimme te…”.
    “A chiave di violino no?!” penso io, con aria di sfida, visto che andiamo sul difficile… Ma mi limito ad un: “Ehm, no, grazie, mi butterei sul classico…una cosa discreta… NORMALE insomma! È tanto difficile?!”.

    Palermo. Estetista.
    Un mese dopo. Tengo a sottolinearlo.
    Entro e faccio un cenno con la testa alle signore in sala d’aspetto. Discretamente saluto le ragazze che lavorano lì: camminano indaffarate per il locale, staccheggiando con passo sicuro nei loro stivali a punta neri, rigorosamente sopra i jeans. Sopra, il camice bianco. E lunghe, lunghissime chiome di capelli – finti, le famose estescion -. Continua »

    Palermo
  • Palermo su Meridiani

    Meridiani

    È uscito il numero di marzo di Meridiani, il mensile di viaggi edito dalla Editoriale Domus (la casa editrice di Quattroruote). Si parla di Palermo e della Sicilia Occidentale. Le pagine sono piene di meravigliose foto a tutta pagina, che rendono giustizia alla nostra città. Senza nulla togliere alla estrema bravura di chi le ha scattate, sono orgogliosa di poter dire che siamo belli dentro. Mi spiego: per ottenere foto ammalianti di Palermo, basta semplicemente farle, senza troppi artifici, chessò, sulla luce migliore o sull’angolazione… Il paragone non è originale ma, se una ragazza è bella, basterà scattare delle foto in modo naturale e senza artifici; se è “un tipo” bisognerà renderla intrigante con il trucco, con giochi di luci e ombre, trovare la bellezza dove non c’è e trasformarla in “personalità”. Palermo no. È bella in senso classico. La mattina e senza trucco. Acqua e sapone (anzi, “pane e acqua”, come diceva quello…). Continua »

    Palermo, Rosalio
  • Ero Barbie Luce di Stelle

    La fine del carnevale mi mette sempre un po’ di tristezza. Non so perchè. In fondo non è una festa che amo particolarmente, non l’aspetto per tutto il resto dell’anno. Poco prima che cominci, di certo non sono tutta un fremito, nell’attesa di quell’tripudio di coriandoli, inchiostro simpatico e piritiere…anzi, questa festività mi coglie sempre un po’ di sorpresa: “Ah, già siamo a Carnevale?!”, dico stupita. “E sticazzi?”, penso poeticamente subito dopo, con lo sguardo tra le nuvole. Le feste in maschera per grandi, in città sono state tantissime. Vorrei segnalare la festa del 161, dove si sono avvicendate un migliaio di persone, la maggior parte, a differenza degli anni scorsi, mascherate. Diciamo subito che chi non ci è andato si è perso Gery Palazzotto vestito da geisha. Si dice che sia uscito quatto quatto dalla redazione del Giornale di Sicilia, già truccato e vestito… La maschera più bella, a cui spettava l’open bar per tutta la sera, è stata quella di Fiamma Formisano, che si è vestita da indigena: tutta dipinta di nero, i capelli raccolti con un osso e la gonna di paglia. Continua »

    Palermo
  • In principio fu il Matrimonio

    In principio fu il Matrimonio. Poi si aggiunse il fidanzamento, giusta tappa intermedia per consentire la conoscenza degli sposi venturi. Successivamente arrivò la “fuitina”, per riparare una avvenuta deflorazione. Con il passare del tempo le relazioni sono diventate più complesse e, di conseguenza, si sono moltiplicati i nomi con cui connotare una cosa semplicissima (apparentemente): l’unione di un uomo e di una donna (o di due uomini, o di due donne). Matrimonio, Pacs, convivenza, fidanzamento “in casa” (definizione che fa già ridere di per sé, senza bisogno di commenti), fidanzamento e basta (storia seria senza la presentazione ai genitori, che può andare avanti per lustri. Di solito è lui che rifugge il fatidico momento e che lo rimanda ad libitum, con becere scuse. In questi casi i genitori cominciano a credere a) che la ragazza, dall’amico immaginario dell’infanzia, sia passata al fidanzato immaginario b) la figlia abbia una fidanzata e non lo vuole dire, c) lui è uno stronzo. Il più delle volte la risposta esatta è la c). Ma i “distinguo” continuano: “stare insieme” o “è il mio ragazzo/ragazza” (versioni soft del fidanzamento), lo “sgamo” (la infima new entry, da una decina d’anni), la “tresca” (ovvero più incontri furtivi con una sola finalità) ed infine l’amore con musica e magia: ti tromba e sparisce. Ma è lo “sgamo” che mi impensierisce di più, questa nuova e deplorevole dinamica socialsessuale che vi fa essere né carne né pesce, un po’ fidanzati un po’ amici, un po’ di gelosia e un po’ di (finta) indifferenza. Continua »

    Palermo
  • Papà, tu non capisci: io lo amo!!!

    L’antefatto
    Qualche mese fa Burruano con un gesto teatrale e cruento, ha trasformato in realtà quello che qualunque padre in fondo al cuore desidererebbe fare (ma si guarda bene dal farlo veramente) ad un genero non degno della propria figliola: l’ha preso a coltellate. Ok, magari ha esagerato un po’. Bastava una timpulata. Ricordate? Nel bel mezzo di una bella giornata di sole l’attore si fa prendere dal demone di Mario Merola e rende la piazzetta di Mondello palcoscenico di un episodio da sceneggiata napoletana. Purtroppo però non era fiction, ma realtà.

    Atto unico
    Luigi Maria Burruano, protagonista de “I cento passi” e di altri film, nel settembre scorso finisce in galera per tentato omicidio. Ora la sua vicenda giudiziaria è tutta in discesa: alla fine di dicembre il reato contetastato a Burruano era stato derubricato da tentato omicidio in lesioni gravi. Nei giorni scorsi il genero di Burruano, Fabio Guida, aveva già raggiunto un accordo economico con il suocero, che prevede il risarcimento di trentamila euro, da pagare in tre comode rate.

    Epilogo
    La giovane coppia ha fatto pace ed è tornata a vivere sotto lo stesso tetto. È una vicenda surreale, un po’ da tragedia greca, un po’ da Beautiful… I coniugi compreranno i pannolini ai figli con i soldi che il nonno ha dato come risarcimento, dopo aver accoltellato il papà… Poi a Natale tutti insieme. Picchì chi è? L’unità della famiglia non viene forse prima di tutto?

    Palermo
  • Il rosso sta bene col blu

    Come è ormai consuetudine anche tra i casati più importanti d’Europa, il sangue blu dei nobili e il borghese sangue purpureo si miscelano (dando vita, speriamo di no, a rampolli dall’improbabile colorito livido…?). Lei in un vestito bellissimo e semplice in shantung di seta, il viso incorniciato dai capelli corvini e con un eleganza, è il caso di dirlo, principesca: la principessa Maria Amalia Licata di Baucina e Diego Straguzzi sono convolati a nozze qualche giorno fa. La cerimonia è stata celebrata sabato mattina alla Chiesa di S. Domenico, mentre il ricevimento si è svolto a casa della sposa, a Palazzo Alliata, in via Bandiera. Non ero presente al matrimonio, ma ciò che la nostra “talpa” ha trovato più bello era l’atmosfera suggestiva e un po’ retrò, creata dal connubio tra l’eleganza degli ospiti (in particolare le “dame” in lungo fasciate da abiti raffinati e ricercati) e la cornice di quel palazzo antico e sontuoso. Dopo la cena, naturalmente curata in tutti i dettagli e buonissima, seguita dal taglio della torta, quattro ballerini di una famosa compagnia teatrale parigina, contattati dal fratello della sposa, Antonio, hanno dato il via alle danze cantando e ballando, nei loro costumi di scena color oro. I giovani sposi, non ancora trentenni, sono partiti ieri per le Seychelles.

    Palermo
  • Sportivi in posa per Feel rouge

    Vincenza Calì sul calendario Feel rouge 2007

    Il calendario della Nazionale di calcio. Il calendario di Paparazzi(ngher) – dove spicca una foto del Pontefice à la Briatore, mentre parla al cellulare -. Il calendario di Eva Henger che…che ve lo dico a fare. Il calendario di Frate Indovino con i proverbi. Il calendario Pirelli con la Loren rediviva. Il calendario con le supereroine Lavazza. Il calendario di top model virtuali in 3D. Invece a me piacciono le cose semplici e belle. Quattordici atleti della nostra isola che si sono distinti per meriti sportivi, simpatia e disponibilità, hanno posato per beneficenza dinanzi all’obiettivo del fotoreporter Vincenzo Massimo Barbanera per realizzare il calendario di Feel rouge. I calciatori Giovanni Tedesco del Palermo, Alessandro Parisi del Messina, Giuseppe Mascara del Catania, l’atleta Vincenza Calì, il campione di windsurf Marco Casagrande e la pallanuotista Maddalena Musumeci sono solo alcuni degli atleti che si sono esibiti in simpatiche smorfie, con l’intento di procurare un sorriso a bambini affetti da malattie oncologiche, che beneficeranno del ricavato. Continua »

    Sicilia
  • Chi ha detto che a Palermo non ci si diverte?!

    La settimana palermitana si arricchisce di nuovi appuntamenti. Andiamo per ordine. Lunedì e martedì consiglio di andare a dormire ad orari regolari, al fine di accumulare ore di sonno da buttare in modo sprezzante sui dancefloor* dei locali nelle notti seguenti… La novità, inaugurata la settimana scorsa è il mercoledì ai Candelai. La prima serata è stata, diciamo così, “di nicchia”, ma da ciò che si vocifera questo appuntamento è in trend** positivo. La musica house non commerciale può risultare un po’ pesante a chi non è abituato. A chi balla solo cose come “Crazy” suggerisco quindi di munirsi di iPod e di ballare tipo “Il tempo delle mele”. Il giovedì un orecchio d’elefante al Tribeca o una cena con dj set all’161. In particolare questo giovedì all’161 dopo l’happy hour e la cena, ci sarà un festino che si preannuncia interessante, in occasione del compleanno di Gabriele Cuccia. Questo venerdì invece si inaugura il Goa o per chi vuole rimanere a Palermo continuano le feste ai “Magazzini” (Palazzo De Gregorio). Considerando che di sabato quasi non si può uscire di casa, vista la confusione che c’è in giro, bisogna puntare diretti su un posto: l’Escambray a Piazza Borsa. La domenica il Cambio Cavalli offre un ricco buffet e musica dal vivo. Continua »

    Palermo
  • 161 eccetera

    L’inizio di settimana è stato particolarmente movimentato: Martedì sera, oltre alla cena di compleanno dell’étoile dell’Opera di Parigi Eleonora Abbagnato al Tribeca, c’è stata la festa di Repubblica ai Candelai, dove erano presenti TUTTI i protagonisti del giornalismo panormita, decani, “biondini” (nel senso giornalistico del termine, non in quello tricologico…), protagonisti della politica locale e, come ogni bella festa che si rispetti, una piccola percentuale di imbucati… Ma voltiamo pagina! (Come dice Cocuzza quando dall’intervista su Cogne passa al flirt tra Vieri e la Satta…) Sì, la festa di Halloween è passata da più di una settimana, ma vale la pena parlare del party a tema del 161, locale che classificherei con la freccetta verso su: si sono avvicendate più di 1000 persone, purtroppo non più di 100 erano in maschera, organizzatori inclusi. (Perché i trentenni palermitani sono così restii nei confronti dei travestimenti?) Tra le caratteristiche interessanti del locale c’è la possibilità di fare l’aperitivo e spizzicare piatti freddi al buffet spesso con un sottofondo di musica dal vivo e a seguire dj set.

    Vi rimando al sito del 161 per il programma delle prossime serate e per le foto delle serate precedenti (Halloween compresa).

    Palermo
  • Bye Bye Blues, Hanami, Cibus

    Bye Bye Blues
    Erano anni che sentivo parlare di Bye Bye Blues, ma non mi era mai capitato di andarci. Qualche giorno fa sono partita alla volta di Mondello appositamente per togliermi la curiosità. L’ambiente è accogliente, con il suo giallo predominante e con le luci leggermente soffuse. Unico handicap: i tavoli troppo ravvicinati l’uno all’altro costringevano i vicini a sentire i discorsi tra me e il mio commensale o viceversa, ci obbligavano a parlare sussurrandoci cose nell’orecchio. Il che non è male come strategia di avvicinamento priva di imbarazzi. Appena arrivati ci hanno servito una tartarre di tonno freschissimo con cipolle e prezzemolo, e una polpettina di carne all’arancia e agrodolce (cipollina, uvetta e pinoli), da mangiare col cucchiaino. Ogni cosa era sistemata in micro piattini quadrati trasparenti e presentata in modo molto scenografico, così come i piatti seguenti. Tutto molto buono. Frase facile a dirsi, ma per portare il cibo alla bocca ho dovuto fare un incontro di wrestling con la polpettina che non voleva saperne di salire sul micro cucchiaino e che a ogni tentativo di accalappiarla rotolava inesorabilmente giù sul micro piattino. Le vecchie, care forchette, no? Persino con le bacchette giapponesi me la sarei cavata meglio. Vabè. Continua »

    Palermo
  • Cuba e Corini

    Sicuramente la maggior parte dei lettori di Rosalio, essendo Cuba-addicted, si staranno chiedendo perché, per chi La Cuba è stata chiusa al pubblico per ben due sere, o meglio, sabato era accessibile solo la parte esterna, domenica, neanche quella. È un mistero che ha tolto il sonno a molti lettori, lo so, ma ecco che prontamente, più prezioso di un Lexotan, giunge il mio aiuto. Sabato Giuseppe Di Stefano ha festeggiato il compleanno; ambiente molto elegante, tra gli invitati che hanno, per fortuna, abbassato l’età media c’erano: Marcello Clausi, Gabriele e Diletta Romano, Fabio Console e Domenico Simonetti. Domenica, invece, Marco Caputo ha voluto tutto per sé il locale più cool di Palermo per festeggiare il suo compleanno. Ma facciamo un passo indietro a mercoledì e giovedì: centinaia di fans e tifosi di tutte le età hanno incontrato Eugenio Corini in occasione del Corini Tour, l’iniziativa promozionale di Mondo Auto, concessionaria Hyundai per Palermo, di cui Corini è testimonial. Nei tre punti vendita il capitano del Palermo ha autografato gadget e t-shirt marchiate con il suo primo piano, il visual della campagna pubblicitaria della Hyundai Santa Fe che campeggia sui manifesti per le strade.

    Eugenio Corini

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    Palermo
  • Almanacco del giorno dopo

    Venerdì: dalle 22:30 al Jazz & Chocolate suona il dj Fulvio Morgano e poi due serate organizzate: al Costa Ponente, dove suonano i dj Giuseppe Silvestri, Marco Di Liberto e Carlo Tarantino e ai Magazzini, con musica dal vivo e a seguire i dj Francesco Gatto e Carmelo Lo Giudice.
    Sabato: preserata al CafèLab, con musica live dalle 22:30. A seguire due feste: allo Spasimo con i dj Carlo Tarantino e Alberto Restivo e al Lulu con i dj Giuseppe Silvestri e Fulvio Morgano.
    Santo del giorno: San Crispino che protegge il bianco, il nero e il burino.
    Proverbio del giorno: Ma quant’è bella la gnuranza, che stai bene de testa, de core e de panza.

    Palermo
  • Grande Fratello c’a meusa

    Ieri in un momento in cui avevo moltissime cose da fare, il mio sguardo perso nel bianco del soffitto, improvvisamente s’illuminò con una insospettabile espressione sveglia e intelligente, ed il pensiero mi cadde su un ipotetico grande fratello alla palermitana. Se, poniamo caso, trasmettessero su una rete locale tipo tvm, trm o tgs un grande fratello con personaggi palermitani conosciuti o semiconosciuti, chi potrebbero esserne i protagonisti?

    I primi che mi sono venuti in mente sono stati:
    Paco Wirz (lo sportivo)
    Edoardo Bruno (il bello)
    Giulio Ambrosetti (l’intellettuale)
    Ivan Fiore (il simpatico)
    Fabrizio Foderà (il dandy)
    Pinuzzu ‘u Tasciu (così per simpatia)

    A voi la scelta degli altri protagonisti (il ragazzo dal fascino rustico, la seduttiva, la carina ma simpatica) visto che molti di voi non hanno peli sulla lingua…

    Palermo
  • Rhum & Pera a Panarea

    Prima di dire ufficialmente addio all’estate 2006 non posso non dedicare un post ad un’icona delle Eolie, un simbolo del divertimento ferragostano: il Rhum & Pera. Non stiamo parlando del bicchierino di rhum da bere tutto d’un fiato seguito da quello di succo di pera che si butta giù subito dopo, per addolcirne il sapore (anche se non mi dispiacerebbe dedicare a questa pratica odi, inni e manifestazioni di giubilo). Stiamo parlando della barca a vela che al largo di Panarea fa sollazzare frotte di “twenty/thirty something” durante la settimana di ferragosto, con i suoi festini a base di buona musica, sole, mare e ovviamente di rhum e pera. Funziona così (ormai gli habitué lo sanno): l’appuntamento è nel primo pomeriggio, quando si esce in barca, (non prima, visto che la sera si va a dormire minimo alle 5). Il vento fa arrivare alle orecchie della musica che definire festaiola è riduttivo: è il segnale che Rhum & Pera sta arrivando. Poi da lontano la barca a vela spunta all’orizzonte e si avvicina, con sopra gruppi di ragazzi che si dimenano a ritmo di musica. I motoscafi di 22 metri, i barchini di legno noleggiati sull’isola, i tender degli yacht, gommoni, qualsiasi imbarcazione si trovi nei paraggi viene calamitata vicino al Rhum & Pera, fino a formare un unico gruppo di barche colme di giovani danzanti. Pomeriggi passati a ballare in barca, lo sfondo del mare più bello e il sole d’agosto: il cocktail del divertimento è fatto. Il Rhum & Pera ha suscitato persino le simpatie di Dolce e Gabbana, la leggenda vuole che l’estate scorsa, da uno yatch di dimensioni abnormi giungessero casse di alcolici in bottiglie ricoperte di strass…

    😉 Continua »

    Sicilia
  • Palermo come New Orleans? Ovvero siamo tutti jazzofili (che non è una parolaccia)

    Big band o trio che sia, ormai un locale non è un locale, la manifestazione non è tale, l’aperitivo non è chic se non c’è il “gezz” o “giasss”. Persone che non hanno mai sentito parlare di Miles Davis o di Herbie Hancock all’improvviso non si perdono uno dei tanti (troppi) concerti jazz di Palermo. È indubbio: dire che si va ad un concerto jazz “fa figo”, perchè prima era considerato un genere d’élite, per cultori, musica “difficile” a causa dei suoi ritmi imprevedibili, inafferrabili e talvolta un po’ ansiogeni. Da qualche anno è stato sdoganato soprattutto nei locali, nelle sue versioni più soft. Il jazz è pop. Tanto che ormai divi dello show biz ben lontani da quel mondo finiscono per reinventarsi come interpreti di musica dal sapore soul, jazz o blues (l’ultimo fenomeno: il nuovo cd di Christina Aguilera). Continua »

    Palermo
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