Il mio nome è Munnizza De Trash e anche io sono street art
Ciao, mi chiamo Munniss De Trash, per gli amici di quartiere semplicemente Munnizza e ho un paio di settimane. Mi trovo dentro uno scatolone che scherma il sole e a volte la pioggia, così da non mortificarmi per il cattivo odore che emano al passaggio di padroni e fidi al guinzaglio.
Sono nata a seguito di un pranzo della domenica, uno di quei banchetti luculliani che fanno gola e saziano. Devo dire che non si sono risparmiati: pasta con broccoli in tegame, salsiccia e spezzatino, parmigiana di melanzane. E poi cannoli e cassatelle ma, in tutta sincerità, di quelli è rimasto solo il vassoio di cartone. Non appena si sono ritrovati tutti a pancia piena, dopo l’ultima sigaretta e un goccino di limoncello, hanno sciolto le righe e sono tornati alle loro case.
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