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e-mail: federico.nuzzo@libero.it

Biografia: Nasce a Palermo il sei Agosto del 1987, ha studiato fino a raggiungere il diploma di maturità classica presso il CEI (ex Gonzaga).
Nell’estate del 2006, con la collaborazione di Valerio Bordonaro, fonda la WarAll artistic wear, una marca indipendente di vestiti che si ispira ai canoni della PopArt.
Attualmente studia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Palermo in attesa di un' imminente laurea.
Dal 2006 è attivo nella difesa dei diritti degli studenti, nel sindacato studentesco dell’UDU, l’unione degli universitari, ricoprendo le cariche di coordinatore di Giurisprudenza prima e di esecutivo provinciale poi.
Nell’ autunno del 2010 viene eletto presidente del Consiglio degli Studenti dell’Università degli Studi di Palermo.
Nello stesso periodo viene eletto coordinatore del Circolo “Uguaglianza è Libertà” del Partito Democratico.

Federico Nuzzo
  • Baci alla siciliana

    La facilità con la quale ormai si accede ai mezzi di comunicazione, ci aiuta a creare una vasta gamma di convenzioni internazionali di gesti di questo tipo.
    Esiste un modo di comunicare globale, che travalica i confini degli stati, oscurando le tradizioni, con un fine più grande che è quello di mettere in contatto miliardi di persone, in maniera immediata, senza la mediazione di una traduzione.
    Tralasciando tutte le forme verbali di saluto, che richiederebbero una scontata trattazione a parte, mi soffermo un attimo sui modi gestuali che utilizziamo per salutarci.
    Una questione che mi ha sempre affascinato ed incuriosito, riguarda i gesti che i siciliani utilizzano in questi casi: chi è nato in quest’Isola conosce a memoria il caso in cui ci confrontiamo con nostri connazionali delle regioni più lontane da noi (e il confronto è ancora più acuto nei confronti dei cittadini di altri paesi!)
    Chiunque ha potuto leggere negli occhi del nostro nordico interlocutore, quantomeno accenni di imbarazzo, nei confronti di una calorosa “vasata”. Continua »

    Ospiti
  • L’emiro con la nuca rivolta verso Palermo

    Da qualche giorno il “Berlusconi del Qatar” (perché fondatore e finanziatore della famosissima emittente televisiva Al Jazeera) è in visita a Palermo; è arrivato con un jet privato (l’ultima volta invece preferiva il suo mega yacht) ed ora alloggia probabilmente nell’albergo più bello di Palermo, ad un metro dal mare.
    Ha “dovuto” prendere un intero piano dell’albergo di lusso, e dalle sue terrazze ha una vista impareggiabile del nostro mare.
    Sì, perché probabilmente passerà le sue giornate a fissare l’orizzonte che si perde, coccolato tra i comfort di una struttura ricettiva che cura anche il minimo particolare.
    L’emiro è già alla sua terza visita palermitana; una triste statistica dice però che molti dei turisti che hanno la fortuna di conoscere Palermo, ahimé non fanno più ritorno una seconda volta…
    Ma l’emiro non è di questo avviso.
    Chissà cosa spinge un turista a non tornare nella nostra città: io che la amo, so cosa questa ha da offrire, e so cosa invece è costretta a nascondere, e neanche troppo bene.
    Fatto sta che l’emiro con molta probabilità, difficilmente avrà mai abbandonato le sue gabbie d’oro per scoprire Palermo.
    Effettivamente porgerà la sua regale nuca alla nostra bella città, rivolgendo piuttosto il suo sguardo su un mare che in tutto il mondo è blu! (anche se modestamente il nostro è forse uno dei più belli…).
    Ma questo non mi scoraggia: se l’emiro effettivamente ha scelto Palermo per la terza volta un motivo ci sarà! Continua »

    Ospiti
  • La stagione estiva della Magione

    Qualche giorno fa siamo stati presenti “all’inaugurazione” della stagione estiva della Magione.
    La piazza ormai da un quinquennio buono, ospita le serate della movida palermitana: una disordinata allegria regna tra i gruppetti di ragazzi seduti a cerchio sul prato. Chi ha la chitarra ha un’arma in più per corteggiare le nostre bellissime “femmine”; e la birra “popolare” compie un brevissimo viaggio nel suo ciclo vitale, dalla bottiglia “atturrunata”, allo stomaco dell’avventore, sino al verde prato della storica piazza, passando per un non nobile condotto.
    Così passano le serate estive palermitane, di chi non vuole la solita Mondello e preferisce anche col caldo torrido lasciarsi affascinare da questa magica città.
    Ma a questo fascino non sono rimasti insensibili altri palermitani, che
    notando ed apprezzando anch’essi la bellezza del quartiere che fu culla di Borsellino, (o forse attirati più che dai monumenti e dalla storia, da facili guadagni immobiliari) hanno “riqualificato” questo quartiere, mettendo a nuovo palazzi antichissimi, protagonisti da sempre della storia palermitana.
    Ma tutto questo ha un prezzo: uno dei risultati più evidenti è stato la fuga delle sorelle di Madre Teresa che da almeno un decennio offrivano servizi di recupero sociale; insieme a loro sono andati via gli abitanti storici di questi quartieri, gli inquilini che vivevano in affitto non hanno potuto rinnovare il canone d’affitto che pagavano da metà della loro vita. Il quartiere popolare dove vivevano è oramai un quartiere per ricchi! Continua »

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