Palermo crocevia e migranti col container
Lo sanno tutti che da sempre Palermo è stata crocevia di razze e commerci. E di conseguenza anche faro di cultura multietnica per il ruolo di efficiente melting pot nel suo genere. Infatti è innegabile che la migliore cultura araba, prima del 1070 che fu l’anno della conquista normanna, sia passata per le nostre strade insegnandoci anzitutto il rispetto più alto della natura e di uno dei suoi bene più inestimabili. Il rispetto dell’acqua che è fonte di vita quanto l’aria quando questa è meno inquinata possibile. E mentre la filosofia araba veniva pure tenuta in gran considerazione nella Curia Regis di Federico II Stupor Mundi – sulla cui tomba alla Cattedrale ogni mattino non manca un fiore fresco – è altrettanto innegabile, e ne restano evidenti tracce in biblioteche e conventi, che anche la cultura greca, quella latina, quella bizantina e quella umanistica nel senso più vasto passarono di qua lasciando quanto di meglio potevano nei centri di studio e nei cenacoli di scienza che avrebbero anticipato le tre grandi università siciliane. Continua »
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