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Sito: http://panormitanus.wordpress.com/

e-mail: ilpanormitanus@libero.it

Biografia: Nasce a Palermo nel gennaio del 1970 e a Palermo vive. Diplomato perito informatico nell'88, lavora attualmente come analista programmatore su mainframe. Coltiva il gusto del pensiero e della scrittura fin dall'infanzia. Definito dall'insegnante di italiano delle superiori "Novello Foscolo" - non si sa se per dileggio...ma pare di sì - aspetta i 39 anni suonati per iniziare a scrivere i suoi scervellamenti mentali. Ama e odia Palermo...ma ama soprattutto la sua cucina, il suo calore ed il mare bistrattato che la circonda, odia soprattutto vederla sfregiata.

Gaetano Sampino
  • Berlusconi, Lombardo e i siciliani

    Qualche giorno fa riflettevo sulla nota storiella che Berlusconi ha raccontato a Lombardo, quella del Giuda siciliano. Non riuscivo a capire che avesse Lombardo da riderci su, poi ho capito. Il cavaliere ha ragione, la Sicilia gli porta sfiga.
    Il numero di siciliani che hanno creato imbarazzi al premier è impressionante. Basti ricordare, senza scendere nei noti particolari: Dell’Utri, Mangano, Sindona, Spatuzza, Ciancimino, Fede, Micciché, Ingroia.
    Non ultimi la Bongiorno, che lo accusa pubblicamente di calpestare la dignità delle donne; Angelino Alfano, che non riesce a fare approvare una legge che gli dia l’immunità totale e, inoltre, viene anche indicato come suo probabile successore; infine la stessa Ruby, di origini marocchine ma cresciuta a Letojanni.

    Perché Lombardo ridesse non mi è dato saperlo, magari pensava ad un’altra storiella. Continua »

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  • Il Consiglio comunale e le Punto bianche

    Grande senso dell’umorismo, da qualche giorno, tra i componenti del Consiglio comunale. L’argomento preferito delle loro discussioni riguarda né la munnizza né la povertà politica diffusa né tantomeno lo sfacelo di questa città, ma bensì le “loro” auto blu.
    Ecco dunque una piccola selezione di battute scelte, pronunciate da alcuni nostri amministratori:

    • «Ma come faremo?»;
    • «Non possiamo far guidare all’autista comunale la nostra auto privata?»;
    • «Almeno ridateci il pass per le corsie preferenziali»;
    • «Corriamo tutto il giorno come facciamo a utilizzare la nostra macchina senza nemmeno il tagliando per parcheggiare?»;
    • «Facciano almeno una proroga del leasing fino a quando non verrà approvato il bilancio»;
    • «Chi lo ha detto infatti che il Consiglio comunale lasci in bilancio le somme per pubblicare il bando e affittare le Grandi Punto? Potremmo essere costretti a girare sulle Punto bianche per sempre».

    Ma la chicca deve ancora arrivare, quando l’ho letta prima sono scoppiato a ridere, a seguire singulti, singhiozzi e apnea, infine lacrime agli occhi. Continua »

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  • iPad alla palermitana

    Come molti di voi sapranno oggi è finalmente acquistabile in Italia il famoso iPad. Sull’utilità del gadget molto si è dibattuto in rete, e molto ancora se ne dibatterà: serve, non serve, cosa fa, cosa non fa.
    Ma quello che distingue Apple da molti altri concorrenti, oltre la bellezza, il design e una certa innovazione dei sistemi proposti, è l’App Store. La pubblicità dice: c’è un’app(licazione) per tutto.

    Ma come ci si sta preparando al grande evento in Sicilia e in particolar modo a Palermo?
    Abbiamo intervistato uno sviluppatore di applicazioni palermitano, che ha voluto mantenere l’anonimato. Vi possiamo solo dire che lavora per la famosa software-house “SA.S.I.Z.Z.A.”: SantaRosalia Software Internascional Zì Zì Applichescion.
    Sotto nostra insistenza – quasi tortura direi – ha rivelato, solo per Rosalio, alcune delle applicazioni che stanno sviluppando per il nuovo gadget della mela morsicata. Applicazioni che a suo dire, faranno felici gli utenti nostrani. Continua »

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  • Se questo non è pizzo…

    Sono incazzato nero. I cittadini palermitani, sepolti sotto montagne d’immondizia ed escrementi umani, devono sentire ancora questo: si profila l’aumento dell’8% della Tarsu.

    Mi sono rotto. Sono stanco di pagare l’incompetenza di questa amministrazione. Questa città è stata distrutta. Ancora peggio: è stato distrutto il concetto stesso di essere cittadini. Si sopporta di tutto, si ribaltano i normali rapporti tra amministratori e popolazione. L’amministrazione è al servizio dei cittadini, non viceversa, e questo almeno a me non appare.

    Caro Sindaco, lei avrà due costole incrinate ma, la città ha la schiena rotta e le gambe spezzate. Le strade urlano dolore e il fumo della disperazione si eleva ogni notte dai cassonetti in fiamme. La prego, non permetta più che si offendano i cittadini anche solo con proposte di simili gabelle, faccia pagare chi ne ha la colpa. E certo qualcuno colpe ne avrà, non si spiegherebbe altrimenti la situazione in cui siamo costretti a vivere. Continua »

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  • La morte in vacanza

    Vi è mai capitato, durante le proficue ore passate nel traffico palermitano, di avere davanti a voi la classica macchina lumaca? Quella che puntualmente vi fa esclamare in latino arcaico: «E chi è? La morte in vacanza?». Eh no! Vi vedo, non toccate ferro o altro a portata di mano. Vi è capitato, capita a tutti, almeno una volta al giorno.

    Una probabile spiegazione c’è. Strano ma vero l’ha trovata la polizia municipale. Potreste aver incontrato uno dei 1877 ultraottantenni invalidi morti, che usa la macchina, le corsie preferenziali e che volendo posteggia negli spazi riservati. Ora, penserete: non è perché uno ha più di ottanta anni o è invalido deve guidare male. Assolutamente, lungi da me. Tra gli oltre 29000 possessori di pass rilasciati dall’ufficio H, ci sono diversi guidatori bravissimi. Ne incontro un paio quasi ogni mattina andando al lavoro. Bei ragazzi e belle ragazze che sfrecciano e sgusciano tra le auto, le corsie d’emergenza e i parcheggi riservati in zona blu meglio di Alonso in Formula Uno. Continua »

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  • Priorità

    Stamattina, al bar, mi sono finalmente reso conto delle priorità del palermitano. Altro che emergenza rifiuti, percolato, sindaco assente, Case Guzzetta, polveri sottili, Istruzione pubblica allo sbando, roseti, pedemontana, supercirconvallazione, disoccupazione, panelle, crocché, marchio DOP alla rascatura…

    – Cumpa’, ‘u sintisti?!?! Ruminica ‘un si po’ caminari, mancu c’u muturi.
    – Minchia…!!! E ‘o stadio comu ci iamu?!?!
    – ‘Un ti proccupari…’u Paliemmu ioca sabato, a Rroma.

    Per cui Scoma, che al momento si esercita da sindaco, faccia bene i conti. Prossimo blocco totale del traffico solo con il Palermo che gioca fuori casa.

    Pena la sollevazione cittadina. Del resto, a conti fatti con le partite in casa, dovremmo comunque farcela a non rientrare nelle 35 giornate di sforamento limiti di inquinamento ambientale.

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  • La partita di pallone

    Non sono mai stato un appassionato di calcio, lo sono stato per così dire “per interposta persona”. Ho giocato comunque qualche partitella su insistenza di compagni di scuola, amici o parenti. Quando ero bambino gli appassionati organizzatori erano i miei cugini. Mi ricordo, devo dire con nostalgia, la partita della domenica pomeriggio in spiaggia, in pieno agosto. L’orario era stabilito da precise regole, le cinque del pomeriggio. Sia per avere il tempo di smaltire la doverosa “pasta col forno e le uova ciorose”, sia per avere la libertà, concessa dai nostri genitori, di poter fare il bagno che ci avrebbe scrollato di dosso la sabbia, accumulata durante la partita. Sabbia che ci ritrovavamo più che altro tra i capelli, fra i denti e dentro il costume. Questo significava dunque, far trascorrere le canoniche tre ore precise dopo l’ultimo pezzettino di pesca ingerito. Sui tempi di digestione del gelato, come voi tutti ben sapete,le teorie erano e sono ancora oggi le più disparate. Noi, per sì e per no, lo rimandavamo al dopo-partita con relativo moviolone. Continua »

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  • “Normalità”

    Ogni tanto ti svegli e non sai perché ti ritrovi a ripetere qualche parola. Stamattina mi sono svegliato con la parola “normalità” in testa. Parola usata e abusata, ovunque.
    Che cosa è la normalità, se non quello che di solito dovrebbe essere la norma? Che non è ciò che “mediamente” si verifica, ma ciò che lo fa più “frequentemente”.
    Mi spiego, statisticamente parlando: Totò è pazzo se, solo lui, porta a spasso lo spazzolino con il guinzaglio in via Libertà. Ma Totò lo sarebbe anche se fosse l’unico a non farlo. Cioè, normalmente non si fa, ma se tutti lo fanno allora è normale. Continua »

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  • Self service

    Ebbene sì…siamo arrivati anche a questo. Non c’entra niente, ma mi ricorda un qualche romanzo di Orwell pensare che anche a Palermo abbiamo l’Auchan con le casse self service, come nelle migliori città d’Europa. Tu arrivi all’iper, ti prendi il tuo bel cestello, scegli le tue buste preconfezionate, i tuoi ultimi ritrovati della tecnologia in blister, i tuoi detersivi e ti dirigi alle casse. Pensi «facciamoci sta fila» invece, prodigio della tecnica, sei tra i primi a provare la velocità e la praticità della cassa self service, per gli amici “cassa amica”. Meraviglia delle meraviglie, controllato dall’occhio vigile di una addetta a tre o quattro casse, passi i tuoi acquisti sul lettore, ti passi la carta fedeltà e poi ti paghi la spesa con il bancomat…da solo. Continua »

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