Palermo muore e poi risorge
Sono ormai più di dieci anni che vivo all’estero, da cinque negli Stati Uniti e nun m’a firu chiù. Ogni tanto su Rosalio vedo qualcuno che vive a Milano e che scrive quanto gli manca Palermo, ma che fa babbiate? In meno di un’ora siete li. Io per miracolo riesco a tornare due volte l’anno e ogni volta pare un pellegrinaggio a Santa Rosalia. È ovvio: Palermo ci manca, è una citta che ti entra dentro e dopo sono guai a dimenticarla. Qualche giorno fa il settimanale L’espresso pubblicava un articolo intitolato Palermo muore. Secondo me già era morta da un po’ ma non ce ne eravamo accorti. Siamo passati dalla “primavera di Orlando” all’inverno siberiano di Cammarata. Che poi questo sindaco qualcuno lo vede in giro o sempre ammucciato è? Avete avuto anche il coraggio di rompergli le scatole in barca mentre si faceva le vacanza con gli amici del Comune. Quelli gli vogliono cosi bene che pure da marinai gli fanno. Ma no, noi palermitani sempre a cercare il pelo nell’uovo.
Torniamo a noi, ho la tendenza a tergiversare, che dicevo…ah sì, Palermo ci manca. Continua »
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