TomTom
Tra le tante cose per le quali ho sviluppato una vera e propria dipendenza rientrano a pieno titolo le raccolte punti, pertanto è con sommo orgoglio che annuncio al mondo che mio padre si è fatto il TOMTOM! Qualcuno obietterà…e chi ci trasi?! Ma so già che i più svegli, i più lungimiranti, i più bollinari tra voi hanno colto il nesso: litro di benzina dopo litro di benzina, bollino dopo bollino, c’è riuscito! Di fatto, noi le cose ce le procuriamo non come i cristiani normali, entrando nei negozi e comperando, no! Noi andiamo a catalogo…e ce li abbiamo TUTTI!! Questo avviene perché quando completiamo una raccolta punti e prendiamo il frullino manuale che per arrivarci ci sono voluti tre anni e tremila euro di spesa, abbiamo la sensazione dello sparagno. Certo, ben presto l’illusione di risparmio si tramuta in certezza di pacco quando, facendo due conti (coadiuvata da mio figlio che frequenta il nido da un mese), scopriamo che per il suddetto frullino dal valore commerciale di dieci euro, abbiamo speso un fottìo di soldi che non c’erano messi e fatti rientrare nel budget dopo sfiancanti dialoghi del tipo: “…mancano solo 300 punti che fa, andiamo a fare un poco di spesa?” e mio marito prudentemente: “ma non abbiamo comprato tutto martedì?” “si, ma oggi è venerdì e c’è il doppio punto!!” e allora via di corsa a spendere! Continua »
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