Tempi difficili per la mafia palermitana
Cosa nostra, è stata in genere ritenuta la mafia per eccellenza. In passato la sua struttura si dimostrava capace di controllare il territorio, condizionare la politica, gestire i conflitti interni, reclutare e collocare in posizioni adeguate personalità criminali capaci e autorevoli. Molte cose sono cambiate in risposta ai successi dell’azione di contrasto, basata prima sulle rivelazioni dei pentiti e poi sempre di più su strumenti di investigazione tecnologicamente avanzati, pervasivi ed efficacissimi. Le numerosissime operazioni andate a buon fine mostrano i membri del sodalizio criminale che caparbiamente insistono nel gestire i propri affari, nel cercare di riempire con sostituti e reggenti le caselle degli organigrammi lasciate vuote a seguito degli arresti, nel condizionare politici e imprese. Ma ci parlano anche di affiliati a tutti i livelli gerarchici che vengono intercettati e filmati per mesi senza scampo nelle loro attività quotidiane, di cui ben poco sfugge all’osservazione degli investigatori. Così, i tentativi di rilancio di certe attività, come l’importazione, la produzione e il commercio di droga, vengono fermati sul nascere. Il riciclaggio di denaro contante viene monitorato passo passo. L’estorsione e le altre forme di intrusione nell’attività d’impresa vengono sempre più spesso, e con la collaborazione degli stessi imprenditori, stanate e represse. Continua »
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