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e-mail: manuelaimera@libero.it

Biografia: Mi chiamo Manuela, classe 1977, laureata in Lettere e Storia dell’Arte. Cittadina palermitana da generazioni, innamorata di Palermo e delle sue tradizioni.

Manuela Imera
  • Calati iunco

    L’altro giorno pensavo a mia nonna…buon’anima! Ci ha lasciati qualche anno fa alla splendida età di 86 anni, circondata da figli e nipoti.

    Me la ricordo sempre con la Corona del Rosario in mano, un sorriso serafico seduta sulla poltroncina della cucina che bisbigliava le sue preghiere: quelle mattutine, poi il Rosario, i Vespri; scandiva le ore del giorno con i grani del Rosario. Diceva che pregava per tutti: per i figli, per i nipoti, per i pronipoti…e aveva sicuramente un gran bel da fare poiché siamo sempre stati piuttosto numerosi! Nonna pregava sempre…anche quando dovevo fare gli esami all’Università. «U Signuri t’accumpagna» mi diceva e quasi quasi mi sentivo rassicurata e all’appello ci andavo più impavida. Poi la chiamavo comunicandole il voto e lei mi domandava «E com’è? Buono?» e io come sempre le rispondevo «nonna il massima è 30…». «Ah…allura è buono!». Continua »

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  • Sull’autobus

    Per andare a lavoro prendo sempre l’autobus, sia per il costo della benzina, sia perché parcheggiare in zona Libertà è praticamente impossibile e dovrei investire parte del mio stipendio in schede parcheggio, ad ogni modo per me è preferibile muovermi con i mezzi pubblici.

    Qualche giorno fa come ogni pomeriggio mi sono recata alla fermata nei pressi di casa mia da dove passano due linee che mi conducono fino a Piazza Alcide De Gasperi da dove poi prendo il 101 per arrivare al Politeama.

    Capita di trovare speso sull’autobus alcuni ragazzotti e ragazzotte piuttosto “vivaci”, dal linguaggio decisamente colorito accompagnato da un “sottofondo” di musica neomelodica…anzi “sottofondo” mica tanto perché la suddetta musica fuoriesce dai loro smartphone di ultima generazione a volume assordante!

    Ad ogni modo, a parte tale “folklore” non avevo mai assistito a nulla di particolarmente grave.

    Quel giorno sull’autobus c’erano due ragazze degne rappresentanti della categoria sopra descritta. Continua »

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  • C’era una volta…la festa dei morti

    Ieri, mentre ero imbottigliata nel solito traffico di rientro, passando con l’auto davanti ad una ludoteca nei pressi di casa mia, ho visto dei bimbi di diversa età giocare all’interno del cortile della suddetta ludoteca, tutti mascherati, con cappelli da strega ali di pipistrello, volti truccati a simulare un pallore cadaverico, tipo zombie, denti da vampiro in bella vista … e sopra le loro teste campeggiava un grosso striscione con su scritto “FESTA DI HALLOWEEN”. Attorno a loro zucche sulle quali erano disegnati lineamenti grotteschi, ragni di plastica e giovani donne festanti (forse le baby sitter), anch’esse adeguatamente abbigliate per l’occasione: un’allegro “sabba” di streghe variopinte. Guardai la scena in realtà distrattamente abbozzando un sorriso e pensai che fosse “normale”. Continua »

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