Sono uno dei tanti giovani, laureati, pendolari dello studio e/o del lavoro di questa città.
Le elezioni si avvicinano ed ho deciso di scriverti.
Non ho la pretesa con questa lettera di rappresentare la mia categoria, affido le mie parole ad un blog in modo che i miei concittadini possano condividerle o meno.
La prima cosa che volevo dirti, caro candidato, è che se vuoi il mio voto, non mi devi parlare di lavoro.
Compito del sindaco, e di tutti gli amministratori pubblici in generale, non è creare posti di lavoro, ma amministrare la cosa pubblica nel migliore dei modi (il che include, ovviamente, il rispondere celermente alle istanze delle imprese su autorizzazioni / concessioni e procedure burocratiche).
Spiegami piuttosto, caro candidato, come intendi risolvere il problema delle società ex. municipalizzate, come intendi evitare che fondi originariamente destinati alla costruzione e manutenzione di infrastrutture, che creerebbero ricchezza per la città, vengano utilizzati per la spesa corrente (ovvero per pagare stipendi), senza essere linciato dalla rabbia dell’emergenza sociale che ne deriverebbe. Continua »
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