Vulcano, né fave né piselli please
Una gitarella a Vulcano, un giorno di luglio apparentemente simile a tanti giorni di luglio siciliano. Cammino a piedi tra le accoglienti stradine nei pressi del porto. Osservo la natura che qui dà prova quotidiana della sua enorme vitalità. Sullo sfondo in alto la sommità e le fumarole del cratere .Le ceneri grigio gialle delle pendici. E da lì i primi cespugli verdi che vincono l’arsura e il calore fino trasformarsi in giardini e poi le abitazioni, alcune turistiche e altre dei residenti, in un fresco alternarsi di vegetazione e cortili. Mentre osservo i profili distanti dei patiti dell’arrampicata che vanno e vengono dalla cima, mi accorgo anche di quelle cose più vicine. Un giardino rispetto ad altri un po’ meno curato, poi un vigneto di malvasia con tanto di scritta “produzione DOC”. Nei pressi delle piscine termali, invece, una prima occasione di avvistamento: un cartello richiama un regolamento comunale o della azienda forestale non ricordo bene, e sopra vi è scritto un obbligo che non avrei mai immaginato potesse essere tale: DIVIETO DI COLTIVAZIONE DI FAVE E PISELLI. Continua »
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