Vederlo legato come un salame che si dimenava per terra, mentre una ragazza girava un video con il proprio telefonino, ha suscitato in molti, un senso di orrore, di compassione nei suoi confronti. «Sette contro uno no! Non si fa così» è una delle prime frasi impresse sui social, come se fossero spruzzate con la bomboletta di vernice, su qualche muro di Palermo in segno di protesta.
Quel video del ragazzone che, stando alle parole dei giornali, usciva dal supermercato prima di cena nel cuore del capoluogo siciliano, prima picchiato, poi legato e imbavagliato, è stato per molti una visione del dolore in diretta. Una vera è propria ingiustizia. «Solidarietà». «Solidarietà per Massimo Ursino di Forza Nuova». Questo è il nome del ragazzo, aggredito due giorni fa «da una banda di teppisti dei centri sociali» definiti dalla maggior parte del popolo del web. Venti giorni di prognosi per il povero Massimo, che appena tornato a casa dall’ospedale, si sfoga sul web scrivendo: «Sono un soldato politico, cardine della mia lotta quotidiana è l’impersonalità. Ieri sera colpendo me hanno colpito l’idea alla quale appartengo e di cui Forza Nuova si fa strumento. Hanno quindi colpito un’Italia che lavora quotidianamente, città per città, paese per paese».
Per chi non lo sapesse, basta fare una semplice ricerca su Wikipedia che alla voce Forza Nuova nella sezione ideologia, ritroviamo le seguenti parole: «neofascismo, terza via fascista, nazionalismo italiano». Insomma il ragazzone imbavagliato e aggredito due giorni fa, simpatizza per il defunto Benito Mussolini e le sue gesta dittatoriali. Cosa che, a quanto pare, per la Costituzione e la legge italiana dovrebbero essere un reato.
Ma chi simpatizza maggiormente per l’amico di Hitler è il leader carismatico e creatore del movimento di Forza Nuova, Roberto Fiore. Palermo ospita un suo comizio elettorale in prossimità delle Politiche, proprio il 24 Febbraio. Continua »
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