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Biografia: Giornalista con la penna nel cassetto dal 2015.

Maurizio Zoppi
  • Allagamenti a Mondello

    A Mondello si “annacquano” le responsabilità politiche

    Non è una notizia. Gli allagamenti a Mondello non sono una notizia; dato che l’evento si verifica puntualmente e immancabilmente ogni volta che viene giù un forte acquazzone. Non sono una notizia neanche i disagi continui che hanno i residenti, i quali armati di stivali di gomma e scopa – a seguito delle piogge – spazzano il fango che inonda le strade, le case, le autovetture. Sarà soltanto notizia quando qualcuno morirà, a causa di un problema che tutti conoscono da sempre. Continua »

    Palermo
  • La paura fa 90? No: si chiama Cuffaro

    La paura fa 90? No: si chiama Cuffaro

    Non mancano le questioni su cui in Sicilia la gente o la politica potrebbe alzare i toni. Eppure una parte dei deputati regionali e non solo, ha preferito focalizzare l’attenzione sul fatto che proprio ieri, Totò Cuffaro è stato presente a Palazzo dei Normanni, ad un convegno in cui si parlava di carceri e dei figli dei detenuti. Nella locandina era presente il suo nome. Sotto, la dicitura: ex carcerato. Punto. Nient’altro. Nessuno slogan che ricordasse che, lui, Totò Cuffaro, in quel Palazzo era di casa, essendo stato prima deputato regionale e poi anche presidente della Regione. Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Allagamenti in città, il “Ferro di Cavallo” a Mondello non porta fortuna

    Allagamenti in città, il “Ferro di Cavallo” a Mondello non porta fortuna

    Quella che vedete in foto è la mia Vespa, che a causa delle piogge delle scorse settimane è diventata famosa. Una foto scattata non so da chi, sotto casa dei miei genitori, per giorni girava sul web. La gente, soprattutto chi ha riconosciuto il mio motociclo mi ha così chiesto: «Ma è tua la moto che galleggia?». Oppure: «Zoppi ma la tua Vespa è ancora viva?». Quindi rilascerò delle notizie ufficiali in merito al mio mezzo di locomozione a due ruote. La mia Vespa è partita dopo il terzo tentativo. Appena accesa, dalla marmitta è uscito un po’ di tutto: per lo più detriti, acqua, monnezza. Non ho nemmeno cambiato la candela. Ma non è per questo che oggi scrivo dopo anni che non lo facevo.

    Come ben sa anche il sindaco Orlando, la bellezza del centro storico, da anni oramai è sotto gli occhi di tutti. Le sue scintillanti zone per passeggiare, i bei palazzi ristrutturati. E mentre si programma una nuova pedonalizzazione nel centro di Palermo, mentre arriva l’inverno nel capoluogo siciliano, la gente di Partanna-Mondello, si sostiene vicendevolmente aspettando l’ennesimo allagamento in zona. L’ennesima acqua piovana in casa, l’ennesima automobile da portare in officina, a causa dei torrenti d’acqua, l’ennesima scopa da tener in mano; unica arma, per spazzare via questo malessere dalle strade e case, a cui nessun sindaco o chi per lui, da decenni, vuole risolvere. Anzi per essere abbastanza precisi e corretti: esiste qualche politico, residente a Partanna-Mondello a cui sta a cuore questo problema. Ma ad oggi, nulla di fatto. Nemmeno le parole del vice-sindaco Arcuri, che in questi giorni ha dichiarato alla stampa il piano di interventi per la mitigazione del rischio idrico in città, possono far risollevare il morale dei cittadini di una zona in cui da decenni qualsiasi politico a decantato la pozione magica a questo problema senza mai trovare un vero rimedio. Continua »

    Palermo
  • Roberto Fiore e Maurizio Ursino

    Quale solidarietà al picchiatore picchiato e legato come un salame?

    Vederlo legato come un salame che si dimenava per terra, mentre una ragazza girava un video con il proprio telefonino, ha suscitato in molti, un senso di orrore, di compassione nei suoi confronti. «Sette contro uno no! Non si fa così» è una delle prime frasi impresse sui social, come se fossero spruzzate con la bomboletta di vernice, su qualche muro di Palermo in segno di protesta.

    Quel video del ragazzone che, stando alle parole dei giornali, usciva dal supermercato prima di cena nel cuore del capoluogo siciliano, prima picchiato, poi legato e imbavagliato, è stato per molti una visione del dolore in diretta. Una vera è propria ingiustizia. «Solidarietà». «Solidarietà per Massimo Ursino di Forza Nuova». Questo è il nome del ragazzo, aggredito due giorni fa «da una banda di teppisti dei centri sociali» definiti dalla maggior parte del popolo del web. Venti giorni di prognosi per il povero Massimo, che appena tornato a casa dall’ospedale, si sfoga sul web scrivendo: «Sono un soldato politico, cardine della mia lotta quotidiana è l’impersonalità. Ieri sera colpendo me hanno colpito l’idea alla quale appartengo e di cui Forza Nuova si fa strumento. Hanno quindi colpito un’Italia che lavora quotidianamente, città per città, paese per paese».

    Per chi non lo sapesse, basta fare una semplice ricerca su Wikipedia che alla voce Forza Nuova nella sezione ideologia, ritroviamo le seguenti parole: «neofascismo, terza via fascista, nazionalismo italiano». Insomma il ragazzone imbavagliato e aggredito due giorni fa, simpatizza per il defunto Benito Mussolini e le sue gesta dittatoriali. Cosa che, a quanto pare, per la Costituzione e la legge italiana dovrebbero essere un reato.

    Ma chi simpatizza maggiormente per l’amico di Hitler è il leader carismatico e creatore del movimento di Forza Nuova, Roberto Fiore. Palermo ospita un suo comizio elettorale in prossimità delle Politiche, proprio il 24 Febbraio. Continua »

    Palermo
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