Profilo e post di

Sito: http://www.bispensiero.it/

e-mail: info@massimomerighi.it

Biografia: musicista, autore satirico, blogger, fondatore e presidente dell'associazione Bispensiero che si occupa di tutela di diritti civili. per la città si è occupato degli illegittimi aumenti Tarsu 2006, delle illegittime ZTL, vincendo due ricorsi al tar, delle illegittimità delle strisce blu all'interno delle carreggiate. con l'associazione bispensiero promuove anche la tutela in sede legale dei cittadini contro gli illeciti bancari e tributari.

Massimo Merighi
  • Il re Orlando è nudo (e non è un bel vedere)

    Ero a Salerno, la mattina di Natale. Reduce da una cena rigorosamente a base di pesce, nel rigoroso rispetto della tradizione napoletana. Nonostante la grande abbuffata della vigilia, avevo digerito tutto. Nessun disturbo, bruciore, fastidio. Nessuna pesantezza.
    Eppure una cosa non ero riuscito a digerirla. La sera prima, il Consiglio di Palermo aveva votato due nuove ZTL a pagamento: 100 euro per ogni vettura, residenti compresi, senza fasce orarie, senza distinzioni e agevolazioni per categorie di veicoli. Diesel, Benzina, GPL, Metano; tutti avrebbero dovuto pagare 100 euro.
    Chi siete? Cosa guidate? Un fiorino, anzi, 100 euro. Continua »

    Palermo
  • Per Palermo Social Network

    Dopo aver maturato una lunga attiva esperienza nell’ambito delle cosiddette “comunità online” e delle trappole che il web riserva agli internauti, pur rappresentando una risorsa indiscutibilmente preziosa per chi sente il bisogno di impegnarsi per migliorare sè stesso e la propria società, sono approdato anch’io in quel fenomeno “trendy” che come un’onda anomala da qualche tempo in qua ha cominciato a travolgere milioni di persone in tutto il mondo: il Social Network.

    Quale accezione del termine “Social” ciascuno voglia attribuire a questo fenomeno è sempre in qualche modo pertinente: si passa dal “cazzeggio” con gli amici, al gioco di gruppo, alla frenesia dei gruppi e degli eventi, allo spamming di vario tipo, dal commerciale al “sociale”. In ogni caso ci si coinvolge gli uni gli altri e a prescindere dalla più o meno discutibile utilità “sociale” di tutto ciò.

    Non parliamo delle chat, che se per sbaglio ti trovi inavvertitamente ad essere “visibile” come utente online, povero te! Non riuscirai più a far nient’altro che rispondere, a turno, alle domande ora di questo, ora di quell’amico.

    Un mondo che dopo un po’ rischia di stancare, come tutte le mode, e come tutte le onde anomale, finisce sempre col tendere alla normalizzazione. Continua »

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