Domande lecite
Da qualche giorno la stampa nazionale ha dato risalto alla notizia secondo la quale il pentito Giovanni Brusca continuava a gestire traffici illeciti in Sicilia e dintorni, e che amministrasse un suo cospicuo patrimonio, frutto, come lui stesso ha dichiarato, «del lavoro di una vita».
La cosa mi ha davvero colpito. Mi sono chiesto: un pentito di mafia, o più propriamente un collaboratore di giustizia, non è, agli occhi della mafia, un infame? Non ha arrecato enormi danni alla mafia, tanto da meritare un trattamento di favore da parte dello Stato?. E allora, come è possibile che la mafia gli conceda di amministrare soldi e affari proprio in Sicilia? Continua »
Ultimi commenti (172.542)