Avvertenza preliminare: chi non si trovi d’accordo col successivo ragionamento eviti di insultare, minacciare, agitare le solite trame delle lobby plutocratiche, evocando attentati e complotti. Non già per una questione di delicatezza nei miei riguardi. È che mi metterei a ridere troppo e sarebbe un rischio per la mia salute. Dunque, riassumiamo i fatti. Lucio Luca scrive un post che non ho condiviso. Ma non è questo il punto, la diversità di opinioni, se uno ci riflette, è il sale della vita. Il punto, invece, è che si scatena una corsa al massacro contro l’autore del pezzo, ben oltre – secondo me – la normalità del dissenso anche rabbioso. Io ci sono rimasto male, perché ho visto in questa lapidazione collettiva tanta ipocrisia. Come se si aspettasse al varco l’errore (ammesso che pensarla diversamente sia un errore) per mettere mano alle pietre. Né le successive scuse hanno smorzato il livore degli attacchi. L’evento mi ha suggerito alcune riflessioni che vorrei condividere con gli assaltatori più audaci. Chi non sarà d’accordo – ripeto – provi a farsene una ragione.
1) Sulla questione che ci sconvolge. Zamparini, per me, ha fatto bene a esonerare Guidolin. Le ultime dichiarazioni del tecnico hanno passato ogni possibile limite. Stop.
2) Zamparini non ha buona stampa? A me non pare proprio. Mi sembra, anzi, che le critiche che potrebbero esserci sono state edulcorate dall’applicazione nei suoi confronti di uno speciale salvacondotto. Si dice: “Il presidente è vulcanico, lo sappiamo com’è”. E questo, spesso, mette il silenziatore al resto, che pure c’è. La gratitudine nei suoi confronti (anche se non parliamo di San Francesco, ma di uno che, legittimamente e giustamente, fa affari) è adamantina. Tuttavia, qualche motivo per non condividere certe cose esisterebbe. Perché – a prescindere dall’ultimo episodio – non è fisiologico che si alternino tanti allenatori, alla faccia di un progetto che nessuno ha il tempo di costruire. Perché non è affatto giusto lanciare velati proclami da Champions, durante la campagna abbonamenti, sapendo probabilmente che si tratta di un traguardo irraggiungibile. A me un Palermo tranquillamente in A va di lusso. Perché non dirlo, allora, che tale è la nostra dimensione? Né capisco come potrebbe essere diversamente quando a fine stagione arriva la vendemmia puntuale dei pezzi migliori. Si può volere bene a Zamparini e non essere in sintonia con lui? Secondo me sì. E non c’è bisogno di confessarsi. Continua »
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