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e-mail: paginascritta@gmail.com

Biografia: Raffaella Catalano, nata a Palermo, è giornalista e lavora dal 2000 come editor e consulente editoriale, sia con la casa editrice Dario Flaccovio, sia autonomamente, con singoli scrittori. Ha curato alcune antologie e lanciato nuovi autori. Per oltre dieci anni ha collaborato come cronista di giudiziaria con i quotidiani la Repubblica e La Sicilia e con alcune radio e tv. Con I.M.D., un poliziotto della sezione Catturandi di Palermo, ha scritto il libro 100% sbirro (Dario Flaccovio, 2010) e con un altro agente di polizia, Nicolò Angileri, ha collaborato alla stesura di Angeli e orchi (Dario Flaccovio, 2009). Con Giacomo Cacciatore e Gery Palazzotto ha firmato il romanzo Salina, la sabbia che resta (Dario Flaccovio, 2010, ristampato nel 2011) e insieme agli stessi coautori ha scritto e sceneggiato il documentario Il mago dei soldi (Novantacento) sulla storia di Giovanni Sucato. Da molti anni è docente e organizzatrice di corsi di editoria e creatività (il suo attuale gruppo di lavoro, Corsi Paginascritta Palermo, è su Facebook).

Raffaella Catalano
  • Miti (sui giovani) da sfatare

    Da molti anni qui a Palermo mi occupo, come docente o come organizzatrice o in entrambi i ruoli, di corsi di editoria, comunicazione e creatività. Non è la mia unica attività, ma è quella che mi dà maggiori soddisfazioni sul piano umano. Questa esperienza con allievi che mediamente vanno dai 18 anni ai 35 anni (provenienti anche da altre città siciliane) mi offre l’impagabile possibilità di confrontarmi con diverse generazioni più “recenti” della mia e mi permette, nel mio piccolissimo, di sfatare e/o di confermare alcuni luoghi comuni su quella nebulosa categoria indicata come “i giovani”.
    Stando annualmente, per due mesi, a stretto contatto con una media di 25 allievi di questa fascia d’età – e spesso mantenendo i rapporti con alcuni di loro anche dopo – mi è possibile fare una piccola statistica (con una validità del tutto relativa, ovviamente, perché riferita a un’utenza di nicchia) che qui sintetizzo in un “vero/falso”. Continua »

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  • Gelato al fetore

    Ieri sera alle 22:40 in via Notarbartolo, di fronte al chiosco della gelateria Stancampiano, l’autocompattatore Amia matricola n. 2273 è rimasto parcheggiato per un quarto d’ora in divieto di sosta e con il motore acceso perché l’autista e i due operatori in pantaloni catarifrangenti hanno pensato bene di prendere un gelato durante il servizio. Inquinando nel frattempo la zona con i gas di scarico e il potente fetore dell’immondizia.
    Numerosissimi – come si può immaginare – i testimoni, alcuni dei quali, disgustati, si sono allontanati dal chiosco.
    Uno dei clienti della gelateria, con fare molto cortese, ha interpellato dentro il chiosco i tre dipendenti della municipalizzata. «Vi sembra giusto che per il cattivo odore io e i miei amici ci siamo dovuti spostare per mangiare il gelato?», ha chiesto. Continua »

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  • Le multe morali della Palermo che s’indigna

    Le multe morali della Palermo che s’indigna

    Palermo si muove. Non il Comune, ci mancherebbe. Ce ne stupiremmo se accadesse. Si muovono alcuni cittadini stufi della paralisi dell’amministrazione pubblica. E tra questi il gruppo Palermo Indignata, apartitico, apolitico e soprattutto fattivo. Giovedì sera il secondo dei blitz organizzato da questi ragazzi che hanno come portavoce Alessandro Bruno: un raid iniziato alle 22:30 in piazza Marina per collocare una serie di “multe morali” (simil-contravvenzioni) sui parabrezza delle auto in sosta selvaggia. Una punizione per chi pratica la doppia fila spensierata o l’incurante sosta nelle aree soggette a divieti di vario tipo. Continua »

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