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Sito: http://www.palermobenecomune.it/

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Biografia: Sono nata a Palermo il 2 giugno 1945. Laureata in Farmacia, sono sposata e madre di tre figli. La mia vita è segnata profondamente da una data: il 19 luglio del 1992, il giorno della strage di via D’Amelio, dove morirono mia fratello Paolo e gli agenti della sua scorta. Da quel momento, dopo anni dedicati alla famiglia e al lavoro nella mia farmacia, cominciò per me un lungo viaggio che mi ha portato a partecipare a decine di incontri e conferenze, insieme a cittadini e studenti in tutta Italia, per costruire e rafforzare la coscienza antimafia e più in generale l’educazione alla legalità democratica, promuovendo una cultura di giustizia e solidarietà.

LA CAROVANA ANTIMAFIA
Con l’Arci ho dato vita alla Carovana Antimafia e con don Luigi Ciotti all’Associazione Libera contro le mafie, di cui sono stata vicepresidente a partire dal 1995 e presidente onoraria fino al 2005. Dal 1998 sono anche presidente dell’associazione Piera Cutino, associazione senza scopo di lucro che promuove la ricerca medica contro la talassemia.

LE PRIMARIE DEL 2005 E IL PRIMO PROGRAMMA PARTECIPATO
Il mio impegno politico comincia nel 2005, quando decisi di accettare la richiesta, arrivata da società civile e partiti, di candidarmi alle primarie del centrosinistra per la presidenza della Regione Sicilia. Vinsi le primarie con circa il 70 per cento dei consensi e fui così la prima donna ad essere candidata alla presidenza della Regione Sicilia. La campagna elettorale che ne seguì fu entusiasmante: una campagna partecipata in cui per la prima volta il programma fu scritto insieme, da partiti e società civile organizzata all’interno dei Cantieri e con il coinvolgimento di ben 200 comitati spontanei sparsi per tutta l’Isola. Alle urne, vinse il governatore uscente, Totò Cuffaro. Ma quell’esperienza può comunque considerarsi un successo: ottenni oltre un milione di consensi, risultando il candidato di centrosinistra più votato nella storia della Sicilia.

L'OPPOSIZIONE ALL'ARS E LA BATTAGLIA PER LE DIMISSIONI DI CUFFARO
Nel 2006, cominciò per me una nuova esperienza come capo dell’opposizione all’Assemblea regionale siciliana. Furono mesi di duro lavoro, nel corso dei quali presentai decine di disegni di legge e interrogazioni parlamentari, contrastando sprechi (da quelli della gestione dei rifiuti e del settore idrico ai contributi a pioggia) e danni ambientali (come le trivelle nella val di Noto), impegnandomi nelle battaglie a tutela delle categorie più deboli (a partire dai giovani precari dei call center) e promuovendo nuove norme a tutela della legalità e della trasparenza nell’amministrazione pubblica (come il ddl sulle assunzioni di personale nelle società partecipate e controllate dalla Regione e dagli altri enti pubblici siciliani). Dopo la condanna in primo grado di Totò Cuffaro per favoreggiamento aggravato alla mafia, mi sono battuta per le sue dimissioni da governatore, che arrivarono nel 2008.

UN'ALTRA STORIA
Intanto, nel 2007, avevo fondato Un’altra Storia, movimento imperniato sulla promozione della politica come impegno gratuito di uomini e donne per la costruzione del bene comune.

LA VITTORIA PER IL PARLAMENTO EUROPEO
Nel 2009, mi sono candidata alle elezioni europee. Dopo un’intensa campagna elettorale condotta fra la Sicilia e la Sardegna, sono stata eletta europarlamentare, ottenendo 229.981 voti. Al Parlamento europeo sono iscritta al Gruppo S&D e sono membro della commissione Libe (Libertà civili, Giustizia e Affari interni) e alla commissione Ambiente.

Rita Borsellino
  • Palermo è un bene comune

    Dopo dieci anni in cui abbiamo visto la nostra città venire svilita, distrutta, affamata da un’amministrazione comunale che ha utilizzato le risorse pubbliche, i beni comuni per alimentare clientele, privilegi, superstipendi e opere mai compiute, abbiamo finalmente la possibilità di costruire una concreta e credibile alternativa per Palermo. L’occasione è rappresentata dalle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco, che si terranno domenica 4 marzo dalle 8 alle 21 in trentuno gazebo in tutta la città.
    Queste primarie sono un’occasione storica per Palermo, per chiudere definitivamente la porta agli autori e ai complici del massacro della città. Basta clientele, basta mala burocrazia, basta malaffare. Dobbiamo restituire Palermo ai palermitani. Dobbiamo affidare la nostra amministrazione in mani trasparenti, competenti e responsabili.
    Tutto ciò è possibile farlo solo con un grande progetto collettivo, che abbracci le forze sane della città, che dia spazio alle competenze e al merito, che metta al centro le cittadine e i cittadini sia sul fronte del governo del territorio che su quello del controllo dei suoi amministratori. Continua »

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