Me so’ mbriacata al Bar della Rabbia con un bicchiere di Mannarino
(foto di Angelo Trani)
Sul muro riflessa un’ombra. La sagoma di un cappello e dell’asta di un microfono disegnano il profilo di un artista tanto attuale quanto d’altri tempi: Alessandro Mannarino.
Venerdì sera al Teatro Golden è andato in scena “uno di noi”.
«Sii ‘u miegghiu» un leitmotiv, la platea gremita interagiva con un cantante che non è irraggiungibile come gli altri. Le ragazze non lanciavano peluche e reggiseni (grazie al cielo) ma si avvicinavano al palco per ascoltarlo meglio. Fra una canzone ed un’altra i ragazzi parlavano e gridavano cercando di stabilire un dialogo.
Ho visto tanti concerti nella mia vita e per la prima volta non ho visto un pubblico succube, non ho visto un pubblico adorante.
Ho visto palermitani fieri e con tanta voglia di ascoltare, ammirare e potersi raccontare davanti a caldi bicchieri di vino rosso, magari alla vucciria, con l’amico famoso che viene dal continente, ma che è pur sempre un amico. Continua »
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