Mobilità sociale
Se il presidente della regione avesse studiato 3 anni in Svezia, prima di svolgere la sua funzione politica, sarebbe cambiato il suo modo di vedere e risolvere i problemi della sua regione? Se il sindaco di Palermo avesse vissuto molti anni in altre capitali europee, la città oggi sarebbe la stessa? La mobilità produce tanti effetti diretti e collaterali. Spesso si parla solamente dell’effetto diretto legato alla persona. La mobilità intesa come esperienza di studio o di vita all’estero. L’effetto visto è il miglioramento della condizione individuale (cu niesce arriniesce), a da questo punto di vista un concetto molto più ampio e cooperativo implode nella sua versione personale dell’emigrazione. Infatti l’emigrato è solo. È solo quando parte, pianto o meno dalle persone che rimangono, e si sente solo nel paese ospitante. Ma è davvere così triste partire anche per un breve periodo (di 1 anno)? In una regione parassittaria la risposta sembra di sì. In un paese civile invece la mobilità non è una piaga da debellare. Ci sono possibilità di partire e di tornare, ci sono scambi culturali e professionali. C’è un arricchimento della persona ma soprattutto della società Continua »
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