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  • Via Maqueda e la mancanza di dignità

    Ne avevo sentito parlare. E, attratta dalle parole, sono andata.
    Ho parcheggiato all’imbocco di via Cavour, sotto l’ala protettrice di un parcheggiatore abusivo, e sono andata.
    Alla scoperta della fantasmagorica via Maqueda pedonalizzata e pronta per le frotte di turisti.
    E sono rimasta agghiacciata.
    Bernardino de Cárdenas y Portugal, il duca di Maqueda, che alla fine del 1500 la fece costruire, resterebbe folgorato da tanta immane bruttezza, desolazione, mancanza di progettualità e finalità e, soprattutto, mancanza assoluta di gusto.
    La strada storica, l’asse viario antico, quello che ad ogni passo dovrebbe sussurrare bellezza e ricordo, grondare storia dai fasti antichi fino alla strage del pane, è un tripudio di deformità e disarmonia, un gigantesco rigurgito nauseabondo. Continua »

    Palermo
  • Caro Luca, pensaci bene

    Lo so, non sono più i tempi di una volta, e tu queste faccende del “digitale” non le capisci. Tu sei di un’altra epoca, e questa roba tecnologica ti è incomprensibile.
    Lo capisco. Un tempo cambiavano il colore alle pareti di un supermercato, tu lo inauguravi di nuovo (come fosse appena aperto), tagliavi il nastro e dicevi orgoglioso che era un segnale di ripresa economica della città e tutti ad applaudire. Lo fai adesso e il web ti percula per settimane. Povero Luca.
    Anche questa della Ztl non te la spieghi. Ma come! Com’è potuto succedere? Una volta ti riempivi la bocca di legalità e antimafia e tutti chinavano il capo. Adesso, a distanza di vent’anni, tirano fuori di nuovo le infamie a Falcone. E molti non erano manco nati!
    È una tragedia, questa faccenda del digitale: fa mettere insieme duecento persone, che fanno una colletta e si rivolgono al Tar per farti bocciare un provvedimento e ci riescono pure! Impensabile! A te! Come osano! Selvaggi!
    Ora, detto tra noi, io ti capisco. Sei tra due fuochi, mi rendo conto. Da un lato, hai il problema dell’Amat. Un carrozzone mangiasoldi, ma che serve a sistemare un po’ di gente. Padri di famiglia, si capisce. Ma spendi qua, spendi là, stipendi ai manager, consulenze, ti ritrovi un buco da 30 milioni. E mica sono i tempi gloriosi di quando eri nella DC, questi, che da Roma piovevano soldi! Son tempi duri. Bisogna che qualcuno li tiri fuori, ‘sti 30 milioni. Continua »

    Palermo
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