“Bentornati a scuola”: diario di una madre palermitana perbene
Scendo da casa presto, imprecando e chiedendomi: «Perché fare entrare i bambini alle otto? Perché?».
Arrivo al garage e trovo una macchina parcheggiata davanti al cancello, mi guardo attorno per trovarne il proprietario che dall’entrata della scuola chiede: «Può aspettare dieci minuti?».
NO!!! Non posso aspettare, e comunque ci sono almeno cinque parcheggi due metri più avanti (i vantaggi di abitare in periferia, pochi ma buoni).
Come un calciatore durante una sostituzione quando la sua squadra stravince, il “signore” sposta la macchina.
Il solito camion dei trasporti mi taglia la strada quando dovrebbe darmi precedenza, tutto procede secondo i piani.
Cerco parcheggio per dieci minuti, scendo dall’auto e metto gli auricolari:la playlist mi aiuterà a dimenticare il suono dei clacson.
Finite le commissioni: furgone in doppia fila! Mi informo presso i negozi, nessuno sa niente, suono il clacson importunando anche me stessa, ma quando ci vuole ci vuole. Continua »
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