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Biografia: vito.gg@virgilio.it 11:46 (3 ore fa) a info Ciao Tony! Qui di seguito, il testo da sostituire nella sezione "Biografia" del mio profilo su Rosalio.it: Dott. in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni, muove i suoi primi passi nella scrittura già dai banchi di scuola. Ha collaborato per il giornalino di istituto "Agorà" dell'I.P.S.E.O.A. "Pietro Piazza" di Palermo. Amante della comunicazione in ogni sua forma e rappresentazione, sogna un mondo fatto di parole, sogni, aspirazioni, momenti...

Vito Giuliana
  • Padre Puglisi

    Don Pino Puglisi nel ricordo di un suo allievo

    Beato, uomo, martire, professore, “parrinu”, uomo dalle mille risorse, e di certo con gli aggettivi si potrebbe continuare all’infinito. Don Pino Puglisi è stato per la città di Palermo uno spiraglio di luce in mezzo alle tenebre. Quella luce, il 15 settembre del ’93, qualcuno decise di spegnerla per sempre perché dava fastidio, perché era vento di speranza per una città disastrata dal malaffare e dalla corruzione, perché era una profonda occasione per cambiare il volto dei ragazzi di Brancaccio.
    Mi interessa però conoscere quest’uomo, ucciso quando avevo solo sei mesi di vita, cercando di coglierne sfumature e pregi. Parliamo di “3P” (Padre Pino Puglisi, come veniva chiamato affettuosamente dai suoi ragazzi) insieme ad una persona che lo ha conosciuto direttamente, riportandone la testimonianza commossa ed affettuosa.
    Michelangelo Nasca, giornalista, presidente dell’Unione Cattolica Stampa Italiana della sezione di Palermo, insegnante di Religione, ha conosciuto don Puglisi tra i banchi di scuola, al liceo classico Vittorio Emanuele II di Palermo. Continua »

    Palermo
  • "La corazzata Potëmkin" non è una cagata pazzesca

    “La corazzata Potëmkin” non è una cagata pazzesca

    Il titolo di questo contributo è certamente di fantozziana memoria, senz’altro. “Fantocci” come veniva chiamato il celebre impiegato Fantozzi ne Il secondo tragico Fantozzi nel famoso spezzone in cui, a voce alta, l’impiegato scatenava la ribellione dei colleghi contro il cinema impegnato ad elogio delle partite dell’Italia di Zoff. Senza alcuna ombra di dubbio, il compianto Paolo Villaggio parlava della superficialità della classe media dei lavoratori dell’epoca che disprezzavano i prodotti culturali più elevati, che meritano rispetto ed ammirazione da parte del pubblico giudicante. E oggi, posso affermare con viva ammirazione, che il capolavoro di Ėjzenštejn del 1925 è splendido ed è tutt’altro che la famosa “cagata” come venne interpretata erroneamente dalla società italiana che, prese alla lettera, la provocazione del regista. Continua »

    Palermo
  • Una meravigliosa Marina di libri!

    La cultura a Palermo non è mai morta e forse, mai morirà. La nostra cara città, piena di bellezze artistiche, trascina i più curiosi avvicinandoli alla conoscenza del nostro bellissimo territorio attraverso mondi infiniti. Proprio quei punti inesplorati, pieni di essenza e di fervore intellettuale cui può accedere chiunque possa provare interesse. Proprio qui a Palermo, nella splendida cornice dell’Orto Botanico, i palermitani hanno avuto una sacra occasione per potersi riavvicinare ad una dimensione di piacere indescrivibile, donata da favolosi oggetti quali sono i libri. La manifestazione Una Marina di libri, giunta ormai alla sua 6° edizione, ha reso felice i miei occhi che non sapevano dove focalizzare la propria attenzione, verso quale libro o tematica trattata da esso. Continua »

    Palermo
  • I “Capolavori che si incontrano” a Palazzo Sant’Elia come riscoperta di bellezza

    A Palermo, siamo abituati a guardare solo gli aspetti più critici della vita sociale mentre trascuriamo le occasioni offerte alla cittadinanza senza pagare nemmeno 1 euro. Presso Palazzo Sant’Elia in Via Maqueda è disponibile dal 4 ottobre sino al 6 gennaio 2016, un grande viaggio nel mondo della pittura che abbraccia un pezzo di storia dell’arte dal 400′ al 700′, nella collezione di tele messa a disposizione da parte della Banca Popolare di Vicenza. Lo scopo della mostra è mettere a confronto opere di diversa origine per estrapolare i temi che si sono affaccendati nel corso dei secoli nell’ambito dell’iconografia veneta e toscana. Queste bellezze a parete sono all’incirca un’ottantina e comprendono nomi illustri tra cui Giovanni Bellini, Caravaggio, Tiepolo, Tintoretto e le varie scuole pittoriche di quegli anni. Continua »

    Palermo
  • I semafori del corso dei Mille tra caos e…

    Palermo si appresta a diventare più “europea” con l’arrivo del tram ma i problemi di viabilità, tra caos e inciviltà sono peggiorati, specie in questo angolo di città. Quando scendo in strada ho la brutta abitudine di osservare quei comportamenti, fino ad oggi invariati, di cui tutti ci lamentiamo e da cui scaturiscono delle semplici riflessioni. L’altro giorno mentre passeggiavo ho assistito ad una scena raccapricciante. Degli studenti durante l’ora di ricreazione in corso dei Mille, attraversavano la strada ignorando il semaforo rosso. Nel frattempo sulla carreggiata sopraggiungeva un bus da viaggio. Per un attimo ho pensato al peggio, ma nulla di grave. Solo qualche parolaccia del conducente del bus che, molto infastidito, li ha additati e richiamati. Continua »

    Palermo
  • Una fotografia ideale su Palermo: usi e costumi di una società in declino

    Nella nostra cara Palermo si tenta di cambiare spesso e volentieri, le convenzioni sociali sino ad adesso rispettate. Si sa, il palermitano è sempre innovativo, creatore di significati e raggiunge elevati livelli di astrazione, ma quando arriva dinanzi al semaforo, infrange tutto. Un forte dubbio, a tal proposito, lo tormenta: «Passo oppure no?». E ancora «Devo fare lo “strappo alla regola” e rispondere al mio sentimento anarchico oppure continuo ad essere tremendamente convenzionale?».

    Per tale ragione, da un bel po’ di tempo a questa parte, mi sono incuriosito e sono rimasto fermo per diversi minuti dinanzi ad una lanterna semaforica. La disinvolura con la quale certi pedoni si prendono la briga di passare sopra le strisce pedonali (se tutto va bene) con il rosso, incuranti di qualsiasi pericolo, è incredibile. Da destra verso sinistra o da sinistra verso destra non cambia nulla. Il palermitano (o almeno, un certo tipo) passa con qualsiasi colore, pure col viola se esistesse. Questione di daltonismo? Sì…può darsi. Continua »

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  • Tarapia tapioco, prematurato il “selfie” o scherziamo?

    Le nuove sfide linguistiche del nostro tempo colpiscono le parti più profonde dell’animo dei cittadini palermitani. Ormai è risaputa già da qualche mese, la dilagante moda del “selfie”, intendendola come qualcosa che in realtà, trova le sue radici profonde da ben più di un secolo. È facile cadere, in questi casi, nella trappola che definirei “tendenza linguistica”, intesa come moda, allontanando l’individuo dal concetto di “riflessione” accompagnato dalla chiarezza espressiva sia nella comunicazione verbale che non. La motivazione di questa poca comprensione legate alle terminologie “semplicemente inglesi” introdotti nella lingua italiana, appunto come “selfie”, si vedono come qualcosa di tremendamente estraneo, confusionario e a volte, matrice di imbarazzo. Ma chiarendo meglio il concetto per tutti i palermitani: cos’è di fondo, il “selfie” o definendolo più terra terra nel suo corrispettivo italiano “autoscatto”? Continua »

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  • Una via di Palermo per Giuni Russo

    Dopo tante lotte da parte di “una piccola” ma rappresentativa cerchia di cittadini palermitani, e successivamente alla città di Alghero, finalmente si è giunti ad una decisione più che corretta. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, in cooperazione con il settore della Toponomastica del Comune, hanno espresso la piena volontà di far intitolare parte della via Prinicpe di Scalea di Mondello all’artista palermitana Giusi Romeo, in arte Giuni Russo.

    Giuni Russo

    Uno scorcio rappresentativo, quello che verrà dedicato all’artista deceduta prematuramente nel 2004 e coinvolgerà una parte di via dalla quale sarà visibile il mare, sia a piedi che in macchina. Continua »

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  • La domenica, in quel di piazza Marina…pure io!

    Mercatino a piazza Marina

    La scoperta è un gusto, il vintage ancor di più, quando accompagnato da curiosità e voglia di conoscere.
    Una buona fetta di collezionisti palermitani, turisti, curiosi, può permettersi questo “lusso” in particolari giornate. Nella spendida cornice di piazza Marina, attorno Villa Garibaldi, ci si può piacevolmente imbattere, la domenica mattina dalle otto in poi, nel mercatino dell’antiquariato allestito da diversi venditori originari di qui o di diverse parti del mondo. Questo posto, è sempre pieno zeppo di novità interessanti, ponendo l’attenzione, su nuove sfide al concetto di “gusto”, unendo quest’elemento, alla serenità di una passeggiata col buon tempo, in presenza del sole. In qualsiasi momento all’interno di questo mondo tutto da scoprire, si può trovare l’inimmaginabile: dalle cianfrusaglie del secondo dopoguerra, le macchine fotografiche, i dischi in vinile sino ad approdare, con un tocco più delicato, verso la raffinatezza dei mobili anni ’50, le porcellane, quadri, disegni di ogni tipo e genere. Continua »

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